Episodio: 4×10;
Titolo: Midnight;
Titolo italiano: Midnight;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Russell T. Davies.
Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non esiste più, per cui copiamo il post qui:
The Doctor: “Roast beef. Bananas. The Medusa Cascade. BANG! Rose Tyler Martha Jones Donna Noble TARDIS! Shamble, bobble, dibble, dooble. Oh, Doctor, you’re so handsome. Yes, I am, thank you.”
E pensare che questo è un episodio inserito nella stagione “all’ultimo minuto” perché la sceneggiatura prevista per questo “slot” era risultata troppo simile a un’altra, e quindi ci ha pensato RTD a riempire il buco. E l’ha riempito con quello che forse è il miglior episodio “singolo” che abbia mai scritto! E non è solo questo a caratterizzare questo particolare episodio; visto che Catherine Tate era impegnata a girare un altro episodio nello stesso periodo, in questo compare appena, lasciando tutto sulle spalle di David Tennant e degli attori ospiti.
E come se tutto ciò non bastasse, c’è anche Raffaella Carrà (<- non è una battuta). Ah, le perversioni di RTD…
Il Dottore è al telefono che cerca di convincere Donna a venire con lui “in gita” con una specie di autobus corazzato su questo pianeta (Midnight, appunto) dalla superficie invivibile a causa delle radiazioni solari troppo forti e mortali. Donna però non va, preferendo restarsene ad abbronzarsi al Palazzo del Benessere.
Eccoci quindi sull’autobus in questione, e non ne scenderemo praticamente più, perché tutto l’episodio è ambientato qui. I passeggeri dell’autobus sono persone normali… una varia rappresentanza di esseri umani di diverso genere: una famiglia con padre (Biff) e madre (Val) chiacchieroni e figlio (Jethro) ribelle; un professore e la sua brillante allieva (Dee Dee); e una signora che viaggia da sola (Sky). Completa il quadretto l’immancabile hostess, perché anche se è un “autobus” (= non vola) l’ambiente è più da volo aereo.
Durante il viaggio i viaggiatori vengono intrattenuti in vari modi, tra cui la trasmissioni di alcuni “video classici dell’antica Terra”… in questo caso, la celebre hit UK di Raffaella Carrà “Do It, Do It Again”. A questa terribile visione il Dottore estrae il cacciavite sonico e spegne tutto quanto (per la gioia di tutti… lo vorrei anch’io quel cacciavite). Così per passare il tempo i passeggeri sono costretti a chiacchierare tra di loro. Tra un aneddoto e l’altro il tempo passa, finché l’autobus non si ferma di colpo. C’è qualcosa che non va, ma nemmeno l’autista e il meccanico nella cabina sanno cosa, visto che tutto sembra funzionare.
Si iniziano a sentire dei colpi dall’esterno… anche se nulla dovrebbe poter vivere sulla superficie del pianeta. Sono tutti terrorizzati, ma soprattutto Sky, che crede che questa “cosa” stia venendo per lei. A un certo punto l’autobus viene scosso, le luci si spengono e alcuni sedili vengono persino strappati via. Non solo, a quanto pare la cabina di pilotaggio è stata spazzata via, e autista e meccanico sono morti.
E Sky non è più lei. Qualcosa sembra possederla… qualcosa che non la lascia muovere, ma che le fa ripetere tutto quello che dicono gli altri. Ripete in maniera perfetta, in maniera umanamente impossibile. E dopo un po’ inizia a fare una cosa ancora più impossibile… raggiunge gli altri e parla insieme a loro, contemporaneamente a loro. Il Dottore cerca di far calmare tutti e di studiare questa strana forma di vita, capire le sue intenzioni… ma nonostante tutta la sua buona volontà, non sembrano nemmeno a lui troppo benevole.
A un certo punto la hostess propone di buttare fuori Sky, con estremo orrore del Dottore. E all’inizio anche degli altri. Ma piano piano l’idea si fa strada in loro e decidono di farlo davvero (una volta appurato che è possibile aprire una porta per qualche secondo senza morire tutti). Il Dottore ovviamente si oppone e si mette in mezzo. Al che decidono di buttare fuori anche lui. Ma qui qualcosa cambia… Sky ha smesso di parlare contemporaneamente a tutti, e si è focalizzata solo sul Dottore. Che si avvicina a lei cercando di capire cosa sta succedendo… finché la “cosa” non passa al passo successivo… Sky precede il Dottore, parlando prima di lui… e ora è lui a essere bloccato e a ripetere quello che dice lei.
Gli altri credono che la “cosa” sia passata da Sky, che ora è tornata a muoversi e a parlare “normalmente”, al Dottore, bloccato e “ripetente”. E cercano di buttarlo fuori. All’ultimo momento però la hostess si rende conto che la cosa è ancora dentro Sky, perché parlando usa delle espressioni tipiche del Dottore che gli aveva sentito usare prima (“Molto bene” in italiano e “Allons-y” in francese). La butta quindi fuori dall’autobus, cadendo però con lei e così sacrificandosi.
Poco dopo arriveranno i soccorsi, e il Dottore si rende conto che nessuno conosceva nemmeno il nome della hostess.
Episodio sperimentale realizzato in maniera assolutamente impeccabile, con sicuramente un budget ridotto (praticamente un solo set e nessun alieno visibile). Inoltre il ritmo è così anomalo rispetto alla norma di un telefilm odierno, che molti spettatori (io compreso) alla fine sono rimasti spiazzati dal fatto che l’episodio fosse già finito… pensavo davvero mancasse ancora una decina di minuti!
Il punto centrale dell’episodio è sicuramente l’esplorazione della natura umana in caso di estremo pericolo. Vedere come le persone più normali (e chiaramente la scelta di personaggi quasi stereotipati è voluta proprio per questo motivo) si trasformano in potenziali assassini quando si tratta di “me o loro”. E non solo potenziali assassini, ma potenziali assassini di persone innocenti, perché il Dottore non aveva fatto nulla di male quando lo volevano buttare fuori, Sky poteva ancora essere da qualche parte nel suo corpo e in fondo non era ancora certo che la “cosa” avesse cattive intenzioni. Ma a loro non importava nulla, volevano solo tornare a casa. Tutti quanti loro, anche le persone più razionali come il Professore, Dee Dee o Jethro. E questo è forse più terrorizzante di qualsiasi mostro alieno. Anche se forse ancora più inquietante è stato vedere il Dottore completamente impotente e in balia della “cosa”. In Doctor Who nulla è realmente terrorizzante finché c’è il Dottore pieno di risorse e pronto a salvare tutti (anche se poi magari muoiono tutti tranne lui). Ma qui il Dottore non poteva davvero fare più niente e si poteva vedere la disperazione dipinta sul suo volto… immagino che questo abbia spaventato parecchio i bambini (e magari non solo loro!)
Paradossalmente, con Donna (o una qualsiasi companion) presente, questo episodio non si sarebbe mai potuto fare, perché era essenziale che il Dottore fosse da solo con degli sconosciuti. Donna (ma anche Rose o Martha) avrebbe subito tirato in piedi un casino che metà basta anche al solo accenno di buttar fuori Sky, figuriamoci poi il Dottore. Essendo da solo invece, il pericolo è rimasto vivo fino all’ultimo… e tutte le particolarità del Dottore, su cui spesso si scherza e gioca (il fatto che non dica il nome, che compaia dal nulla e si aggreghi, che prenda il comando… che sia più intelligente!) gli si sono ritorte contro nel clima di paranoia che ha assalito gli altri passeggeri.
Bello poi il contrappasso dell’hostess che finisce con l’essere quella che si sacrifica per tutti quando era stata la prima a tirar fuori l’idea di buttar fuori Sky e il Dottore. Riassume bene l’indecisione estrema tra le due posizioni che manifestavano dentro di loro tutti i passeggeri… con ognuno dei passaggi al livello successivo di “cattiveria” ben sottolineato dalla fantastica colonna sonora di Murray Gold. La scena in cui si passa da “Buttiamola fuori”, a “No, non possiamo!”, “Tanto la porta non si può aprire”, “Volendo sì”, “Allora buttiamola”, “Dovrete passare sul mio corpo”, “Per me va bene”, è da brividi, sia per come è scritta che per come è recitata e musicata.
Una nota particolare quindi la meritano David Tennant (che in ogni episodio riesce a superare se stesso, è incredibile quest’uomo), soprattutto per la sua lotta verbale contro gli altri e nei momenti in cui ripeteva immobile, e Leslie Sharpe (Sky), davvero perfetta nella parte della “posseduta”, molto inquietante. Inoltre dev’essere stato un incubo riuscire a recitare ripetendo (la radice quadrata di pi greco!) e, soprattutto, contemporaneamente, e il risultato è stato spettacolare.
Credo che qualcuno sia stato infastidito dall’assenza di un “mostro” fisico che si vedesse e di spiegazioni sulla forma di vita aliena, ma sinceramente ritengo che non solo questo non sia stato un problema, ma che sia stato invece uno dei punti di forza dell’episodio… alla fine non ha alcuna importanza vederlo o saperne di più, non era quello che importava nell’episodio. Quello che importava erano le reazioni degli umani in una condizione simile. E quindi spiegare o mostrare troppo sarebbe stato controproducente e avrebbe rubato del tempo prezioso.
Mi stavo infine quasi dimenticando di citare la fugace (e inosservata al Dottore) apparizione di Rose sugli schermi dell’autobus, dopo che la Carrà aveva provato a reintrufolarsi durante la scena del “terremoto”. Sempre a gridare “DOCTAH” come in “The Poison Sky“… ottimo modo per tenere alta l’attenzione e la curiosità per quello che ci aspetta dalla prossima settimana per gli ultimi tre episodi della stagione!
“Midnight” è stato scritto da Russell T. Davis.
(Grazie a Morry per l’aiuto)
Oggi tocca a uno dei migliori episodi in assoluto di Russell T. Davies. Sicuramente il migliore tra quelli slegati dalle storie dei personaggi. I tempi di questo episodio sono così serrati che arriverete alla fine pensando “di già??”
Inoltre, la comparsata più assurda dell’intera storia di Doctor Who. Tenete d’occhio gli schermi! (E il ragazzino emo è – o meglio diventerà – Merlin, nel telefilm omonimo.)
In replica .
Ricordate anche che
Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio.
Il trailer italiano: