Archivi categoria: Libri

Shada – Recensione

ShadaShada. Una parola che per il Dottore non significa niente (all’inizio della storia), ma che per molti fan di Doctor Who significa molto.

Non sto a raccontare per l’ennesima volta tutte le peripezie che hanno portato questa storia di Douglas Adams a non essere mai girata nella sua completezza (tl;dr: hanno iniziato a girarla, ma poi c’è stato uno sciopero e non hanno mai finito. Anni dopo ne è uscita una versione con le parti mancanti narrate da Tom Baker, ancora anni dopo ne è uscita una versione audio riscritta completamente con l’Ottavo Dottore al posto del Quarto e di questa esiste anche una versione animata in Flash (!) ufficiale. Infine c’è anche una versione ricostruita di recente con animazioni molto amatoriali delle parti mancanti, assolutamente non ufficiale.)

Era comunque l’ultima storia che Douglas Adams avrebbe scritto per la serie e, se dobbiamo giudicare da questo romanzo di Gareth Roberts basato sulla sceneggiatura di Adams, sarebbe stata una delle migliori.

Protagonisti dell’avventura, il Quarto Dottore e Romana. La storia inizia a Cambridge, dove il Dottore e Romana fanno visita a un vecchio Time Lord in pensione, il professor Chronotis. Da qui partirà una lunga serie di eventi che porteranno tutti quanti avanti e indietro da Cambridge fino ai margini della Galassia… alla ricerca di un libro fondamentale per la storia di Gallifrey e alla ricerca della misteriosa Shada.

Evitando qualsiasi confronto con le varie versioni esistenti su video, posso dire che il romanzo… vince a mani basse. (Okay, ho appena fatto un confronto con le varie versioni esistenti su video). Roberts si mantiene molto fedele ai dialoghi originali di Adams (se non l’avesse fatto sarebbe un pazzo), ma dove il romanzo guadagna rispetto a quanto si vede sullo schermo è nella narrazione di quello che accade nella mente dei protagonisti. Naturalmente è scontato che in un libro questa cosa si possa fare e sullo schermo, in genere, no, ma non sempre viene bene e non sempre questo fa la differenza. In questo caso la fa. Quando Skagra o Chris o Clare o Romana o il Dottore o la Nave pensano, pensano in maniera consistente con i loro personaggi e consistente anche con lo stile di scrittura di Douglas Adams! E chiaro che Gareth Roberts abbia cercato il più possibile di affiancarsi allo stile di Adams, e riesce a farlo in maniera quasi perfetta. Non dico che sembri di trovarsi davanti alla Guida Galattica per autostoppisti, ma l’autore originale viene percepito chiaramente dalla lettura.

Roberts al momento sta adattando “City of Death”, altro episodio di Douglas Adams (questa volta esistente nella sua interezza e – anzi – uno degli episodi migliori dell’intera serie). L’attesa è molto alta e speriamo che anche in questo caso venga portato in Italia!

Mondadori ha fatto davvero un buon lavoro, proponendo il volume nella serie degli Oscar con una traduzione davvero ottima di Alessandro Vezzoli.

Caldamente consigliato. E non fatevi spaventare dal fatto che magari non conoscete nessun Dottore classico (o quantomeno non il Quarto). Il libro si legge benissimo anche solo sapendo chi è “Il Dottore”. Fidatevi.

Su Amazon.it lo trovate con lo sconto del 15%. E se voleve vedere quello che c’è dell’episodio (con le parti assenti narrate da Tom Baker) sempre su Amazon.it trovate il DVD (in inglese).

L’inverno dei morti – Recensione

L'inverno dei mortiFinalmente parliamo del terzo volume del Dottore portato in Italia dalle Edizioni Asengard. Venire dopo “Toccato da un Angelo” non era semplice, visto che era bellissimo, ma questo “Dead of Winter” di James Goss (2011, “L’inverno dei morti”, in italiano, traduzione di Luca Terenzi) fa il suo dovere, pur non raggiungendo il predecessore.

Come sempre evito spoiler parlando del libro, ma si può tranquillamente dire che in maniera molto brillante ogni capitolo viene narrato da un personaggio diverso, cambiando quindi soggettiva frequentemente (i capitoli non sono lunghissimi).

Inoltre i nostri tre eroi (perché anche questo romanzo vede di nuovo Amy e Rory accompagnare il Dottore) perdono immediatamente la memoria, rendendo molto interessanti soprattutto le relazioni interpersonali tra di loro.

Dottore, Amy e Rory si ritrovano quindi pazienti smemorati di una clinica francese che cura la tubercolosi… con un secolo di anticipo. Pur smemorati i tre si rendono conto che c’è qualcosa che non va quando i malati vengono mandati in spiaggia a danzare con dei “fantasmi”.

Fino a circa metà libro ho avuto un grosso problema con il comportamento di un personaggio, ma con un colpo di scena abbastanza imprevisto (e assolutamente impossibile da realizzare in TV), il problema rientra e – anzi – quanto avviene ha perfettamente senso.

Quello che a questo punto comincia a non avere molto senso, purtroppo, è il comportamento di Amy, che si potrebbe definire pre-“Amy’s Choice”, mentre qui siamo chiaramente tra quinta e sesta stagione (Amy e Rory sono sposati). Leggermente fastidioso e verrebbe da pensare che forse il romanzo sia stato scritto prima che l’autore potesse effettivamente vedere gli episodi rilevanti.

Questo però non rovina la lettura del romanzo che rimane godibile e molto ben concepito sia come storia che come realizzazione. I personaggi originali sono molto ben caratterizzati e risultano reali, soprattutto la bambina che fa da io narrante nei capitoli a lei dedicati (sotto la forma di “lettere alla mamma”).

E alla fine si piange, vi ho avvisato.

James Goss rivedrà in seguito come autore “segreto” di “Summer Falls“, il racconto “scritto da Amy Williams” che si vede in “The Bells of Saint John” (purtroppo non disponibile in italiano).

E ora un bel copia e incolla sull’edizione italiana: promossa a pieni voti! Ottima la traduzione di Luca Tarenzi, ottima la carta, ottima la copertina, ottimo tutto.

Su Amazon.it lo trovate scontato del 15%.

Buona lettura!

Neil Gaiman scrive l’ebook dell’Undicesimo Dottore

Neil Gaiman .- Nothing O'ClockAvevamo un po’ perso di vista questa serie di ebook incentrati ognuno su un Dottore diverso che sono usciti quest’anno. Ma torniamo a parlarne con l’ultimo, appena annunciato, perché a scriverlo è nientemeno che Neil Gaiman, che anche i più distratti ricorderanno come autore di “The Doctor’s Wife” e “Nightmware in Silver”.

La sinossi del racconto, intitolato Nothing O’Clock:

Migliaia di anni fa i Signori del Tempo costruirono una prigione per i Kin. La resero completamente impenetrabile e irraggiungibile. Finché i Signori del Tempo sarebbero esistiti, i Kin sarebbero rimasti intrappolati per sempre e l’universo sarebbe stato al sicuro. Avevano programmato tutto… tutto, cioè, tranne la Guerra del Tempo e la caduta di Gallifrey. Ora i Kin sono di nuovo liberi ed è rimasto un solo Signore del Tempo nell’universo che possa fermarli!

Riguardo la storia Neil dice:

Nothing O’Clock vede come protagonista l’Undicesimo Dottore, il Dottore di Matt Smith, con Amy Pond come companion. L’ho ambientato durante la prima stagione di Matt, principalmente sulla Terra nel nostro tempo e nel 1984, ma anche in un altro psoto, molto, molto tempo fa. Non avevo mai creato un mostro originale per la serie e mi è piaciuto molto creare un inquietante “mostro di Doctor Who” di un genere mai visto prima… spero che i Kin ritornino e che capiti loro di far venire gli incubi alla gente. E che vi facciano preoccupare se un uomo con una maschera da coniglio dovesse venire alla vostra porta e cercasse di comprarvi la casa.

.

L’ebook uscirà il 21 novembre a £ 1,99… ed essendo l’ultimo della serie uscirà nella stessa data anche il paperback Doctor Who: 11 Doctors, 11 stories che raccoglie tutti i racconti.

Shada, di Douglas Adams e Gareth Roberts, in italiano!

ShadaA sorpresa (nel senso che non c’eravamo accorti) è uscita l’edizione italiana del romanzo Shada, scritto lo scorso anno da Gareth Roberts (autore di episodi come “The Shakespeare Code” o “Closing Time”) come novelization dell’episodio mai girato del Quarto Dottore scritto dal grandissimo Douglas Adams. Abbiamo già raccontato la storia di questo episodio (e di come sia diventato un romanzo) in occasione dell’annuncio di due anni fa e ci ritroviamo oggi ad annunciare che è uscito in italiano per Mondadori, con traduzione di A. Vezzoli.

La data di uscita del volume (un brossurato) è ieri e il prezzo ufficiale è 14 euro.

Naturalmente su Amazon.it lo trovate già con il 15% di sconto.

Io l’ho letto e posso dire che è bellissimo e imperdibile per qualsiasi fan del Dottore (e di Douglas Adams!)

La quarta:

Oltre 700 episodi, 33 anni di programmazione: “Doctor Who” è la serie televisiva dei record, la più longeva saga fantascientifica di sempre. In queste pagine, lo scrittore di culto Douglas Adams ci regala un’avventura inedita, mai portata sullo schermo né tradotta in italiano.
Il Signore del Tempo professor Chronotis, vecchio amico del Dottore, si è ritirato all’università di Cambridge, dove nessuno si accorgerà mai che egli vive da secoli. Ma adesso ha bisogno dell’aiuto del Dottore, della sua giovane assistente Romana e di K-9, il suo fedele computer a forma di cane. Lasciando Gallifrey, il pianeta d’origine della potente specie dei Signori del Tempo, infatti, ha portato con sé alcuni souvenir, per lo più innocui. Ma ce n’è uno molto, molto pericoloso, L’antico e venerabile codice di Gallifrey, uno dei Potenti Artefatti, risalenti ai giorni oscuri di Rassilon: un libro che assolutamente non deve cadere nelle mani sbagliate. E quelle del sinistro Skagra sono le più sbagliate che si possano immaginare. Perché lui vuole quel libro, a tutti i costi.
Vuole che il professore gli sveli la verità nascosta dietro Shada, il misterioso pianeta-prigione dove vengono rinchiusi i criminali che tentano di conquistare l’universo. E si dà il caso che la conquista dell’universo è proprio il progetto di vita cui Skagra ha deciso di dedicarsi…

Grazie a Dave per la segnalazione.

Toccato da un Angelo – Recensione

Toccato da un angeloBellissimo!

Questa è la parola che continuo a ripetere da ieri sera (o meglio da stanotte alle 2) quando ho finito di leggerlo. Bellissimo! Questo vi dovrebbe bastare, se non l’avete ancora fatto andate a comprarlo su Amazon, sul sito Asengard o dove vi pare, ma compratelo e leggetelo!

Un tempo, i primi anni di questa serie di romanzi, era proibito agli autori di usare “mostri” della serie tv. Niente Dalek, niente Cybermen niente Weeping Angel, niente di niente. E forse per un po’ di tempo la cosa ha anche avuto un suo senso, per non inflazionarli. Per fortuna ormai è già un po’ che la regola è stata tolta o non avremmo avuto questa perla!

Sto parlando di “Touched by an Angel” di Jonathan Morris (2011, “Toccato da un Angelo”, in italiano, traduzione di Luca Terenzi, Edizioni Asengard);

Senza spoilerare (troppo) si può dire che chiaramente è una storia incentrata sui Weeping Angel e a suo modo è più simile a “Blink” e soprattutto a “The Angels Take Manhattan” che a “The Time of Angels”/”Flesh and Stone”. L’abilità degli Angeli di rimandare le persone indietro nel tempo è centrale alla vicenda e la storia è simile a “Blink” anche nel senso che il protagonista della vicenda non è il Dottore e non sono nemmeno Amy e Rory che si “limitano” a intervenire quando serve nella vita del protagonista. Il protagonista è una persona normale con cui il lettore non può fare a meno di identificarsi fin dalle primissime pagine (altro punto a favore del libro, visto che una delle difficoltà maggiori di questa serie è riuscire a “entrare” nelle storie). Basti dire che un Angelo lo rimanda indietro nel tempo, ma non del solito centinaio di anni, soltanto di una ventina. E cosa fa un quasi quarantenne quando torna indietro di vent’anni? Esatto, proprio quello. Senza dire oltre si può aggiungere che la storia si sviluppa seguendo la linea temporale del protagonista e coprendo praticamente tutta la sua vita adulta… due volte.

Bella la “variante” sulle motivazioni degli Angeli (come in TV, ogni volta ne hanno di diverse… anche se questa sembra l’esatto opposto di quella vista in “The Angels Take Manhattan” in seguito!), belli i riferimenti temporali molto precisi (si capisce sempre subito in che anno si è, grazie a canzoni o serie tv), bello il Blinovitch Limitation Effect spiegato e aggirato esplicitamente, bella la citazione di Sally Sparrow, belli i personaggi originali, belle le caratterizzazioni di Dottore, Amy e Rory (soprattutto questi ultimi due assolutamente perfetti), bello il fatto che a Rory succeda una cosa che… gli succederà di nuovo in “The Angels Take Manhattan”. Perché questo romanzo viene prima sia come cronologia interna (per ovvi motivi) sia come concezione, siamo nel 2011. In realtà sono anche stupito che l’abbiano lasciato passare, ma stupito e contento.

Volendo proprio essere pignoli si potrebbe dire che dovrebbe essere facile scrivere una bella storia con a disposizione i Weeping Angel, ma… lo è davvero? Bisogna comunque essere capaci di scrivere bene e io questo libro non sono riuscito ad appoggiarlo finché non l’ho finito.

Per quanto riguarda l’edizione italiana… ribadisco quanto detto l’altra volta, promossa a pieni voti! Ottima la traduzione di Luca Tarenzi, ottima la carta, ottima la copertina, ottimo tutto.

Su Amazon.it lo trovate scontato del 15%.

Non avete scuse!