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Christopher and His Kind

L’ultimo lavoro andato in onda sulla BBC che vede Matt Smith come protagonista è un adattamento dell’autobiografia dello scrittore Christopher Isherwood. “Christopher and His Kind” si incentra principalmente sulla vita di Christopher nel pieno dello sbocciare della sua maturità artistica. In Inghilterra il ragazzo non trova la giusta ispirazione, circondato dalle troppe attenzioni della madre (interpretata da Lindsay Duncan) e del fratello. Decide quindi di sfruttare l’invito del suo migliore amico Wystan, e lo raggiunge in Germania. La Berlino degli anni Trenta è un paradiso artistico, fervido di attività culturali, fra teatro, cabaret e soprattutto ragazzi, come possiamo udire dalle stesse parole di Christopher. Isherwood viene allettato dalle meraviglie narrategli dall’amico, e su come sia facile rimorchiare nei posti giusti, soprattutto dato che molti di questi bei ragazzoni sono disposti a darsi per una notte d’amore, se si è in grado di offrire un certo compenso.

Christopher si trasferisce in una palazzina dove entra in contatto con varie realtà e vari personaggi che costituiranno fonte di ispirazione per i suoi scritti e anche, perché no, delle amicizie. Troviamo Gerald Hamilton (Toby Jones), un vecchio gentiluomo inglese, fuggito dalla madrepatria per attività non proprio lecite, che aveva incontrato Christopher sul treno per Berlino e che, come lui, troverà in Germania un luogo dove poter vivere tranquillamente. E accanto a lui, abbiamo una stanza occupata dalla cantante di cabaret Jean Ross (Imogen Poots), inglese anche lei, con velleità d’attrice, cercherà di approdare a qualunque costo sulle scene di Hollywood, e si metterà in testa di diventare la musa ispiratrice di Christopher. Lo scrittore si mantiene impartendo lezioni di lingua inglese a chiunque richieda il suo aiuto, e fra i suoi studenti troviamo una faccia nota per i fan di Secret Diary of a Call Girl. Wilfrid Landauer è infatti interpretato da Iddo Goldberg, protagonista della serie insieme a Billie Piper.

La vita amorosa di Christopher si dividerà tra il bel Caspar, assiduo frequentatore dei locali preferiti dello scrittore; e Heinz, giovane spazzino che entra nella vita di Christopher più di quanto egli avesse potuto immaginare. Presto si fanno sentire le pressioni del partito nazista che si fa spazio per salire al potere, e Berlino comincia a perdere quel fascino intellettuale che tanto aveva stregato Christopher. Non vi diciamo di più per non rivelarvi il finale, per cui vi consigliamo di comprare il dvd su Amazon e farci sapere cosa ne pensate!

Non vi nascondo che l’impressione che Matt sia comunque il Dottore rimane forte, nonostante sia un ruolo del tutto diverso. Sarà il fatto che sia circondato da attori facenti parti del Whoverse, l’ambientazione anni Trenta che lo fanno sembrare vittima del famoso dispositivo del Fob Watch che rende umani i Time Lords, o la dinamica Doctor/Companion che intesse con Imogen (attrice che personalmente vedrei benissimo anche in Doctor Who)… ma alla fine, se si lascia il pensiero del fandom fuori, e ci si pone a mente libera davanti a questo film, si riesce anche a dimenticare Matt come Dottore, e si può gustare la visione a mente fresca in una interpretazione Smith-iana tutta nuova.

“Christopher and His Kind” è stato adattato da Kevin Elyot, prodotto da Mammoth Screen. Il regista è Geoffrey Sax.

The Coming of the Terraphiles

Copertina di The Coming of the TerraphilesThe Coming of the Terraphiles è un romanzo anomalo, per Doctor Who. Già dal formato più grande del solito si capisce che non è un “normale” romanzo della serie e così dalla copertina, con grafica diversa e a cui mancano le solite foto promozionali del Dottore e di Amy. Ma ovviamente la differenza principale è che l’autore è il famosissimo Michael Moorcock, scrittore di fantascienza e fantasy che in questo caso ha deciso di scrivere un romanzo di Doctor Who.

E il risultato è… abbastanza confuso.

Il Dottore ed Amy devono partecipare a un torneo galattico per poter mettere le mani sul premio, la freccia di Artemide, che in realtà è un artefatto fondamentale per salvare il multiverso dalla distruzione. Durante questo torneo (e il viaggio affrontato per raggiungere il pianeta dove ha luogo) il Dottore e i suoi compagni di squadra devono affrontare strani personaggi e avvenimenti… e sullo sfondo un misterioso furto di un cappello (?) da risolvere.

Il romanzo in realtà è ambientato anche nel multiverso narrativo di Moorcock, ma la cosa forse rende il romanzo più chiaro a chi conosce già a fondo altre opere di questo autore. Quindi la storia si fa confusa soprattutto quando il Dottore parte per la tangente si mette a pontificare di Legge e Caos e altri concetti abbastanza estranei al suo mondo.

Al contrario invece, la storia diventa molto interessante (e divertente) quando entrano in gioco alcuni dei personaggi collaterali, come i signori Banning-Cannon e soprattutto Robin “Bingo” Lockesley, signore di Sherwood. (Perché i “Terraphiles” del titolo sono degli appassionati della “Vecchia Terra” e dei suoi costumi. Naturalmente il Dottore è uno di loro.) Le interazioni tra questi personaggi e tutta la sottotrama del furto del cappello sono il vero punto di forza del romanzo.

Il problema principale invece sono il Dottore ed Amy… che non sono il Dottore ed Amy. Moorcock ha scritto questo libro prima di poter vedere in azione Matt Smith e Karen Gillan, e questo sicuramente giustifica la loro caratterizzazione casuale, ma a voler essere onesti questo Dottore non somiglia nemmeno molto al Dottore di David Tennant. Se proprio dovessi trovare un’incarnazione che somiglia al Dottore caratterizzato qui direi che potrebbe essere Tom Baker, ma proprio tirandolo per i capelli. Mentre Amy non è nessuno… troppo noiosa, seria e introversa per poter essere lei.

Quindi, se cercate un bel romanzo di Doctor Who il mio consiglio è di rivolgervi altrove. Ma se cercate un romanzo di fantascienza divertente (e non vi interessa particolarmente il Dottore) l’acquisto è consigliato. Leggere questo libro come prima opera di Michael Moorcock (come ho fatto io) forse non è una grande idea… ma mi ha lasciato abbastanza curiosità da voler leggere qualcos’altro di suo. Ho già in coda Elric di Melniboné. D’altra parte se Neil Gaiman in copertina afferma che il suo debito con Moorcock è impagabile, ci sarà pure qualcosa di vero!

Potete trovare il volume in offerta su Amazon.it e persino comprare le dieci-ore-dieci di audiobook!

4x00b – Voyage of the Damned

Astrid: “…though you look good for 903!”
The Doctor: “You should see me in the morning!”
Astrid: “Okay!”

Ed eccoci finalmente arrivati al tanto atteso episodio di Natale! Attesa ben premiata, visto che è forse il miglior special di Natale andato in onda finora! E attesa premiata anche dagli ascolti… non sono molto abituato a seguire programmi così di successo, ma ieri sera alle 18:50 nel Regno Unito più di 12 milioni di persone hanno guardato “Voyage of the Damned”, con uno share del 50%, il record assoluto per Doctor Who dal suo ritorno nel 2005, e in generale fin dal 1979. Forse avrà aiutato anche la presenza nell’episodio di una fantastica Kylie Minogue, chissà, fatto sta che l’Inghilterra si dimostra essere un paese civilizzato, dove è questo genere di programmi a fare audience!

Ma allons-y! A vedere con un breve riassunto cosa succede al Dottore questo Natale!…

Avevamo lasciato il nostro Doctor con gli scudi abbassati e con il Titanic incastrato nella parete del TARDIS, alla fine della stagione precedente – o dello speciale di beneficenza, è uguale. Il danno alla parete viene riparato in pochi secondi, con una simpatica manopola, il TARDIS “atterra” in maniera appropriata e il Dottore va a controllare dove è finito. Si ritrova così a bordo di quello che sembrerebbe proprio essere il Titanic, non fosse per degli strani angeli robot che danno informazioni, e qualche alieno non particolarmente umanoide in smoking che chiacchera amabilmente con gli altri viaggiatori. Uno sguardo fuori da un finestrino svela l’arcano: è sì il Titanic, ma non quel Titanic. E’ una nave aliena da crociera, proveniente dal pianeta Sto, in orbita sopra al Terra, guarda caso proprio il giorno di Natale.

Sigla… nuova! Il theme di Doctor Who è stato leggermente modificato, molto bello!

David Tennant – Kylie Minogue – Voyage of the Damned, di Russell T. Davies.

Il Dottore, anche lui in smoking, si mischia alla folla e fa subito amicizia con una cameriera, Astrid, alla quale rivela subito di essere un clandestino, ma lei l’ha preso in simpatia e di certo non va a denunciarlo, anzi, gli porta un drink (eeh, i clandestini con la faccia di David Tennant sono facilitati rispetto ai clandestini normali!). I due, grazie alla psychic paper del Dottore, fanno anche un breve viaggetto turistico, via teletrasporto, sulla Terra (guarda caso A LONDRA), dove scoprono che la città è deserta visti i disastri dei due Natali precedenti (entrambi avevano visto degli attacchi alieni alla città, nei due precedenti speciali). In città son rimasti solo l’edicolante che spiega tutto al Dottore, e la Regina, a Buckingham Palace, che resta in città per dimostrare che è sicura.

A bordo della nave intanto scopriamo che il Capitano sta sabotando la nave (”io sto morendo, i soldi per la mia famiglia erano troppo buoni”), abbassando gli scudi anche se stanno arrivando tre meteore. L’unico altro ufficiale presente sul ponte, il giovane aspirante guardiamarina Alonzo Frame, cerca di fermarlo, ma il capitano lo ferisce prima che possa riuscire.

La nave viene colpita, molte persone, capitano incluso, muoiono in seguito la collisione e lo stesso TARDIS viene catapultato nello spazio… in casi come questo è programmato per atterrare sul pianeta più vicino – la Terra – ma questo lascia il Dottore alla deriva sul Titanic come gli altri. E il Titanic, che ha perso il controllo, sta precipitando verso la Terra (nello specifico, guarda caso, VERSO LONDRA). Non solo, la collisione con la Terra farebbe esplodere i motori nucleari e spazzerebbe via la vita dal pianeta. Tanto per cambiare!

Così il Dottore non solo deve salvare sé stesso, il suo gruppetto (Astrid, Mr. Copper – un vecchietto che si finge esperto della Terra, ma che crede che prima di ogni Natale l’Inghilterra attacchi i turchi per poi mangiarli il giorno di Natale – Bannakaffalatta – un piccolo alieno dalla faccia rossa che si rivela in realtà essere un cyborg – Morvin e Foon Van Hoof – due simpatici… uhm… diversamente magri, che sono sul titanic per aver vinto un biglietto a un concorso – e l’insopportabile Mr. Slade), ma anche tutta la popolazione terrestre.

Inoltre gli “angeli robot”, chiamati host, fanno parte del complotto per far precipitare il Titanic, e stanno ammazzando i superstiti con le loro aureole metalliche.

Durante la fuga del Dottore e dei suoi compagni per giungere fino al ponte, i due Van Hoff e bannakaffalatta muoiono (una strage!) durante un attacco degli host e il Dottore si fa prendere da loro prigioniero (essendo un clandestino, fa loro notare, non avevano l’ordine di ucciderlo) e viene portato dal loro capo. Cioè l’armatore stesso del Titanic, Max Capricorn, che scopriamo essere un cyborg (una testa attaccata a un macchinario su rotelle) che sta facendo tutto questo perché è stato estromesso dal consiglio d’amministrazione della società proprietaria del Titanic. Un genocidio simile farebbe sicuramente fallire la società e spedirebbe tutto il consiglio in galera, e questa sarebbe la sua vendetta. Lui tanto si salverebbe grazie a una scialuppa protetta.

Il Dottore viene però salvato da Astrid, che con un carrello elevatore riesce a far precipitare Capricorn nel motore della nave. Purtroppo, facendolo, precipita anche lei e muore.

Il Dottore riesce quindi ad arrivare sul ponte e a far ripartire i motori proprio mentre stavano per schiantarsi su Buckingham Palace. Con gran gioia della regina che ringrazia il Dottore da lontano.

Ormai tutto è sistemato… ma il Dottore si ricorda che Astrid si era teletrasportata poco prima di morire e che aveva ancora addosso il braccialetto del teletrasporto, forse c’è ancora qualcosa nel buffer e… e niente, nel buffer c’è sì qualcosa, ma non basta per riportarla in vita. Ricompare in forma eterea e così il Dottore la saluta, lasciandola svanire verso le stelle.

Il Dottore si teletrasporta così a Londra (dove nevicano… i detriti inceneriti del Titanic. Ma nevica mai davvero a Londra?) insieme a Mr. Cooper (che si rifarà una vita con la sua carta di credito da 1 milione di sterline) e ritrova il TARDIS (indovinate dove? A LONDRA) dove risale e ritorna a viaggiare… da solo.

Dunque, la prima considerazione che viene da fare è che ci hanno rivelato il nome del Dottore! Jessica Fletcher! Quelli che lo incontrano, schiattano!

Inoltre, Londra è un po’ come Tokyo. Ma questo era un fatto già ben noto.

Seria(l?)mente, però, che Astrid morisse non me l’aspettavo, o per lo meno mi aspettavo che poi la facesse risorgere proprio col buffer del teletrasporto – un classico – e invece niente! Sì, torna lievemente in forma eterea, ma non è la stessa cosa. E pensare che Russel T Davis diceva che non avrebbe mai ammazzato una companion, perché sarebbe stato eccessivo in uno show come Doctor Who! Evidentemente le companion “una tantum” non rientrano nel discorso! Era appena comparsa, ma era davvero fantastica! Magnifica quando prende la valigetta del pronto soccorso per salirci in piedi a baciare il Dottore come “antica tradizione”… (scopriamo che Kylie Minogue fa parte della famiglia composta da Kristen Bell, Sarah Michelle Gellar, Hayden Panettiere e Kristin Chenoweth).

Ad ogni modo un ottimo, ottimo, ottimo episodio del Dottore, praticamente un film (un’ora e un quarto) che non ha nulla da invidiare ai “veri” film catastrofici… perché in fondo anche di questo si tratta, di un film catastrofico alla “Avventura del Poseidon”, con tanto di sopravvissuti che devono percorrere la nave a pezzi da parte a parte… decimandosi nel frattempo.

Quando il Dottore risponde alla domanda “Ma lei chi diavolo è??” dicendo “Sono il Dottore, sono un Time Lord, vengo dal pianeta Gallifrey nella costellazione di Kasterborous, ho 903 anni, ma sono l’uomo che salverà le vostre vite e tutti e 6 i miliardi di persone nel pianeta qui sotto” vengono i brividi! (Anche se la frase in sé sembra fatta più per fare un po’ di esposizione dei fatti per chi non ne sa molto, più che altro… ma funziona perfettamente!)

I due attori protagonisti sono fantastici… David Tennant ruba la scena a chiunque, come fa d’altronde sempre, ma anche Kylie Minogue è davvero ottima… pensare che non recitava realmente da anni!

Note varie:
– Il Dottore era presente al primissimo Natale… ce lo faran mai vedere? Ne dubito! 🙂
– Il Dottore riesce a dire “Allons-y, Alonzo!”… cosa che desiderava fare almeno fin da “Army of Ghosts”: “Mi piace. ‘Allons-y’. Dovrei dire ‘allons-y’ più spesso. ‘Allons-y’. Fa’ attenzione, Rose Tyler! Allons-y! E poi sarebbe fantastico se incontrassi qualcuno di nome Alonzo. Perché potrei dire ‘Allons-y, Alonzo’!’ Tutte le volte! Mi stai fissando.”
– Qualche fondamentalista cristiano si è lamentato della scena con gli “angeli” che “innalzano” il Dottore… cosa che dovrebbe essere secondo loro riservata a Gesù Cristo. Evvabbe’. E l’ultima superstite vivente (all’epoca aveva due mesi) del Titanic si è lamentata del fatto che si fa intrattenimento su una cosa tragica come il Titanic. A James Cameron non diciamo nulla allora? Evvabbe’ 2. Anche queste sono cose che provano il successo di uno show 🙂

Infine, se qualcuno vuole risentire “The Stowaway”, la bellissima canzone di Natale, cantata sul Titanic durante lo speciale e interrotta dal Dottore per causa di forza maggiore, sul myspace della casa discografica è disponibile, legalmente, online.

E ora attendiamo con ansia l’inizio vero della quarta stagione, probabilmente ad Aprile!

(Rece pubblicata anche su Serialmente).