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6×00 – A Christmas Carol

Il Dottore e il TARDIS.Episodio: 6×00;
Titolo: A Christmas Carol;
Titolo italiano: Un canto di Natale;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Steven Moffat.

Buon Natale! Per la sesta volta in meno di tre mesi! Ma questa volta… è l’ultima!

Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non c’è più, quindi copiamo il post qui.

“A Christmas carol.”
“A what?”
“A Christmas carol.”
“A what?”
“A CHRISTMAS CAROL!”

E quindi buon Natale! Siamo di nuovo giunti all’immancabile episodio natalizio di Doctor Who (il che significa anche che sono esattamente tre anni che “copriamo” questa meravigliosa serie TV), il primo che vede Matt Smith nei panni del Dottore e Steven Moffat nei panni del burattinaio che tutto scrive e tutto controlla. Chissà cosa può aver architettato per Natale questo ben noto pazzoide. Il titolo fa subito capire che si tratta di qualcosa di dickensiano… d’altronde già nel terzo episodio della stagione di Christopher Eccleston, “The Unquiet Dead”, il Dottore si era dichiarato grande fan di Dickens… direttamente a Dickens stesso! Per cui, vediamo un po’…

…Rory ed Amy, in tenuta cosplay-giochi-erotici(!?) antico Romano/poliziotta kiss-o-gram sono in luna di miele su un’astronave che sta precipitando attraverso delle nuvole e il Dottore cerca di convincere il vecchio Ebenezer Scrooge Kazran Sardick a salvarli. Kazran è infatti l’uomo più potente del pianeta e l’unico che può azionare il macchinario che potrebbe permettere alla nave di atterrare. L’unico modo che il Dottore trova per farlo ragionare è quello di riscrivergli il passato, torna quindi indietro fino a quando era piccolo e cerca di dargli una vita migliore, facendogli anche conoscere una ragazza congelata (congelata come garanzia per un prestito, dal padre di Kazran), Abigail. Ogni vigilia di Natale il Dottore, Kazran e Abigail, scongelata per l’occasione, festeggiavano insieme, con tutto lo spazio e il tempo a loro disposizione. Un giorno però, dopo aver parlato con Abigail, l’adolescente Kazran decide di terminare questi incontri annuali. Il Kazran attuale è quindi cambiato, ma non abbastanza per salvare l’astronave. E questo perché Abigail in realtà era molto malata quando era stata congelata e le resta ormai un solo giorno di vita. Come sceglierlo? Kazran quindi è comunque diventato una persona crudele e solitaria, anche se per motivi diversi rispetto agli originali. Il Dottore ha ancora una carta da giocare però, mostrare al Kazran bambino quello del presente… vuole davvero crescere per diventare questa persona? No, e Kazran diventa infine buono. Anche troppo, la macchina infatti non risponde più ai suoi comandi. L’unico modo per salvare l’astronave è quello di risvegliare per l’ultima volta Abigail che col suo canto salverà la situazione.

In questa originalissima versione del Canto di Natale di Dickens, il Dottore (o Moffat, se preferiamo) trova il suo metodo per poter mostrare allo Scrooge di turno i “tre fantasmi”. Quello dei Natali passati è ovviamente il Dottore quando viaggia direttamente dentro al filmato (ammetto che la scena in cui lui compare non me l’aspettavo). Quello del Natale presente è semplicemente un ologramma di Amy che in realtà conclude poco, ma il colpo di genio è stato “quello dei Natali futuri”. Come lo stesso Kazran, credo che ormai tutti gli spettatori stessero pensando “Cosa potrebbe mai mostrargli, nel futuro, che gli farà cambiare atteggiamento? Ormai è già un vecchio solitario…” e infatti Moffat rigira la storia su se stessa trasformando il presente in futuro, da parte del passato. Complimenti, altro colpo di scena totalmente inaspettato.

Meno inaspettata era forse la malattia di Abigail, visto che la cosa viene suggerita un paio di volte durante la storia… ma la vecchia regola “tutti vivono”, ormai già abbondantemente scomparsa nella scorsa stagione, non vale proprio più, visto che nonostante il finale positivo e allegro… poi Abigail morirà! Fuori dallo schermo e a episodio finito, certo, ma morirà comunque. Nonostante l’ultimissima scena alla Azkaban. Ecco probabilmente se devo trovare qualcosa forse lievemente eccessivo sono le cavalcate volanti dello squalo… va bene che DW è più fantasy che sf… oh, be’, è Natale… 🙂 E in fondo anche Azkaban resta l’Harry Potter più bello, nonostante quella cosa.

Volendo trovare un altro “difetto” dell’episodio potrebbe essere la quasi totale assenza di Amy e Rory, per quanto il Dottore fa davvero la parte del leone, non fermandosi mai un attimo (e non chiudendo mai la bocca per più di due secondi, non vi dico la gioia a fare i sottotitoli). Ormai praticamente nessuno non apprezza il grandissimo Matt Smith e non vale nemmeno più la pena di stare a dire che è nato per questa parte bla bla bla. E anche Amy e Rory ormai sono perfettamente a loro agio nei panni dei companion… anche quando fanno cosplay più o meno sexy. Bello sicuramente vedere Arthur Darvill nei titoli di testa, finalmente! Se l’è meritato e speriamo duri per tutta la sesta stagione e anche oltre.

Assolutamente nulla da lamentare sulle due “guest” dell’episodio… Michael Gambon, pur non essendo il mio Dumbledore preferito (be’, diciamo che è il mio secondo Dumbledore preferito) è stato davvero grandissimo. E per quanto riguarda Kathrine Jenkins (mezzosoprano gallese molto famosa in UK) dubito qualcuno potrebbe capire che non avesse mai recitato prima, per quanto la sua parte non prevedesse particolari “acrobazie” recitative. Attendiamo con ansia il CD con la colonna sonora di Murray Gold dell’episodio che uscirà a febbraio (hanno trovato la gallina dalle uova d’oro con le colonne sonore, da un solo CD per le prime due stagioni a un intero CD per questo episodio! Peccato che non se ne siano accorti prima.)

L’episodio era stato presentato come il più natalizio di tutti i tempi ed effettivamente tutto grida Natale dall’inizio alla fine. Magnifica la musica, magnifiche le scenografie, sia quelle reali che quelle realizzate al computer (incluso il ponte dell’astronave, molto Star Trek) e magnifici anche i pesci… i pesci! Come gli sono venuti in mente i pesci?! Quest’uomo ha un debole per i pesci la vita marina… e questa volta ha fatto molto meglio della balena di “The Beast Below” – sì, le balene non sono pesci, lo sappiamo. E che ne sapete voi delle balene spaziali, comunque? (EDIT: Ho scoperto da dove arrivano i pesci. Hanno due fonti: 1) Quando il Moff era piccolo temeva che gli squali mutassero e lo inseguissero anche sulla terraferma; 2) Ha scritto l’episodio a Los Angeles bloccato per giorni dalle ceneri del vulcano, e mangiava solo sushi con Karen Gillan.)

Moffat sfrutta sempre fino all’estremo le possibilità date dal poter viaggiare nel tempo. Oltre ai tre “fantasmi”, il fatto stesso di poter tornare ogni anno alla vigilia e vivere intere avventure con Kazran ed Abigail è magnifico. Marilyn! Frank Sinatra! (Babbo Natale e Einstein dove li hanno lasciati?) Quanto tempo sarà passato per il Dottore soggettivamente? Diversi giorni, forse settimane (mi ricorda il più bel libro di DW, “The Stone Rose”, anche se lì la faccenda era un po’ più lunga e complessa). Meglio poi non stare a sindacare sull’età di Kazran che varia improvvisamente come fosse un bambino di una soap opera e finalmente Abigail si accorge di lui (il passaggio da “Dottore!” a “Kazran!” è stato sottile, ma geniale).

Alla fine, volendo fare una classifica mentale… escludendo “The End of Time” dello scorso anno, che non riesco proprio a considerare uno speciale natalizio (piuttosto un finale di stagione), questo è stato forse il miglior Speciale di Natale dai tempi di “The Christmas Invasion”. E forse anche di più. In realtà “The Christmas Invasion” era molto inserito nella continuity del Dottore, mentre questo è un episodio singolo, come “The Next Doctor”, “The Runaway Bride” o “Voyage of the Damned”. In ogni caso, gli ascolti sono stati – ancora una volta – ben più che ottimi.

Indicazioni sul futuro nell’episodio? Chissà… chissà se la canzone finale di Abigail col suo “Silence” è un caso (visto che è stata scritta da Murray Gold in due giorni, probabile). E la frase del Dottore secondo cui “Tutto deve finire prima o poi, altrimenti niente inizierebbe mai”? Mmmh… Vogliamo allora spendere due parole sul trailer della sesta stagione mostrato in coda all’episodio? Se siete pazzi e avete chiuso prima (come se Moffat mostrasse mai volutamente qualcosa di veramente spoiler), passate pure oltre!

– L’ambientazione americana dell’episodio doppio d’apertura stagione si presenta davvero interessante! River Song! Amy con camicione a quadri! Area 51! Un Dottore barbuto! “Stetsons are cool!” E l’avete beccato Mark Sheppard di spalle?
– Ma quelle inquietantissime bambole? Che vengano dall’episodio di Neil Gaiman?
– E i segni su Amy e River?
– E la plancia di “The Lodger“?

Non ci resta che attendere la primavera per i prossimi 7 episodi! E nel frattempo forse molte nuove persone arriveranno qui, se è vero come è stato annunciato che Rai4 trasmetterà TUTTA la serie a partire da “Rose” fino ad arrivare proprio a questo speciale, da gennaio. Che Doctor Who possa infine diventare “famoso” anche in Italia?

A Christmas Carol è stato scritto da Charles Dickens Steven Moffat.

(Grazie a Morry per l’aiuto!)

4,5+


E con questo grandissimo episodio finiamo! Incredibilmente da oggi e per ben due settimane l’Italia sarà in pari con il Regno Unito.

Nei prossimi giorni cercheremo un modo per poter tener sempre aggiornata la programmazione delle repliche senza stare a fare un post per ogni singola replica, probabilmente le metteremo in homepage, nella colonna di destra.

Attenzione all’orario anticipato (visto che l’episodio speciale dura di più).

In replica .

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio.

5×13 – The Big Bang

River Song spara al fez.Episodio: 5×13;
Titolo: The Big Bang;
Titolo italiano: Il Big Bang;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Steven Moffat.

Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non esiste più, copiamo quindi qui l’intero post.

“Okay, kid, this is where it gets complicated.”

E infine ci siamo! Dopo tanta ansia, dopo tanta attesa, dopo tante congetture più o meno strampalate, la stagione è finita e tutte le domande sorte nel corso di questi 3 intensi mesi hanno avuto una risposta. Forse.a uscirne indubbiamente vincitori, comunque, sono tutte le parti coinvolte, da Matt Smith in cui quasi nessuno (persone di poca fede!) credeva, a Steven Moffat in cui invece tutti (a ragione!) credevano a Karen Gillan, che ha dimostrato di esser brava quando gnoc bella. Alla fine, senza spoilerare, si può sicuramente dire che questa è stata una delle migliori stagioni di Doctor Who da quando è tornato, e qualcuno potrebbe dire persino la migliore…

Ma vediamo un po’ come si è riusciti a uscire dall’impossibile cliffhanger della scorsa settimana: Amy uccisa da Auton-Rory, River Song in un TARDIS che esplode, il Dottore rinchiuso nella Pandorica e tutte le stelle dell’universo che stanno andando in supernova…

…e l’episodio invece va a iniziare dove è iniziato il season premiere. Nel 1996 la piccola Amelia prega Babbo Natale, ma non compare nessun Dottore, questa volta. In compenso notiamo che non ci sono stelle in questo particolare universo, anche se qualcuno, tra cui Amelia, sembra ricordarle. Un volantino pubblicitario di un museo viene misteriosamente recapitato ad Amelia e l’attrazione principale è la Pandorica. Amelia va quindi al museo, si nasconde, attende la notte, e toccando la Pandorica la apre. E dentro c’è… Amy! Ed è qui che le cose si fanno complicate.
Nel 102 d.C. a un disperato Rory appare dal nulla il Dottore che gli dà il cacciavite sonico e gli dice di andare a liberarlo. Rory lo libera, mettono Amy nella Pandorica (che in 2000 anni la guarirà) e il Dottore (con il manipolatore temporale di River) se ne va nel futuro. Rory invece decide di fare la guardia per 2000 anni (!).
1996. Un Dalek pietrificato del museo viene ripristinato dalla luce che esce dalla Pandorica e inizia a inseguire tutti. Con tutti intendo le due Amelie, il Dottore, appena arrivato, e Rory, che ha appunto fatto la guardia per 2000 anni (!). Il Dottore, mentre fuggono, si occupa anche di fare i vari viaggetti nel tempo che sono serviti a farli arrivare lì. Incrociano anche un Dottore che 12 minuti dopo verrà ucciso dal Dalek. Intanto si scopre che il sole che scalda la Terra non è il sole, è il TARDIS che esplode, e intrappolata in un loop temporale al suo interno c’è River, che il Dottore salva. Il Dalek spara al Dottore, e River uccide il Dalek. Ma in realtà il Dottore non è ancora morto, si è trascinato nella Pandorica e intende guidarla fin dentro al TARDIS per poter spargere in tutto l’universo in tutti i momenti contemporaneamente la sua luce ripristinatrice e, sostanzialmente, reboottare l’universo. Prima di farlo parla con Amy, facendole così scoprire che non si ricorda come sono morti i suoi genitori. È speciale a causa della crepa che è stata per così tanti anni nella sua stanza. E con i suoi ricordi Amy potrà riportare indietro tutto quanto. Tutto tranne lui, condannato a finire al di là della crepa definitivamente, nel void.
Il Dottore porta la Pandorica nel TARDIS e il tempo comincia a scorrere all’indietro nella sua linea temporale. Tra le varie scene, vediamo quella con Amy (che può sentirlo, ma non vederlo) di Flesh and Stone e arriva fino alla notte in cui Amelia aspettò. Il Dottore, mentre lei dorme, la porta in camera e le racconta un po’ di cose (sul TARDIS principalmente, di come l’avesse rubato preso in prestito e di quanto fosse blu) mentre lei dorme, prima di sparire – in teoria definitivamente – nella crepa, che si richiude.
26/06/2010. Amy e Rory si sposano. Ma al banchetto Amy sente che manca qualcuno di importante. E di colpo capisce. Something old. Something new. Something borrowed. Something blue. Ma è ovviamente il TARDIS! E ricordandosene, il TARDIS, con tanto di Dottore in frac, appare. Si festeggia, si balla e alla fine, dopo un saluto a River Song che, ormai, tornerà molto presto, i tre dicono addio a Leadworth e partono. Il Dottore e i suoi sposati companion.

Quanto ci sarebbe da dire su questo episodio! Innanzitutto, puro genio usare il modo di dire sul matrimonio (già ben noto anche qui grazie al classico episodio Something Blue di Buffy) per identificare il TARDIS. Geniale sia da parte del Dottore che lo inserisce in maniera apparentemente casuale nel discorsetto finale ad Amelia, sia da parte del Moff. Strano nessuno ci avesse mai pensato prima, la descrizione calza a pennello!

Ed è bellissimo, anche, che la storia non finisce! Credo nessuno si aspettasse che questo finale non chiudesse tutte le storie aperte. Be’, okay tutti ce lo aspettavamo per River Song, naturalmente, ma il “Silenzio che cadrà” rimane un mistero, e sarà chiaramente tema della prossima stagione. Ed è la prima volta che una trama supera i confini di una stagione. Siamo decisamente solo all’inizio! Ed è forse uno dei vari punti che mi spinge a considerare questa stagione la mia preferita insieme alla quarta, ora come ora.

Anche in questo episodio c’è almeno un grandissimo ribaltamento delle aspettative, subito all’inizio. Tutti abbiamo pensato che la piccola Amelia avrebbe trovato il Dottore, nella Pandorica. E invece no, c’è Amy e da quel punto in poi le cose si fanno davvero complicate, come dice lei. E il Moff ha usato il curioso abbigliamento del Dottore (il fez, il mocio) per rendere più chiari anche ai bambini i vari salti temporali, visto che ce ne sono parecchi. E aggiungendo in questo modo anche dei dettagli divertenti come il fez… che per fortuna Amy e River fanno saltare o ce lo saremmo sicuramente dovuto sorbire per un’intera stagione! E sempre per spiegare la complicata (?) trama, viene usato Rory che a un certo punto afferma di non aver capito bene la situazione, così che il Dottore possa ripeterla in termini più terra terra.

Ora che la stagione è finita può essere interessante notare le differenze tra RTD e Moffat. RTD fa sempre molto affidamento sul lato emotivo delle storie oltre che sulla storia in sé (anche se la cosa, nelle stagioni più recenti, risulta chiaramente facilitata dopo anni di Dottore interpretato dalla stessa persona che interagisce con persone anche loro in giro da anni. The Parting of the Ways non era così emotivo). Anche il Moff si diverte a giocare con le emozioni dello spettatore, ma ci aggiunge sempre una buona dose di intricati e divertenti paradossi temporali e spesso una trama più solida prende il sopravvento.
E forse una delle più grandi differenze tra i due è che RTD tende a non anticipare mai nemmeno vagamente come le cose potrebbero risolversi (e quando accadono sembrano saltate fuori dal nulla, mentre in realtà sono programmate da prima), mentre il Moff, anche se non con tutto, spesso anticipa, pur ribaltando poi le cose in modo che ben difficilmente uno riesca a immaginarsi il vero svolgersi degli eventi. “Se una cosa non è dimenticata del tutto non è davvero morta.” Chi non ha pensato si riferisse a Rory? E invece si riveriva a tutto quanto, genitori, Dottore e TARDIS inclusi.

E tenendo presente queste differenze… è molto bello notare quanto, in realtà, la gestione Moffat si sia rivelata diretta erede di quella RTD. Diversa in queste e altre sfumature, ma che segue prepotentemente la via aperta dal buon Russel, di cui Moffat si è dichiarato più volte grande fan. Certo, forse c’è qualcosina di timey-wimey in più. Rimango sempre molto perplesso davanti ai fanatici di Moffat che insultano RTD e ai fanatici di RTD che insultano Moffat (ci sono anche questi ultimi, come ampiamente previsto dai due quando si passarono il testimone).

La scena del (post-)matrimonio è bellissima. Ho visto che qualcuno non l’ha trovata all’altezza del resto dell’episodio, ma personalmente credo sia quella che ho rivisto più volte in questi giorni. Perfetta, dai riferimenti dell’amico immaginario, all’arrivo del Dottore e all’”addio” finale. E Karen è bravissima nel suo ricordare il suo “raggedy Doctor”. Inoltre… happy ending! Dev’essere una prima volta… finora, il più “allegro” era stato il finale della terza, dove Martha se ne andava (forse per quello era allegro?), e con la morte del Master, poco prima, che lasciava il Dottore unico e ultimo dei Time Lord. Quindi no, non proprio allegro. Qui invece… everybody lives! E tutti partono col Dottore!

E ora? Natale? Com’è possibile attendere fino a Natale? Per fortuna prima vedremo Matt Smith scritto da RTD (!!!) in un episodio delle Sarah Jane Adventures, ma è trooooooooppo poco! Ah, e ci sarà Sherlock di Moffat quest’estate, ma… non è Doctor Who!

Varie!

– Credevo che avendo visto Angel ballare, le avessi viste tutte. E invece no.
– Amy, Rory e River Song sono ora più vecchi del Dottore. Molto più vecchi, hanno circa 2000 anni. Be’, non fisicamente, visto che tutto si è ripristinato. E River Song era in loop ed Amy ha “dormito”. Ma Rory… ha 2000 anni di ricordi! Pensare che la settimana scorsa ci chiedevamo se il Dottore avrebbe trascorso migliaia di anni nella Pandorica. 5 minuti ci ha passato, invece. Lui.
– Perché le due Amy e i due Dottori non hanno problemi a toccarsi, anche se sono le stesse persone in due punti delle loro linee temporali? Ma in fondo, non è la prima volta che due Dottori si incontrano, l’ultima volta proprio a cura del Moff.
– Ma un mondo senza Dottore sarebbe stato distrutto mille volte dai vari alieni. PERÒ nemmeno gli alieni esistevano nel “cuore del ciclone”. PERÒ alla fine Amy ripristina tutto l’universo prima del Dottore. PERÒ poi alla fine in effetti ripristina pure lui. PERÒ, comunque, come può la Terra orbitare attorno al TARDIS e tutto accadere nello stesso identico (quasi) modo? PERÒ in questi casi mi ricordo sempre di queste cinque parole: TARDIS Che Trascina La Terra, e la smetto di pormi domande stupide. Non è Star Trek e non vuole esserlo… non pretende di essere hard SF.
– Apro una parentesi. Rimango un poco perplesso davanti a chi dice che gli ascolti di questa stagione sono stati bassi. In UK qualcuno ha anche affermato che sicuramente casseranno Matt Smith per questo motivo il prossimo anno (??). Ignorando apertamente che gli episodi sono andati in onda mediamente un’ora prima (in pratica il sabato pomeriggio) rispetto al passato. O che la gente sempre di più guarda i programmi sull’iPlayer della BBC (più di un milione di viste a settimana per DW, il programma più visto dell’iPlayer, mentre due anni fa erano ancora numeri insignificanti). Per capirci, ho fatto due conti: mancano ancora i dati definitivi degli ultimi due episodi, ma ora la media della stagione è 7,8 milioni a episodio. Lievemente più bassa della quarta (8), uguale alle prime due, e più alta della terza (7,5). Senza contare gli ascolti dell’iPlayer, come dicevo sopra. E un’ora prima. Mah, qualcuno preferisce andare a cercare il pelo nell’uovo, anche inventandoselo quando non c’è. Poi certo, ovviamente non ci sono i numeri di The End of Time o Journey’s End. E grazie al…
Orient Express in space, a Natale? Mi ricorda qualcosa… O magari sarà su tutt’altro. Tra l’altro, secondo una voce, il Moff avrebbe perso lo script dello Speciale di Natale (???!??! Una copia ne hai? Ma figuriamoci! Sarà una palla dei tabloid inglesi.)
– River Song…. È sposata/vuole sposare il Dottore? . Ma cosa “sì”, mortacci tua?
– Amy resta! Yay! E non solo Amy, anche Rory! E sono sposati! E partono entrambi senza indugio, nemmeno la prendono in considerazione l’idea di restare a casa! Grandissimo Team TARDIS!
– Per fortuna niente cancellazioni di memoria… anzi, al contrario (anche qui!), ripristini di memoria già scomparsa prima ancora che iniziasse la stagione!
– Per fortuna l’idea che mi era venuta la settimana scorsa (sì, che fosse tutto una specie di “sogno” di Amy) non si è avverata nemmeno lontanamente.
– Per fortuna il TARDIS non ha avuto bisogno di un altro lifting.
– Per fortuna il fez è stato disintegrato (sì, lo so che l’ho già detto).
– Mancano ora solo tre episodi prima dell’episodio di Neil Gaiman.
– Moffat è ancora un pazzo furioso.
– Guardate un piccolo pazzo furioso che intervista il padre dopo la trasmissione dell’episodio, sabato sera.

The Big Bang è stato scritto dal papà del piccolo pazzo furioso.

(Grazie a Morry per l’aiuto!)

Episodio:
6

Stagione:
5


Finita! Anche questa magnifica quinta stagione oggi finisce… con la rocambolesca seconda parte dell’episodio finale. La Pandorica si è ormai aperta… il Silenzio dunque calerà?

Attenzione all’orario lievemente anticipato.

In replica .

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio insieme al precedente.

Altre foto promozionali sesta stagione

Ormai (finalmente) siamo arrivati così vicini alla sesta stagione che foto promozionali escono ogni giorno. Magari smetteremo di segnalarle una per una (oggi queste sono uscite in almeno tre momenti diversi!), ma continueremo comunque ad aggiungerle alla gallery, per cui tenetela d’occhio! (Per esempio a mezzanotte – ora UK – la BBC dovrebbe rilasciarne un’altra.)

Comunque oggi la BBC ha rilasciato queste 4 belle foto dei protagonisti della stagione (Karen, Matt e Arthur), seguite da due foto dietro le quinte con Karen, Matt e Alex.

5×09 – Cold Blood

I Silurian minacciano il Dottore.Episodio: 5×09;
Titolo: Cold Blood;
Titolo italiano: Sangue freddo;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Chris Chibnall.

Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente (unito al precedente). EDIT: Serialmente non c’è più, copiamo quindi qui l’intero post.

“I dressed… for Rio!!”

Per una volta abbiamo deciso di non dividere in due il commento a un episodio doppio, ma di farne solo uno, nonostante ci siano due parti ben distinte: una introduttiva e una in cui succedono davvero le cose importanti. In realtà le aspettative verso questa storia non erano altissime… sarà la maledizione dell’episodio doppio di “mezza stagione” con un “alieno” proveniente dal passato che ha portato nelle scorse stagioni forse ai punti più bassi della serie, cioè agli orribili Dalek a Manhattan e gli incredibilmente soporiferi Sontaran. Inoltre il passato dell’autore Chris Chibnall su Doctor Who non era certo promettente (42), per quanto fosse stato invece ottimo in Torchwood (diversi episodi, tra cui gli ultimi magnifici tre della seconda stagione). Quindi non è stato con salti di gioia che mi sono avvicinato alla visione della prima parte di questo episodio. Come sarà andata?

In realtà… bene! Niente a cui spartire con le martellate sui cosiddetti di cui sopra.

Il Dottore, Amy e Rory finiscono per sbaglio vicino a una trivella mineraria nel Galles nel 2020 e, dopo aver visto da lontano i Rory ed Amy dal futuro venuti a salutarli (!), indagano sulla trivella. Perché naturalmente c’è qualcosa che non va. L’intera popolazione della zona attorno alla trivella ammonta a ben 5 persone: Tony, il proprietario (?), Nasreen, la geologa, Felicia Day più vecchia Ambrose, la figlia di Tony, Mo, suo marito che lavora alla trivella, ed Elliot, il figlioletto della coppia. Mo è scomparso in un buco apparso dal nulla vicino alla trivella. E anche i cadaveri nelle tombe hanno iniziato a scomparire. Amy ed Elliot vengono rapiti, Amy risucchiata come Mo nel terreno ed Elliot invece rapito da alcune creature salite dalle profondità terrestri. Il Dottore e Rory riescono a catturare una di queste creature di nome Alaya. È una Silurian, creature già incontrate in passato dal Dottore. Antichi abitanti della Terra, si nascosero in profondità ed entrarono in ibernazione temendo l’impatto della Terra con un altro pianeta… che invece si fermò ed entrò in orbita (la Luna). Alaya non intende collaborare, anzi stuzzica volutamente gli umani per spingerli a ucciderla e dare così inizio alla guerra. Naturalmente sono stati svegliati dalla trivella che considerano una minaccia alla loro razza. Il Dottore e Nasreen scendono nelle profondità della Terra con il TARDIS, lasciando Alaya in custodia a Rory e gli altri umani. Ma Felicia Day la uccide, in un momento di follia. In profondità il Dottore e Nasreen trovano che c’è un’intera civiltà, ma solo alcune guerriere sono state svegliate, comandate da Restac, sorella di Alaya, e un dottore. Il dottore si rivela ragionevole e sveglia il capo dei Silurian, Eldane, che fa ritirare Restac e le sue guerriere. Il Dottore riesce a far sedere a un tavolo Eldane, Amy e Nasreen e iniziano le trattative per una divisione equa della superficie terrestre. Contatta Rory e gli altri dicendo loro di raggiungerli per uno scambio di ostaggi. Lo fanno, ma ovviamente le cose vanno male quando consegnano il cadavere di Alaya. Barricati in un laboratorio, gli umani, il Dottore ed Eldane riescono a trovare il modo di fuggire: il Dottore decide che i Silurian si sveglieranno dopo 1000 anni e nel frattempo gli umani dovranno preparare il resto dell’umanità al loro arrivo in modo pacifico. Eldane riesce ad attivare un programma di emergenza che fa tornare le guerriere in ibernazione e Tony (ferito in precedenza da Alaya) rimane lì con Nasreen. Si sveglieranno anche loro tra 1000 anni.
Mentre stanno per salire sul TARDIS, però, appare la crepa nel muro e il Dottore non riesce a trattenersi dall’infilarci un braccio e prendere qualcosa. Compare Restac all’improvviso e spara al Dottore… Rory si mette sulla traiettoria del colpo e muore. Il Dottore trascina via a forza Amy ed è costretto ad abbandonare il cadavere di Rory, perché la crepa ha iniziato ad appropriarsene e non c’è più nulla da fare: Rory viene spazzato via dall’esistenza e quindi sparisce anche dai ricordi di Amy che piano piano dimentica lui e la sua stessa disperazione. Infine il Dottore controlla l’oggetto che ha estratto dalla crepa e scopre che è un pezzo della targhetta del TARDIS.

Alla fine, quindi, un episodio niente male, anche senza considerare l’inaspettato salto finale nello story-arc principale della stagione. Un episodio in cui la prima parte in realtà non lasciava molto da dire, servendo solo a introdurre la situazione e i personaggi. Personaggi che, per una volta, non sono inutili o insignificanti, ma che hanno ognuno il loro ruolo e la loro personalità. E sicuramente tutti utili alla trama. Elliot non è insopportabile come sono spesso i bambini, anche se mi aspettavo che la sua dislessia avrebbe avuto un ruolo nella storia. Suo padre e suo nonno sono simpatici, sua madre odiosa, mentre Nasreen è semplicemente fantastica: una scena su tutte, quando per “svegliare” il Dottore nel TARDIS gli tira la bretella. Spero davvero che il Dottore li vada a trovare tra 1000 anni.

La storia riguarda ovviamente le scelte sbagliate che possono portare a tragiche conseguenze. È chiaro che Felicia Day, pur antipatica, stava solo cercando di aiutare suo padre e di salvare suo figlio. E non ha nemmeno ucciso Alaya volontariamente (da quando un po’ di taser in TV uccide così facilmente?). Anzi, Alaya, vera guerrafondaia come le altre guerriere, si è chiaramente fatta uccidere apposta. E Restac stava organizzando la rivolta ancora prima di conoscere il destino della sorella.

Non male come “alieni” i Silurian… un po’ tagliati con l’accetta, forse, nei loro ruoli “genetici”, ma interessanti. Curioso che le guerriere siano tutte femmine, il motivo non viene mai esplicitato (Non è esplicitato nemmeno come sia possibile che dei rettili possano avere le tette, ma soprassediamo!).

Passiamo invece a parlare di Rory… dai trailer si riusciva a capire con facilità che non ci sarebbe più stato nei prossimi episodi e questo aveva fatto sorgere diverse ipotesi per spiegare il motivo della sua assenza. Ma nessuna di queste includeva la sua morte. Nell’episodio precedente (non mille anni fa, nell’episodio precedente!) l’evento che aveva fatto subito capire al telespettatore che non stava assistendo alla “realtà” ma a un sogno, era stata proprio la morte di Rory. “Ah, ma è morto Rory… allora è sicuramente finto!” Così in questo episodio Rory muore davvero. E non ci sono sogni, questa è l’unica “realtà”. Rory muore e il suo ricordo viene spazzato via dalla crepa. Volendo guardare la cosa a posteriori in qualche modo si potrebbe dire che era stata annunciata da quella strana apparizione di Rory ed Amy del futuro all’inizio del primo episodio… non aveva molto senso messa lì fine a se stessa, mentre ora è chiaro quale fosse il suo scopo. C’è anche una scena tagliata per motivi di tempo in cui il Dottore ed Amy, mentre si dirigono verso la trivella la prima volta, parlano di Rory… e il Dottore rimarca quanto gli piaccia Rory come persona. Porterà un po’ sfiga…
Naturalmente la prima cosa che ora viene in mente è che nel finale di stagione, quando la Pandorica si aprirà (?) e ci si occuperà davvero della crepa, quanto da essa disfatto potrebbe tornare a esistere, e quindi Rory “risorgerà”. Rimane il fatto che è stata davvero una morte ben fatta e imprevista. E che ovviamente “libera” Amy per un paio di altri episodi lasciandola disponibile come normale companion, senza tragedie e lutti. Il Dottore invece, che ricorda tutto, si sente responsabile per l’eroica morte di Rory… sia perché si erano attardati per colpa sua, sia perché Rory si è sacrificato per salvare lui.

The Hungry Earth e Cold Blood sono stati scritti da Chris Chibnall.

(Grazie a Morry per l’aiuto!)

+


In replica . Sempre , tornano le repliche della seconda stagione con “The Idiot’s Lantern“.

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio insieme al precedente.

5×08 – The Hungry Earth

Il Dottore cerca di trattenere Amy mentre sprofonda.Episodio: 5×08;
Titolo: The Hungry Earth;
Titolo italiano: La civiltà sepolta;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Chris Chibnall.

Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente (per una volta unito al successivo, per cui non leggete subito!). EDIT: Serialmente non c’è più, mettiamo il commento direttamente nel prossimo episodio!

Prima parte di un episodio doppio non particolarmente esaltante. Ma con degli ottimi personaggi secondari!

In replica . Sempre , tornano le repliche della seconda stagione con “The Age of Steel“. (Controllate la programmazione, perché al momento, quella di lunedì, non è ancora online.)

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio insieme al successivo.