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Doctor Who 8×08 – Mummy on the Orient Express

Mummy on the Orient Express

Una mummia.
Sull’Orient Express.
Nello spazio.

Se tutto ciò vi suona familiare, non è Matrix che non funziona, ma una vecchia idea accennata anni fa e portata a compimento solo ora. Ma questo lo sapete già a tutti, che scrivo a fare?

Il Dottore e Clara fanno un viaggio d’addio insieme, visto che lei ha deciso di andarsene… e lo fanno su una replica dell’Orient Express nello spazio. Il viaggio però è funestato da alcune misteriose morti: una mummia, che solo il malcapitato destinato a morire può vedere, appare e dopo 66 secondi uccide il suddetto malcapitato. Mentre Clara, intrappolata in un vagone, è costretta a riflettere sulle sue scelte e sul suo rapporto con il Dottore, quest’ultimo investiga arrivando a scoprire che la mummia in realtà era un soldato di un’antica guerra e che bastano le parole “Ci arrendiamo!” per fermarlo. Tutto bene quel che finisce bene, Clara cambia idea e rimane con lui.

Svisceriamo subito l’unico problema dell’episodio: il repentino cambio di idea di Clara alla fine dell’episodio. Anche il Dottore ne è sorpreso (e felice). Sia chiaro che era l’unica soluzione sensata e che era stata suggerita già alla fine dello scorso episodio da Danny, quando dice a Clara che non poteva andarsene incazzata, che doveva farlo da calma e tranquilla. E, seriamente, come si può pensare di andarsene dal TARDIS quando si è calmi e tranquilli? (Se non vi chiamate Martha Jones, ma quello era un discorso completamente diverso). Nell’episodio però questo cambiamento risulta molto improvviso e sembra dovuto a una chiamata di Danny abbastanza innocua (perché Clara dovrebbe capire da quella chiamata che per Danny è tutto okay? Avrebbe dovuto capirlo anche prima).

Il problema principale credo sia da imputarsi non tanto a questa puntata quanto all’assenza di una puntata precedente senza Clara. Non ho problemi con le cose che accadono (o, come in questo caso, che non accadono) off-screen, ma il passaggio tra il finale dello scorso episodio e l’inizio di questo è troppo brusco. Si capisce che è passato del tempo (immagino mesi) e viene fatto capire che tra i due l’accordo è “un ultimo viaggio, poi ci vedremo solo come persone normali”. Ma una puntata di Dottore solitario tra le due… o anche solo una pausa di qualche mese tra i due episodi (che avrebbe funzionato in TV “live”, ma comunque non a visione differita) avrebbe aiutato molto. L’addio a Amy e Rory nella sesta stagione aveva funzionato perfettamente perché c’era stato subito dopo “Closing Time” in cui i due non compaiono (quasi). Sarebbe stato perfetto fare nello stesso modo.

Perché poi nel corso dell’episodio l’argomento viene trattato in diversi momenti (soprattutto quando Clara è intrappolata nel vagone con Maisie e le viene fatto notare che volendo sarebbe potuta andarsene sbattendo la porta – al contrario di quanto le aveva detto Danny – e che in fondo se le persone fossero tutte “giuste” non ci sarebbero le favole) e si capisce subito che porterà a questa conclusione, quantomeno nel momento in cui Clara capisce che il Dottore mentiva per ingannare Gus ed era davvero un “good man” (di nuovo!) come diceva Maisie. E invece nella scena finale lei sembra stare per andarsene, poi chiama Danny e cambia idea. Se avesse semplicemente detto al Dottore sulla spiaggia qualcosa tipo “Vabbè dai, resto”, sarebbe stato molto meglio, a mio parere. O anche subito dopo il discorso sulle dipendenze poteva starci: lei è dipendente da questa vita tanto quanto lui, ormai era già chiaro.

Detto questo… che bell’episodio! Jamie Mathieson, dove sei stato nascosto finora? A fare Being Human, mi dicono… ricordiamoci questo nome perché questo ne sa. O almeno sembrerebbe saperne (vedremo tra qualche giorno con “Flatline”). Durante l’episodio si percepiva chiaramente quella sensazione di sceneggiatura veramente ben scritta, cosa che non accade sempre e soprattutto non con nuovi scrittori. La spiegazione finale del mistero è ottima, l’ambientazione è ottima, i dialoghi sono ottimi, i personaggi minori sono ottimi (da Perkins al capitano), “Don’t Stop Me Now” è ottima, Murray Gold è ottimo, tutto è ottimo.

L’idea di una mummia sull’Orient Express nello spazio era troppo bella per essere relegata a una non-storia (o magari a una storia in qualche altro formato) e hanno anche dato un senso al fatto Eleven fosse già stato avvisato secoli (letteralmente) prima. Il che porta naturalmente alla domanda: chi è, o chi manovra “Gus”? Qualcuno di molto potente, uhm… sarà una cosa che rimarrà senza seguito oppure farà parte di uno schema più grande di cose? In quest’ultimo caso un nuovo mistero andrebbe ad aggiungersi agli esistenti, bene.

E questo mi porta ad aprire una veloce parentesi sullo stato della stagione attuale, che ho anche accennato l’altro giorno su Facebook. A quattro episodi dalla fine questa stagione è stata composta esclusivamente da episodi belli. Nemmeno uno un po’ “meh” come è spesso accaduto in passato (non dico brutti, solo una volta è successo che ci fosse un episodio brutto, ma “meh”, tipo “The Rebel Flesh”, o “Journey to the Centre of the TARDIS”, o “Akhaten”, o “42”, o “The Last Game” o i Sontaran o…). Personalmente preferisco le storie con molta continuity e con story-arc intricati e interconnessi e per questo la sesta stagione rimane saldamente la mia preferita, ma questa è solo una mia preferenza, non significa che una stagione composta da episodi prevelantemente autoconclusivi sia una merda. Per ora questa, Missy e rapporto con Clara a parte, è principalmente autoconclusiva… e va bene così. Lo era anche quella con Eccleston, ma anche tutto RTD, in fondo, a parte qualche indizio qua e là. È stato Moffat a introdurre archi un po’ più connessi con la quinta e ovviamente soprattutto la sesta. Non c’è niente di male, anche se personalmente spero che la prossima sia come la sesta, ovviamente! Un bel colpo di coda di Moffat (se mollasse, come generalmente previsto, dopo la nona) sarebbe fantastico.

Varie:

  • “Are you my mummy?”
  • Just this once, everybody dies! O quasi. Una strage questo episodio, oltre alle vittime della mummia muoiono tutti quelli in cucina solo perché a Gus girano le balle.
  • “That was ages ago”; non è la prima volta che il Dottore dice così, quest’anno, riferendosi a qualcosa accaduto in realtà poco prima.
  • Capaldi è Tom Baker. Jelly Babies! Il Dottore offre delle Jelly Babies al professore. Idea di Capaldi, grande Capaldi.
  • Capaldi è House.
  • Capaldi è anche Gollum. Parla da solo e si risponde pure.
  • La mummia è veramente creepy.
  • La mummia è un soldato, tanto per cambiare.

Che voto dare all’episodio? Finale affrettato a parte (non posso incolpare l’episodio stesso per non aver avuto un altro episodio o una pausa prima) tutto è davvero molto, molto bello. 9,5 su 10.

“Mummy on the Orient Express” è stato scritto da Jamie Mathieson

Grazie a Morry per l’aiuto!

Doctor Who – 8×07 – Kill the Moon

Kill the Moon

Il Dottore torna sulla luna! Erano cinque stagioni che il Dottore non passava dal nostro satellite (“Smith and Jones”) e questa volta ha deciso di tornarci con il botto…

Courtney è traumatizzata dal Dottore che le ha detto che non è speciale. Per farsi perdonare vanno tutti sulla luna. Ci arrivano però nel 2049 durante una spedizione terrestre per distruggerla (?), perché la luna è diventata instabile e causa disastri sulla Terra. I nostri vengono attaccati da giganteschi ragni e il Dottore scopre che la luna è in realtà un uovo di un’enorme creatura che sta per schiudersi. Distruggerla o lasciarla nascere? Il Dottore lascia la scelta alle tre umane presenti sulla luna in quel momento. Viene consultata la Terra che decide di distruggerla, ma Clara e Courtney la pensano diversamente, la lasciano nascere e la creatura se ne va tranquillamente, non prima di aver deposto un’altra luna. Tutto bene, ma Clara si incazza con il Dottore per il suo comportamento e lo manda al diavolo.

Lo ammetto. Mentre lo guardavo per almeno metà dell’episodio pensavo “bah, alla fine anche in questa stagione hanno fatto un episodio non particolarmente interessante”. Sarà la mia avversione per le storie ambientate in basi spaziali, sarà la totale anonimità dei personaggi di contorno (sbaglio o della tipa non dicono mai il nome? Solo delle due magliette rosse), ma non mi diceva molto. Poi per fortuna si è risollevato, non tanto per guizzi di sceneggiatura, ma per i temi trattati.

E i temi trattati sono enormi. Il primo è l’esplorazione spaziale. Tema importantissimo anche perché purtroppo il mondo è virato verso la preoccupante situazione illustrata a inizio episodio: dimenticarsi l’esplorazione spaziale e rimanere sul nostro piccolo e triste pianeta in eterno. Ipotesi allucinante, ma purtroppo realistica. Per fortuna, al momento, abbiamo il settore privato che si sta buttando nello spazio, ma basterà? Finiremo davvero con l’avere solo degli astronauti pensionati entro il 2049 o qualcosa cambierà senza che serva la comparsa di un drago alieno in cielo per spronarci a volare via? Il 2049 non è così lontano… sono solo 35 anni, è distante da noi quanto il 1979!

L’altro tema, il principale dell’episodio, è la scelta di Clara (e Courtney… non si nota benissimo nell’episodio, ma entrambe premono il bottone contemporaneamente). Il bene di uno contro quello di molti, direbbe Spock. Ma chi ha ragione? Perché non è solo questo il concetto, è anche la paura del diverso e dello sconosciuto (e non so se ci sto leggendo troppo, ma ci vedo anche la generica diffidenza verso gli immigrati, sempre brutti, sporchi e cattivi a prescindere). Nessuno conosceva le intenzioni di questo drago alieno, nessuno sapeva se avrebbe causato danni oppure no (quelli causati fino a quel momento erano involontari e sarebbero finiti comunque) nessuno sapeva niente. Se il Dottore si era incazzato con la distruzione dei Sycorax da parte di Harriet Jones e Torchwood (dove il pericolo era stato reale), questo caso è ancora più limite perché il drago non aveva fatto niente di niente. È giusto uccidere qualcuno di esterno per paura che potrebbe fare qualcosa di male a priori?

No, non lo è. La Terra ha “votato” come vota sempre, con la paura, con l’egoismo, con l’incapacità di vedere oltre il proprio naso. Ma Clara (e persino Courtney) knows better. Non ha nessuna importanza quello che decide la maggioranza, deve fare quello che lei ritiene giusto e lo fa. E risulta davvero la scelta migliore, oltre che quella giusta, perché il drago è innocuo. E non solo, sprona l’umanità a fare quello che nel suo assopimento non faceva più, andare là fuori.

E lo fa mandando al diavolo la democrazia, perché il mondo ha torto e lei ha ragione. C’è una suprema arroganza in questo, ma lei ha ragione ed è questo che importa.

L’autocrazia si basa sull’ipotesi che un uomo solo sia più saggio di un milione di uomini. Ripensiamoci un po’, chi decide?

La democrazia si basa sull’ipotesi che un milione di uomini sia più saggio di un uomo solo. Come mai? Deve essermi sfuggito qualcosa.

—Robert A. Heinlein, Lazarus Long l’immortale

Non è una questione semplice e non lo sarà mai. Qui Doctor Who dà una risposta pratica e pragmatica che si può applicare a questo caso ma da cui è impossibile generalizzare.

La cosa divertente è che la tipa dice a Courtney che deve crescere per capire che non tutte le cose sono belle e ci sono anche quelle brutte, mentre la realtà è che è lei che deve crescere per capire che non tutte le cose sono brutte e ci sono anche quelle belle.

Il dubbio cruciale dell’episodio è poi basato, come tante altre volte, su un bivio temporale. Ma per la prima volta (sono certo che non sia la prima volta, ma non mi torna nulla alla mente) il Dottore si tira indietro. È una scelta dell’umanità, la deve prendere l’umanità. Di colpo decide che in questo caso vale la Prima Direttiva di Star Trek e si tira indietro, come se non avesse interferito milioni di volte in passato. Per quanto possa sembrare assurda la cosa potrebbe avere un suo senso… se si considera questo punto il contrario di un punto fisso. Dal suo punto di vista potevano accadere due cose e le due cose avrebbero diviso l’universo in due. Personalmente ritengo però che lui stesse perculando tutti sapendo perfettamente quale sarebbe stato l’esito finale… perché se questo è l’evento che porta l’umanità a conquistare le stelle lui sa benissimo che in tutti i futuri che ha visitato l’umanità l’ha fatto (il Dottore non viaggia tra le dimensioni parallele, se non in casi limite). Quindi lui sicuramente non conosceva i dettagli, ma sapeva che quell’anno sarebbe accaduto qualcosa di importante. Certo, si potrebbe argomentare che magari la cosa importante sarebbe stata la distruzione dell’uovo, ma… naaaah.
Non è comunque la prima volta che il Dottore afferma che il futuro è sempre in movimento, manco fosse Yoda, per cui boh.

E quindi Clara si incazza… e come si incazza! La sua litigata con il Dottore è quasi dolorosa per lo spettatore. Perché lui sembra tranquillo, prova a scherzare, a dare le sue spiegazioni, a farle capire il suo punto di vista, ma lei non gli lascia nemmeno un angolino libero dove infilarsi, lo distrugge completamente, naufragando anche le speranze dello spettatore che nella sua mente vuole che le cose tra i due si sistemino (be’, questo spettatore almeno). La mazzata finale: quando lui le dice una frase che in altre circostanze sarebbe stata apprezzata lei gli chiede se sente una musica in testa quando pensa certe sciocchezze. E lui rimane lì come un baccalà senza sapere più cosa dire o come giustificarsi.

E alla fine c’è Danny Pink, che in questo caso fa da voce della ragione e forse (forse) la fa calmare un poco. Vedremo cosa succederà nei prossimi episodi!

Varie:

  • I DVD per mandare il TARDIS al Dottore, come in “Blink” (ma deve reggersi alla console, o resta fuori);
  • “Non vado a uccidere Hitler”. Ma River sì.
  • La nonna della tipa usava Tumblr. LOL.
  • Space Shuttle, yay! Sembrava fintissimo, ma non importa: Space Shuttle, yay!
  • Il Dottore è un pazzo furioso; con che gioia si tuffa nel liquido amniotico??
  • Il Dottore cerca di salvare Courtney dal ragno in tutti i modi (si salva da sola in realtà). Lo ricordo per ribadire che il Dottore è sempre il Dottore, sarà più freddo quando qualcuno è già morto, ma se c’è una possibilità ci si butterà sempre.
  • E a questo proposito… l’episodio era stato pensato per Matt Smith (anche se con Capaldi funziona ovviamente meglio).
  • Il Dottore dice che non sa se ora può rigenerare per sempre o cosa. Sarà serio?
  • Il Dottore usa uno yo-yo per testare la gravità. Come il Quarto Dottore.
  • Dunque… la luna è un uovo. Quindi? Circolare, circolare…

Noterete che non mi preoccupo nemmeno più di dire quanto son bravi Jenna e Capaldi. Ormai è diventato ridondante.

Alla fine quindi direi che l’episodio, grazie non tanto alla sceneggiatura, quanto al soggetto e all’importanza dei temi trattati, si risolleva. Gli darei 8 su 10.

“Kill the Moon” è stato scritto da Peter Harness.

Grazie a Morry per l’aiuto!