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Altre foto promozionali sesta stagione

Ormai (finalmente) siamo arrivati così vicini alla sesta stagione che foto promozionali escono ogni giorno. Magari smetteremo di segnalarle una per una (oggi queste sono uscite in almeno tre momenti diversi!), ma continueremo comunque ad aggiungerle alla gallery, per cui tenetela d’occhio! (Per esempio a mezzanotte – ora UK – la BBC dovrebbe rilasciarne un’altra.)

Comunque oggi la BBC ha rilasciato queste 4 belle foto dei protagonisti della stagione (Karen, Matt e Arthur), seguite da due foto dietro le quinte con Karen, Matt e Alex.

5×05 – Flesh and Stone

Il Dottore, River ed Amy.Episodio: 5×05;
Titolo: Flesh and Stone;
Titolo italiano: Carne e pietra;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Steven Moffat.

Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non c’è più, copiamo il post direttamente qui.

“Sex and violence. I love children’s television”.

Okay, ho barato. Questa citazione non viene da questo episodio, né da un altro episodio di Doctor Who, ma mi è sembrata decisamente appropriata per l’episodio di questa settimana. È pur sempre una frase scritta da Steven Moffat… 19 anni fa. Che avesse già in mente di scrivere questa stagione di Doctor Who? Perché ormai è appurato, quest’uomo è un pazzo furioso… per almeno due delle cose che accadono in questo episodio. Una che sicuramente avrà fatto incazzare molta gente e un’altra della quale molta gente non si è sicuramente accorta (io non mi sarei accorto nemmeno sotto minaccia di morte). E questo per citare due cose che sono in aggiunta rispetto alla fantastica storia dell’episodio in sé!

Avevamo lasciato i nostri eroi a saltare… e ora scopriamo il motivo: la gravità della nave è ancora attiva e saltando sono finiti… sul soffitto della caverna, cioè sullo scafo della nave. Sempre inseguiti dagli Angeli, entrano nella nave, dove trovano una foresta artificiale (per produrre aria) e… la crepa del muro di Amy! Mentre scappano, Amy comincia a fare un conto alla rovescia involontario; è perché c’è un Angelo nella sua mente, che sta per uscire e ucciderla. L’unico modo per evitarlo è tenere chiusi gli occhi. Mentre il Dottore, River e Octavian vanno a cercare il ponte principale, Amy resta con gli altri soldati che la difendono dagli Angeli. Ma a un certo punto anche gli Angeli fuggono, spaventati dall’energia che esce dalla crepa e che attira i soldati uno per uno… cancellandoli dall’esistenza, e dalla memoria degli altri soldati… perché è questo che fa la crepa. Amy resta sola ed è costretta a passare con gli occhi chiusi tra gli Angeli (distratti dalla crepa). Alla fine raggiunge River e il Dottore (Octavian è stato ucciso da un Angelo) e il Dottore frega gli Angeli levando la gravità dalla nave e facendoli precipitare nella crepa, chiudendola (per il momento); la crepa ha infatti origine il 26 giugno 2010 e la sua vera natura è ancora oscura. River viene riportata in prigione, ed Amy chiede di andare a casa… vuole rivelare al Dottore del matrimonio del giorno dopo. E non solo, apparentemente vuole proprio farsi il Dottore, senza tante storie e tante preoccupazioni. Ma lui fa il timido e con la scusa di rendersi conto di come tutto giri attorno a Donna Amy (perché guarda caso la data è proprio 26 giugno 2010), riesce a svicolare.

Come previsto, il cliffhanger dello scorso episodio si risolve in un secondo… ma (e anche questo era previsto) in maniera assolutamente brillante e inaspettata. Non solo, la gravità della nave, introdotta qui, spiana anche la via per la vittoria finale del Dottore, che questa volta risolve davvero tutta la faccenda da solo, con sollievo di tutti quanti, preoccupati per una companion troppo intelligente.

I Weeping Angels hanno aggiunto un nuovo livello di creepyness quando hanno iniziato a muoversi nella foresta (in realtà uno si intravede muoversi fin da quando afferrano la giacca del Dottore). Ci sono un paio di punti oscuri sui loro “poteri”, però. In teoria non dovrebbero guardarsi nemmeno tra di loro, per non bloccarsi, eppure qui sembrano farlo senza problemi (sempre che non siano sincronizzati in qualche modo)… e, soprattutto, non è molto credibile che a un certo punto si “distraggano” quanto basti per non rendersi conto che Amy ha gli occhi chiusi! Sono Angeli spaventati ma pur sempre Angeli. Anche se forse la scena più importante e agghiacciante relativa a loro, nell’episodio, è una semplice battuta piuttosto che una scena d’azione. Quando “Angel Bob” spiega al Dottore il motivo del conto alla rovescia: spaventare Amy per divertimento. Terribile e fantastico allo stesso tempo.

Ed Amy pure è fantastica (ma non terribile). Il modo in cui inserisce con naturalezza nelle sue frasi dei numeri apparentemente senza senso è inquietantissimo. E pure è bravissima quando è costretta a tenere gli occhi chiusi. Soprattutto quando cammina e in quella scena col Dottore… di cui parliamo più avanti. Così come più avanti parliamo dell’ultima scena, sempre su Amy.

Il Dottore ormai è IL DOTTORE, senza se e senza ma. Ha il pieno controllo della situazione anche quando non ce l’ha. E si incazza spesso e volentieri, il che continua ad avvicinarmelo sempre più a Nine, piuttosto che a Ten, anche se devo dire che ieri ho rivisto The Girl in the Fireplace e anche Ten lì urla non poco. Sarà il Moff che tende a scriverlo incazzoso!

E River Song! Finalmente scopriamo qualcosa sul suo passato, anche se non è qualcosa che ci aspettavamo. Ha ucciso un uomo. Un eroe per molti. L’uomo migliore che lei avesse conosciuto. È abbastanza chiaro chi ci vogliono far pensare che sia… sarà davvero così o sarà un inganno, come il fatto che River sia la moglie? (Che poi magari un inganno non è, e chi lo sa?). E se fosse il Dottore… vedremo prima o poi quando lo ucciderà? E sarà una semplice rigenerazione oppure la morte definitiva? E soprattutto, quando si arriverà a questo punto nella 23a stagione o giù di lì, la tecnologia sarà in grado di creare una River Song in CGI abbastanza giovane? 😛

La rivedremo comunque presto, come spoilera lei stessa alla fine dell’episodio. Quando la Pandorica si aprirà (finale di stagione?). E già sappiamo che lei sopravviverà, anche se… vallo a sapere, timey-wimey. E a proposito di finale di stagione, in questo episodio si comincia finalmente a capire il ruolo della crepa del muro di Amy e si spiega come mai lei non si ricordasse i Dalek… o il motivo per cui (e sono certo nessuno riuscisse a dormire la notte per questo) uno stagno per le anatre è uno stagno per le anatre anche se non ci sono anatre. Persino il CyberKing viene spiegato! Che fosse una cosa che stava sul gozzo al Moff e a cui ha voluto dare una spiegazione a prescindere? Fatto sta che la crepa, che casualmente, mondiali ed Eurovision permettendo, ha origine proprio nella data in cui verrà trasmesso il finale di stagione, sta cancellando molte cose dall’esistenza. “Il tempo può essere riscritto”, come dice il Dottore alla fine. Da sottolineare come lo dica con un sorriso sulle labbra… cosa avrà in mente?

E qui veniamo a uno dei due punti “aggiuntivi” dell’episodio, senza i quali sarebbe stato comunque fantastico. Uno è legato al finale di stagione e qualcuno potrebbe voler smettere di leggere questo paragrafo proprio qui, anche se si tratta di pure supposizioni e non sono in nessun modo realmente spoiler, quanto teorie nate interamente dalla visione di questo episodio (e dal primo). Siete ancora qui? Bene… minuto 17:40. Il Dottore senza giacca e con le maniche della camicia abbottonate, saluta Amy e se ne va con River e Octavian. Un attimo dopo il Dottore con la giacca e le maniche svoltate indietro riappare da Amy, per chiederle se si ricordasse una cosa che le aveva detto da bambina e per infonderle sicurezza e confortarla, in una scena molto intima e molto diversa dal Dottore baldanzoso e un po’ cazzaro di due minuti prima. Dopodiché il Dottore se ne va e ricompare senza giacca con River in fondo alla foresta… dove capirà per la prima volta che la crepa cancella il tempo (ma se non l’aveva ancora capito poco prima, perché chiedere quella cosa a Amy?) Un blooper? Possibile, ma altamente improbabile. Un Dottore dal futuro che torna indietro nella sua stessa linea temporale per qualche misterioso motivo che scopriremo solo alla fine? Molto probabile! E assolutamente fantastico! Da qui una sequela di teorie anche sul primo episodio, su quell’ombra che si muove in casa di Amy mentre lei aspetta fuori i “5 minuti” (il Prigioniero Zero? O… qualcun altro?), sullo stagno delle anatre e persino su quello strano “sogno” finale di Amy. Era davvero un sogno? Oppure il Dottore è tornato dopo 5 minuti? Si annuncia una stagione sempre più esaltante! (E alla fine si scoprì che era un blooper…)

E infine, ovviamente, l’ultima fantastica scena. Amy confessa al Dottore che sta per sposarsi con Rory… e, dopo aver rischiato di morire (una volta dopo l’altra, aggiungerei) vuole passar bene l’ultima notte prima delle nozze, un addio al nubilato esclusivo… e salta addosso a un imbarazzatissimo Dottore. Non cerca grandi amori o chissà cosa (d’altra parte, si sposa il giorno dopo!), vuole solo farselo! Hanno qualche ora libera da passare, perché no? E per metterla come l’ha messa Moffat, c’è questo tizio, generalmente di bell’aspetto, intelligente, simpatico, con tutte le caratteristiche positive che un “uomo” possa avere… e mai nessuna companion ci ha fatto un pensierino? Seriously? (in realtà qualcuna sì, ma erano più timide di Amy! Lei è una kiss-o-gram, per l’amor del cielo, go Amy, go!).

Ora niente più Moffat fino al finale di stagione… ma ci aspettano autori interessanti: Toby “Being Human” Whithouse, Simon “Men Behaving Badly” Nye, Chris “Torchwood” Chibnall, Richard “Quattro matrimoni e un funerale/Il diario di Bridget Jones/Notting Hill/Love Actually/Blackadder/Mr. Bean” Curtis e il classico Gareth “The Shakespeare Code” Roberts. Neil Gaiman, come sappiamo, è slittato alla sesta stagione, purtroppo!

Note:
– Ogni volta che penso al nome “Rory” mi viene in mente Rory Gilmore.
– Just this once, everybody… DIES! Questa volta non sopravvivono tutti, anzi, praticamente schiattano tutti quanti tranne i protagonisti, sia i soldati entrati nelle catacombe che i Weeping Angels. Per i soldati c’è da dire che per una volta la chiesa non ci fa una figura barbina. Per quanto un po’ stronzo, infatti, Octavian non ne esce come un personaggio negativo e nemmeno i suoi soldati, Marco, Pedro e… chi è Pedro? Inoltre… Ben… è… Glory? Chi?
– Sia il Guardian che Paul Cornell (autore di Father’s Day e Human Nature/The Family of Blood) hanno definito questo episodio il migliore di sempre.
– Il Dottore si libera degli Angeli un po’ come si era liberato di Cybermen e Dalek in Doomsday (anche se per fortuna, qui, Amy non cade…)

Flesh and Stone è stato scritto da Steven Moffat.

(Grazie a Morry per l’aiuto!)

+


River Song. Chi è River Song? Ascoltate ogni sua minima frase e ogni suo minimo scambio con il Dottore, Amy o il vescovo… perché continuerete a pensarci per mesi! Inoltre… tenete bene gli occhi aperti per una scena particolare!

In replica .

Ricordate anche che

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio (insieme al precedente).

Ecco il trailer dell’episodio:

5×04 – The Time of Angels

Il Dottore e il TARDIS alla "Bad Wolf Bay".Episodio: 5×04;
Titolo: The Time of Angels;
Titolo italiano: Il tempo degli angeli;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Steven Moffat.

Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non c’è più, copiamo il post direttamente qui.

“There’s one thing you never put in a trap, if you’re smart, if you value your continued existence, if you have any plans about seeing tomorrow, there’s one thing you never ever put in a trap. Me.

Questi pre-cut diventano sempre più difficili da riempire senza poter minimamente parlare dei contenuti dell’episodio… soprattutto in casi come questo! Anche perché, francamente, chi non sa chi comparirà in questo episodio? E chi non sa chi saranno i cattivi di questo episodio? Probabilmente qualcuno che è vissuto in una grotta, naturalmente… Ma dobbiamo preoccuparci anche di loro e quindi non dirò assolutamente nulla che possa far capire di chi e/o di che cosa sto parlando. E anche l’immagine qui di fianco è assolutamente anonima (o almeno spero che la sceglierò tale quando la aggiungerò alla fine, per ora parlo alla cieca).
E appunto parlando a caso sono riuscito ad arrivare alla fine di questo pre-cut assolutamente inutile! Passiamo quindi a vedere…

…il grandissimo ritorno di River Song e dei Weeping Angel! 😀

In un museo del futuro, il Dottore trova un messaggio che inizia con “Hello Sweetie”. Gliel’ha lasciato 12.000 anni prima River Song, che noi vediamo sfuggire in maniera rocambolesca da un’astronave… fiduciosa che avrebbe trovato il Dottore pronto ad accoglierla nello spazio. L’astronave in questione però, poco dopo precipita alla Bad Wolf Bay su un pianeta e si schianta sopra delle catacombe dell’estinto popolo nativo. Il Dottore e River continuano a beccarsi come moglie e marito, per la gioia di Amy. Arrivano dei preti-soldati (la chiesa si è evoluta) e si scopre che quell’astronave trasportava un Weeping Angel. Dopo un incontro ravvicinato di Amy con la proiezione di un Angelo (a quanto pare un’immagine di un Angelo diventa un Angelo), i nostri eroi si avventurano nelle catacombe… catacombe piene di statue, il nascondiglio perfetto per un angelo di pietra. Ma un dettaglio sfugge a tutti finché non è troppo tardi: gli abitanti del pianeta avevano due teste… perché le statue ne hanno solo una? Perché sono tutti Weeping Angel! Avendo passato secoli senza fonti di sostentamento sono messi molto male, ma le perdite radioattive del motore del relitto dell’astronave li stanno facendo riprendere. Non solo, l’Angelo dell’astronave uccide (!) dei soldati per poter comunicare attraverso di loro… e sembra che Amy si stia in qualche modo trasformando in statua, dopo averlo fissato negli occhi. Come si salveranno?

Fin dall’annuncio del ritorno dei Weeping Angel, l’interesse per questo episodio è stato massimo. Blink ha vinto qualsiasi premio che potesse vincere ed era abbastanza prevedibile che si sarebbe finiti col confrontare gli episodi. Ma il Moff, che stupido non è, ha fatto un episodio completamente diverso da Blink, per cui in realtà confrontarli ha poco senso. Come ha detto lui stessso in un’azzeccata metafora, se Blink è Alien, questo è Aliens. Ora c’è solo da sperare che nessuno faccia Alien 3 e 4.
Era comunque scontato che i Weeping Angel sarebbero tornati prima o poi. Non ha molto senso non far mai ricomparire un buon cattivo in DW. Tutti i cattivi riappaiono prima o poi e l’aver fatto un’ottima prima comparsa non significa che non si debbano più vedere. Basti pensare ai Dalek, il loro primo episodio del 1963 era davvero ottimo, ma c’era molto più da dire! Devo anche aggiungere che personalmente non trovo i Weeping Angel così spaventosi. Né qui, né in Blink. O meglio, sono spaventosi in maniera sottile, molto creepy, ma non da non dormire la notte. Per quanto possa capire che un bambino li trovi davvero spaventosi ed è quella la cosa più importante. In effetti quando avevo 5 anni i Cybermen mi terrorizzavano…

Ma parliamo invece dell’altro grande ritorno dell’episodio… River Song! E ovviamente arriva accompagnata da un’altra carriolata di misteri! Perché in realtà sarebbe stata prigioniera? Perché il Dottore non l’aiuterebbe se lo sapesse? Perché, perché, perché… e ovviamente non ci pensano nemmeno lontanamente ad accennare una risposta alla classica domanda “Chi è River Song?” Anche se per un breve attimo il simpatico Dottore fa prendere un colpo a Amy e a tutti noi, rispondendo “Sì” a quella che sembrava essere la domanda “È tua moglie?”… e invece la domanda era un’altra. Chissà… Moffat dice che quando prima o poi si scoprirà chi è non sarà la cosa più ovvia. Ma che altro potrebbe dire? Be’, potrebbe stare zitto…
Una piccola cosa è stata spiegata però, cioè come avesse fatto River a riconoscere subito il Dottore in Silence of the Library, pur non avendolo mai visto con quella faccia: molto semplicemente ha delle foto di tutte le sue facce nel diario-TARDIS. A volte le risposte più semplici sono quelle vere.

Ho notato che qualcuno si è scandalizzato del fatto che il tipico Wvorp wvorp del TARDIS sia in realtà semplicemente il freno a mano inserito. Come se non si potesse scherzare su queste cose. Ma, gente, parliamo di una macchina del tempo che ha l’aspetto di una cabina telefonica perché gli si era bloccato un circuito (e poi lui ci ha preso gusto e l’ha lasciata così). Non è che d’ora in poi… smetterà di tenere il freno a mano. È solo un particolare divertente che ci fa capire che River Song sul TARDIS deve averci passato parecchio tempo. Come quando ha rivelato al Dottore che per aprirlo bastava che schioccasse le dita. Piccole perle che rendono episodi come questo ancora più memorabili.

Un’altra cosa curiosa che ho notato è come molti abbiano commentato positivamente le interpretazioni di Matt Smith e Karen Gillan in questo episodio… di come si veda che si sentono ormai a loro agio nei loro nuovi panni. Solo che… questo è stato il primo episodio che hanno girato, con le riprese alla ex-Bad Wolf Bay proprio il primissimo giorno di riprese. E quindi com’è la faccenda? Poi sarebbero… peggiorati? O magari è semplicemente una questione psicologica dove gli spettatori stanno cominciando ad abituarsi a loro? Personalmente continuo a ritenere il primo episodio quello con i migliori Dottore ed Amy, ma lì erano entrambi volutamente sopra le righe per ovvi motivi. Qui Amy si mostra più “bimba” che si aggira tra le meraviglie… e per fortuna non salva la situazione per la terza volta di fila (almeno, non ancora). Salva se stessa dal Weeping Angel digitale, ma questo è più normale. E ha un comportamento più spontaneo a realistico forse che nei precedenti due episodi, dove già sembrava una viaggiatrice del tempo di vecchia data (per quanto conosce il Dottore da 14 anni, bla bla). Fra l’altro viene anche sottolineato chiaramente che non ci sono state altre avventure “off-screen” tra gli episodi andati in onda finora. Niente libri, niente fumetti, niente videogiochi (anche se in effetti il videogioco debutterà a breve e sarà in qualche modo canon!). Sono anche magnifiche le reazioni di Amy alla presenza di River Song; come Donna prima di lei, è divertita da questa misteriosa donna del futuro e si immagina subito che sia la moglie del Dottore, anche se gli altri due restano su un generico no-comment.

Alla fine dell’episodio ci troviamo di fronte al tipico cliffhanger da episodio doppio di Steven Moffat: il L’Undicesimo Dottore, Amy, River e altri (il Decimo Dottore, River e altri) (Il Nono Dottore, Rose e Jack) sono circondati da Weeping Angel (dai Vashta Nerada) (da umani mutati con le maschere antigas) che vogliono ucciderli. Il che vuol dire che sfuggiranno al terribile pericolo in 10 secondi netti e in maniera molto semplice all’inizio del prossimo episodio.

Quindi, per farla breve, per ora questo episodio soddisfa le attese pienamente, con un soddisfacente ritorno di un grande personaggio del passato e un soddisfacente ritorno di un grande cattivo del passato. Ma è solo una prima parte, chissà cosa ci attende questo sabato!

Note:
Blink ormai ha qualche anno, e nel frattempo, tutti noi abbiamo pensato al modo più ovvio per non “blinkare”: chiudere forzatamente un occhio alla volta. Ed Amy… lo fa! Ma sottolinea anche quanto sia difficile farlo.
– Questo è ovviamente il “Crash of the Byzantium” citato da River Song in Silence of the Library. Chissà se in futuro vedremo il picnic su Asgard o questi nuovi “Bone Meadows”…
– In Galles hanno una sola spiaggia, anche se questa volta siamo una ventina di metri più in là. Più o meno dove Merlin e ArthAH si sono fatti una bevuta una volta. E questo perché… in Galles c’è una sola spiaggia. E io la amo.
– Come mai Sally Sparrow ha potuto fotografare tranquillamente i Weeping Angel, l’altra volta? E perché quelli si potevano guardare negli occhi senza problemi? Probabilmente con la solita scusa, “erano dei morti di fame la volta scorsa, ma questi di adesso sono cazzutissimi!”
– Tre soldati-preti sono… morti? Naah, li salveranno in qualche modo nel prossimo episodio. Altrimenti non varrebbe il classico “Everybody lives!” di tutti gli episodi di Moffat di Doctor Who. Anche se prima o poi presumibilmente finirà!
– Mi sarebbe piaciuto trovare una screencap, ma il tempo per passare al setaccio 5 stagioni in DVD non ce l’ho: Karen è vestita esattamente come era vestita Lynda Day, la protagonista della prima serie di Steven Moffat, Press Gang (1989-1994). O almeno, io ho questo chiaro ricordo, magari ho le allucinazioni. Allora faceva molto anni Novanta, ma ora su Amy fa molto *_________*.
– Alla fine ho scelto come screencap un’espressione di Karen che ho trovato fin subito meravigliosa. Mentre il Dottore imita il suono del freno del TARDIS (magnifico pure lui). Dura una frazione di secondo… per cui don’t blink, o ve la perderete!

The Time of Angels è stato scritto da Steven Moffat.

(Grazie a Morry per l’aiuto!)


Torna subito il Moff con la prima parte di questo fantastico episodio doppio. E con lui ritornano vecchie conoscenze.

In replica .

Ricordate anche che

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio (insieme al successivo, attenzione, spoiler!)

Ecco il trailer dell’episodio:

4×09 – Forest of the Dead

"Hey! Who turned off the lights?"Episodio: 4×09;
Titolo:  Forest of the Dead;
Titolo italiano: Frammenti di memoria;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Steven Moffat.

Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non esiste più, copiamo qui il post originale:

“When you run with the Doctor, it feels like it’ll never end. But however hard you try you can’t run forever.”

Dopo un’intera settimana di ansia e curiosità e supposizioni dopo la prima magnifica parte di questo episodio doppio, Forest of the Dead arriva e ci lascia tutti quanti a bocca aperta! Ora, se dal 2010 tutti gli episodi saranno così ci verrà una sincope o qualcosa del genere… ma temo (o forse dovrei dire “spero?”… naa, noi vogliamo soffrire così, siamo masochisti!) non sia possibile tenere questi livelli per anni interi e che quest’uomo si darà una calmata!

Comunque, scopriamo finalmente chi è River Song? Scopriamo in che rapporto è con il Dottore? Diamo un’occhiata agli spoiler nel suo diario?

…ma ASSOLUTAMENTE NO, bastardone d’un Moffat! Uff!

Okay, andiamo in ordine… i nostri “eroi” erano pressati dallo scheletro nella tuta, e come se ne escono? Con la pistola quadrata di Jack (già, a quanto pare quella non è come la pistola di Jack, è proprio la sua… lasciata da Jack sul TARDIS alla fine della prima stagione e recuperata da River Song in seguito). Fuggono così in un’altra stanza della biblioteca e River Song, per conquistarsi la fiducia del Dottore gli sussurra una misteriosa parola nell’orecchio. E da quel momento in poi il Dottore, dopo aver avuto per qualche secondo un’espressione abbastanza stravolta, si fida di lei. Cosa mai gli avrà rivelato? Grazie al cielo questo poi lo scopriamo… o meglio, non le parole esatte (figurarsi) ma l’argomento.

Lasciamo ancora un po’ di suspance a riguardo e passiamo a Donna. Ma come, non era morta? Naturalmente non ci aveva creduto nessuno, anche se i trailer dell’episodio avevano abilmente evitato di anticiparci la sua parte di storia! Donna ricompare… nel televisore della bambina, che per comodità inizierò da subito a chiamare CAL, spiegando il perché dopo. Nel bel plasma di CAL si vede quindi Donna che arriva in ambulanza in una specie di istituto, dove viene ricoverata. E dopo qualche mese (o “stacco”, vedi dopo) si trova davanti il dottor Moon. La sua prima reazione è “machicazzèquesto?”, ma poi… “si ricorda” che è il medico che l’ha in cura da mesi. I due decidono di andare a fare una passeggiata, stacco sulla passeggiata e… Donna si rende conto dello stacco. Ma il dottor Moon la distrae… decidono di scendere al fiume, stacco sul fiume e… Donna si rende conto dello stacco (okay, okay, abbiamo capito il concetto…). Al fiume Donna conosce un tizio, Lee, balbuziente e che fa subito colpo su di lei. Qualche veloce stacco dopo, i due sono sposati, sono passati 7 anni e hanno due bambini, chiamati Joshua ed Ella (casualmente come il figlio di Steven Moffat e una sua amica),

Durante una conversazione con il dottor Moon, per un attimo questo scompare e al suo posto compare il Dottore che sta pasticciando con il suo cacciavite sonico… i due si vedono, ma poi lui scompare e ricompare il dottor Moon, che in pochi secondi fa scordare tutto di nuovo a Donna.

Il Dottore nel frattempo ha trovato che qualcosa interferisce con il suo cacciavite, e questo qualcosa è proprio la luna (“Moon“, eehhh) del pianeta. Non è una luna reale, spiega Lux (che, ricordiamolo, è il proprietario della Biblioteca), è una specie di antivirus del sistema. Anita però (una delle assistenti di River Song) deve interrompere l’amabile conversazione: ha due ombre. Il Dottore le fa mettere il casco e le oscura la visiera, sperando così di ingannare i Vashta Nerada.

Nella sua vita virtuale una sera (cioè qualche minuto dopo le scene precedenti) Donna riceve un messaggio da una donna misteriosa, tutta vestita di nero, e con la faccia coperta da un velo. Le due si incontrano il giorno dopo (cioè, uno stacco dopo) al parco giochi, dove Donna porta i bambini. La signora in nero non è altri che la signorina Evangelista. Che le spiega tutto sulla realtà virtuale dove stanno vivendo. Donna è lì “completamente”, essendo stata intercettata dal teletrasporto che conteneva tutti i dati relativi a corpo e mente, mentre lei è stata raccolta dal suo comunicatore via wi-fi dopo la morte, e quindi ha avuto qualche problema di trasposizione… è diventata molto più intelligente, ma la sua faccia ne è uscita deformata (da cui il velo. La faccia, che vediamo per qualche secondo, è abbastanza impressionante, anche se è solo un effetto abbastanza “photoshopposo”). Donna non le vuole credere, anche di fronte alle prove che la signorina Evangelista le mostra: i bambini. I suoi bambini sono infatti identici a tutti gli altri bambini presenti al parco giochi (per risparmiare memoria il computer li ha generati tutti così).

Come potete immaginare ci avviciniamo al momento “Donna piange” della settimana, infatti una volta sentite queste cose, nonostante non voglia, smette di credere ai suoi bambini, e questi scompaiono.

Il Dottore intanto è riuscito a mettersi in contatto con i Vashta Nerada, che comunicano attraverso i comunicatori delle loro vittime scheletriche. Gli rivelano che loro sono nati lì… ma i Vashta Nerada vengono generati da delle spore negli alberi, com’è possibile che siano nati lì, che di alberi non ce ne sono? … … … Bravi, avete capito. I libri. Sono stati generati dai libri, che erano stati effettivamente stampare tutti appositamente per la Biblioteca, per cui presumibilmente da alberi di un’intera foresta di Vashta Nerada. Che culo!

Durante questo colloquio, anche Altro Dave viene fatto fuori, e il Dottore riesce a scappare per il rotto della cuffia (per una botola anche troppo provvidenziale!) e raggiunge River Song, Lux e Anita che erano andati avanti. Mentre cerca di tranquillizzare Anita, il Dottore si rende conto che il messaggio che riportava i 4022 “salvati” non aveva molto senso… se non considerando “salvati” in senso informatico. Facendo due più due si rende conto di cosa era successo 100 anni prima. I Vashta Nerada attaccano, tutti si teletrasportano, ma il computer non ha un posto sicuro dove farli riapparire. Per cui li “salva”, li tiene in memoria… e sono tutti ancora lì, sull’”hard disk” nel nucleo del pianeta.

Intanto CAL ha seguito tutte le avventure di Donna, ed è estremamente contrariata da quello che le ha rivelato la signorina Evangelista… col telecomando fa sparire, durante una crisi isterica, suo papà e poco dopo anche il dottor Moon, che era intervenuto per calmarla. Disattivando in questo modo l’antivirus, fa partire un allarme nella Biblioteca: 20 minuti all’autodistruzione.

A questo punto Lux decide di spiegare quello che sa al Dottore. Vanno nel nucleo del pianeta dove incontrano il nodo principale… CAL: Charlotte Abigail Lux. La figlia di suo nonno. La bambina, 100 anni prima, era malata, così suo padre le fece costruire la Biblioteca (amava leggere), e la “salvò” così, una vita eterna con tutto lo scibile umano a disposizione. Quando i Vashta Nerada hanno attaccato, CAL ha cercato di salvare tutti, ma questo ha causato una crisi nel sistema e una specie di amnesia, portando quindi alla situazione corrente.

Il Dottore decide di connettersi al computer per fornire la memoria aggiuntiva (la sua) che serve per scaricare tutte le persone (e ripristinare quindi il funzionamento corretto di CAL). I Vashta Nerada ormai però hanno preso anche Anita… e il Dottore fa un patto con loro. Li perdonerà se lasceranno passare le persone che torneranno dal teletrasporto. Vista la poca collaborazione dei Vashta Nerada, il Dottore suggerisce loro anche di informarsi su di lui usando la Biblioteca… e dopo questo consiglio i simpatici Vashta si ritirano con la coda fra le gambe (vabbe’, è una metafora) e gli danno un giorno di tempo.

Il Dottore sarebbe pronto a collegarsi, non fosse che River Song lo stende con un cazzotto. Quando si risveglia, ammanettato a un palo (Ragazze, non fatevi venire strane idee, ora. O meglio, fatevele venire, ma non condividetele… Ripensandoci… condividetele pure), è lei che si sta collegando al computer. Lei sa che farlo vuol dire sacrificarsi, e non può lasciare che il Dottore muoia prima di conoscerla. Scopriamo che prima gli aveva sussurrato il suo nome (il nome del Dottore! mistero!) nell’orecchio e a quanto pare questo enorme segreto si può rivelare solo in un’unica, estrema situazione (non sappiamo quale). Scopriamo che il cacciavite glielo aveva regalato l’ultima volta che si erano visti (in modo che lei l’avrebbe avuto in questa storia, non fa una grinza).

Giusto allo scadere del conto alla rovescia River Song chiude il collegamento… e le 4022 persone ricompaiono in Biblioteca. Donna cerca il suo Lee, ma non trovandolo si convince che era un’illusione come i bambini. Invece è reale, ma lei non lo vede e lui viene teletrasportato via prima di riuscire a farsi notare da lei… balbettando non riesce a chiamarla! Che cosa triste, chissà se lo recupereranno prima o poi. Per quanto i sette anni fossero un periodo falso, sembravano una bella coppia. Meglio del tizio che stava per sposare in The Runaway Bride, comunque.

Donna vorrebbe sapere come mai River Song aveva fatto quella strana faccia quando aveva sentito il suo nome… e volendo hanno il suo diario a disposizione, per scoprirlo… ma leggerlo sarebbe spoiler, per cui decidono di abbandonarlo lì. Stanno abbandonando anche il cacciavite, quando il Dottore improvvisamente si rende conto che ci doveva essere qualche altro motivo per averle lasciato il cacciavite… in fondo lui ora ha anni e anni per pensare a un metodo con cui salvarla! Apre il cacciavite e… trova un altro di quei “comunicatori” che trattengono le onde cerebrali dopo la morte. Dopo una corsa allucinante fino al nucleo il Dottore riesce a collegare il cacciavite al computer e a salvare al suo interno l’essenza di River Song.

Che si risveglia all’interno della realtà virtuale, ora del tutto funzionante, con CAL, il dottor Moon e tutta la sua squadra, recuperata anch’essa in extremis. In un certo modo, anche questa volta, “tutti vivono”, come in The Doctor Dances.

Certo, qualcuno potrebbe stare a sindacare che questo non è il modo di vivere e che l’”anima” (chi ci crede) non passerebbe certo in un disco fisso. Ma non Steven Moffat, visto che non ci crede per cui… “tutti vivono” davvero.

Quindi, alla fine non c’è stata nemmeno un’occhiatina nel diario… personalmente me l’aspettavo, anche se non mi aspettavo nulla di sconvolgente. Forse sarebbe stato troppo facile cedere alla tentazione.
Ed è pure rimasto un segreto il ruolo reale di River Song. Direi che è escluso (ma lo era già settimana scorsa, a dirla tutta) che sia qualcuno di noto… rimane da capire se è, come molti pensano, la futura moglie del Dottore, un’amica, una companion o cos’altro. Ovviamente, per come ha lasciato le cose Steven Moffat, può essere qualsiasi cosa (mica scemo, si tiene aperta ogni possibilità, nella remota e improbabile ipotesi che prima o poi recuperi il personaggio), ma personalmente rimango della mia idea: una ex-companion, che ora lo chiama ogni tanto (come Martha), ma che ha una vita sua. Altrimenti non si spiegherebbe perché ha dovuto “chiamarlo” e perché non si sconvolge per la faccia diversa. Magari son divorziati. 😛
Inoltre, è vero che le ha rivelato il nome, ma a quanto pare l’occasione in cui questo si fa sembra essere una cosa terribile… cos’è, tutti scapoli impenitenti che gridano terrorizzati al solo sentire la parola “matrimonio” su Gallifrey? 😛 Inoltre… il Dottore in teoria s’è già sposato, essendo nonno (okay, non è obbligatorio, ma comunque probabile) e questa misteriosa occasione della rivelazione del nome a quanto pare può avvenire una sola volta nella vita (non esiste divorzio per i Time Lord?).
Quindi… boh, la teoria della moglie mi sembra fare acqua da tutte le parti. La “mia” teoria invece regge un poco meglio… pensate a una Donna o a una Martha al posto di River Song… non si sarebbero comportate nello stesso identico modo? Io dico di sì. Comunque tutto può essere, e non lo sapremo mai. E se lo sapremo sarà fra chissà quanti anni, per cui mettiamoci il cuore in pace.

Mi son posto un piccolo dubbio stupido sul finale… com’è che la signorina Evangelista ha la faccia normale? Certo, con la faccia deforme sarebbe stato un happy ending abbastanza curioso, ma… chissà. Forse CAL, ora perfettamente funzionante, è riuscita a ricostruirle la faccia correttamente, magari attingendo ai ricordi degli altri. Chissà però che fine ha fatto il suo intelletto! Credo avrebbe preferito tenerselo!
Ecco, un’altra cosa di notevole in questo episodio è che anche tutti i personaggi secondari restano bene impressi nella memoria. Dai due Dave, ad Anita, alla signorina Evangelista a Lux. Per non parlare del dottor Moon, magnifico personaggio che, nonostante per buona parte della storia non faccia altro che alterare i ricordi di Donna e di tutti, non appare nemmeno per un momento minaccioso o “cattivo”. Bravissimo anche l’attore. Ovviamente non cito nemmeno CAL o River Song perché è fin troppo ovvio.

Menzione finale, ancora una volta, per la magnifica colonna sonora. Murray Gold si fa perdonare la “normale” prima metà della stagione, con una sfilza di temi nuovi e con il ritorno del fantastico “Doctor’s Theme” risalente alla prima stagione e ormai raramente sentito (sostituito quasi sempre dal “Doctor Forever” di Human Nature). Okay, la smetto con questi dettagli da fanatico delle colonne sonore.

Insomma, questo episodio doppio, come previsto, è stato tranquillamente il migliore della stagione finora. Ora c’è da vedere cosa succederà nel prossimo mese… sicuramente ne vedremo delle belle.

“Forest of the Dead” è stato scritto da Steven Moffat (ma va??).

(Grazie a Morry per l’aiuto)

5


E, incredibilmente, la parola spoiler è stata correttamente tradotta con… spoiler!. (Non commentiamo invece entrambi i titoli italiani di questo doppio episodio… “Silenzio in biblioteca” e “La foresta dei morti”, per motivi non noti a noi comuni mortali, non erano evidentemente opzioni possibili.)

In replica .

Ricordate anche che

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio.

Il trailer italiano:

4×08 – Silence in the Library

Il Dottore e River Song.Episodio: 4×08;
Titolo:  Silence in the Library;
Titolo italiano: Le ombre assassine;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Steven Moffat.

Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non esiste più, riportiamo il post direttamente qui.

Donna: Isn’t travelling with you one big spoiler?
The Doctor: I try to keep you away from major plot developments.

E finalmente il Moff è tornato! Steven Moffat, l’autore di “The Empty Child”/”The Doctor Dances”, “The Girl in the Fireplace” e “Blink”, e futuro (dal 2010) showrunner di Doctor Who, torna con questo episodio doppio, e come al solito mantiene le promesse. O per lo meno inizia a farlo visto che siamo solo alla prima parte e naturalmente tutto potrebbe (s)cadere nella seconda… ma visti i precedenti le probabilità sono davvero infinitesimali!
Quindi, visto che uno dei temi toccati dalla puntata sono proprio gli spoiler (è spoiler dire che si parla di spoiler?) andiamo a vedere cos’è questa fantomatica biblioteca silenziosa!


O meglio la Biblioteca, con la B maiuscola. Infatti è un intero pianeta, dove sono raccolti tutti i libri mai scritti nella storia dell’uomo. Il Dottore però non li fa leggere a Donna… molti per lei sarebbero spoiler e non ci si deve spoilerare! Bellissima frecciatina del Moff a quelli che spoilerano e che si spoilerano.

Siamo, ancora una volta, nel 51° secolo (anche se non c’è nessun Capitan Jack) e il Dottore ha deciso di portare Donna a visitare questo pianeta-biblioteca. In realtà la sua decisione nasce da un messaggio anonimo che ha ricevuto sulla sua psychic paper che gli diceva di andar lì.
Così i due giungono alla Biblioteca, ma c’è qualcosa che non va, infatti non c’è in giro nessuno. Sul pianeta risultano infatti solo due forme di vita umanoidi (loro), e più di un milione di milioni di altre imprecisate forme di vita.

Chiedono informazioni a un “nodo” (dei punti informazione con facce umane… letteralmente umane, donate dai morti. Pratica comune in quel secolo) e scoprono che c’è un vecchio messaggio del capo bibliotecario che li mette in all’erta e consiglia loro di scappare e di “contare le ombre” per potersi salvare. E in effetti sembra che ci siano alcune strane ombre, generate non si sa bene da quale luce, e il Dottore consiglia a Donna di stare lontana dalle ombre.

Così, dopo aver toccato la paura dell’assenza dei genitori (“Are You my Mummy?”), quella dei mostri sotto il letto (con Madame de Pompadour) e quella delle statue (i Weeping Angels) arriviamo forse alla più grande paura dei bambini, quella del buio!

Ma lasciamo un attimo da parte le vicende del Dottore e di Donna e passiamo invece a una bambina, che in quella che sembra essere la normale tranquillità di casa sua (una casa nel nostro tempo, non del 51° secolo) ha un colloquio con l’enigmatico dottor Moon, che sembrerebbe, a prima vista, essere uno psicologo, ma che sicuramente è ben altro.
La bambina quando chiude gli occhi si ritrova in quella che chiama la sua biblioteca… e a un certo punto si trova di fronte il Dottore e Donna.

Il Dottore e Donna però non trovano lei, ma quella che sembra essere una telecamera di sicurezza, che si disattiva (la bambina ha riaperto gli occhi). I tentativi del Dottore di riattivarla fanno male alla bambina e le sue urla di protesta vengono inviate al Dottore sottoforma di messaggi che appaiono sul led della telecamera. Perplesso e dispiaciuto, il Dottore smette.

Ancora non ci è dato a sapere chi sia la bambina (o il dottor Moon, o il padre della bambina), ma questa sua connessione con la Biblioteca potrebbe portare a pensare che in realtà la bambina altro non sia che il computer centrale del pianeta… o qualcosa di simile. Il dottor Moon, infatti, rivela privatamente alla bambina che la sua realtà è una menzogna e che i suoi incubi sono reali (e la povera bambina si spaventa un sacco… ovviamente! Pensate voi se vi avessero detto una cosa così da piccoli!).

Tornando sul pianeta, il Dottore e Donna non restano soli a lungo, vengono infatti raggiunti da un gruppetto di archeologi equipaggiati con tute spaziali e con tanto di finanziatore della spedizione (il signor Lux, la cui famiglia possiede la Biblioteca) e relativa segretaria (la signorina Evangelista).
Il capo degli archeologi e la professoressa River Song… che mostra di conoscere molto bene il nostro Dottore, anche se è chiaro che lui invece ancora deve conoscerla. Concetto semplicissimo anche se Donna deve farselo ripetere 50 volte per capirlo!

È stata lei a chiamare il Dottore con la psychic paper, ma ha sbagliato a mandare il messaggio raggiungendo il Dottore troppo presto nella sua linea temporale.

River Song (chiamarla solo River mi inquieta, scusate! Di River per me ce n’è solo una!) ha una specie di diario a forma di TARDIS in cui sembrerebbero esserci elencati tutti (?) gli avvenimenti della vita del Dottore (?). O forse di lei con il Dottore (?). Lo consulta infatti per cercare di inquadrare il periodo in cui l’ha intercettato… e non riesce, rendendosi infatti conto che lui è “giovanissimo”, nonostante le sue proteste in senso opposto (in effetti… ha 900 e passa anni. Che lei l’abbia conosciuto quando ne avrà 50.000??). (Scusate i tempi verbali, ma non esistono in italiano forme corrette per esprimere questi concetti!)

Il Dottore vorrebbe saperne di più e vorrebbe dare un’occhiata al diario, ma lei non glielo permette. Sono spoiler per lui, ed è stato lui stesso (nel futuro) a creare questa “regola” anti-spoiler.

River Song ha pure un cacciavite sonico! E a quanto pare gliel’ha dato lui… e lui non dà mai i suoi cacciaviti sonici a nessuno!

Comunque… la spedizione è arrivata 100 anni dopo la sparizione di tutti quanti dal pianeta (non è stato facile superare i protocolli di sicurezza) e a quanto pare, nell’ultimo messaggio prima della sparizione, risultava che “4022 persone erano state salvate e non c’erano sopravvissuti”, per quanto questo possa risultare contradditorio.

Cercando di collegarsi con il centro dati, oltrepassando i circuiti di sicurezza, fanno suonare il telefono (??) nella casa della bambina. Ma solo lei lo sente squillare, e non fa in tempo a rispondere. Il Dottore prova un altro metodo… e compare sullo televisore al plasma della bambina. Lei lo riconosce come l’uomo che era apparso nella sua biblioteca, ma la comunicazione cade quasi subito. La bambina cerca di far ricomparire l’immagine usando i tasti del telecomando, inclusi quelli inutili che non usa mai nessuno, ma riesce solo a far cadere violentemente dalle librerie della biblioteca un sacco di libri… addosso al Dottore e agli altri.

Nel frattempo, la signorina Evangelista (una bella ragazza non particolarmente brillante, e per questo un po’ emarginata dagli altri) trova un passaggio (aperto inconsapevolmente dalla bambina col telecomando) e, visto che nessuno le dà retta, ci entra da sola. Arriva in una stanza e…

Le discussioni degli altri vengono interrotte da un urlo. Si precipitano tutti nella stanza dov’era finita la signorina Evangelista per trovare… uno scheletro. Che indossa una tuta tutta sfilacciata e un comunicatore ancora attivo. È ovviamente quello che rimane della signorina Evangelista. E non solo, quei comunicatori possono trattenere un eco della persona, per un breve periodo di tempo dopo la morte… assistiamo così a un breve, ma intenso dialogo tra Donna (l’unica ad averle dato retta da viva) e la signorina Evangelista nei suoi ultimi momenti. Questo ci dona anche il settimanale momento del “se Donna non piange e non vede qualcosa di orribile non è contenta“, ormai immancabile!

Il Dottore è ormai giunto a una conclusione sulle creature che infestano la Biblioteca. Sono Vashta Nerada. Una razza di “ombre mangiatrici di carne”. Sono presenti su tutti i pianeti (anche la Terra), ma in genere sono molto più discreti, si nutrono di animali morti in incidenti e cose simili, limitandosi a far sparire qualcuno ogni tanto. Qui invece hanno proprio invaso l’intero pianeta, una cosa mai vista prima.

L’unica arma contro i Vashta Nerada è la fuga, non si possono combattere. E l’intenzione è quindi quella di scappare… non fosse che uno del team (di nome Dave, ma chiamato “Giusto” Dave, perché anche un altro si chiama Dave, o meglio, essendo arrivato dopo, “Altro” Dave, appunto) si ritrova con due ombre. È stato preso, ormai c’è ben poco da fare. Il Dottore deduce che ci dev’essere un teletrasporto nei paraggi e Donna lo trova. Il Dottore così fa tornare Donna al sicuro sul TARDIS (o almeno così lui crede, in realtà viene intercettata da qualcosa e scompare) e cerca di fare qualcosa per salvare Giusto Dave… ma è troppo tardi, i Vashta Nerada lo spolpano e rimane lo scheletro nella tuta che si mette a inseguire gli altri, che scappano. Durante la fuga il Dottore si accorge, con il cacciavite sonico, che Donna non è giunta al TARDIS e interroga un nodo sulla sua posizione… quando il nodo, che era voltato, gira la testa rivela il volto di Donna, e gli dice che Donna ha lasciato l’edificio, e che è stata “salvata”.

Rimaniamo quindi con questo cliffhanger, mentre i “nostri” sono inseguiti dallo scheletro e Donna è diventata un nodo!

Allora, la domanda che sorge spontanea dopo tutto questo è… chi cacchio è River Song??? A parte la dottoressa Corday di ER, intendo, ma questo non credo sia rilevante. A meno che Steven Moffat non voglia suggerirci che Ciccio Greene è una futura incarnazione del Dottore. Infatti una teoria è che River Song, vista la sua confidenza con il Dottore, possa essere una moglie futura del Dottore (probabilmente di una linea temporale che verrà spazzata simpaticamente via nel prossimo episodio). Poi c’è chi dice che River Song è Martha (?) o persino Jack (??), ovviamente per la frase che dice nel “next” sulla fine dell’universo, ma direi che è un po’ esagerato. E ovviamente c’è chi dice che è Rose, giusto perché mancava solo lei dalle possibilità e non era giusto escluderla o si sarebbe offesa!

Secondo me, da come si comporta e da quello che dice, non credo né sia qualcuno di loro, né sia sua moglie, e non credo nemmeno sia una futura “semplice” companion, quanto piuttosto una sua amica con cui ha viaggiato e si è ritrovato ad avere delle avventure magari più volte. Un po’ come ora Martha. O come Jack.
Vedremo quali di queste teorie (probabilmente tutte quante) verranno spazzate via tra qualche giorno! Poi magari è semplicemente una truffatrice, chi lo sa? Certo è che quel “diario” pieno di spoiler è davvero intrigante… sicuro come l’oro che ci daremo un’occhiata la prossima settimana!

Il cliffhanger finale ricorda molto quello di “The Empty Child”, chissà se ne uscirà in maniera brillante come quella volta (il Dottore che mandava tutti in camera loro, con tono risoluto!). Sicuramente sarà qualcosa di meno scontato di “Rompiamo il vetro per salvare Wilf“.

C’è un minuscolo riferimento a Rose in una scena… mentre il dottor Moon sconvolge la bambina dicendole che i suoi incubi sono reali, sul muro che si vede dietro a lui ci sono due disegni… una ragazza bionda e un lupo (-> Bad wolf). Speriamo in un riferimento un po’ più concreto la prossima settimana, tenendo anche conto che sul sito della BBC, nelle due settimane che attendevano l’episodio, c’era un’animazione in flash del diario che mostrava, ogni mezzanotte, il volto di Rose!

L’episodio, comunque, è bellissimo, anche se è solo una prima parte… l’ambientazione è fantastica, persino gli effetti speciali del pianeta-biblioteca sono magnifici. Anche la fotografia è molto bella (in genere dire “la fotografia è bella” è come dire “il film fa schifo”, ma in questo caso, per la questione delle ombre, vuol dire proprio che la fotografia è bella!)

Infine… applausi a Murray Gold, per il quale ritiro la mia lamentela di qualche episodio fa sulla poca nuova musica quest’anno! Questa settimana la musica era (quasi) tutta nuova e fantastica! Attendiamo il CD al più presto!

Ora restiamo in religiosa attesa della conclusione!

“Silence in the Library” è stato scritto da Steven Moffat (ma forse l’avevo già accennato…)

(Grazie a Morry per l’aiuto)

5


SPOILER!

Non so come tradurranno questa parola (Anticipazione?!? Come suona male…), secondo il mio punto di vista non dovrebbero, ma aspetto qualcuno che me lo riferisca.

Comunque sappiate che questa sarà una delle parole principali di questo episodio.

Dottore: Questi libri vengono dal tuo futuro. Non leggere oltre… Ti rovini le sorprese. Come sbirciare la fine.
Donna: Viaggiare con te, non è come un grosso spoiler?
Dottore: Cerco di tenerti lontana dagli sviluppi principali della trama. Anche se, ad essere onesti, non sono molto bravo…perché sai cosa? Questa è la più grande biblioteca dell’universo.

Tutto questo è strettamente legato ad un nuovo personaggio che qui farà la sua entrata in modo decisamente prorompente “Professoressa River Song, archeologa” segnatevi questo nome, perchè questa non sarà l’ultima volta che la vedrete…e non aggiungo altro perchè altrimenti sarebbe…SPOILER!

In replica .

Ricordate anche che

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio.

Il trailer italiano: