Courtney è traumatizzata dal Dottore che le ha detto che non è speciale. Per farsi perdonare vanno tutti sulla luna. Ci arrivano però nel 2049 durante una spedizione terrestre per distruggerla (?), perché la luna è diventata instabile e causa disastri sulla Terra. I nostri vengono attaccati da giganteschi ragni e il Dottore scopre che la luna è in realtà un uovo di un’enorme creatura che sta per schiudersi. Distruggerla o lasciarla nascere? Il Dottore lascia la scelta alle tre umane presenti sulla luna in quel momento. Viene consultata la Terra che decide di distruggerla, ma Clara e Courtney la pensano diversamente, la lasciano nascere e la creatura se ne va tranquillamente, non prima di aver deposto un’altra luna. Tutto bene, ma Clara si incazza con il Dottore per il suo comportamento e lo manda al diavolo.
Lo ammetto. Mentre lo guardavo per almeno metà dell’episodio pensavo “bah, alla fine anche in questa stagione hanno fatto un episodio non particolarmente interessante”. Sarà la mia avversione per le storie ambientate in basi spaziali, sarà la totale anonimità dei personaggi di contorno (sbaglio o della tipa non dicono mai il nome? Solo delle due magliette rosse), ma non mi diceva molto. Poi per fortuna si è risollevato, non tanto per guizzi di sceneggiatura, ma per i temi trattati.
E i temi trattati sono enormi. Il primo è l’esplorazione spaziale. Tema importantissimo anche perché purtroppo il mondo è virato verso la preoccupante situazione illustrata a inizio episodio: dimenticarsi l’esplorazione spaziale e rimanere sul nostro piccolo e triste pianeta in eterno. Ipotesi allucinante, ma purtroppo realistica. Per fortuna, al momento, abbiamo il settore privato che si sta buttando nello spazio, ma basterà? Finiremo davvero con l’avere solo degli astronauti pensionati entro il 2049 o qualcosa cambierà senza che serva la comparsa di un drago alieno in cielo per spronarci a volare via? Il 2049 non è così lontano… sono solo 35 anni, è distante da noi quanto il 1979!
L’altro tema, il principale dell’episodio, è la scelta di Clara (e Courtney… non si nota benissimo nell’episodio, ma entrambe premono il bottone contemporaneamente). Il bene di uno contro quello di molti, direbbe Spock. Ma chi ha ragione? Perché non è solo questo il concetto, è anche la paura del diverso e dello sconosciuto (e non so se ci sto leggendo troppo, ma ci vedo anche la generica diffidenza verso gli immigrati, sempre brutti, sporchi e cattivi a prescindere). Nessuno conosceva le intenzioni di questo drago alieno, nessuno sapeva se avrebbe causato danni oppure no (quelli causati fino a quel momento erano involontari e sarebbero finiti comunque) nessuno sapeva niente. Se il Dottore si era incazzato con la distruzione dei Sycorax da parte di Harriet Jones e Torchwood (dove il pericolo era stato reale), questo caso è ancora più limite perché il drago non aveva fatto niente di niente. È giusto uccidere qualcuno di esterno per paura che potrebbe fare qualcosa di male a priori?
No, non lo è. La Terra ha “votato” come vota sempre, con la paura, con l’egoismo, con l’incapacità di vedere oltre il proprio naso. Ma Clara (e persino Courtney) knows better. Non ha nessuna importanza quello che decide la maggioranza, deve fare quello che lei ritiene giusto e lo fa. E risulta davvero la scelta migliore, oltre che quella giusta, perché il drago è innocuo. E non solo, sprona l’umanità a fare quello che nel suo assopimento non faceva più, andare là fuori.
E lo fa mandando al diavolo la democrazia, perché il mondo ha torto e lei ha ragione. C’è una suprema arroganza in questo, ma lei ha ragione ed è questo che importa.
L’autocrazia si basa sull’ipotesi che un uomo solo sia più saggio di un milione di uomini. Ripensiamoci un po’, chi decide?
La democrazia si basa sull’ipotesi che un milione di uomini sia più saggio di un uomo solo. Come mai? Deve essermi sfuggito qualcosa.
—Robert A. Heinlein, Lazarus Long l’immortale
Non è una questione semplice e non lo sarà mai. Qui Doctor Who dà una risposta pratica e pragmatica che si può applicare a questo caso ma da cui è impossibile generalizzare.
La cosa divertente è che la tipa dice a Courtney che deve crescere per capire che non tutte le cose sono belle e ci sono anche quelle brutte, mentre la realtà è che è lei che deve crescere per capire che non tutte le cose sono brutte e ci sono anche quelle belle.
Il dubbio cruciale dell’episodio è poi basato, come tante altre volte, su un bivio temporale. Ma per la prima volta (sono certo che non sia la prima volta, ma non mi torna nulla alla mente) il Dottore si tira indietro. È una scelta dell’umanità, la deve prendere l’umanità. Di colpo decide che in questo caso vale la Prima Direttiva di Star Trek e si tira indietro, come se non avesse interferito milioni di volte in passato. Per quanto possa sembrare assurda la cosa potrebbe avere un suo senso… se si considera questo punto il contrario di un punto fisso. Dal suo punto di vista potevano accadere due cose e le due cose avrebbero diviso l’universo in due. Personalmente ritengo però che lui stesse perculando tutti sapendo perfettamente quale sarebbe stato l’esito finale… perché se questo è l’evento che porta l’umanità a conquistare le stelle lui sa benissimo che in tutti i futuri che ha visitato l’umanità l’ha fatto (il Dottore non viaggia tra le dimensioni parallele, se non in casi limite). Quindi lui sicuramente non conosceva i dettagli, ma sapeva che quell’anno sarebbe accaduto qualcosa di importante. Certo, si potrebbe argomentare che magari la cosa importante sarebbe stata la distruzione dell’uovo, ma… naaaah.
Non è comunque la prima volta che il Dottore afferma che il futuro è sempre in movimento, manco fosse Yoda, per cui boh.
E quindi Clara si incazza… e come si incazza! La sua litigata con il Dottore è quasi dolorosa per lo spettatore. Perché lui sembra tranquillo, prova a scherzare, a dare le sue spiegazioni, a farle capire il suo punto di vista, ma lei non gli lascia nemmeno un angolino libero dove infilarsi, lo distrugge completamente, naufragando anche le speranze dello spettatore che nella sua mente vuole che le cose tra i due si sistemino (be’, questo spettatore almeno). La mazzata finale: quando lui le dice una frase che in altre circostanze sarebbe stata apprezzata lei gli chiede se sente una musica in testa quando pensa certe sciocchezze. E lui rimane lì come un baccalà senza sapere più cosa dire o come giustificarsi.
E alla fine c’è Danny Pink, che in questo caso fa da voce della ragione e forse (forse) la fa calmare un poco. Vedremo cosa succederà nei prossimi episodi!
Varie:
- I DVD per mandare il TARDIS al Dottore, come in “Blink” (ma deve reggersi alla console, o resta fuori);
- “Non vado a uccidere Hitler”. Ma River sì.
- La nonna della tipa usava Tumblr. LOL.
- Space Shuttle, yay! Sembrava fintissimo, ma non importa: Space Shuttle, yay!
- Il Dottore è un pazzo furioso; con che gioia si tuffa nel liquido amniotico??
- Il Dottore cerca di salvare Courtney dal ragno in tutti i modi (si salva da sola in realtà). Lo ricordo per ribadire che il Dottore è sempre il Dottore, sarà più freddo quando qualcuno è già morto, ma se c’è una possibilità ci si butterà sempre.
- E a questo proposito… l’episodio era stato pensato per Matt Smith (anche se con Capaldi funziona ovviamente meglio).
- Il Dottore dice che non sa se ora può rigenerare per sempre o cosa. Sarà serio?
- Il Dottore usa uno yo-yo per testare la gravità. Come il Quarto Dottore.
- Dunque… la luna è un uovo. Quindi? Circolare, circolare…
Noterete che non mi preoccupo nemmeno più di dire quanto son bravi Jenna e Capaldi. Ormai è diventato ridondante.
“Kill the Moon” è stato scritto da Peter Harness.
Grazie a Morry per l’aiuto!