Il Dottore gioca con un modellino di Dalek.

5×03 – Victory of the Daleks

Il Dottore gioca con un modellino di Dalek.Episodio: 5×03;
Titolo: Victory of the Daleks;
Titolo italiano: L’arma di Churchill;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Mark Gatiss.

Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non c’è più, copiamo il post direttamente qui.

“Oi, Churchill!”

Siamo ormai giunti al terzo episodio e come ampiamente preannunciato dal titolo e dagli ultimi minuti dell’episodio precedente, è già arrivato il momento di reintrodurre i Dalek, la nemesi del Dottore che non è mai mancata dal suo ritorno nel 2005. Sarà già il caso? È già ora di giocare la carta Dalek? La prima stagione cinque anni fa aveva atteso qualche episodio in più, con il bellissimo episodio Dalek. Erano poi ricomparsi nel finale della prima, della seconda e della quarta, sempre con le storie più importanti della stagione, sempre con storie bellissime. Come dite? Sono comparsi anche nella terza? Uhm… no, non ricordo. Non ricordo proprio. Dev’esserci qualche interferenza. Quindi, dicevamo, finora i Dalek erano sempre apparsi in ottime storie… cosa sarà successo questa volta?

Il Dottore ed Amy arrivano da Churchill durante il Blitz. E scoprono che uno scienziato scozzese di nome Bracewell ha inventato… i Dalek! Soldati al servizio degli inglesi nella guerra e loro arma segreta. Il Dottore ovviamente esce di testa, cercando di convincere tutti che quelli sono Dalek, alieni assassini che vogliono solo sterminare chi non è come loro. Nemmeno Amy gli bada più di tanto, forse non ha visto la quarta stagione… A un certo punto il Dottore sclera, e pestando un Dalek gli dice chiaramente che lui è il Dottore e loro sono i Dalek. A questa affermazione, tutti felici i Dalek confermano la loro identità, rivelano che non è stato Bracewell a costruire loro, ma viceversa (è un androide a sua insaputa) e si teletrasportano sulla loro nave. Il Dottore (da solo) li segue e scopre che i Dalek stavano solo cercando la sua testimonianza sulla loro identità. Essendo infatti gli ennesimi sopravvissuti sfigati al precedente incontro col Dottore (e quindi generati direttamente da Davros), il loro dispositivo rigeneratore non li riconosceva come Dalek e si rifiutava di funzionare. Avendo ora la prova, viene generata una nuova razza di Dalek, più grandi, più incazzati e più… powerrangescamente colorati. Fanno fuori i vecchi Dalek sfigati, ma il Dottore riesce a scappare. Minacciano la Terra con un raggio che accende a giorno le luci su Londra (durante il Blitz: non bello), ma un attacco di X-Wing Spitfire modificati dal “redento” Bracewell blocca il raggio e fa scappare il Dottore. Ci sarebbe ancora una bomba nello scienziato, ma Amy evoca la forza dell’ammore e riesce a non farla esplodere. I Dalek riescono a fuggire e quindi, come giustamente dice il titolo, vincono. Tutti contenti alla fine dell’episodio: Churchill, i Dalek, Amy, il Dottore e lo scienziato. Ma perché Amy avrà dimenticato i Dalek? Mmhh…

Episodio decisamente migliore di quello della scorsa settimana. Dopo pochi minuti sembrava già finito, quasi alla “Midnight”! Complice probabilmente lo strano ritmo della storia (i Dalek vengono sconfitti ben prima della fine… da questo punto di vista poteva sembrare un episodio di Smallville, ma solo in questo!).

Personalmente amo i nuovi, colorati, Dalek… Power Rangers, appunto. O delle mini (come dice la figlia di Neil Gaiman). I vecchi erano magnifici, ma era effettivamente ora di svecchiare anche loro. Inoltre erano stati costruiti ad “altezza” di Billie Piper… era quindi giusto che questi fossero ad altezza di Karen! I vecchi Dalek comunque hanno dato un ottimo addio. La loro “recita” come servitori degli umani è fantastica. “Would you care for some tea?”. O quello che passa disinvolto di fianco al Dottore portando una cartelletta di documenti. Priceless.

Curioso il fatto che il titolo spoilerasse il finale. Chi avrebbe pensato che i Dalek avrebbero davvero vinto? Era così improbabile che nemmeno l’essere nel titolo poteva spoilerare davvero qualcuno. E invece… Sarà bello vedere cosa combineranno quando torneranno, probabilmente la prossima stagione (o già nel finale di questa?).

Probabilmente quei pochi che non conoscono i Dalek e hanno iniziato a vedere Doctor Who solo con questa stagione non riescono ad apprezzare pienamente l’ironia di vedere i Dalek in questo ruolo. Come succede alla stessa Amy, che per misteriosi motivi appunto non ricorda più nulla… è probabilmente la companion che ha l’incontro meno traumatico di tutte le companion, con i Dalek. Uccidono un paio di soldati davanti a lei, ma questo è quanto. Nulla rispetto a Dalek o a The Stolen Earth. (Come dite? Manhattan? Che c’entra ora l’America?).

E parlando di Amy… sembra già a suo agio come companion. Anche troppo. Tanto che se questo episodio fosse stato ventesimo invece che terzo non si sarebbe nemmeno notato. O è davvero molto ben preparata mentalmente a viaggiare per lo spazio e per il tempo, o hanno sbagliato a programmarlo. Anche se in effetti quando vede la Londra in CGI sul tetto, o quando saluta Churchill, rimane senza parole o quasi.

E il Dottore è il solito Dottore che comincia a urlare e scalciare quando vede un Dalek. Il che mi fa pensare più a un Nine, piuttosto che un Ten… in Dalek Nine dà fuori di matto come non mai alla vista del Dalek sopravvissuto. E allora toccò alla companion di mettere un freno alla sua rabbia. Oggi invece… per la seconda settimana di fila è la companion che salva la situazione, dopo che il Dottore, in un modo o nell’altro, si è arreso. O questo Dottore è particolarmente poco sveglio, o questa companion è particolarmente sveglia! Votiamo per la seconda. È lei a capire che per far sentire davvero lo scienziato umano era meglio far leva sui suoi sentimenti più nobili più che sul dolore. Situazione un po’ ai limiti dell’assurdo, ma salvata dalla bravura dell’attore che interpretava lo scienziato. Magnifica la scena in cui lui, de coccio, non capisce che lo stanno lasciando andare.

Molto bravo anche l’attore che interpreta Churchill. Ma c’è il trucco, l’aveva già interpretato a teatro nel 2008, E aveva quindi avuto il tempo di studiarsi Churchill per bene, inclusa la sua particolare cadenza o l’originale modo di pronunciare “nazi”.

Nell’ottica del Dottore reso sclerotico dalla presenza dei Dalek si può forse inquadrare anche la scena in cui zittisce Amy bruscamente. Porello, è frustrato che tutti amano i Dalek e nessuno lo caga… e lei sta lì a fare battute sugli scozzesi (ancora! Che siano loro il segreto tema della stagione? Altro che la-crepa-che-appare-sempre-meno-sottilmente…). Per fortuna però ci pensa il vero idolo dell’episodio a smorzare i toni: la terribile arma con cui il Dottore tiene in scacco i Dalek per dieci minuti… il Jammie Dodger! Geniale.

Un altro aspetto interessante dell’episodio è quello storico. Sebbene le Cabinet War Rooms ricostruite qui siano in realtà più grandi di quelle reali, sono abbastanza realistiche… e se volete vedere quelle vere basta guardare il Confidential, in cui l’autore dell’episodio Mark Gatiss ci accompagna in una visita guidata. Più che un Confidential sembra un documentario sulla Seconda Guerra Mondiale! Mark Gatiss non è l’ultimo arrivato, è stato lui a scrivere The Unquiet Dead (curiosamente, terzo episodio e primo episodio storico della prima stagione, come questo) e The Idiot’s Lantern (con la prima apparizione “Magpie” che sembra tornata di moda quest’anno).  E anche coautore, con Moffat, di Sherlock, un’attesa serie BBC su una versione moderna di Sherlock Holmes, di prossima trasmissione.

Un aspetto infine su cui forse è meglio sorvolare è quello scientifico… dubito che anche con bolle gravitazionali degli Spitfire potrebbero arrivare a quelle altezze. Ma francamente… chissenefrega. Non dimentichiamoci che il Dottore ha trascinato la Terra col TARDIS in passato! Ma chi avrebbe resistito? Spitfire nello spazio. E con effetti speciali davvero ottimi, fra l’altro. Anche Murray Gold si dev’essere sentito particolarmente patriottico, regalandoci una colonna sonora molto “britannica” e molto bella. Dovranno fare almeno un doppio CD per questa stagione se va avanti così.

In definitiva, un buon episodio, con buoni Dalek e buoni comprimari. Non un capolavoro, ma nemmeno un Dalek a Manhattan, per dire. Chissà da dove mi è uscita questa idea, Dalek a Manhattan, mmh…

E la prossima settimana… la prima parte dell’episodio che tutti stiamo aspettando! (E se non lo state aspettando… dovreste!)

Victory of the Daleks è stato scritto da Mark Gatiss.

(Grazie a Morry per l’aiuto!)

+


A qualcuno questo episodio e questi Dalek non sono piaciuti… ma personalmente, dopo un anno, posso confermare il primo impatto: bell’episodio e bei Dalek! In compenso abbiamo uno dei titoli italiani più campati in aria.

In replica .

Ricordate anche che

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio.

Ecco il trailer dell’episodio:

23 commenti su “5×03 – Victory of the Daleks”

  1. Mmhno. Non riesco a farmeli piacere. Da un lato non se ne può più di Dalek, in un modo o nell’altro ci son sempre di mezzo loro. Vorrei promuovere una petizione per la rimozione di Dalek, Cybermen e Sontaran (un po’ meno questi ultimi). O almeno per un completo restyling, di immagine e concetto. E non basta farne una versione SMARTIES.
    Va bene l’omaggio alle serie originali, ma adesso siamo nel ventunesimo secolo inoltrato e ognuna di queste razze è ridicola, anche come intenti: “Spacco tutto!”.
    Poi per carità, gli episodi me li puppo tutti e mi piacciono e c’ho pure i brividi quando sento “ex-ter-mi-nate” per la prima volta. Però, seriamente, basta. Come omaggio era perfetto l’episodio del Lone Dalek, anche se era più che telefonato come sarebbe finito. Riproporli di continuo non fa che renderli ogni volta meno efficaci, anche perché a ogni finale si spergiura che eh, sì, questa è proprio la fine. Peccato che poi ricicciano sempre.
    (Non cito per amor del Dottore i Dalek umani…).

  2. Sul ridicolo della forma dei Dalek ci sono pure io (no per Cybermen e Sontaran, almeno sono rimodernati. I Cybermen originari erano di un ridicolo…). Francamente io mi aspettavo un restyle in moderno dei Dalek, ma probabilmente loro non ci pensano proprio a cambiare un così famoso (in UK) nemico.
    Tempo fa vidi i bozzetti preparatori della prima nuova stagione con i Dalek totalmente diversi, molto hard sci-fi, degni di un grande film di fantascienza. Ma poi niente di che, anche se mi sa hanno riutilizzato in parte per il Dalek Emperor della prima stagione.
    Comunque è sempre così, basta vedere le idee del nuovo interno del TARDIS come invece è stato costruito (oddio, a me piace, molto più del vecchio)

    Ma sopratutto mettiamo fine al modo di riproporli, cioè il ciclo infinito del

    cattivi ritornano->sconfitta->scappano nel tempo->ricostruiscono->cattivi ritornano

  3. Naaah, non sarebbe Doctor Who senza Dalek! Mentre posso fare tranquillamente a meno di Cybermen e (soprattutto) Sontaran, che meno si vedono meglio è. Ma i Dalek non si toccano! (Il che non vuol dire che debbano per forza esserci. Ma se la storia è bella… (e finora lo sono sempre state. Come dite? Manhattan? Che c’entra Manhattan?…)

  4. Non un gran episodio, a parte il geniale pasticcino/bomba.Sui Dalek “spremiagrumi Guzzini” non saprei ancora prounciarmi..pero’ e’ tutto un po piatto..anche la recitazione in questo episodio, forse e’ cosi’ che deve essere..leggerino.

  5. Ho visto a pezzetti e mi è piaciucchiato. Notare quanto siano iper-inglesi questi episodi: nave UK, Liz 10, la Scozia con una nave tutta per se, Winston Churchill (con la voce del doppiatore di Hitchcock), i Daleks (putroppo ho notato che diversamente dai vecchi Daleks a cui lasciavano voci distinte i nuovi hanno tutti la voce ottusa del Dalek supremo). Non le va il thé? La prima volta che vidi questo episodio mi chiedetti seriamente, viste le 40-60 vibes, se non fosse davvero un pescaggio degli anni ’60. Dico solo che il riciclo buffo dei Daleks durerà fino all’ultimo atto di Doctor Who è una supposizione ma non sappiamo forse che si avvererà? Poi a me i Daleks, a patto che supportino storylines divertenti e ritmate, fa piacere vederli almeno una volta ogni due serie; solo non eccediamo. Immaggino ci siano creazioni ben più interessanti da scoprire e da cui farsi divertire.

  6. I Dalek sono i Dalek… Fattò stà che stavolta vincono in vece di perdere… Anzi si vedranno molto poco in questa serie ma si capisce che sono in intesa con il Silenzio… almeno mi pare!

  7. A me l’episodio non è piaciuto affatto… a dir poco noioso! E Amy?! Sicuramente farà la gioia di tanti maschietti, perché è bella per carità, ma mi sembra che pensi a tirarsela un po’ troppo più che ad aiutare il Dottore… e non si meraviglia di niente di quello che la circonda, voglio dire: stai viaggiando nel tempo e nello spazio, non ti fa nessun effetto??
    E poi almeno, finora, non mi pare che Doctor e companion siano entrati in sintonia… anzi, sembrano male assortiti come coppia così come per me lo erano Ten e Martha… ma è sempre la mia modesta opinione.. staremo a vedere!

    1. beh diciamo che, a detta del Dottore stesso, la caratteristica principale di Amy è dissacrare tutto e non sorprendersi di nulla.
      “This is where things get complicated” diventerà un po’ la sua frase emblematica, a fronte di situazioni che più che complicate sono impossibili. (Anche se non l’ha ancora detta 😉 ).

      Comunque se già la prendi così vedrai come ti arrabbierai alla fine del doppio episodio degli Angeli 😉

    2. comunque a parziale replica del fatto che Amy ti sembri più occupata a tirarsela che ad aiutare il Dottore, sappi che, a stagione completa, una delle critiche che le si è mossa è che fosse troppo “smart” e risolutiva nelle situazioni più complicate, cosa che a detta di alcuni doveva essere più eminentemente appannaggio del Dottore. Insomma, che gli rubasse troppo la scena.
      Il che non è peraltro la mia opinione, ma è per dirti quanto possano esser diversi i punti di vista in merito.

      1. Mah, in realtà quella era la mia opinione dopo aver visto solo due o tre episodi… ma dopo un po’ è svanita nel nulla, quando Amy è semplicemente diventata LA companion del Dottore, Amy.

  8. Questo l’ho sentito spesso ma perché Amy sarebbe supponente e tirata? è solo piuttosto leggera e felice e entusiasta e pronta al supporto perché questo innervosisce la gente? Lasciamo l’incupimento all’adolescenza o alla vecchiaia e Amy il suo essere felicemente Amy dei giorni migliori.

    1. Mi sa che ti sei risposto da solo… se l’hai sentito spesso è perché forse, dico forse, è questa l’impressione che dà a chi la vede.. a parte il fatto che io ho scritto che secondo me “se la tira un po’ troppo” e non che sia supponente… e non mi innervosisco affatto….
      Penso che ognuno sia libero di scrivere le proprie impressioni, però, mi dispiace dirlo, mi sembra di capire che in questo forum non si possano commentare “negativamente” né Eleven né Amy….. a questo punto, che dire? Fantastico Eleven e meravigliosa Amy !!!

      1. E io che avevo un debole per Martha che dovrei dire? ^_^
        Su, su, ognuno libero di avere le proprie preferenze. Che Amy sia molto piena di sé appare dovunque, è parte del personaggio e può dare fastidio. (Chissà come mai “flirta con sé stessa” nel Comic Relief…)

        E poi c’è da rilevare che invariabilmente Amy piace ai maschietti a prescindere, quindi magari su parecchie cose siamo disposti a passar sopra 😉 Io mi limito a osservare che mi piace il fatto che si stacchi molto da tutte le precedenti companion e abbia portato un po’ di leggerezza e “irriverenza” in più. Quella che all’inizio aveva anche Donna, per poi perderla sotto il peso del suo ingombrantissimo destino.

        1. Ti dirò che è l’aspetto di Rose e di Martha che non ho mai mandato giù e che mi fa preferire Donna ed Amy.
          (oltre al fatto che Billi Piper somiglia troppo a mia sorella).

        2. In effetti Martha è stata molto criticata, anche da me!!! 😉
          ma è più che normale che ognuno abbia una companion preferita!!!

          1. Forse era il momento di fare una Time Lady e pensandoci bene Amy e’ PERFETTA come Lady anziche’ compagna, e questo dottore sembra gradire..cosi’ come i maschietti spettatori vedo. A parte l’ovvia performance fisica di Amy forse questo ci dice qualcosa di piu’ di psicologia contemporanea.
            Dopo aver beccato su della vecchia da Elevencentric comunque…EVVIVA EVVIVA AMY ED ELEVEN!!

      2. Scusa Chiara non volevo inscenare una polemica! ho usato un tono troppo acre rileggendo. è solo che nella mia lettura di questi episodi non ho trovato mai una rilevazione anche minima di quella particolare cosa che tu hai messo fra virgolette, in Amy ho trovato solo entusiasmo nel viaggiare (come biasimarla?) e mi piaceva sapere esattamente quando tu l’hai avvertita in che momento, anche perché mi piacerebbe cambiare opinione se fosse il caso di farlo. E tu puoi anzi devi dare voce al dissenso! Anzi in tutta onestà devo dire di dare ragione a chi trova difficile il cambio al vertice dei protagonisti, è una sensazione un pò strana rivedendolo dalla 4 alla 5, anche perché io non l’ho avuta poiché che ho iniziato proprio con la 5.

        1. Non preoccuparti… neanch’io volevo fare polemiche, assolutamente! Probabilmente sono io che non ho ancora visto il lato leggero di Amy, sinceramente avvertivo molto più entusiasmo in Rose per esempio, fin dal primo episodio…
          In effetti il cambio di protagonisti è difficile da digerire, soprattutto considerando il fatto che Rai 4 non ci dà tregua… però il cambio di attori e di conseguenza anche un po’ della personalità del Dottore fa parte del telefilm e dobbiamo farcene una ragione… 😉
          Però è normale che ognuno porti dentro di sé il suo Doctor e la sua companion preferiti! Ma un consiglio te lo vorrei dare… guarda le altre stagioni se ne hai la possibilità, meritano… sia per gli attori che per le storie!!

          1. Già fatto. Ho visto tutto ciò che è possibile vedere! (eccetto i dottori pre-2005) Diciamo che ho visto le cose in modo un pò saltellante: primo episodio: Vincent And The Doctor (mite, character driven, quasi privo di trama ma ottimo: che finale!): mi sono detto: se tutti gli episodi sono così io sono disponibile a rinnegare Pushing Daisies dalle mie referenze) poi nell’entusiasmo ho visto la 5 (eccellentina), poi la 4 (più che bella), poi finalmente la 1-2 e 3 (la 3a mi è piaciuta meno). Diciamo che in retrospettiva ho fatto la cosa giusta per prendere appieno il meglio di questa 5 serie. Il mio entusiasmo per Eleven e Amy è dunque fisiologico (essendo i primi) ma nella 6 attendo che sappiano essere personaggi singolarmente autosufficienti (come Eleven in Christmas Carol mentre Amy deve ancora dimostrarlo davvero). Diciamo per concludere che come si fa a resistere ad Amy dopo averla vista la prima volta con gli occhi lucidi all’Orsay? Non ho potuto anche se avessi voluto.

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