Archivi tag: a good man goes to war

Demons Run, due giorni dopo

Dal nulla è saltata fuori una scena aggiuntiva ambientata su Demons Run che si colloca due giorni dopo “A Good Man Goes to War”. Ne ha parlato Dan Starkey sulla DWM e ora è appunto uscita. Spiega un po’ di cose!

Trascrizione:

– Strax! Strax! Strax!
– Leave me! Go on! You must leave me here to die.
– You’re not dying, Strax!
– It’s fine. Don’t worry. It’s a glorious thing for a Sontaran to die in battle.
– The battle was two days ago, you made a full recovery!
– No, I haven’t!
– We’ve healed your wounds! You’re completely fine!
– Nonsense! That was definitely a fatal shot, I didn’t stand a chance!
– I think you just fainted.
– Silence, boy!
– The station has been evacuated. We are all being returned to our proper times and places. We wondered if you would like to come with us!
– We’re from London! 1888.
– What of it? Is there something there for me?
– A welcome?
– Why?
– We fought together, didn’t we? Side by side as comrades.
– And we couldn’t help noticing… you just seem to be… alone.
– I am accostumed to the solitude.
– As are we? Jenny here has been ostracized by her family because of… well… let’s just say preferences in companionship? I am the last of my kind as you are the only one of yours. A Sontaran who fought bravely in the best of causes.
– I thank you for your offer, but cannot accept. As you are putrescent alien filth.
– Indeed. We thought that would be a difficulty. Come along, Jenny! Time to go home.
– Although… this planet of which you speak, London… what do you do there?
– Solve crimes.
– Protect the Empire.
– There’s quite a lot of running.
– Some spectacular dresses.
– And an awful lot of fun!
– I suppose I can make a preliminary reconnaissance of this London place! It may need to be assessed for… military potential!
– That’s the spirit!
– Thank you for this opportunity! I look forward to obliterating you both in the name of the Sontaran Empire! I’m not an expert on alien species, but you’re both… women ones, aren’t you?
– It has been noted.
– Don’t you need a… man one?
– No.
– Am I the man one?
– No!
– So! Dressed then!

Traduzione:

– Strax! Strax! Strax!
– Lasciatemi! Andate via! Dovete lasciarmi qui a morire.
– Non stai morendo, Strax!
– Va bene così. Non vi preocupate. È una cosa gloriosa morire in battaglia per un Sontaran.
– La battaglia è stata due giorni fa, sei guarito completamente!
– No, invece!
– Abbiamo curato le tue ferite! Stai benissimo!
– Sciocchezze! Era chiaramente un colpo fatelo, non avevo scampo!
– Credo tu sia semplicemente svenuto.
– Zitto, ragazzino!
– La stazione è stata evacuate. Ci stanno riportando ai nostri tempi e ai nostri posti. Ci chiedevamo se ti piacerebbe venire con noi!
– Noi siamo di Londra! 1888.
– E quindi? C’è qualcosa per me lì?
– Un benvenuto.
– Perché?
– Abbiamo combattuto insieme, no? Fianco a fianco, da compagni.
– E non abbiamo potuto evitare di notare che… sembri essere… solo.
– Sono abituato alla solitudine.
– Come noi? Jenny è stata ostracizzata dalla sua famiglia a causa di… be’… diciamo preferenze nelle amicizie? Io sono l’ultima della mia specie e tu l’unico della tua. Un Sontaran che ha combattuto con coraggio per la migliore delle cause.
– Vi ringrazio per la vostra offerta, ma non posso accettare. Perché siete sporcizia aliena putrescente.
– Capisco. Pensavamo che quella sarebbe stata una difficoltà. Andiamo, Jenny! È ora di andare a casa.
– Per quanto… questo pianeta di cui parlate, Londra… cosa ci fate lì?
– Risolviamo crimini.
– Proteggiamo l’impero.
– Si corre un sacco!
– Ci sono dei vestiti spettacolari.
– E ci divertiamo un mondo!
– Immagino di poter fare una ricognizione preliminare di questo Londra! Potrebbe dover essere valutato per un… potenziale militare!
– È questo lo spirito!
– Vi ringrazio per questa opportunità! Non vedo l’ora di annientarvi entrambe nel nome dell’Impero Sontaran! Non sono un esperto di specie aliene, ma siete entrambe… quelle donne, vero?
– Così hanno notato.
– Non vi serve uno di… quelli uomini?
– No.
– Sono io quello uomo?
– No!
– Dunque! Vestiti, allora!

“Un uomo buono va in guerra” e “Uccidiamo Hitler”

A Good Man Goes to WarQuesti i titoli italiani di “A Good Man Goes to War” e “Let’s Kill Hitler” che andranno in onda questa sera alle 21:10 su Rai 4. Continuano le traduzioni corrette, evviva!

Ecco le schede dei due episodi sul minisito della RAI: “Un uomo buono va in guerra” e “Uccidiamo Hitler“.

Quando avrete visto gli episodi tornate qui a leggere la recensione che avevamo fatto a suo tempo per Serialmente:A Good Man Goes to War” e “Let’s Kill Hitler“!

È davvero un peccato che in Italia questi due episodi vengano trasmessi uno dopo l’altro. Una visione corretta prevederebbe qualche mese di attesa tra la rivelazione finale del primo episodio e la ripresa della storia nel secondo! Ma non lamentiamoci troppo, è sempre meglio di niente.

E se volete abbiamo anche diverse immagini relative agli episodi nella nostra gallery: “A Good Man…” e “Let’s…“!

Questa sera, Rai 4, 21:10.

6×07 – A Good Man Goes to War

Ultimo recap prima delle “vacanze estive”!

Lo trovate come sempre su Serialmente: “A Good Man Goes to War“. EDIT: Serialmente non esiste più, copiamo il post direttamente qui.

“Demons run when a good man goes to war
Night will fall and drown the sun
When a good man goes to war

Friendship dies and true love lies
Night will fall and the dark will rise
When a good man goes to war

Demons run, but count the cost
The battle’s won, but the child is lost”

Ma ora, secondo Steven Moffat e C., come dovremmo fare noi a passare l’estate? Torchwood non basta, ci serve altro Doctor Who! E non pensiamo che l’anno prossimo ancora non si sa quanti episodi della settima stagione andranno in onda o ci aumenta la depressione! Ma dove eravamo rimasti? Ah, sì, Amy era un avatar di Carne e la vera Amy era incinta…

… ora non lo è più, perché ha partorito la piccola… Melody Pond (e a questo punto quelle due persone rimaste un po’ dure di comprendonio forse hanno infine capito…), prigioniera sull’asteroide Demons Run. Ma intanto il Dottore sta chiamando a raccolta persone che gli devono un favore: Strax, un Sontaran infermiere (!) simpatico (!!), Madame Vastra, una silurian lesbica vittoriana (!!!) con la sua aiutante/compagna umana Jenny e il trafficone Dorium Maldovar. Convoca anche River Song, che però si rifiuta di andare. Grazie all’aiuto dei Cybermen trovano comunque l’asteroide, sotto il controllo di un esercito religioso che vuole trasformare Melody in un’arma contro il Dottore, e riescono a conquistarlo senza spargere una singola goccia di sangue. Sembra andare tutto bene, ma la tizia con la benda sull’occhio, Madame Kovarian, riesce a scappare… e purtroppo non è sola, ha fregato il Dottore una seconda volta, Melody infatti è di Carne, quella vera ce l’ha lei. Arriva River e il Dottore si incazza per la sua assenza… ma lei gli rivela infine chi è. Al che lui tutto contento se ne va da solo col TARDIS a salvare la bambina… perché, ovviamente, è lei la bambina, River Song è Melody Pond.

Sorpresona, eh? Oppure no, ma per fortuna no. Non dev’essere tutto all’insegna delle sorprese ad ogni costo, la cosa principale sono la storia e i personaggi e come ormai avevamo capito tutti da un bel po’, questo era lo sviluppo più solido, logico e soddisfacente. E il Moff si diverte per tutto l’episodio a farci temere che invece non sia così! Presentandoci Lorna, la ragazza delle Foreste Gamma, in modo che si consideri l’ipotesi che possa essere River… oppure giocando alla fine sull’equivoco di Amy che pensa che il Dottore e River stiano parlando del gallifreyano sulla culla invece che del fazzoletto (suggerendo così che River potesse essere una parente del Dottore – una delle ipotesi più campate in aria visto come i due slinguazzano allegramente). Ma ovviamente così non è, e River è Melody.
A questo riguardo il Moff ha detto che un buon twist deve essere sempre indovinabile… personalmente non sono del tutto d’accordo, ma in casi come questo, quando di mezzo c’è l’identità di un personaggio così importante, lo sono assolutamente. Per RTD se ricordiamo cose come la Paradox machine è lui stesso a dire che sembravano saltate fuori dal nulla. Sicuramente il fattore WTF sarebbe stato maggiore se River fosse stata parente del Dottore… o se fosse stata Amy/Rose/Donna… o Jackie. Ma non avrebbe avuto senso, e se il senso non è qualcosa che si cerca da una “paradox machine” (per definizione stessa, direi) è qualcosa che gradisco nell’identità di River Song. Non che manchino i fattori WTF con Moffat, anzi… abbiamo già dimenticato il finale della 6×02? Quello sì che era uno sviluppo inaspettato ben gradito.

(E poi naturalmente, posso vantarmi al bar di averlo capito fin da prima dell’inizio di stagione ed è questo il motivo principale.)

Ha anche perfettamente senso che River possa rigenerare… tutti noi ridevamo con Amy e il Dottore quando lei parlava di “Testa del tempo”, ma personalmente non avevo pensato al fatto che i Time Lord non sono nati così, lo sono diventati. Quindi essere concepiti iniziati nel TARDIS può avere queste conseguenze.

E che meraviglia è la scena in cui Rory cerca di arruolare River, quando lei arriva dopo festeggiato il compleanno con il Dottore nella Londra del 1814? (con Stevie Wonder! Battute non PC sui cantanti ciechi FTW!). Anche perché soprattutto mette bene in chiaro che River non vive solo a ritroso con il Dottore, ma ha solo una serie di incontri a ritroso (quelli che vediamo noi, visto che seguiamo lui). La cosa era già chiara dalla sua prima apparizione, ma è bello vederla ribadita. Inquietante il modo in cui saluta Rory… potrebbe essere la prima volta che lo (ri)vede. Il che vorrebbe dire che sarebbe l’ultima volta che lui vede lei (da adulta). Perché? Rory morirà? O semplicemente si ritirerà con Amy a una vita normale, come sappiamo avrebbe voluto fare in “Amy’s Choice”? Probabile che i due smettano di essere regular presto… per diventare comunque recurring, perché se sono i genitori di River Song questo li lega al TARDIS e al Dottore in un modo che non ha precedenti… e che non può avere realmente termine. Meraviglioso.

Tornando al Moff che ci piglia allegramente in giro possiamo parlare della paternità della bimba. Da sempre anche quella non è stata minimamente in dubbio da parte nostra, ma sia nel discorso iniziale (in cui sembra che Amy parli del Dottore e invece parla di Rory) sia quando il Dottore dice “è mia” (quando parla della culla e sembra che parli della bambina), viene un attimo di sbandamento (sia a noi che a Rory, nel secondo caso). Perché anche qui non avrebbe avuto nessun senso, erano ipotesi che ricordavano quelli che dicevano che nella quarta stagione Rose sarebbe ricomparsa sposata con uno sconosciuto… assurdità.

Passando ai personaggi introdotti nella puntata, sembra quasi impossibile che nel breve spazio di un episodio singolo siano stati inseriti tanti personaggi mai visti prima ma di colpo così belli e interessanti. Su Facebook già fioccano le pagine che richiedono a gran voce uno spin-off con le avventure di Madame Vastra e la sua assistente Jenny (un altro nome scelto sicuramente a caso) nella londra vittoriana. E diamo a questo proposito il benvenuto al momento più ambiguo dell’intera serie, quando Madame Vastra chiede a Jenny come fa a sopportarla e subito dopo tira fuori tre metri di lingua, con conseguente sguardo esplicito di Jenny. Lesbian subtext FTW.

E apriamo quindi una breve parentesi sulla celebre “agenda gay” di RTD… che deve aver dimenticato sulla scrivania da head writer, visto che in questo episodio abbiamo non una, ma due coppie gay… ci sono anche i poveri Thin One e Fat One, metà dei quali fa una brutta fine. Alla faccia degli omofobi anti-RTD.

Tornando ai personaggi… c’è un Sontaran simpatico e che non ti fa addormentare automaticamente dopo tre secondi. Sì, lo so, è un’informazione difficile da assimilare, prendetevi pure un paio di minuti… altro che identità di River Song, è questa la vera sorpresa dell’episodio! Peccato che schiatti, perché non sarebbe stato brutto rivederlo. E lo stesso vale per Lorna… la dolce soldatina che dà una logica alla frase “The only water in the forest is the river”, che fa da possibile-River per metà episodio e che ovviamente muore. Rimane anche il dubbio sul fatto che potremmo rivederla da bambina, visto che tutto fa pensare che il suo precdente incontro con il Dottore sia nel passato di lei, ma nel futuro di lui (per quanto potrebbe essere totalmente non interessante e quindi non essere mai mostrato).

Divertente il fatto che i Cybermen compaiano non più di un minuto a inizio episodio e non ci facciano nemmeno questa grande figura… quando era uscita la prima foto promozionale dall’episodio si vedevano appunto Rory e i Cybermen e c’erano un sacco di commenti sul genere “Nooo, i Cybermen, cheppalle!”. Mai credere nemmeno alle foto!

Che compaiono meno di tutti (direi due secondi netti) sono il Capitano Avery e il figlio… io mi ero augurato un loro ritorno prima o poi, visto che ormai sono in giro per lo spazio, ma mai mi sarei immaginato che sarebbero ricomparsi così presto! E ancor meno mi aspettavo di rivedere “Danny Boy”, da “Victory of the Daleks“!

Guerre Stellari. Ho visto molte persone dire che in questo episodio Doctor Who è stato influenzato da Guerre Stellari. All’inizio pensavo ci si riferisse alle varie astronavi e battaglie… anch’io ovviamente l’avevo pensato, ma poi ho capito che forse qualcuno lo intendeva anche per la specie di “IO! Io sono tuo padre vostra figlia”.
Curiosamente però, mi è parso di notare una vena polemica e critica in questo. Ora, vorrei ricordare a tutti che Guerre Stellari è uno dei più grandi film di tutti i tempi (e pure L’Impero non scherza) quindi a casa mia dire che una cosa “fa un po’ Guerre Stellari” è un complimento. Certo, ci sono gli Ewoks, c’è Jar Jar e il giovane Anakin è un po’ uno sfigato, ammettiamolo, ma quello è il meno. E le parentele di Guerre Stellari non fanno parte del “meno”, anzi. Ben venga quindi una trama più lunga e “complessa” e metto “complessa” tra virgolette perché in realtà non è particolarmente complessa. Vedo gente dire che in Doctor Who non dovrebbero esserci misteri che ci fanno passare mesi a grattarci la testa, che Doctor Who non è Lost e che ai tempi di RTD non era così. Forse si sono dimenticati che qualcuno avrebbe bussato quattro volte… e che una certa canzone avrebbe dovuto finire. O anche semplicemente Bad Wolf. Doctor Who ha sempre avuto elementi misteriosi nel corso delle stagioni, Moffat ha solo premuto di più il piede sull’acceleratore, aumentando anche parecchio il livello di cliffhanger tra un episodio e l’altro… cosa che invece era la norma nelle stagioni classiche di Doctor Who.

Mollando il Moff per un attimo, i quattro protagonisti nell’episodio brillano tutti di luce propria: Rory è ovviamente al suo top, nel suo ruolo da Last Centurion incazzato coi Cybermen prima e orgoglioso padre dopo. Amy è meravigliosa nella scena iniziale quando parla a Melody e il Dottore è fuori dal mondo quando si incazza con il colonnello “Scappavia” e alla fine, con River… la scena con la rivelazione al Dottore è perfetta, con lui imbarazzato che mima i baci e guarda i suoi “suoceri” e lei che dice “yes”. Perfetti.

Torna anche il tema del Dottore guerriero, che River Song non vede particolarmente di buon occhio. In realtà non è certo la prima volta che il Dottore si incazza, basti pensare a quasi la totalità degli episodi con il Nono… o al finale di “The Family of Blood” con il Decimo. Personalmente poi non ci vedo nemmeno niente di male a incazzarsi se gli portano via Amy Pond! Divertente il concetto che la parola “dottore” la prendiamo da lui… e divertente soprattutto che il Moff ci avesse pensato 16 anni fa.

Comunque ora tutto fa parte di un grande disegno che porta l’intera gestione Moffat (fin qui e anche un po’ oltre) essere niente più e niente meno della storia di River Song, un personaggio “secondario” di un suo vecchio episodio… e questo è semplicemente meraviglioso. Certo, allora non avrà pensato “sarà figlia di Amy e Rory”, perché ancora non esistevano nemmeno nella sua mente, ma sappiamo che quando l’ha creata aveva già precisamente in mente chi sarebbe stata (la figlia di due futuri companion, magari?). D’altra parte quando si sacrifica, in biblioteca, dice chiaramente al Dottore che non poteva farlo lui perché non si sarebbe rigenerato comunque. Ora sappiamo che lo stesso valeva per lei!

E ora restiamo, naturalmente, con mille domande! In ordine:
– La ragazzina dei primi due episodi che rigenera, è River? (La risposta è sì al 99%, però chissà.)
– È River che spara al Dottore nella tuta? D’altronde è come arma contro il Dottore che la vogliono e sappiamo che ucciderà un “good man”. Lo stesso che è andato in guerra qui?
– Non sarà tutta una montatura di River e del Dottore per farlo credere ai Silenti (che sappiamo essere là a vedere)?
– Dove va il Dottore alla fine dell’episodio? Perché va da solo? Come “salva” Melody se già sa che è troppo tardi (perché crescerà in orfanotrofio negli anni sessanta? Sembra un’infanzia un po’ triste, diciamocelo! Anche se in realtà nelle scene in cui l’abbiamo vista non si può sapere da quanto tempo fosse lì, per cui magari non lo farà).
– Il Silenzio c’entra qualcosa con questi simpatici religiosi anti-Dottore? A loro volta c’entrano qualcosa con quelli visti in “The Time of Angels“? E Madame Kovarian? I monaci senza testa? Quando il Silente aveva rapito l’avatar di Amy le aveva detto che lei avrebbe portato il Silenzio… ma in che senso? River? “…In the Library”?
– River era presente al matrimonio di Amy semplicemente perché sarebbe stata concepita quella notte? Time-wimey, ma una sua logica l’avrebbe!
– Ma River come viaggia nel tempo se il vortex manipulator lo prende da Dorium in “The Pandorica Opens” e questi episodi sono al contrario per lei?
– Domanda che all’atto pratico è la più importante di tutte: appurato che River può rigenerare, la vedremo come companion fissa del Dottore? Non dico ora, ma prima o poi… Deve succedere, ma sarebbe un peccato se succedesse off-screen;
– Perché (e come) il Silenzio ha fatto esplodere il TARDIS nella scorsa stagione? (questa non manca mai.)

Nota finale sulla musica di Murray Gold… questa stagione, finora è stata abbastanza riciclata, ahinoi. Cosa prevedibile, naturalmente, dopo l’abbuffata dello scorso anno con il 100% di musica originale. Standing ovation comunque per il nuovo tema che potremmo definire “Il Dottore brucia/La bambina rigenera/River dice ai suoi chi è”. Bellissimo. E poi chissà che nascosto dietro qualche effetto sonoro non si nasconda una nuova “The Mad Man in a Box”, che in “The Big Bang” quasi non si sentiva e alla fine è forse la mia preferita in assoluto.

Chiudiamo qui, anche se potrei andare avanti ore a delirare… siamo a metà di quella che, finora, è forse la più bella stagione di Doctor Who ever… e nonostante stiano arrivando – puntuali come la morte ogni singolo anno – voci di ogni genere sui problemi di budget e programmazione per l’anno prossimo, già sappiamo che se il risultato finale sarà di nuovo a questi livelli, ci mettiamo la firma sui problemi.

“A Good Man Goes to War” è stato scritto da Steven Moffat.
(Grazie a Morry, che con me e altri cura Doctor-Who.it, per l’aiuto!)

6

Steven Moffat nel 1995 le pensa e nel 2011 le fa

Steven Moffat da bambino legge un libro di Doctor Who
(No, okay, nel 1995 forse non era così giovane.)
Non è la prima volta che ci capita di riportare un commento dal passato di Steven Moffat. Dalla preistoria, in effetti… in questo caso si tratta di un post del 1995 sul newsgroup rec.arts.drwho. Qualche mese fa avevamo citato un suo messaggio del 1996 in cui smontava le vaghe teorie dei fan sconvolti dalla “sessualità” dimostrata dal Dottore nel film TV, ma in questo caso l’argomento è molto più diretto e “preannuncia” con estrema precisione una cosa che accade in “A Good Man Goes to War”.

Vediamo quindi cosa diceva il Moff 16 anni fa, in un thread apparentemente aperto da lui e intitolato “Il vero nome di Dr. Who” [sic]

Ecco una teoria particolarmente stupida. Se prendiamo “Il Dottore” come fosse il vero nome del Dottore – anche se è nella forma di un titolo che senza dubbio significa qualcosa di profondo e gallifreyano – forse il nostro uso terrestre della parola “dottore” nel senso di guaritore o uomo saggio è un risultato diretto dei vari interventi del Dottore nella nostra storia nel ruolo di guaritore e uomo saggio. In altre parole, l’abbiamo preso da lui. Questa è un’idea molto stupida e di conseguenza ne sono molto orgoglioso.
Steven Moffat

Confrontiamola con la parte di discorso di River Song nell’episodio:

…Dottore. La parola che sta per guaritore e uomo saggio in tutto l’universo. Prendiamo quella parola da te, sai?

Stesse identiche parole!

Chi ha voglia di andare a spulciarsi tutti i messaggi del Moff su Usenet degli anni novanta per cercare altre perle? Anche solo cercando due secondi si può trovare per esempio un thread del 1999 (!) dove sembra – è un po’ frammentario – che lui e Paul Cornell si incornino con un fan omofobo non molto contento che il creatore di Queer As Folk potesse riportare in vita Doctor Who. (Il creatore di Queer As Fol naturalmente è Russell T. Davies).

(Grazie a kasterborous e Planet Gallifrey che si sono accorti per primi.)