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4×18 – The End of Time, Part Two

Il Dottore, un po' a pezzi.Episodio: 4×18;
Titolo: The End of Time, Part Two;
Titolo italiano: La fine del tempo (seconda parte);
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Russell T. Davies.

Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non esiste più, quindi copiamo qui il post!

“Worst. Rescue. EVAH!”

Ci siamo. Lo so, l’ho già detto un milione di volte, ma questa volta è quella vera, con questo episodio finisce tutto quanto, il Decimo Dottore e il Doctor Who di Russell T. Davies. È la fine di un’epoca, e di un telefilm che è tornato a un successo che qui in Italia ci possiamo sognare per una serie TV (e anche in USA, se è per questo…), un vero e proprio fenomeno culturale che rimasto in apnea per una quindicina di anni è tornato alla ribalta grazie a RTD e a Christopher Eccleston prima e David Tennant poi. E ora si vedrà cosa combinerà il buon Steven Moffat. Ma prima di tutto… nello scorso pre-cut si era detto che c’era una cosa abbastanza ovvia che si era capita, cioè cosa fossero quei famigerati “four knocks” che avrebbero preannunciato la “morte” del Dottore… vero? Bene, altrettanto ovviamente avevamo preso una grossa cantonata…

…ma andando in ordine!

Si inizia su Gallifrey, durante l’ultimo giorno della Time War. 007, il capo dei Time Lord noto anche come Rassilon, è lievemente incazzato e non vuole perdere la guerra contro i Dalek. Ma – ovviamente – c’è una profezia che riguarda il Dottore, il Master e la Terra ed è questa profezia a dare una speranza ai Time Lord.

Sulla Terra il Master ha fatto prigioniero il Dottore e Wilf e racconta l’episodio della sua infanzia che dà inizio all battito nella sua testa, lo stesso di cui noi sappiamo da “The Sound of Drums”. I due riescono però a liberarsi grazie ai Vinvocci che stendono il Master. Nel frattempo Donna, che stava ricordando tutto, è svenuta (facendo svenire anche tutti i Master attorno a lei) grazie a una “sicura” inserita dal Dottore quando le aveva rimosso i ricordi. Passerà praticamente il resto dell’episodio incosciente.

I Vinvocci si teletrasportano con Wilf e il Dottore sulla loro nave e vorrebbero scappare, ma il Dottore ovviamente blocca la nave in orbita. “Intanto” (si fa per dire) vediamo che i Time Lord hanno inviato attraverso il tempo quattro battiti (il ritmo cardiaco di un Time Lord!) fino all’infanzia del Master… ecco l’origine dei suoni. Ma non bastano… serve un contatto fisico, così Rassilon lancia sulla terra una pietra preziosa che si trova solo su Gallifrey. Il Master la trova e capisce cosa sta succedendo. La Time War è “time-locked” e nulla può entrare o uscire… tranne qualcosa che già non fosse fuori, come il segnale nella testa del Master.

Sulla nave, intanto, Wilf incontra ancora una volta la donna misteriosa, dopodiché cerca di convincere il Dottore a prendere la sua pistola e uccidere il Master, prima che sia lui a ucciderlo. Il Dottore rifiuta. Wilf scopre che se il Master morisse, gli altri umani tornerebbero normali e supplica il Dottore di prendere la pistola, di usarla e di non morire. Il Dottore è categorico finché… non sente un messaggio trasmesso dal Master, dal quale capisce che i Time Lord stanno tornando. A questa notizia il Dottore afferra la pistola e inizia a pilotare come un matto la nave verso la residenza Naismith, base del Master. Wilf si improvvisa Luke (Skywalker, non il figlio di Sarah Jane) e al cannone distrugge decine di missili lanciati loro contro dai vari eserciti terrestri del Master. Ma perché il ritorno dei Time Lord non dovrebbe essere una cosa positiva? Perché quando il Dottore parla di loro e di Gallifrey con nostalgia, ha solo deciso di mantenere un ricordo positivo, precedente alla Time War. Infatti, verso la fine dell’interminabile guerra, i Time Lord erano diventati peggiori di tutti i loro nemici e progettavano di porre fine al tempo stesso e ascendere come creature di pura conoscenza. Ed è per questo che il Dottore li ha dovuti distruggere insieme ai Dalek.

Il Dottore arriva (lanciandosi dalla nave sulla residenza), ma è tardi, i Time Lord sono arrivati. Il Master , come suo solito, intende fregare anche loro, trasformandoli tutti in copie di se stesso, ma ha fatto i conti senza Rassilon, che col suo magico guanto (?) inverte con facilità la trasformazione dei terrestri che tornano normali, per la gioia di John Simm che può tornare a interpretare un unico personaggio invece di sei miliardi.

A questo punto il Master comincia a cambiare fazione ogni due secondi, cercando di stare dalla parte del vincente… ma il problema è che non sono solo i Time Lord a tornare, è Gallifrey stesso che inizia a comparire e a spingere la Terra fuori dalla sua orbita. Gli Ood avevano predetto anche questo.

Il Dottore spiega al Master che essendosi perso la Time War non gli sono chiare alcune cosette simpatiche sui Time Lord… ovviamente al Master non va tanto bene che facciano terminare il tempo (soprattutto perché non lo prenderebbero con loro essendo un reietto), al che il Dottore prende la pistola di Wilf e comincia a puntarla alternativamente verso Rassilon e verso il Master… perché uccidendo il Master si interromperebbe il collegamento dentro la sua testa e Gallifrey con i Time Lord tornerebbero da dove sono venuti.

Tra i Time Lord presenti ce ne sono due che, per aver votato contro l’”attacco” alla Terra, si coprono il volto per punizione. Una di loro si mostra e inizia a piangere e il Dottore la guarda costernato. È la misteriosa donna che Wilf ha visto più volte. Al che il Dottore decide, punta la pistola al Master, ma gli dice di levarsi. Dietro di lui c’è la pietra preziosa che sostiene il collegamento, facendo saltare quella, Gallifrey torna nella Time War e con lui i Time Lord. Prima di sparire Rassilon cerca di uccidere il Dottore, ma il Master interviene colpendolo quattro volte con le sue onde d’energia vendicandosi per un’intera vita di follia dovuta al segnale inviato nel suo cervello da bambino. E scompare con loro.

Sembrerebbe tutto finito, il Dottore stesso non sembra crederci… è ancora vivo. Ma… si sente bussare.

Quattro volte.

È Wilf, è rimasto chiuso nella camera di controllo dove c’è una perdita radioattiva. E per tirare fuori Wilf non c’è altro modo per il Dottore se non… entrare lui. Dopo un giustificato sfogo, il Dottore lo salva e si becca una dose letale di radiazioni che lo uccideranno lentamente, quindi decide di andare a “prendersi la sua ricompensa”. Rivedendo con i suoi occhi i suoi companion per l’ultima volta e salvando loro la vita, nei modi più svariati.

I primi che vediamo sono Martha e Mickey che… sono sposati! E freelance! Il Dottore li salva da un Sontaran e si allontana senza dire una parola. È quindi il turno di Luke (il figlio di Sarah Jane, non Skywalker) che, come in tutta la serie che lo vede protagonista, attraversa la strada di fronte casa sua senza guardare… il Dottore lo salva da un’auto che sta sopraggiungendo e se ne va, sotto gli occhi di Luke e Sarah Jane che capiscono.
Tocca a Jack, che nella cantina di Star Wars beve solitario, reduce dai tragici avvenimenti di “Children of Earth”. Il Dottore gli fa avere un biglietto con scritto “Si chiama Alonso”. Dopodiché Alonso Frame (da “Voyage of the Damned”) si siede vicino a lui e Jack ne approfitta per attaccare bottone e forse riprendere a vivere.

A sorpresa la prossima visita è alla nipote di Joan Redfern, di “Human Nature”/”The Family of Blood”; ha trovato i diari della nonna e ne ha tratto un libro intitolato “A Journal of Impossible Things”. Era una donna che il Dottore aveva amato nel suo periodo da umano e alla fine della sua vita vuole sapere dalla nipote se la nonna avesse avuto una vita felice.
Rimane Donna… di cui finalmente vediamo il matrimonio! Il Dottore si fa vedere da Sylvia e Wilf e dona loro come regalo di nozze un biglietto della lotteria, acquistato con dei soldi presi dal padre di Donna prima che morisse.

Infine, ovviamente, va da Rose. Una Rose (che vediamo qualche momento con Jackie) che ancora non lo conosce, il primo gennaio 2005, mesi prima che lei incontrasse il Nono Dottore. Nell’ombra, passando da ubriaco, le chiede che anno sia e le dice che avrà un magnifico anno.

È giunto il momento di tornare al TARDIS. Ood Sigma lo sta attendendo sotto la neve di fianco alla cabina e gli dice che l’universo sta cantando per lui. Il Dottore entra nel TARDIS, lo avvia e dopo le parole “I don’t want to go”, rigenera.

Di colpo finisce l’era Davis/Tennant e inizia quella Moffat/Smith! Il nuovo Dottore è un esagitato che giustamente si controlla le varie parti del corpo, trovandole tutte al loro posto. Ancora non è “ginger”, e per un attimo teme di essere una ragazza perché ha i capelli lunghi. Il pomo d’adamo lo rassicura, ma sta anche precipitando perché la rigenerazione è stata particolarmente violenta e il TARDIS è in fiamme. Gridando felice “GERONIMOOO” il nuovo Dottore ci dà appuntamento alla prossima primavera.

Ed eccoci così giunti alla fine. Okay, l’ho già detto un milione e una volta, ora basta. Diciamo subito che le (poche) impressioni sgradevoli presenti nella prima parte sono completamente assenti in questa parte finale che rimane di altissimo livello dall’inizio alla fine. (Rimane quindi la domanda: “Obama, WTF?”)

L’episodio è apertamente diviso in due parti, quello della storia principale Master/Time Lord e quello dei saluti finali. Come un qualsiasi episodio di Smallville, però bello.

Nella prima parte Wilf continua a farla da padrone. E così il Master. E Rassilon. E il Dottore. Insomma, ci sono tanti padroni in questa prima parte. La scena migliore forse è quella di Wilf e del Dottore che parlano sulla nave dei Vinvocci quando Wilf cerca di fargli accettare la pistola e gli racconta di quanto era in guerra. E il Dottore che, sempre con estrema gentilezza, rifiuta. Ma la scena forse più forte e terribile sono quei quattro battiti di Wilf che bussa alla porta di vetro. In maniera totalmente inaspettata era lui l’origine dei battiti, sarebbe stato lui ad annunciare la morte del Dottore. La scena che segue, con lo sfogo del Dottore che non vuole morire, ma che ha già ovviamente intenzione di salvare Wilf, è fantastica… e sarebbe forse risultata un po’ strana ed eccessiva, se questo episodio non fosse venuto subito dopo quel “The Waters of Mars” in cui avevamo visto un Dottore “Time Lord victorious” che si stava pericolosamente avvicinando a diventare un Time Lord come quelli che aveva dovuto spazzar via dall’universo.

Ecco, anche questa è una rivelazione enorme, che però forse non risulta del tutto sorprendente. Si era sempre interpretato il ruolo del Dottore nella Time War come quello di qualcuno che era stato costretto a sterminare la propria razza per poter spazzare via i Dalek, mentre si scopre ora che questo era un aspetto secondario, aveva sterminato la propria razza impazzita per fermarla prima che potesse distruggere il tempo stesso. Il che rende ancora più drammatico il suo ruolo da “ultimo dei Time Lord”.

Il povero Wilf deve subirsi così uno sfogo che alla fine forse nemmeno si meritava, perché ovviamente il Dottore avrebbe fatto lo stesso per lo sconosciuto di cui Wilf aveva preso il posto. Così però è tutto più drammatico e dà ancora più valore al ruolo di Wilf che rimane per tutto l’episodio, con piacere, il companion del Dottore. Dal finale della prima parte sembrava che Donna sarebbe in qualche modo sopravvissuta ai ricordi e avrebbe avuto in seguito un ruolo più attivo; invece finisce per dormire tutto il tempo e perdersi tutto ancora una volta! Scelta sicuramente difficile (lasciare Catherine Tate in background), ma assolutamente vincente.

Stupendo anche il Master, che passa come previsto in secondo piano come “cattivo” con l’arrivo dei Time Lord e che in maniera molto pratica cambia fazione più velocemente delle mutande, per poi finire con il salvare la vita al Dottore e vendicarsi avendo finalmente trovato i veri responsabili della sua follia. Scomparendo con i Time Lord resta aperta una porta per un suo eventuale ritorno in futuro e questo è bene.

C’è poi il mistero della donna misteriosa. Io ho sempre pensato che fosse Susan (la nipote del Dottore)… e ancora lo penso, nonostante le dichiarazioni di Julie Gardner nel commento all’episodio in cui dice che secondo lei è la madre e nonostante le prime indiscrezioni sull’edizione espansa di “The Writer’s Tale” di RTD, che uscirà fra pochi giorni, e nel quale sembra si affermi con sicurezza che è proprio la madre (ma potrebbe essere una balla voluta, magari per una trama futura! Mai fidarsi di RTD su queste cose!). In entrambi i casi (o anche fosse sua figlia) lo sguardo tra i due quando si incontrano è perfetto.

E, qui mi ripeterò, ma Murray Gold in questo episodio è fenomenale… dovrebbero fare un intero CD con tutta la musica da questo episodio invece di uno solo per tutti gli speciali! Ma per fortuna avremo almeno quello. E ancora più per fortuna Murray Gold resterà a bordo per la quinta stagione, cosa che nessuno si aspettava più, ma annunciata pochi giorni fa!

Passando invece alla seconda parte si raggiunge una gamma di emozioni completamente diverse. Si va in salita, si parte da Martha e Mickey che, a sorpresa, si sono sposati tra di loro! Che Martha si fosse sposata lo si sapeva da “Children of Earth”, ma tutti si aspettavano che fosse con il suo dottorino Tom Milligan il cui anello di fidanzamento Martha ci aveva fastidiosamente mostrato milleottocento volte. E invece così diamo anche un saluto finale a Mickey. Fanno sicuramente una bella coppia! Per quanto riguarda Luke il Dottore salvando lui salva anche Sarah Jane che senza il suo Luke sarebbe sicuramente persa (è persino più pesante di Micheal e il suo “Walt, Walt, they took my son!“).

/mode “mi vanto al bar” on | La scena di Jack devo dire di amarla per motivi personali, visto che eravamo fuori da quel locale di Cardiff il pomeriggio in cui l’hanno girata e abbiamo visto entrare e uscire David, John, Russell Tovey (Alonso), Euros Lyn (il regista), Julie Gardner e alieni vari. /mode “mi vanto al bar” off 🙂
E anche a Jack il Dottore in qualche modo “salva la vita” perché dopo le perdite subite nella sua serie, quello che gli serviva era una spinta per ricominciare a vivere.

Toccante il saluto alla nipote di Joan Redfern… e giusto; è vero che è apparsa solo in un episodio (doppio), ma per il Dottore è stata come una vita reale. E l’ha amata. Chi ha invece finalmente trovato l’amore è Donna e, come in risposta ai commenti di Wilf sulla “povertà” della giovane coppia nella prima parte, il Dottore regala alla sua migliore amica un futuro da milionaria. Sarei proprio curioso di vedere Donna tra un anno!
Infine, giustamente, l’ultima persona che il Dottore va a vedere prima di rigenerare è Rose. Nell’unico modo che ha perfettamente senso senza andare a scomodare dimensioni e Dottori paralleli. Tornando indietro nel tempo a prima del loro primo incontro. Già da maggio quando alcuni fan avevano visto girare questa scena a Londra, qualcuno si è lamentato che fosse “assurdo” che Rose avesse potuto vederlo e non ricordarlo poi. Io direi piuttosto che sarebbe più assurdo ricordare dopo un anno (o più) di viaggi col Nono Dottore, che il Decimo somiglia a un ubriaco intravisto in penombra la notte del primo gennaio 2005. Perfettamente calzante anche il luogo dove avviene il tutto, esattamente lo stesso in cui era uscito dal TARDIS per la prima volta il Decimo Dottore ancora con i vestiti del Nono, per svenire davanti a Jackie e Mickey. Dove tutto ha avuto inizio, tutto ha fine.

E la battuta finale di Tennant è da brividi. La prima cosa che mi ha ricordato è stata la battuta finale di Fred in Angel. Anche perché per quanto la rigenerazione non sia una vera morte questa volta è stato a lungo sottolineato il fatto che in un certo senso è davvero come se lo fosse. È la prima volta che un Dottore ha tanto tempo per riflettere sulla sua imminente rigenerazione, la prima volta che gli viene annunciata con ampio preavviso. E lui… non vuole andarsene. Uno dei momenti più drammatici e da lacrime dell’intera serie.

Però se ne va. E su queste parole termina la sceneggiatura di Russell T. Davies e si intrufola per gli ultimi secondi Steven Moffat. Che subito stempera l’atmosfera drammatica con il giusto livello di follia del nuovo Dottore. Ovvio che già manchi a tutti Tennant, ma lo stesso era successo con Eccleston durante i primi minuti di Tennant e poi Tennant è diventato il Dottore più amato di tutti i tempi. Questo Smith sembra promettere bene, visto anche il trailer della quinta stagione uscito qualche giorno fa. E così la sua companion e le sue minigonne! Non rimane che aspettare la primavera.

Su Doctor Who in generale che posso dire? Personalmente, grazie a una varicella di qualche anno fa che mi ha lasciato a casa per settimane con nulla da fare, ho iniziato a guardarlo. E sempre grazie alla varicella ho anche continuato dopo il pilot (cosa che altrimenti non credo avrei fatto! Autons…?!). E ho scoperto quella che ora considero la miglior serie non di Joss Whedon di tutti i tempi. Quindi grazie RTD, grazie David Tennant e… grazie varicella!

The End of Time, Part Two è stato scritto da Russell T. Davies (gli ultimi minuti da Steven Moffat).

(Grazie a Morry per l’aiuto!)

+ (episodio)

(serie 2005-2009)


Il saluto finale di Russell T. Davies e David Tennant! Ce la farà il Dottore a sconfiggere I Master? Oppure 007 lo ucciderà con il suo sputazzo assassino?

Lo script originale dell’episodio è disponibile in pdf sul sito del librone di Russell T. Davies The Writer’s Tale.

In replica (leggermente più presto del solito).

Ricordate anche che

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio.

Il trailer italiano:

4×17 – The End of time, Part One

Il Dottore di ritorno dalle vacanze.Episodio: 4×17;
Titolo: The End of Time, Part One;
Titolo italiano: La fine del tempo (prima parte);
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Russell T. Davies.

Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non c’è più, copiamo il post direttamente qui.

“I thought it’d be cleaner!”

Ci siamo, dopo 5 anni l’era di Russell T. Davies e di David Tennant volge al termine. Con la prima parte di questo episodio doppio (la seconda andrà in onda a Capodanno) inizia l’ultima storia del Decimo Dottore che è anche l’ultima storia scritta e prodotta da Russell T. Davies, l’uomo che riportò Doctor Who sugli schermi con incredibile successo nel 2005. Fra una settimana sarà tutto finito e questa primavera si ricomincerà tutto da capo con Steven Moffat. Questo episodio doppio è in tutto e per tutto quello che si potrebbe considerare come la cosa più vicina a un finale di serie per Doctor Who (che un vero finale di serie probabilmente non avrà mai). Cosa attende il Dottore in quest’ultima avventura? La profezia sulla sua “canzone che finirà presto” e su qualcuno che “busserà quattro volte” si avvererà? Possiamo subito dare una risposta almeno a una di queste domande…

…perché come già ampiamente annunciato (ed era anche semplice da capire) è il Master che torna e che “bussa quattro volte”, il ritmo estenuante che sente nella sua testa e di cui sappiamo fin dalla terza stagione.

Ma andando con ordine… è la vigilia di Natale e dopo la strana voce di un “Narratore” che preannuncia cose terribili che accadranno ai terrestri, incontriamo subito il buon vecchio Wilf, il nonno di Donna, che ha dei flash con la faccia del Master che ride e che incontra una misteriosa donna in una chiesa che lo lascia con delle frasi sibilline…

Ma passiamo al Dottore, che dopo il tragico finale dell’episodio precedente non si è diretto subito al pianeta degli Ood, ma si è preso una pausa per divertirsi un po’ prima di – probabilmente – schiattare. Comprensibile, anche se Ood Sigma e gli altri Ood che finalmente incontra sul loro pianeta non sono tanto d’accordo. Gli raccontano che il Master sta tornando (nel 21° secolo, ma questi avvenimenti hanno conseguenze su futuro, presente e passato) e che il suo ritorno non è che una parte del tutto, perché sembra stia arrivando la fine stessa del tempo.

Scopriamo che la mano che aveva raccolto l’anello del Master alla fine di “Last of the Time Lords” era quella di una sua seguace e che questi seguaci hanno impiegato qualche tempo per prendere il controllo della prigione in cui è rinchiusa Lucy Saxon. Il Master aveva preparato tutto per il suo ritorno e l’ultima cosa di cui i suoi seguaci hanno bisogno è un’impronta (?) del rossetto di Lucy Saxon. Inizia la cerimonia, ma in questi anni Hermione Lucy non è stata con le mani in mano e ha pronta una contro-pozione. Così il Master risorge comunque (anche se la prigione esplode e tutti muoiono) ma, credendosi Buffy, “è tornato sbagliato”. Si tinge anche di biondo per somigliare di più alla Cacciatrice non farsi riconoscere, d’altra parte è stato Primo Ministro. Come se Berlusconi si tingesse di biondo, non lo riconoscerebbe nessuno… … …

Anyway. Il Dottore arriva alla prigione troppo tardi e intanto il Master gira per una zona desolata di Londra mangiando. Non solo tutto il cibo che trova, ma anche le persone, perché ha fame. Molta fame. Alla fine il Dottore lo trova, perché come Angel e Spike i due si fiutano (eeww) ma super-Master (perché ora tutta questa energia che fuoriesce da lui in quanto “tornato sbagliato”, gli fa compiere balzi alti decine di metri ed emettere kamehameha dalle mani) gli sfugge. Incontra invece Wilf e una combriccola di simpatici vecchietti che l’hanno aiutato a cercare il Dottore. Tra cui una simpatica vecchina che è sicuramente oggetto di invidia di milioni di ragazze al mondo, visto che tocca il culo al Dottore. Ripetutamente.

Il Dottore non capisce come abbia fatto Wilf a trovarlo in un paio d’ore (Jack ci aveva messo più di 100 anni) e Wilf ne approfitta per fargli intravedere Donna, che a quanto pare sta per sposarsi, ma che non appare felice. Pur non ricordando, sa che qualcosa le manca. Ma il Dottore non può fare nulla a riguardo e si confida con Wilf sulle profezie e sulla sua morte.

Il Dottore incontra di nuovo il Master e scopre con sgomento che il ritmo che sente nella sua testa il Master in realtà non è dovuto alla sua follia, ma esiste davvero. Gli chiede il suo aiuto per affrontare la misteriosa e peggiore minaccia che sta per raggiungerli, ma dei soldati in elicottero rapiscono il Master e stendono il Dottore. Sono soldati di un miliardario che ha bisogno dell’aiuto del Master per riparare un “portale” alieno che dovrebbe riparare i corpi umani e donare così l’immortalità. Ma Donna ha, chissà come, regalato un libro di questo tizio a Wilf e quindi il Dottore e Wilf, capendo che c’è qualcosa sotto, entrano di nascosto nella sua villa. Scoprono che ci sono due alieni travestiti (gli esilaranti Vinvocci) che aspettano solo la riparazione del portale per riportarselo a casa loro, ma scoprono anche che il portale non serve a far guarire i singoli individui, ma i pianeti interi. Anche il Master l’ha capito, ma il Dottore arriva troppo tardi per fermarlo, ha riparato il Portale ed è saltato al suo interno, per trasformare tutti gli esseri umani in copie identiche di se stesso. E così la razza umana ha termine e rimane solo la razza del Master. Uniche eccezioni il Dottore (in quanto non-umano), Wilf (in quanto schermato dal Dottore) e Donna (in quanto mezza Time Lord) che a casa sua inizia a ricordare tutto quanto.

E se questo non bastasse scopriamo anche che il Narratore è 007, è praticamente un sosia di Patrick Stewart con i capelli, e che sputa un sacco. E oltre a questo è anche un Time Lord e che in una specie di parlamento di un Coruscant Gallifrey in fiamme dice che i Time Lord sono tornati e invoca la vittoria e la fine del tempo.
Leviamoci subito il dente, ci sono alcune cose che stonano, a mio parere, in questo episodio. Prima su tutte il ritorno del Master. Non il fatto che ritorni (quello si è sempre saputo), ma tutta la cerimonia che sembra più degna di un Merlin o di un Legend of the Seeker (senza offesa, li guardo pure io!) che di un Doctor Who. RTD dice che l’ha fatta per i bambini che si esaltano per queste cose. Boh, può anche darsi, io non vedevo l’ora la facessero finita! Non siamo ai livelli delle scoreggie degli Slitheen, ma insomma… Peccato anche che Lucy Saxon esca di scena così, era davvero un personaggio interessante di cui avrei visto volentieri di più.
Il fatto che il Master avesse preparato un suo ritorno invece dà più senso al suo “sacrificio” alla fine di “Last of the Time Lords”… tenendo conto che nemmeno 10 minuti prima non si era fatto saltare in aria insieme al Dottore questo suo cambio di prospettiva mi era sempre sembrato un po’ improvviso, mentre ora ha più senso.

Un’altra cosa che non mi ha esaltato sono i Naismith, miliardario e figlia. Mi sono sembrati un po’ troppo costruiti e saltati fuori dal nulla. Certo, il loro unico scopo era quello di venire usati dal Master a loro insaputa, ma non posso dire che risultino personaggi memorabili e non mi interesserebbe molto rivederli in futuro.

E poi… Obama?? WTF? Potrebbe avere una spiegazione nel prossimo episodio e sicuramente fa sghignazzare più di una volta, ma… perché inserire Obama e la sua miracolosa (?) soluzione alla crisi mondiale come se fosse uno dei punti principali della trama? Spero lo diventi, in realtà, perché finora è stato davvero abbastanza cheesy e strano da sentire, visto che le figure pubbliche come primi ministri e presidenti degli Stati Uniti finora erano sempre stati finti.

Passando invece alle cose belle dell’episodio (tutto il resto)… non si può che cominciare con Wilf e non solo perché l’episodio comincia con lui. Bernard Cribbins è davvero immenso ed è stata davvero geniale l’idea di avere lui come companion del Dottore in questa sua ultima avventura invece di Donna che compare solo in background (almeno finora). La scena al bar con David Tennant è perfetta; due “vecchietti” che parlano di vita e di morte e il Dottore che si apre con qualcuno (che in fondo nemmeno conosce così bene) in un modo che mai gli avevamo visto fare prima. Ma Wilf riempie lo schermo anche quando è solo, quando è in una chiesa a fissare una vetrata con il TARDIS, o quando parla con una donna misteriosa di coincidenze e di guerra. E persino quando dà direzioni al “Silver cloak”, il suo gruppo di fidati vecchietti che riescono in due ore a fare quello che Jack Harkness ha impiegato 100 anni a fare. Devo dire di avere tanta paura per il ruolo che avrà quella vecchia pistola che si sta portando dietro. Spero non sia lui a dover uccidere il Dottore, per qualche motivo.

E subito dopo Bernard Cribbins non si può che restare esterrefatti dalla performance di John Simm. Il suo Master già era pazzo due anni fa, ora poi è proprio fuori di melone e lui è bravissimo a renderlo tale. E se questo non bastasse non oso nemmeno immaginare quale sbattimento debba essere stato dover interpretare ogni singolo essere umano alla fine dell’episodio, soprattutto alla conferenza stampa di Obama. (Chiaramente tutta la storia è una scusa per poter vestire John Simm da donna, più e più volte!) La scena con il Dottore in cui ricordano Gallifrey (correvano insieme sui prati rossi delle tenute di suo padre? Sento già le fic slash che fioccano) è davvero bella… soprattutto il fatto che dopo aver colpito il Dottore con la sua kamehameha gli corra incontro a sorreggerlo mentre sta cadendo e poi, come rendendosi conto di quello che stava facendo, lo lasci cadere comunque. Davvero un rapporto di odio/amore ben fatto, per gli ultimi due Time Lord…

…cosa che invece a quanto pare non sono! Non ho davvero nessuna idea da dove saltino fuori Timothy Dalton e i suoi amichetti, ma la loro presentazione finale è stata davvero da brividi! E ora che sono tornati e ci hanno già ricordato in poche parole che stronzi fossero (d’altronde 40 anni fa avevano bandito il Dottore perché interferiva con gli eventi umani, no?), speriamo ritornino presto da dove sono venuti!

Concludendo, dopo la prima visione gli aspetti più cheesy dell’episodio mi erano rimasti più impressi, ma dopo averlo rivisto altre due volte per fare i sottotitoli e un’altra con il commento audio di RTD e Julie Gardner, questi aspetti sono passati in secondo piano rispetto a quelli davvero ottimi. In generale l’episodio soffre della sindrome dell’episodio precedente al gran finale. Come “Bad Wolf” o “Army of Ghosts” o “The Sound of Drums”. E persino “The Stolen Earth” (che aveva dalla sua il far riunire tutti i companion del Dottore, facile restare memorabile anche solo per quello). E il peso che questo episodio deve portarsi sulle spalle è persino maggiore di tutti gli altri, è quello di dover reggere una seconda parte in cui il decimo Dottore “morirà”. E devo dire che il suo compito, alla fine, lo svolge egregiamente.

Non si può, infine, non citare per l’ennesima volta l’IMMENSO Murray Gold, che ci regala l’ennesima fantastica partitura. Non è ancora stato annunciato se anche lui terminerà la sua collaborazione con DW con questi speciali (ma probabilmente sì) e in questo caso sarà un’altra grande perdita. Sarà difficile, se non impossibile, trovare un nuovo compositore all’altezza (speriamo almeno nell’ottimo Ben Foster, che già si occupa di Torchwood e che per Murray Gold ha sempre fatto le orchestrazioni).

Nota di colore: Ma se la “Good Queen Bess” è la regina Elisabetta e il Dottore l’ha sposata prima di arrivare in questo episodio… (e tenendo conto che un altro suo soprannome era “la Regina Vergine” e il Dottore dice che è cambiato…) è per questo che in “The Shakespeare Code” lei poi vuole tagliargli la testa? 🙂

Nota di colore 2: Ci siamo liberati di Martha Jones, finalmente! Sarà diventata anche lei un Master!

A tra una settimana per il gran finale!

The End of Time, Part One è stato scritto da Russell T. Davies.

(Grazie a Morry per l’aiuto!)


Inizia la fine… la fine vera, questa volta! Torna… be’, è ovvio fin dal trailer chi torna. E in realtà a suo tempo i fan lo sapevano già da 9 mesi, da quando questa foto scattata sul set era stata pubblicata. Guardate a vostro rischio e pericolo! E alla Comic-Con di quell’anno, a luglio a San Diego, fu proiettato un brevissimo trailer… la qualità del filmato è orribile, ma l’effetto sul pubblico meraviglioso.

Ah, incidentalmente… buon Natale (per la quinta volta in due mesi)!

Lo script originale dell’episodio è disponibile in pdf sul sito del librone di Russell T. Davies The Writer’s Tale.

In replica (leggermente più presto del solito).

Ricordate anche che

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio. Attenzione, le immagini sono insieme a quelle della seconda parte, quindi altamente spoiler se le guardate dopo aver visto solo questa.

Il trailer italiano:

4×13 – Journey’s End

Tutti quanti!Episodio: 4×13;
Titolo:  Journey’s End;
Titolo italiano: La fine del viaggio;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Russell T. Davies.

Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non esiste più, quindi copiamo qui il post.

“But every night, Doctor, when it gets dark, and the stars come out, […] I’ll look up at the sky… and think of you.

Ed eccoci arrivati alla fine, all’ultimo episodio della quarta stagione, all’ultimo episodio di una stagione “normale” che avremo fino al 2010 e all’ultimo episodio di una stagione “normale” di Russell T. Davies. In tutta la stagione, soprattutto nell’episodio precedente, tutto era stato abilmente costruito per arrivare fino a qui, dove finalmente vengono date le risposte finali. Su Donna, su Rose, su Decimo e Undicesimo Dottore, su tutti i suoi “Figli del Tempo” e sul loro destino, a breve e a lungo termine. Inutile perdersi in divagazioni, passiamo subito alla…

…Rigenerazione!

O forse no. Perché, come già ampiamente immaginabile, il Dottore si gira subito verso la sua mano “di riserva” e grazie a questa riesce a completare la rigenerazione senza cambiare corpo, riparandosi restando esattamente com’era prima, tra lo stupore e la gioia dei suoi compagni, soprattutto Rose. Finalmente il Dottore, dopo anni di separazione, può riabbracciarla. Ma i Dalek hanno “catturato” il TARDIS e mentre lo trasportano sul loro “Crogiolo”, Rose spiega al Dottore che nella loro dimensione le stelle avevano iniziato a scomparire, e loro hanno costruito questo “cannone dimensionale” in modo che lei potesse tornare da lui… anche per avvertirlo, perché la dimensione in cui viveva è leggermente sfasata in avanti rispetto a questa, per cui da loro le cose sono avvenute prima. Le stelle scompaiono e le dimensioni collassano. Anche il Void è sparito.

Giunti sul “Crogiolo” dei Dalek, il Dottore, Jack, e Rose si arrendono ed escono dal TARDIS, mentre Donna è distratta da uno strano battito che sente solo lei e viene imprigionata all’interno del TARDIS, non si sa bene da chi. Il Dalek Supremo fa gettare il TARDIS nel cuore del Crogiolo e questo verrebbe distrutto se non fosse per una cosa che accade al suo interno: nella confusione e nella disperazione, Donna tocca il contenitore della mano e parte dell’energia della rigenerazione passa a lei… non solo, la mano stessa comincia a prendere vita e rigenera un intero corpo del Dottore. Un Dottore nudo, per la gioia delle signorine in ascolto. E non solo nudo, anche in parte umano… ha un solo cuore. E a volte ha delle uscite verbali simili a quelle di Donna. Questo nuovo Dottore fa partire il TARDIS giusto in tempo, naturalmente, mentre all’esterno tutti pensano che sia andato distrutto. Jack intanto, per avere libertà di movimento, si fa volutamente ammazzare dal Dalek Supremo, sconcertando Rose che ovviamente non sa nulla di lui, pur essendo la responsabile della sua immortalità. Con calma, poi, Jack se la svigna di soppiatto.

Ma avevamo anche lasciato altra gente in pericolo la scorsa settimana. Attorno a Gwen e Ianto, nell’hub di Torchwood, si attiva automaticamente una bolla temporale… che aveva creato Tosh (loro nemmeno sapevano l’avesse finita), per cui sono al sicuro, finché non ne escono. A salvare Sarah Jane ci pensano invece Mickey e Jackie che compaiono dal nulla… alla ricerca di Rose. I tre vedono poi i Dalek portar via il TARDIS e si arrendono, in modo da essere fatti prigionieri e portati via anche loro, avvicinandosi così a Dottore e Rose.

Il Dottore e Rose vengono consegnati a Davros che li mette in due campi di contenimento… mentre Mickey, Jackie e Sarah Jane riescono a fuggire… e a vedere che gli altri prigionieri umani vengono disintegrati completamente durante il collaudo di uno strano marchingegno. Jack li raggiunge e dopo i saluti di rito da veri uomini (?) tra lui e Mickey, Sarah Jane rivela di avere con se una specie di bomba chiamata Warp Star.

Infine sulla Terra abbiamo Martha Jones che si teletrasporta in Germania (dove i Dalek parlano in tedesco!! EXTERMINIEREN!) ed entra in una postazione UNIT pronta ad attivare la misteriosa chiave Osterhagen.

Davros piglia un po’ per il culo il Dottore facendogli notare quanta gente è morta per colpa sua e che lui, nonostante quello che predichi, in realtà è un soldato e i suoi companion sono il suo esercito. Mentre il Dottore piglia per il culo Davros facendogli notare che a comandare davvero è il Dalek Supremo e non lui. Due vecchi amiconi, insomma.

Arrivano due comunicazioni video… Martha, che dalla Terra minaccia di usare la chiave Osterhagen (che, molto simpaticamente e intelligentemente, farebbe scoppiare 25 testate nucleari sulla Terra, distruggendola (!!) ), e Jack and friends che minacciano di far saltare il Crogiolo. Rose è sconvolta dal fatto che Jack sia vivo e dal fatto che sua madre sia lì. Martha è sconvolta dal fatto che Rose sia lì (ma, diamogliene atto, non c’è traccia di gelosia nella sua reazione, anzi). Davros invece è ben poco sconvolto, se non piacevolmente dalla presenza di Sarah Jane, che conosce da una vita, e li fa teletrasportare tutti lì, senza chiave e senza Warp Star. Tutti prigionieri.

Ma Davros ha fatto i conti senza l’oste… ehm… senza l’altro Dottore, che nel frattempo ha costruito un’arma che dovrebbe distruggerlo. Appare il TARDIS… e Davros colpisce senza problemi anche questo secondo Dottore e fa prigioniero pure lui. È il turno di Donna, che però non sa usare l’arma. Davros colpisce pure lei e la fa cadere fuori dalla nostra vista, e nessuno pensa a lei per un po’.

Il piano di Davros è molto semplice e modesto: usare questa nuova arma, la Bomba della Realtà (che prende il suo potere dai 27 pianeti spostati lì nella Medusa Cascade, naturalmente), per levare la coesione elettrica degli atomi e distruggere così l’intero universo. Resteranno solo i Dalek. Che culo!

Ma proprio alla fine del conto alla rovescia… ci pensa Donna a bloccare tutto. Solo che… non è la normale Donna, ha la sicurezza e la conoscenza del Dottore. Quando ha assorbito l’energia della rigenerazione è diventata in parte Time Lord. E in cinque minuti riesce a rendere impotenti tutti i Dalek presenti. Arriva anche il Dalek Supremo, ma viene fatto fuori senza tante storie da Jack. Davros dà fuori di matto e non capisce perché le profezie di Dalek Caan non si sono avverate. Semplice, erano tutte balle perché Dalek Caan si è reso conto dell’orrore causato dei Dalek e ha organizzato tutto quanto per fare in modo che tutti i Dalek venissero distrutti. Tutti i pianeti vengono ripristinati dai tre “Dottori”… tutti tranne l’ultimo, la Terra, perché il Dalek Supremo li ha interrotti proprio quando mancava solo quello (guarda caso!). Mentre il Dottore Time Lord entra nel TARDIS per usare quello come traino, quello umano lancia un comando che distrugge tutti i Dalek, perché li considera troppo pericolosi per lasciarli in giro… come il Nono Dottore. Al che l’altro Dottore si incazza come pochi e fa salire tutti sul TARDIS. Davros e Caan restano lì… mentre Davros ne urla di tutti i colori dietro al Dottore Time Lord, che pure si era offerto di salvarlo. Pilotato da 6 persone (cioè esattamente come è stato progettato), e con l’aiuto di Torchwood, del signor Smith e di K-9, il TARDIS può trascinare la Terra fino alla sua orbita corretta.

È giunta l’ora dei saluti. In un parco non ben precisato viene mollata per prima Sarah Jane, poi Jack e Martha, raggiunti da Mickey che non ha più motivi per restare nella dimensione parallela visto che anche là sua nonna è morta e visto che… ha già capito cosa succederà pochi minuti dopo essendo molto avanti e sapendo quindi che di Rose non se ne parla più definitivamente.

Un’ultima fermata: Dårlig Ulv Stranden… meglio conosciuta come… Bad Wolf Bay.
Rose non ne vuole sapere di restare nella dimensione parallela, s’è sbattuta per ritrovare il suo Dottore e di certo non vuole lasciarlo. Ma le pareti tra le dimensioni si stanno riformando e lui, purtroppo, ha questo suo doppione… che guarda caso ha un solo cuore, e quindi invecchierà a ritmi umani e non rigenererà… e può dare a Rose quello che lui ritiene di non poterle dare. Inoltre il nuovo Dottore è com’era lui quando lei l’aveva conosciuto… più vendicativo e… genocida, almeno quando si parla di Dalek. Ed era stata Rose a cambiare lui, a migliorarlo. Ora deve farlo con l’altro. Lei non è troppo convinta, anzi. E chiede a entrambi cosa stava per dirle l’ultima volta che erano stati lì, prima di scomparire. Il Dottore Time Lord dice che è ovvio. L’altro invece glielo dice nell’orecchio… al che lei lo bacia, e durante il bacio Dottore e Donna salgono sul TARDIS e se ne vanno, lasciando gli altri due sulla spiaggia… incerti.

Rimane un ultimo… problemino. Donna è esaltatissima di essere in parte Time Lord, ma purtroppo il suo cervello umano non può sopportare tutta questa conoscenza. Il Dottore è costretto a spazzare via tutto quanto dalla sua mente… tutto quello che riguarda lui, il TARDIS e tutte le avventure che hanno vissuto insieme. Lei non vuole assolutamente… ma c’è poca scelta. Donna sviene e il Dottore la riporta a casa, dalla madre e dal nonno. Spiega loro che non devono mai raccontarle nulla o brucerebbe nell’istante in cui dovesse ricordarsi. Donna si sveglia ed è tornata a essere la Donna pre-Runaway Bride. Il Dottore se ne va… e Wilf gli chiede cosa farà ora che è rimasto solo e lui minimizza… per poi trovarsi più solo e più triste che mai nel TARDIS.

E così è finita anche questa quarta stagione di Doctor Who. Quarta e, ormai penso di poterlo dire con sufficente sicurezza, migliore stagione di Doctor Who. Sicuramente migliore della terza e della prima, ma forse anche della seconda come costruzione e solidità della stagione… e anche come singoli episodi.

Ma parliamo dell’episodio, specificando subito una cosa… l’altro Dottore non è un esattamente un clone, come l’ho sentito chiamare in giro… è semplicemente un’altra copia del Dottore. Così come l’altro ha ricostruito la mano partendo dal resto del corpo con l’energia della rigenerazione, questo ha ricostruito il resto del corpo partendo dalla mano con l’energia della rigenerazione. Ma sono lo stesso individuo. La differenza tra i due è che questo ha un solo cuore e quindi è in parte umano… e che parla un po’ come Donna, a volte. E che è caratterialmente e moralmente più “arretrato” dell’altro essendo in questo più simile al Dottore di Christopher Eccleston. Ma sono entrambi individui completi e perfettamente “umani” (ehm… se il Dottore mi consente la parola!). Chiamiamolo pure “clone” se vogliamo, per comodità, ma non cambia… i cloni sono persone come tutte le altre, non è che sono inferiori o “più brutte” (?). Di brutto c’è che l’altro è il Dottore, mentre il Dottore non è l’altro.

Come avevo già detto altre volte, sul ritorno di Rose bisognava fidarsi di RTD… e ha dimostrato pienamente di meritarsi la fiducia che gli avevamo dato. Una delle cose più fastidiose che si potevano leggere in giro era che Rose sarebbe tornata “maturata” e quindi non più innamorata del Dottore. Come se le due cose fossero per qualche strano e imprecisato principio in qualche modo legate tra di loro. Una cosa davvero fastidiosissima… come se le persone adulte non possano essere innamorate di qualcuno e solo i ragazzini possano farlo. Come se in un’opera di fantascienza fosse un delitto parlare di queste cose. (Conferma della bassa e completamente errata idea di fantascienza che si può trovare in giro.) Con Martha era diverso, non era ricambiata e se n’è trovata un altro… è stato giusto così. Ma qui non avrebbe avuto alcun senso. E infatti così non è stato, naturalmente… RTD è una persona intelligente… e l’ha appena ribadito con questa stagione dove si sono concentrati i suoi episodi migliori.

Ora, non ci fosse stato il “clone”… e questo non fosse stato un telefilm a lunghissimo termine (in cui la disponibilità degli attori diventa un fattore imprescindibile) ma, per esempio, un libro, probabilmente il Dottore si sarebbe tenuto Rose e al diavolo tutti quanti. Ma avendo una copia di se stesso senza quello che lui aveva sempre visto come unico vero problema (fin troppo altruisticamente) per non stringere legami di quel tipo con un essere umano… il Dottore si sacrifica, ancora una volta, per dare alla donna che ama una vita “normale”… l’unica cosa che lui non potrà mai avere, come diceva in “Doomsday”. Lui no, ma l’altro sì.

La trattazione delle relazioni tra “immortali” e persone dalla durata della vita normale mi ha sempre incuriosito. Il primo esempio che viene in mente a tutti penso sia Highlander. In quel caso Connor MacLeod decide di stare con la moglie nonostante Sean Connery gli dicesse di non farlo. E lo stesso fa Lazarus Long nel mio libro preferito, giusto per citarlo che fa sempre bene. Le mogli invecchiano e muoiono, mentre loro no. Qui invece abbiamo il Dottore, fin troppo nobile nella sua scelta e complice la sua versione umana decide di sacrificarsi così. Rose non è affatto vanesia ad accettare la cosa… prima di tutto perché non la accetta, le viene sbattuta in faccia ed è ancora confusa mentre il Dottore se ne va lasciandole ben poca scelta. Non “sceglie” quello umano perché le ha detto esplicitamente che la ama… entrambi i Dottori provano le stesse cose, ma questo sapeva che poteva dirlo, e l’altro sapeva che sarebbe stato ancora più difficile andarsene se l’avesse detto lui (anche se io l’avrei preferito). E poi non è stupida, sa bene che il Dottore Time Lord quando se ne va resterà solo, definitivamente, ed è questa la sua tragedia. In realtà non mi è ancora ben chiaro se la situazione sia meno o più tragica di “Doomsday”. Allora, per il Dottore, non c’era comunque speranza di reincontrare Rose, e lei era abbandonata a se stessa… magari sarebbe rimasta zitella per tutta la vita come Sarah Jane, o magari, Dio non voglia, si sarebbe ripresa Mickey! Ora invece lui sa che sta con una… persona di cui si fida (be’, a parte le tendenze genocide), ma sa anche che ben difficilmente ora lei lo cercherà ancora… per quanto per lui questo era impossibile già prima (non per lo spettatore però… per questo quindi forse è più tragica ora). Ho sentito qualcuno chiamare questo finale “Happy ending”… ma c’è proprio poco di happy qui, c’è solo un enorme sacrificio e un enorme sofferenza. E anche per questo è bellissimo, naturalmente… RTD sicuramente va a cena con Joss Whedon e brindano alla loro bastardaggine!

C’è da aggiungere che questo finale lascia la possibilità per un ritorno ogni tanto sia di Billie Piper che di David Tennant… anche tra 20 anni, anche quando saranno arrivati al Ventesimo Dottore… e questo è stato un grandissimo (e meritato) regalo a David, che resterà in qualche modo “Dottore corrente”, anche se alternativo, per sempre (o quasi). Dubito ricompariranno a breve termine, comunque… magari tra due o tre showrunner. Ma scommetto che ricompariranno. (Nella sceneggiatura originale il Dottore dava anche all’altro Dottore un pezzetto di TARDIS per farsene crescere uno.)

E passiamo all’altra tragedia dell’episodio… Donna! Catherine Tate è stata davvero grandissima (ma ormai questa era diventata una costante) e il destino del suo personaggio è stato davvero terribile. Non arrivo a dire che sia peggio della morte, perché in fondo anche morendo ci si dimentica tutto… almeno in teoria. Ma portarle via tutto quello che aveva vissuto e tutte le esperienze che aveva fatto con il Dottore, che l’avevano fatta crescere umanamente così tanto rispetto a quella persona un po’ “vuota” che era in The Runaway Bride e che è tornata ora a essere… be’, è davvero una cosa terribile e forse la cosa peggiore che si possa fare a una companion del Dottore. La versione Doctor-Donna poi era davvero fantastica, non mi sarebbe dispiaciuto affatto vederla più a lungo. Ma purtroppo si sapeva che Catherine Tate sarebbe rimasta solo per questa stagione… sicuramente rimpiangeremo anche lei. E difficilmente la rivedremo secondo me, a differenza di Rose e Dottore bis.
Mi ha un po’ scocciato il modo in cui Sylvia tratta il Dottore alla fine… non è certo colpa sua quello che è successo… anzi è lei che deve iniziare a trattare meglio la figlia, per quanto ora effettivamente sia tornata a essere la svampita di prima… e fa proprio male vederla così.

E il povero nonno… fossi stato nel Dottore avrei preso lui come companion per gli speciali! Il discorso che gli fa alla fine dell’episodio è meraviglioso… il Dottore resta solo, ed è Wilf ad accorgersene e a cercare di consolarlo un po’. E se qualcuno si aspettava un “What?” finale ed è stato deluso… be’, io l’avrei trovato un po’ fuori luogo. Non tanto perché ormai è diventato un clichè – non c’è nulla di male in un buon cliché – ma perché il finale è stato troppo tragico. Anche Doomsday” era tragico, ma allora non era un cliché, era la prima volta.

Tornando indietro e passando ai Dalek… alla fine sono stati sconfitti in maniera abbastanza semplice, anche se forse “semplice” non è la parola esatta se ci sono voluti tre Dottori per farlo. E non è stato un caso, è stato tutto manipolato da Dalek Caan… questa cosa l’ho trovata geniale. Fatto sta che alla fine i Dalek vengono sempre sterminati tutti insieme senza colpo ferire… come in The Parting of the Ways. E per il futuro RTD ha lasciato liberi sia Davros che Dalek Caan, in caso qualcun altro voglia usarli in futuro. Come aveva già fatto con il Master, con la scena dell’anello. E, in fondo, anche con Harriet Jones, che, lasciandomi davvero sorpreso, non era in combutta con nessuno. La sua fuoriuscita è stata fatta fuori scena probabilmente solo per darle una possibilità di ritorno in futuro. Una piccola delusione invece è stato il Dalek Supremo… alla fine era un Dalek come gli altri. La frase di Davros nello scorso episodio mi aveva fatto pensare che ci fosse qualcuno di noto al suo interno… invece nulla.

Non è la prima volta che si rinfaccia al Dottore che si proclama pacifista che in realtà è tutto tranne che pacifista… giusto per citare la prima che mi viene in mente, di recente, c’è stata Jenny, la sua stessa figlia, che gli fa notare questa fastidiosa verità. Quello che Davros evita di dire però, è che il Dottore combatte per il bene, per salvare il mondo, per salvare i suoi amici… e così fanno i suoi “Figli del tempo”, i suoi “soldati”. Be’, tranne Martha ogni tanto quando UNIT le dà alla testa. Ma alla fine, se lui e gli altri non avessero mai reagito il mondo sarebbe finito già da un bel po’ (vedasi “Turn Left“, anche solo per fare un esempio), quindi lui ha poco da restarci male ogni volta che glielo ripetono… è un bene, non un male.

Ottimi e precisi i riferimenti agli episodi passati… sia quelli ai morti (o presunti tali) per “colpa” del Dottore (tra cui Lynda con la y, River Song, Jenny, la Face of Boe, Chanto, Astrid…) sia quello quando il Dottore vede Gwen e le chiede se la sua famiglia è di Cardiff, riconoscendo in lei Gwyneth da “The Unquiet Dead“. Le facce che fanno lui e Rose in questa scena sono impagabili. Notare che, se non ricordo male, era sempre stato negato che i due personaggi avessero qualcosa a che fare tra di loro!

La scena in cui in sei pilotano il TARDIS è da manuale. Si è sempre sospettato che la forma della console del TARDIS fosse esagonale perché costruita per 6 piloti, ma non era mai stato confermato su schermo (in romanzo, sì). E finalmente succede. Rose, Martha, Jack, Mickey, Sarah Jane e il Dottore guidano il TARDIS e trascinano la Terra fino al suo posto… e, sì, certo, è totalmente assurdo che la Terra possa essere trascinata così, al diavolo gravità, rotazione e chi più ne ha più ne metta… per non parlare della Luna che è ancora al suo posto e del fatto che il “terremoto” in cui Gwen, Ianto e Luke si divertono tanto probabilmente avrà ammazzato qualche milione di persone… ^^; O del fatto che le stelle si spegnevano a una a una, che fa effettivamente venir voglia di urlare all’ingegnere che è in me. Ma non è che Doctor Who sia mai stato poi così accurato scientificamente, è uno show su un uomo con due cuori che viaggia nel tempo in una cabina del telefono, non dimentichiamocelo! E la scena è stata emotivamente fantastica, per cui ben venga! RTD fa sempre episodi spostati sul lato emotivo della fantascienza (che esiste ed è importantissimo, non sono tutti Arthur C. Clarke, con tutto il rispetto!)… e non mi aspetto che Moffat cambi la cosa, visto che è il fan numero uno di RTD.

Altra cosa divertente è che il Dottore molli Sarah Jane e Jack/Martha/Mickey nello stesso parco… insomma, Ealing e Cardiff stanno giusto a quei 230 chilometri di distanza tra di loro, anche ad averli depositati esattamente a metà fra le due non è che li fai proprio a piedi! Vabbe’, queste sono piccolezze.

Mickey e Jackie, le due “new entry” dell’episodio (oltre al divertente cammeo di K-9) sono stati grandi anche loro. Jackie non ha fatto molto in realtà (anche se un Dalek l’ha fatto saltare pure lei), ma ha perfettamente senso che sia venuta a cercare sua figlia. Evidentemente Shaun Dingwall (l’attore che interpreta Pete) non era disponibile, o immagino si sarebbero portati pure lui. Mickey ne ha fatta di strada dalla prima volta che l’abbiamo visto… lo sfigatino che aveva paura del TARDIS ora gira anche lui col “pistolone” (fantastica la scena in cui lo deve abbandonare baciandolo a malincuore). E non sarebbe male rivederlo in Torchwood come sembrerebbe suggerire la sua partenza finale. L’attore comunque sembrerebbe smentire… ma speriamo sia solo per sviare le cose, come sempre. Così magari Jack ci prova un po’ anche con lui, tanto per variare un po’. O magari potrebbe mettersi con Rhys, così si leva dalle balle. Okay, la smetto…

Sulla rigenerazione iniziale immagino che un po’ di gente (poca) si è sentita tradita… ma non ne vedo proprio motivo, anzi. A me sembrava ovvio che non sarebbe finita lì per il Decimo Dottore (sarebbe stata una follia), e avevano inquadrato quella dannata mano così tante volte da far capire che sarebbe avrebbe combinato qualcosa prima o poi. E in effetti fantastico tutto lo story-arc della mano… tagliata durante il primo episodio del Decimo Dottore viene recuperata poi da Jack per passare un’intera stagione a Torchwood, essere riportata sul TARDIS alla fine dell’universo e lì restare fino a che non è servita al suo scopo e non ha evitato una rigenerazione completa e creato un nuovo Dottore. Inoltre, questa rigenerazione conta o non conta? È l’Undicesimo Dottore quello che abbiamo davanti ora? O ancora il Decimo? David Tennant accenna a questo amletico (<–battutone!) dubbio nel Confidential, ma non svela l’arcano… non lo sa nemmeno lui in realtà. Non che cambi qualcosa… alla fine anche il limite massimo di rigenerazioni, quando si raggiungerà, si troverà il modo per superarlo come è già stato fatto col Master, per cui è davvero solo un tecnicismo.

Con questo episodio si chiude un’epoca. Rose rimane nel suo universo con il suo Dottorino, sua madre, suo padre e suo fratello Tony (grande Jackie quando piglia per il culo il Dottore sulla Bad Wolf Bay, come aveva fatto Rose la volta prima), Donna non ricorderà più nulla, e quindi anche il nonno difficilmente si rivedrà, purtroppo. Martha resta in giro con Torchwood, quindi volendo potrebbe anche ricomparire… ma la presenza di Martha si è rivelata davvero inutile in tutta la stagione per cui ora come ora non fa una gran differenza. Rimarrebbe Jack in realtà (a cui il Dottore alla fine ha disattivato il dispositivo per il teletrasporto un’altra volta… verrebbe troppo comodo in Torchwood!), la cui presenza è sempre un piacere in Doctor Who, anche se non essendo l’unico gallo del pollaio Jack sa che il “capo” è un altro e rimane sempre in secondo piano, rispetto alla sua serie dove invece comanda e ordina a tutti quanti.
Diamo anche l’addio al produttore Phil Collinson, grande Phil Collinson che si è fatto sul set quasi tutti gli episodi, a differenza di RTD che se ne sta al calduccio a casa sua! Mentre sia RTD che Julie Gardner restano anche per gli speciali, quindi ancora più di un anno in realtà e ci sarà ancora tempo per “salutarli”.

Ora ci attende la “scena” speciale che andrà in onda il 27 luglio all’interno dei “BBC Proms“, scritta da RTD, con David Tennant e un “ospite speciale che farà il suo ritorno” (?) e che non so se sarà abbastanza lunga da dover fare un commento qui… altrimenti ci si vede a Natale!

Journey’s End è stato scritto da Russell T. Davies.

(Grazie a Morry per l’aiuto!)

Episodio:
6

Stagione:
5


Grandissimo finale di stagione oggi! Tutti i personaggi riapparsi ieri avranno il loro spazio e… rigenerà davvero così presto, il Dottore?

Attenzione che questo episodio dura di più di uno normale (circa un’ora), quindi l’ora di trasmissione è anticipata alle 18:25 (e alle 11:45 la replica di domani mattina).

Lo script originale dell’episodio è disponibile in pdf sul sito del librone di Russell T. Davies The Writer’s Tale.

In replica .

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio.

4×12 – The Stolen Earth

Rose col pistolone!Episodio: 4×12;
Titolo:  The Stolen Earth;
Titolo italiano: La terra rubata;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Russell T. Davies.

Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non esiste più, quindi copiamo il post qui.

Donna: It’s like an outer space Facebook!

Ormai ci siamo quasi… sia che si voglia considerare l’episodio 11 prima parte di una storia tripla sia si voglia considerare questo prima parte di una storia doppia, ormai siamo in pieno season (o “series“, come dicono questi eccentrici inglesi) finale. E che finale! RTD, prima della trasmissione aveva detto che il cliffhanger in fondo a questo episodio avrebbe mandato i bambini a urlare alle finestre. Io non li ho sentiti, ma penso sia solo una questione geografica perché sicuramente io avrei urlato alla finestra, se fossi stato un bambino. Invece mi sono limitato ad agitarmi, commuovermi e bestemmiare dietro RTD nella mia stanza. Ma bando alle ciance, che questo episodio ha un recap complesso (siete avvisati :P).

Il Dottore e Donna arrivano sulla Terra, ed è tutto normale. Strano, visto l’avvertimento BAD WOLF di Rose… tornano nel TARDIS, e intanto all’esterno succede qualcosa di terribile al pianeta. A Torchwood Jack è con Gwen e Ianto, mentre Sarah Jane Smith, l’antica companion del Dottore è a casa sua con il figlio adottivo Luke. Martha invece è stata promossa e trasferita nella base UNIT di New York. Tutti quanti, dopo il “disastro” si rendono conto di una cosa… la Terra è stata spostata. E dal nulla, in mezzo alla strada proprio dove è appena sparito il TARDIS (che non è stato spostato con la Terra) compare Rose, armata con un enorme “pistolone”. Nel cielo notturno della Terra sono apparse decine di pianeti sconosciuti.

Donna è giustamente sconvolta e il Dottore non sa darle una spiegazione per la sparizione della Terra. Decide di andare dal Proclama Ombra, una specie di polizia galattica che finora era solo stata nominata in altri episodi. Qui gli viene spiegato che altri 23 pianeti sono scomparsi. A Donna vengono in mente Pyrovillia e il pianeta degli Adipose… viene derisa perché quelli son storia vecchie, e invece -sorpresa! – ha ragione, i pianeti scompaiono sia dallo spazio che dal tempo! Il Dottore li aggiunge (anche la Luna Perduta di Poosh) agli altri pianeti scomparsi e il sistema si riordina automaticamente in posizione di massimo equilibrio. Qualcuno li sta spostando deliberatamente, ma perché? E chi?
Una ragazza parla con Donna e le dice che aveva una cosa sulla schiena e si dichiara dispiaciuta per la sua perdita. Non per il pianeta, la sua perdita futura (???).
Il Dottore chiede a Donna se sulla Terra fossero successe cose strane ultimamente… e l’unica cosa che le viene in mente sono le api che scomparivano. E qui il Dottore capisce. Molte api (non tutte) sono aliene, e sono tornate a casa, lasciando una traccia su una lunghezza d’onda che possono seguire! I due se ne vanno (la gente del Proclama Ombra vorrebbe requisire il TARDIS per farsi guidare in guerra, ma hanno capito male) e arrivano fino alla mitica Medusa Cascade… Ma qui non trovano nulla e il Dottore si lascia prendere dallo sconforto.

Torniamo un attimo a quelli rimasti sulla Terra. Delle astronavi giungono in orbita e lanciano un messaggio per la razza umana: EXTERMINATE. Jack, Sarah Jane e Martha conoscono bene i Dalek, e sanno di essere nella merda in una pessima situazione. I Dalek in questione sembrano comandati da un Dalek Supremo, rosso, con qualche pezzo di più che lo rende più imponente di un Dalek “standard”, e con un carattere, se possibile, ancora peggiore. Ma anche lui sembra rispondere a un capo, un capo che si muove nell’ombra… Inoltre c’è Dalek Caan, impazzito e sfigurato che fa strane profezie. Prevede l’arrivo del Dottore, lo chiama “uomo triplo”, afferma che il/la companion più fedele del Dottore morirà e sghignazza in modo inquietante.

La base UNIT di New York è una delle prime a essere attaccate, ma Martha riesce a fuggire grazie a un dispositivo di teletrasporto sperimentale, il progetto Indigo, che le viene consegnato perché è l’unica che potrebbe riuscire a mettersi in contatto col Dottore (che al momento non risponde al telefono). Le viene anche consegnata una misteriosa chiave, la chiave Osterhagen.

Per le strade di Londra i Dalek portano via molte persone… e il nonno di Donna sta per essere ucciso da un Dalek quando compare Rose che gli fa saltare la testa col pistolone (al Dalek, non al nonno). Le serve l’aiuto della famiglia di Donna per mettersi in contatto con lei, ma nemmeno loro riescono a contattarla.

A un certo punto a Torchwood, da Sarah Jane e sul portatile del nonno di Donna, dove c’è Rose, compare una persona: è Harriet Jones, ex-primo ministro (“Sì, sappiamo chi è“), che ha creato una rete non rilevabile dai Dalek che unisce le persone che possono giungere al Dottore. Jack, Sarah Jane e… non Rose, come crede lei e che invece può solo assistere, esclusa, ma Martha, che è stata portata direttamente a casa sua dal dispositivo Indigo. Harriet Jones vieta a Martha di usare la chiave Osterhagen, a qualsiasi cosa questa serva, e invece il piano è quello di usare Torchwood e il potente computer di Sarah Jane per reindirizzare tutti i telefoni del mondo sul numero del Dottore e chiamarlo, potenziando il segnale. Lo fanno (anche Rose e famiglia Noble, nel loro piccolo… con Rose che prega il Dottore di trovarla, in una scena magnifica) e il Dottore riceve il messaggio. Capisce che tutti i pianeti scomparsi sono davvero nella Medusa Cascade, ma sono sfasati di un secondo. Così sfasa anche il TARDIS ed entra in contatto con gli altri. Nel frattempo però i Dalek hanno riconosciuto la fonte del segnale, Harriet Jones, e l’hanno spazzata via (forse… non è stato mostrato con chiarezza sullo schermo).

Il Dottore è contento di rivedere i suoi amici, ma si domanda dove sia Rose… che in realtà è lì che vede ma non è sentita, povera! Un’altra persona invece, si immette nella comunicazione. È Davros, il creatore dei Dalek… è lui il capo assoluto. In teoria morto durante la Time War, ma a quanto pare salvato da Dalek Caan che era riuscito, dopo l’ultimo spostamento temporale, a tornare durante la Guerra nonostante questo fosse impossibile.

Il Dottore taglia corto con Davros e scende sulla Terra. Jack con l’aiuto del dispositivo Indigo di Martha riesce ad aggiustare il suo dislocatore spazio temporale e va alla ricerca del Dottore. Anche Rose si fa teletrasportare (non è ancora chiaro da chi) nello stesso posto dove è atterrato il TARDIS… e finalmente, ai lati opposti di una strada deserta, i due innamorati si vedono finalmente dopo anni di separazione. Con Time After Time il Rose theme in sottofondo, iniziano a correre uno verso l’altra, felici nonostante tutto… quando compare un Dalek che spara un colpo che colpisce “mezzo” Dottore. Dal nulla appare Jack col suo pistolone personale che ammazza il Dalek. Ma ormai il Dottore è stato colpito, anche se non in pieno. Intanto un Dalek fa irruzione a Torchwood e altri due stanno per uccidere Sarah Jane che era scesa in strada per raggiungere anche lei il Dottore. Rose, Donna e Jack riportano il Dottore nel TARDIS, ma è tutto inutile: sulle note del Doomsday theme inizia la rigenerazione…

TO. BE. CONTINUED.

Mio Dio che episodio… quanta roba, quanti personaggi, quanta ansia ora a resistere una settimana! Evitiamo come di dovere anche gli spoiler più semplici che “tutti sanno”, come l’eventuale casting di un nuovo Dottore, perché effettivamente non è detto che tutti lo sappiano… e in fondo… pure io… che ne so, davvero?! Abbiamo davvero visto David Tennant per l’ultima volta? Dopo tutti questi “chilometri”, Rose deve rischiare di ritrovarsi con un potenziale vecchietto? Mah, mah! E Gwen e Ianto? E Sarah Jane? Dubito ci sia una strage (o chiudiamo due serie tv in un colpo solo), più probabile vengano fatti prigionieri, per usarli come leva contro il Dottore.

L’equilibrio tra i cast dei due spin-off, Dottore e Donna, Martha con l’UNIT e Rose prima sola e poi con Wilf e Sylvia (per non parlare di Harriet Jones, di Davros, del Dalek Supremo e di Dalek Caan) ha funzionato perfettamente. Alla faccia delle difficoltà della gestione di cast ampi… problema che in genere in Doctor Who si tende a non avere, e che quindi preoccupava un po’ per questo episodio! Per cui grande RTD anche solo per questo… oltre che per tutti gli altri motivi. E la domanda che ci ponevamo tutti (come metteranno tutta sta gente nei titoli iniziali??), ha avuto risposta: di corsissima Dottore e companion, dopo la sigla gli altri principali. Probabilmente la soluzione migliore! Ma questi sono dettagli insignificanti, naturalmente… solo cose con cui passare il tempo nell’oziosa attesa dell’episodio.

Tra i mille spunti toccati, direi che spicca Donna, sulla quale stanno chiaramente costruendo qualcosa che verrà a compimento finale nel prossimo episodio. Prima, nello scorso episodio, il Dottore che le dice che certe coincidenze sono strane. Prima ancora Rose nel mondo alternativo che le dice che ha delle letture strane su di lei fin dalla sua nascita. E ora questa aliena del Proclama Ombra che le fa sostanzialmente le sue condoglianze non si sa bene per quale motivo. Spero non per il nonno, ma la vedo comunque male per lei! Temo che Dalek Caan si riferisse a lei quando parlava del/della companion più fedele che avrà morte eterna! Anche se… non so se RTD arriverà mai a uccidere una companion (e non lo intendo affatto come un suo limite), anche se in questo caso sarebbe Donna e quindi più “adulta” di Rose e Martha, che sarebbero sicuramente impossibili da uccidere se poi non vogliamo un Doctor emo per 200 anni (per quanto come look di un nuovo Dottore potrebbe essere quantomeno originale…)

Per quanto riguarda la previsione di Caan sull’uomo triplice invece rimango completamente senza indizi. Tornano Ottavo e Nono Dottore insieme al Decimo? O altri numeri a caso a seconda della disponibilità degli attori (non so, Quinto e Settimo li vedo molto più disponibili e ancora abbastanza simili a loro stessi). Si triplica il Decimo? Tre David Tennant al prezzo di uno? (conosco gente che saprebbe cosa farci…) Tre Dottori nuovi? Naah, quest’ultima la escluderei categoricamente. Per le altre tutto può essere!

Passando a Sarah Jane… finora ha fatto esattamente quello che RTD avrebbe detto non avrebbe fatto: numero. Ma sicuramente qualcosa combinerà nella prossima puntata… e ha perfettamente senso averla inserita, d’altronde in presenza di un avvenimento enorme come lo spostamento della Terra dall’altra parte dell’universo non si può far finta di niente e dire “avevo altro da fare”. Inoltre Luke ha anche avuto l’idea di usare Mr. Smith per combinare la rete telefonica, quindi lui non è stato totalmente inutile in realtà (e… JACK! È un bambino, calmati! E ci hai appena provato con la madre adottiva!) (Anche Donna che si informa su Jack e il Dottore che le dice di no sono fantastici).

E poi, naturalmente, lei. Rose. Magnifica e fighissima-quando-compare-col-pistolone Rose, che appare dal nulla ed è l’unica a sapere cosa diavolo sta succedendo. Ancora non ci è stato spiegato niente su di lei, ma tra qualche giorno sapremo tutto finalmente. Fantastica la scena del “Facebook cosmico”, in cui poverina non riesce a inserirsi e si chiede chi cazz acciderbolina sia Martha! Un applauso anche al suo parrucchiere, che ha abbandonato il trip della scorsa settimana, e alla sua lingua, che ha riacquistato magicamente l’accento giusto.

La scena dell’incontro è meravigliosa… solo quella si meriterebbe 10 stelline di bonus. La faccia che fa il Dottore. La faccia che fa Rose. La faccia che fa Donna mentre li guarda. La “folle” corsa dei due. E poi il Dalek in agguato, e lui che “muore” tra le braccia di lei. E Jack che compare dal nulla, ricomponendo il “terzetto” della prima stagione… e che nemmeno ha il tempo di chiedersi cosa ci faccia Rose lì, vista la concitazione della rigenerazione (sicuramente ne parleranno poi). Trovo in un qualche modo giusto che Rose assista a un’altra rigenerazione (completa o meno), dà un senso di compiutezza a tutta la serie. Inoltre… “la canzone del decimo Dottore” è finita, come diceva l’Ood? In fondo sulla prima colonna sonora del telefilm c’era il pezzo “Song For Ten”, tratto dal primo speciale di Natale, che oltre a essere la canzone per il Decimo Dottore, come dice il titolo, era anche una canzone che, in una strofa aggiunta apposta per il CD, parlava della separazione del Dottore e di Rose… e pure questa è finita. Che finezza, inserire degli indizi basati sui titoli delle tracce della colonna sonora! Io amo questa gente! E li amo un po’ anche per aver riproposto la scena nel Confidential sulle note di Time After Time.

Inaspettato (be’, se non fosse comparsa nel trailer precedente) il ritorno di Harriet Jones… ma stranissimo non sia stata mostrata mentre la ex-terminavano, anzi, abbastanza sospetto. Ma non può essere lei il Dalek Supremo (sarà qualcuno di noto??), visto che lo vediamo agire contemporaneamente a lei… e direi che nessuno dei due poteva essere “registrato”. Comunque sospetta questa sua “redenzione” che poi redenzione non è, visto che approfitta della situazione per ribadire che leo aveva ragione e il Dottore torto (anche se questo, a voler essere del tutto sinceri, è vero!).

Menzione speciale per gli ottimi effetti speciali: la base della “Shadow Proclamation”, la Medusa Cascade, tutti i pianeti nei cieli della Terra… tutto magnifico. Ed ennesima menzione speciale per la musica di Murray Gold che mescola temi nuovi e vecchi senza soluzione di continuità (e con che begli arraggiamenti per il Rose theme e il Doomsday theme!)

Sicuramente la chiave di Osterhagen servirà nel prossimo episodio a risolvere qualcosa di grosso… o magari come grosso “retcon” per gli abitanti del pianeta, o qualcosa del genere. Riassumiamo i “misteri” rimasti da risolvere:

– Come rigenererà il Dottore?
– Chi è il Dalek Supremo?
– Dalek Caan: perché il Dottore è triplice? Chi morirà tra i/le companion?
– Con chi lavora Rose? Come passa da una dimensione all’altra? Dovrà tornare nella sua alla fine? Come sa tutto?
– Il Dottore e Rose finalmente si baceranno/si diranno che si amano/si metteranno insieme? (…)
– Come si salveranno Gwen, Ianto e Sarah Jane? (Dicendo ai Dalek di andare in camera loro?)
– Vedremo anche Jackie, Mickey e/o Pete?
– Cosa succederà a Donna?
– Harriet Jones è davvero morta?

Mi son reso conto di non aver nemmeno citato Davros… sicuramente un magnifico cattivo (fa molto Palpatine, anche se in realtà è venuto prima), realizzato molto bene e che effettivamente, come dice David Tennant nel Confidential, serve a rendere un poco più verbalmente “interattivi” i Dalek, il cui vocabolario tende in genere a essere alquanto limitato!

“The Stolen Earth” è stato scritto da Russell T. Davies.

(Grazie a Morry per l’aiuto!)

5


La storia segue direttamente la fine della precedente e rappresenta la vera e propria prima parte del doppio finale di stagione.

Vi converrà prendervi un blocco per gli appunti per tenere il conto dei personaggi che compariranno in questo episodio! Se avete visto tutti gli episodi di Doctor Who trasmessi finora, vi aspettano delle belle montagne russe!

Lo script originale dell’episodio è disponibile in pdf sul sito del librone di Russell T. Davies The Writer’s Tale.

In replica .

Ricordate anche che

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio.

Il trailer italiano:

4×11 – Turn Left

Il TARDIS morente.Episodio: 4×11;
Titolo:  Turn Left;
Titolo italiano: Gira a sinistra;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Russell T. Davies.

Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non esiste più, copiamo il post direttamente qui.

Rose: “It’s a man in a suit. Tall, thin man. Great hair. Some really great hair.

E finalmente ci siamo… l’episodio che aspettavamo da quando qualcuno a ottobre aveva scritto “Rose tornerà nel finale della quarta stagione!”… e soprattutto da quando c’erano le prove fisiche con le foto dal set di questo episodio a novembre! Ma fino a ora, tranne qualche assaggio sparso in tutta la stagione tra apparizioni negli episodi, nella grafica del sito ufficiale della BBC o in alcuni filmatini supplementari web, eravamo ancora tutti con la curiosità su come fosse cambiata Rose e soprattutto su cosa ci facesse qui, visto che l’avevamo lasciata in una dimensione parallela senza assolutamente nessun modo per tornare. Vediamo subito quali di queste domande hanno già trovato risposta, e quali dovranno attendere ancora un po’!

Il Dottore e Donna sono su Sinhon, pardon, un quartiere/città/pianeta orientaleggiante… in un mercato si separano e Donna si lascia convincere da una chiromante a farsi leggere il futuro. Nel suo “studio” la chiromante le parla del Dottore e le chiede dove si sono conosciuti… cosa ha portato al loro incontro. Donna ci pensa e si rende conto che se non avesse lavorato alla H. C. Clements, non sarebbe stata coinvolta negli avvenimenti di The Runaway Bride… e il giorno in cui stava andando per la prima volta da loro, sua madre le aveva proposto un altro lavoro, a tempo indeterminato. In macchina, a un incrocio, aveva deciso definitivamente per la H.C. Clements, e aveva svoltato a sinistra.  Mentre racconta queste cose, una strana bestiolina che non riusciamo a vedere con chiarezza si avvicina a Donna e le sale sulla schiena. Donna sta perdendo il controllo della situazione… la chiromante la incalza, cosa sarebbe successo se avesse svoltato a destra come voleva sua madre?

E quanto pare la bestiolina fa succedere proprio questo, Donna gira a destra e cambia il mondo!

Natale 2006. Donna è al bar con le amiche (una delle quali sembra notare qualcosa sulla schiena di Donna, anche se non sa spiegare cosa), quando viene avvistata una stella in cielo che comincia a sparare raggi sulla popolazione. L’UNIT riesce ad abbatterla, ma, come Donna scopre, essendosi avvicinata, hanno recuperato il corpo del Dottore, morto. Non è sopravvissuto allo scontro.
E proprio in questo momento arriva correndo Rose! Che si dispera alla notizia della morte del Dottore, e fa un po’ la vaga con Donna, non dicendole nemmeno come si chiama.

Momento imprecisato, 2007. Donna è in ufficio, e il suo capo la sta licenziando (perché dopo il disastro di Natale le cose vanno male). Donna sta sclerando (è pur sempre la Donna isterica di The Runaway Bride, ovviamente), e se ne frega anche del fatto che di colpo un ospedale scompare nel nulla… e torna dopo qualche minuto, ma con un solo sopravvissuto, dopo essere stato sulla Luna. Tra i deceduti Martha Jones, Sarah Jane Smith, suo “figlio” Luke e i suoi due amichetti Maria e Clyde (intervenuti in mancanza del Dottore, chiaramente). Il nonno di Donna è preoccupato per tutte queste attività aliene. Donna esce a fare una passeggiata e si imbatte di nuovo in Rose, che, sempre più vaga, le dice di andar fuori città per Natale… magari vincerà la lotteria. Le guarda anche involontariamente la schiena, provocando una brutta reazione in Donna che non capisce perché a volte la gente le guarda la schiena, visto che non sembra esserci nulla sopra.

Natale 2007. Donna ha vinto la lotteria, e con madre e nonno è in un albergo fuori città a festeggiare. Alla tv mostrano che una replica del Titanic sta precipitando su Buckingham Palace… poi le trasmissioni si interrompono e fuori, verso Londra, spunta un enorme fungo atomico. I tre vengono sfollati a Leeds, dove condividono un piccolo appartamento con una famiglia di italiani. Il nonno è fiducioso, dice che gli USA li aiuteranno di sicuro, ma…

Momento imprecisato, 2008: gli Adipose mettono in ginocchio gli USA. E gli italiani vengono inviati con un piglio nazista ai campi di concentramento lavoro. Passa ancora qualche tempo e una sera le auto iniziano a emettere gas letali dagli scarichi. Donna incontra Rose che le racconta dei Sontaran e di come in quel momento, Gwen e Ianto di Torchwood si stiano sacrificando sulla nave Sontaran (vediamo il gas che brucia in cielo, conseguenza dell’esplosione della nave), mentre Jack viene teletrasportato su Sontar. Rose chiede a Donna di andare con lei, perché è la donna più importante dell’intero creato e le serve il suo aiuto, anche se questo causerà la sua morte. Donna rifiuta.

Tre settimane dopo: Donna sta osservando il cielo col nonno… e le stelle iniziano a spegnersi. È il momento di dire di sì a Rose, così si reca con lei in una base della UNIT. Qui c’è il TARDIS, che lascia Donna a bocca aperta e che sta… morendo. Con un macchinario riescono a mettere a fuoco quello che c’è sulla schiena di Donna… è un enorme scarafaggio, ma nessuno sa cosa sia di preciso. Quello che è chiaro è che è tutta colpa sua. Rose spiega a Donna che deve tornare indietro nel tempo e fare in modo di girare a sinistra. Donna acconsente, pensando anche che così forse non morirà. Con l’aiuto del TARDIS, sistemano Donna in una macchina del tempo rudimentale e la rispediscono 5 minuti prima del fatidico incrocio. Ma nel posto sbagliato, e non fa in tempo a raggiungerlo. A Donna non resta che buttarsi sotto a un camion, provocando così un intasamento che convince definitivamente Donna a girare a sinistra. La Donna “alternativa” muore, ma nei suoi ultimi momenti ricompare Rose che le sussurra due parole da riportare al Dottore.

Torniamo al presente… la chiromante fugge sconvolta dalla forza di Donna e da quello “che è e che sarà”, e lo scarafaggio cade dalla schiena e presumibilmente schiatta. Arriva il Dottore che lo esamina, riconoscendone la razza, e che si fa raccontare da Donna quello che si ricorda. I ricordi sono confusi, ma gli dice della misteriosa donna bionda… a queste parole il Dottore inizia a preoccuparsi e cerca di farsi dire il nome della donna, ma Donna non lo sa. Si ricorda le due parole che doveva riferirgli invece… Bad Wolf.

Il Dottore sconvolto corre fuori e tornano al TARDIS. Ora tutta la città è tappezzata dalla scritta “BAD WOLF“, pure lo stesso esterno del TARDIS. All’interno le luci sono rosse e la campana d’allarme sta suonando. “Bad Wolf”, spiega il Dottore a Donna, è la fine dell’universo.

Altro magnifico episodio (ormai il quarto in fila) e come si sapeva già, Rose e il Dottore nemmeno si vedono! Il Dottore c’è pochissimo (stava girando l’episodio precedente), ma nonostante questo le due companion reggono tranquillamente la storia da sole con grande successo.

In pratica somiglia a Sliding Doors (mi dicono, non l’ho mai visto)… o qualcuno potrebbe definirlo un “What If…”, ma quelli in realtà tendono a essere slegati dalla storia vera, questo invece è giustificato e inserito pienamente.

La prima considerazione che viene da fare è che senza il Dottore la Terra sarebbe messa molto male… ogni singola minaccia, comprese quelle all’apparenza più innocue (come il ragnaccio di Natale o i pucciosi Adipose) ci metterebbero in ginocchio. Quindi anche se a volte forse sembra che il Dottore sia una specie di Jessica Fletcher, forse è meglio averlo che non averlo! Sì, porterà magari un po’ sfiga a volte a quelli che incontra, ma a livello planetario è essenziale. In questo si differenzia, almeno un poco, dalla Fletcher.

Poi c’è da dire che RTD s’è davvero scatenato in questo episodio… ha ammazzato Martha, Sarah Jane e i suoi tre marmocchi, Ianto e Gwen. Jack no solo perché è immortale. Ha nuclearizzato Londra. Ha trasformato in grasso 60 milioni di americani, uccidendoli. Ha riaperto i campi di concentramento… se aggiungiamo la presenza della Carrà nell’episodio scorso, ha davvero infilato un orrore dopo l’altro!

Ma parliamo di Rose! Sì, è dimagrita, okay, ma questo è perché nella sua dimensione parallela ha girato un telefilm in cui era sempre mezza nuda, quindi ha poca attinenza qui! Il vero cambiamento è che ora Rose… sembra il Dottore! Non fisicamente, non ha i suoi “really great hair“, come comportamento. Non dice come si chiama, sa sempre cosa sta succedendo (o finge di farlo), non le piacciono le formalità militari, parla strano, è estremamente sicura di sé stessa, dice “I’m very sorry“…
Il che riporta alla mente un discorso di Jackie nella seconda stagione. Il discorso in cui preoccupata le diceva che stava diventando come il Dottore, e che nel giro di qualche anno sarebbe cambiata e non sarebbe più stata “Rose”. Discorso che ho sempre trovato fastidios, visto che Rose non stava di certo cambiando “in peggio”. Cambiava come ogni persona che vede certe cose che la fanno maturare… ma cambiava restando la stessa persona, era un cambiamento positivo, non negativo.
E ora, paradossalmente, vediamo questo cambiamento dopo essere stata separata dal Dottore e non per averlo frequentato!
(PS: I vestiti non li cambia sicuramente perché per lei i vari incontri con Donna avvengono a poca distanza l’uno dall’altro, non penso stia emulando il Dottore – o Dylan Dog – con un armadio pieno di giacchette in finta pelle blu).
Curioso come lei distolga lo sguardo e cambi argomento quando Donna le chiede cosa c’era tra lei e il Dottore. Curioso quasi quanto Billie Piper che dice a un giornalista che “è solo amicizia” subito dopo aver detto che l’ha divertita mentire per anni ai giornalisti sul suo ritorno. E a proposito di questo, visto che forse a qualcuno è sfuggito (ho visto gente lamentarsi)…. il Dottore all’inizio muore perché non c’è Donna a farlo “tornare alla realtà” e secondo il redivivo soldato Harris “non ha tempo di rigenerarsi”. Ma questa ipotesi, un po’ tirata per i capelli, è solo la sua opinione. In realtà a me pare chiaro che il Dottore si lasci morire senza rigenerarsi (come il Master) perché The Runaway Bride viene subito dopo Doomsday, ed era veramente triste. C’era voluta Donna, appunto, per riportarlo alla realtà e ridargli un po’ di vita. Ma da solo, senza Donna…

Ma passiamo appunto a Catherine Tate. E pensare che c’era chi dubitava di lei… e pensare che io dubitavo di lei! Per circa cinque secondi quando diedero l’annuncio, finché non ho pensato che RTD sicuramente sapeva cosa stava facendo. Visto che in Inghilterra sono intelligenti e i premi li danno davvero a chi se li merita sarà facile vinca un BAFTA o qualcosa del genere il prossimo anno! Una magnifica interpretazione, e nessun problema a reggere praticamente da sola (o quasi) sulle spalle un intero episodio di Doctor Who. E visto che siamo agli attori non si può fare a meno di citare David Tennant, nonostante compaia per un paio di minuti in tutto… come cambia il tono della voce quando Donna gli dice che è una “bionda” e come cambia quasi impercettibilmente espressione quando gli dice “Bad Wolf”… wow, tanto di cappello, Mr. Tennant.

Curioso poi come il “cattivo” (se così si può definire lo scarrafone) provenga dalle… Sarah Jane Adventures! O meglio, nelle SJA ci stava il suo boss, il “Trickster”, che sostanzialmente nel miglior episodio della serie fa la stessa identica cosa a SJ, ma su più grande scala. Dà un senso di compattezza all’universo narrativo del Dottore, ha perfettamente senso! A proposito, le due profezie di The Fires of Pompeii si avverano entrambe in questo episodio: “Doctor, she is returning!” (Rose) e “Daughter of London, there’s something on your back!” (Lo scarafaggio).

E il finale! Uno dei migliori finali a sorpresa, se non il migliore, di tutto Doctor Who… con quelle due paroline che fanno tornare in ribalta, dopo tre anni, il “BAD WOLF“. Sicuramente il Dottore dice che significa “fine dell’universo” perché sa che se Rose è riuscita a tornare di qua A) Ci dev’essere un motivo grave, B) Il passaggio tra le dimensioni sigillate non è più sigillato. Ma chissà Rose con chi lavora “di là”. UNIT? Difficile, vista l’allergia alle divise mostrata qui. Torchwood? Probabile, aveva detto che ci avrebbe provato, in Doomsday.

Infine l’ormai solito plauso al grande Murray Gold. A parte l’introduzione di un nuovo bellissimo brano alla fine dell’episodio, mentre Donna viaggia nel tempo, è molto interessante l’uso che fa della musica nel corso dell’episodio. Nemmeno un accenno ai temi di Donna, Rose o di Doomsday, ma sempre e solo un leggero tema del Dottore usato praticamente sempre, come a rimarcare che è la sua assenza che provoca tutto quello che succede. E simpatico l’omaggio a Torchwood mentre Ianto e Gwen si sacrificano.

Ora, l’episodio lascia qualche interrogativo, e probabilmente alcuni di questi verranno spiegati nel finale. Prima di tutto come fa Rose a sapere tutto quello che succede e che doveva succedere (cosa che spiegheranno senza ombra di dubbio). E poi almeno due altre cose: chi ha mandato la chiaroveggente? E, soprattutto, come faceva il TARDIS a sapere che il momento giusto per tradurre visivamente “BAD WOLF” ovunque era solo dopo che Donna l’aveva detto al Dottore? È stato forse “sbloccato” dalle parole di Donna? O non è stato il TARDIS ma il “solito” Bad Wolf (cioè Rose) che ha trovato casualmente (?) quel momento per farlo comparire ovunque? Così a occhio propenderei per il TARDIS comunque, visto che all’interno poi le luci sono tutte rosse (come nella paradox machine) e suona la “cloister bell“.

Meno due! E dai trailer del prossimo episodio, ci sarà da uscir di testa!!

“Turn Left” è stato scritto da Russell T. Davis.

(Grazie a Morry per l’aiuto, anche più del solito!)

5


Inizia il gran finale, con un episodio fantastico in cui si inizierà a fare chiarezza su alcuni… punti aperti durante la stagione.

In replica .

Ricordate anche che

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio.

Il trailer italiano: