Il Dottore ed Amy.

5×01 – The Eleventh Hour

Il Dottore ed Amy.Episodio: 5×01;
Titolo: The Eleventh Hour;
Titolo italiano: L’undicesima ora;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Steven Moffat.

Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non c’è più, copiamo il post direttamente qui.

“You’re Scottish, fry something.”

Il Dottore è tornato! Finalmente, dopo quasi due anni di pausa, con il solo sfogo di uno speciale ogni tanto, Doctor Who torna con un’intera stagione… e che stagione se il buongiorno si vede dal mattino. Tutto nuovo: nuovo Dottore, nuova companion, nuovo autore, nuovo TARDIS, nuova sigla e nuovo tema musicale (per fortuna, vecchio compositore).

C’è poco da dire senza spoilerare, quindi poche chiacchiere e andiamo a vedere cosa è successo in “The Eleventh Hour”… Allons-y!
O forse “allons-y” ora non si può più dire?? Vediamo cos’è successo nell’episodio.

Il Dottore precipita sulla terra nel 1996 e incontra una bambina scozzese di nome Amelia Pond. Sul muro della sua stanza c’è una crepa nell’universo dalla quale è scappato un misterioso “Prigioniero Zero”. Il Dottore sta ancora riprendendosi dalla rigenerazione e il TARDIS si sta ricostruendo dai danni subiti; costretto da questo a ripartire subito, il Dottore promette alla bambina di tornare dopo 5 minuti. Torna invece dopo dodici anni. Amelia Pond è diventata la graziosa (!!!!!!) Amy Pond che, un po’ restia a credere al Dottore dopo questo lungo “vado un attimo a prendere le sigarette”, lo aiuta a fare in modo che gli alieni alla caccia del Prigioniero Zero lo ricatturino ed evitino nel frattempo di distruggere per l’ennesima volta la Terra. Alla fine il Dottore se ne va a fare quello che dovrebbe essere un breve giretto per collaudare il nuovo TARDIS e torna dopo due anni. Perfetto, siamo quindi arrivati al 2010 ed Amy Pond accetta di partire con lui, a patto che la riporti a casa entro il mattino seguente perché ha degli impegni. Lui non lo sa, ma il mattino seguente lei si deve sposare…

Fine.

Sorpresi dalla brevità del riassunto? :–) Insomma, è ormai considerato delitto contro l’umanità non guardare Doctor Who, per cui se non l’avete visto… vedetelo! E poi tornate qui.

Caso più unico che raro, questo episodio ha il doppio scopo di introdurre un nuovo universo… che però è sempre quello vecchio. Nuovi personaggi (tranne uno), nuove ambientazioni, nuovo tutto, tranne che… in realtà non lo è. Una specie di Skins, ma sotto acido (il che, ora che ci penso, è tutto dire.)

C’erano tantissime aspettative su questo episodio, il primo di una nuova gestione e quindi una specie di incognita. Ma era davvero un’incognita? Personalmente non ho mai avuto alcun dubbio sul nuovo head writer Steven Moffat (che certo non è l’ultimo arrivato) e di conseguenza anche sulle sue scelte  per gli attori. L’unica mia paura nei mesi scorsi era relativa al compositore della colonna sonora (che è un elemento fondamentale di Doctor Who e i compositori geniali non abbondano), ma la paura è svanita quando è stato annunciato che Murray Gold sarebbe rimasto nel ruolo che occupa fin dal 2005.

E tutto è stato esattamente come si poteva immaginare che sarebbe stato.

Fin dalla sigla e dalle primissime scene che seguono (la lunga inquadratura notturna nel giardino di Amelia) si capisce subito che siamo nel dominio di Steven Moffat e lo si continua a vedere quando si parla di mostri oltre le crepe di un muro, porte che si vedono solo con la coda dell’occhio, battute sul cibo, lievi insinuazioni sessuali… ci sono tutti i suoi marchi di fabbrica. E nonostante questo, l’episodio non rappresenta un brusco cambiamento rispetto all’era RTD. Il tono e i personaggi rimangono simili ed epici esattamente com’erano prima.

Ma arriviamo subito a quello che ha fatto tanto discutere in questi ultimi 16 mesi: lo sconosciuto Matt Smith. L’alto, dinoccolato e goffo Matt Smith. Il capellone Matt Smith. È un buon Dottore? Porca miseria, eccome! Ovviamente il ricordo del grande David Tennant è vivissimo. Ma lo era anche quello di Chris Eccleston quando è arrivato Tennant. Come dice Moffat, non ci sono 11 Dottori, c’è un unico Dottore, interpretato da 11 persone… ed è l’apporto dell’attore ad avere l’influenza maggiore sulle eventuali differenze. Finora questo Dottore sembra più esagitato del precedente, ma l’abbiamo visto soltanto subito dopo la rigenerazione… ricordiamoci di quando Tennant saltò fuori dal TARDIS con la giacca di Eccleston e incontrò Mickey e Jackie. Devo ammettere comunque che non mi aspetto un Matt Smith molto meno agitato, in futuro. Finora si preannuncia davvero come un grande Dottore.

E subito dopo Matt, l’attenzione era tutta puntata su Karen Gillan. Che dire di Amy Pond? Il Moff (bastardo!) c’è andato pesante col suo personaggio… invece di farle semplicemente incontrare il Dottore ed avere così la vita cambiata dalla sua presenza (come le precedenti companion), Amy Pond incontra il Dottore da piccola… quanto basta per farlo diventare il suo “amico immaginario”, farlo sparire e cambiarle la vita con la sua assenza. Con il risultato di trasformare una bambina che prega e chiede favori a Babbo Natale (non è meraviglioso che preghi Babbo Natale?) in una ragazza che ha smesso di credere alla magia del suo Dottore immaginario (dopo quattro psichiatri) e che probabilmente ha perso completamente la fiducia nel prossimo. Il Dottore stesso deve sudare per riuscire a convincerla ad aiutarlo. Riuscirà a fare ammenda dei suoi ritardi (almeno con Rose era stato in ritardo solo di un anno… e se l’era portata dietro!) nelle prossime puntate/stagioni? Karen è bravissima nell’interpretare l’atteggiamento ambivalente di Amy: in parte la bambina che partirebbe subito felice, in parte la adulta ferita e scettica. E bravissima è la sua cuginetta che la interpreta da bambina! Ridateci baby!Amelia prima o poi!
La vita di Amy, fra l’altro, appare… interessante. Orfana (avremo un altro “Father’s Day”? Saranno veramente morti?) vive – o viveva – con la zia manco fosse Qui, Quo, Qua… ha il ragazzo (Rory, un Mickey meno sfigato di quanto fosse Mickey all’inizio) e di lavoro fa la “kissogram”. (Qualche telespettatore, probabilmente lo 0,00001%, si è lamentato che in un programma per famiglie questo sia esagerato. Gente, andate a farvi un giro… fa la kissogram, non Belle de Jour).

Sarà bello vedere finalmente il Dottore tornare a viaggiare con una companion, dopo tutto questo tempo da solo. RTD aveva detto che l’idea dietro al Dottore solitario era anche quella di poter poi lasciar dare al suo successore un ulteriore tocco di freschezza riprendendo una companion full-time… e sarà sicuramente così!

Pure l’ambientazione è innovativa: un paesino inglese invece della solita Londra. Un paesino dove tutti si conoscono (il tipo dell’auto, la nonnina… Jeff e la sua cronologia internet) e dove ci sono le salite! È un dettaglio insignificante, ma mi ha subito colpito la scena sulla salita dietro la chiesa. Non credo di averne mai viste in DW (ora arriverà nei commenti una lunga lista di salite…).

E il TARDIS! I magnifici interni del nuovo TARDIS. Il cambiamento rispetto al precedente non è, anche qui, netto… il set è molto più grande, ci sono molti più livelli e molti più aggeggi, ma l’aspetto familiare rimane quello… anni luce dagli antichi interni TARDIS asettici, che non mi hanno mai dato più di tanto. Chissà che non sia anche la volta che vedremo davvero altre stanze. Magari la piscina, in biblioteca o ovunque sia ora. Un episodio intero nel TARDIS non mi dispiacerebbe affatto.

La storia dell’episodio (il “mostro della settimana”) in realtà è un aspetto secondario in un episodio introduttivo come questo. Un prigioniero scappa, un prigioniero viene preso, la Terra viene salvata. I dettagli poco importano, quello che importa è come i personaggi vengono (re)introdotti e come interagiscono tra di loro. E come episodio introduttivo “The Eleventh Hour” funziona perfettamente. Ci fosse stata ancora qualche anima in UK che non conoscesse Doctor Who, vedendo questo episodio non si è sicuramente sentito tagliato fuori.

Si cominciano inoltre già a inserire gli elementi che probabilmente saranno le costanti di questa stagione. Le crepe nell’universo, la “pandorica” che si aprirà, il silenzio che cadrà… per ora sono solo parole. Così come lo erano “Bad Wolf”, “Torchwood” o “Harold Saxon” anni fa. Vedremo presto a cosa porteranno questi archi narrativi… RTD era un maestro in questo, ma anche Moffat non è certo da meno!

Infine torniamo all’inizio: la nuova sigla e la nuova musica. Il nuovo tema è bellissimo, recupera ulteriori echi delle vecchie versioni dei vecchi Dottori e allo stesso tempo mantiene il suo nuovo aspetto epico, pur in maniera più sottile e dark. E così la musica all’interno dell’episodio, la scena in cui la piccola Amelia va a prepararsi per andarsene col Dottore (povera!!!) è meravigliosa anche per l’altrettanto meraviglioso tema musicale che la accompagna (il tema di Amy, forse?) e altrettanto splendido è il tema che accompagna la “vestizione” del Dottore, il confronto con gli alieni, la carrellata finale in camera di Amy e il trailer della stagione. Quando esce il CD??

Trivia:
– Gli anni (1996-2008-2010) che ho dato non sono ufficiali al momento, ma dovrebbero essere corretti. In realtà il cartellino di Rory dice “1990”, ma non può essere! Al limite sarà la sua data di nascita.
– Il Dottore prende il suo nuovo “costume” in un ospedale, così come hanno fatto il terzo e l’ottavo Dottore! Secondo me Moffat ha incluso un ospedale solo per poter fare questa scena. (Personalmente penso che mi mancheranno le scarpe di Tennant.)
– Il Moff si cita, con il “timey-wimey” di “Blink”, i cowboy nella stanza (da “The Girl in the Fireplace”) e le varie “biblioteche”. Ma niente banane nella scena iniziale!
– E a proposito di “The Girl in the Fireplace”… l’analogia con quanto succede con Amy Pond è evidente: il Dottore le compare da bambina e poi di nuovo da adulta. Chissà se le analogie continueranno…
– Il Dottore ne sa più di noi di social network… Facebook, Twitter e… Bebo?
– Quell’onda su quel vecchio strumento del TARDIS che il Dottore zittisce alla fine… ha la stessa forma della crepa nella camera di Amy.
– Gli ascolti sono stati ottimi e perfettamente in linea con gli anni scorsi, nonostante ci sia in giro qualche giornale che afferma il contrario (e che probabilmente non sa fare due conti :–) )
– Quando il Dottore dice “I’ve put a lot of work into it”, riferendosi alla Terra… cita se stesso nello speciale parodistico non canon “The Curse of Fatal Death” scritto da Moffat (il suo primo Who!) nel 1999.
– I bastoncini di pesce nella crema pasticcera… BLEARGH!

The Eleventh Hour è stato scritto da Steven Moffat.

(Grazie a Morry per l’aiuto!)


E finalmente anche Matt Smith e Karen Gillan debuttano sugli schermi nostrani! (Be’, Matt ha debuttato brevemente ieri, in realtà). Steven Moffat ha debuttato mesi fa e non c’è bisogno di presentarlo… e così Murray Gold che per fortuna nostra è rimasto a scrivere la meravigliosa musica. Gli unici “novellini” sono proprio Matt e Karen. E Arthur Darvill (Rory). Ma non resteranno tali a lungo!

Tenete gli occhi aperti, già in questo episodio c’è un vaghissimo indizio sul finale di stagione!

E attenzione che l’episodio essendo più lungo di un episodio normale comincia più presto!

In replica .

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio.

39 commenti su “5×01 – The Eleventh Hour”

  1. Moffat è una garanzia, se gli episodi saranno belli come “Blink”(per me il miglior episodio di Dr Who) allora siamo non bene ma benissimo!!!!!

        1. Scusate l’intrusione… Ma… vi è piaciuto l’unico episodio di Doctor Who dove il Dottore NON C’è???

          1. Infatti la sua assenza un po’ mi ha seccato, ma cavolo è un episodio spettacolare! E Tennant è troppo sexy nel video nei dvd!!!

          2. È vero che il dottore non appare molto, ma se un episodio è bello e spettacolare và detto a prescindere da chi compare.
            Te ne cito allora uno con il Dottore e sempre di Moffat: “Silence in the Library”.

          3. Beh, è la storia che è straordinaria. E l’idea alla base, geniale. Poi, l’assenza del Dottore per tutta la puntata non fa che pompare l’aspettativa per il suo arrivo in fin di ripresa 😉

  2. Prima di aprire le danze e dare il via alle innumerevoli e divertenti serie con Eleven, Amy e Rory (sbrigatevi ad entrare subito in sinc con lui perché la strada sarà altrettanto lunga e sono richiesti con occhi nuovi privi dei limiti, aspettative, gusti,) volevo dare il mio contributo e consolare i gusti dei Ten-isti con questo Ten-orgasm video finalmente non più spoiler (adesso). Magari l’avete già visto non è nuovo. Auguro possa essere l’ultimo stadio precedente al sorriso e al cambiamento.

    http://www.youtube.com/watch?v=8h7rhX-MyKA

    1. Bello, non l’avevo mai visto! Per ora ho solo dato un’occhiata perchè sono al lavoro e non è il caso di esagerare, ma stasera me lo gusterò con calma… grazie, Elevencentric!

  3. E la quinta serie inizia alla grande. Un episodio eccezionale, credo il migliore inizio mai fatto dal 2005 (forse solo quello della terza può tenergli testa, con cui ha anche molte somiglianze). E il doppiaggio non mi ha proprio deluso. Oramai mi rassegno del fatto che è impossibile trasmettere lo stesso brivido sulla schiena delle voci originali, cionostante è stato fatto un buon lavoro. Il doppiatore del dottore Nanni Baldini ha fatto una miriade di altri ruoli (tanto pr citarne alcuni Turk in Scrubs, Jack in Will&Grace, il topo di Ratatouille, Jack Black in alcuni film, etc.), quindi credo che riuscirà a stare al passo dell’abile smith.
    E’ ora di reggersi forte: GERONIMO!

  4. Forse è prematuro ma sono in lutto: i doppiatori del Dottore e Amy non hanno niente dello spirito dei personaggi che ho apprezzato, nemmeno un eco di un eco di un eco (io che ho apprezzato Iansante e il dopp di Ecleston, heck di chiunque) e sono pronto alla pioggia di detrattori/ci di chi novizio non ha apprezzato l’episodio perché in tutta onesta qui li condivido a malincuore. Peccato perché ero anzi sono disponibile a cambiare idea. Purtroppo Amy era scipita, il doppiaggio stanco, hanno osato togliere “i papillon/cravattini sono fighi” (lo so è poco) e il Dottore non mi ha coinvolto quasi per niente. Ma non temo questa mezza delusione, dal prossimo episodio sono tanto quanto pronto a lodarli se almeno cambiassero di un pochino goccino in meglio. Vorrei sono dire a tutti quelli a cui quest’episodio non ha fatto né caldo né freddo come me e ci sono restati maluccio che dare una chance agli episodi originali con sottotitoli o originali punto è imperativo e curativo, anzi suggerisco ai curatori del sito di fornire i link se possibile.

    PS: la scena meanwhile in the Tardis è un buona inizio per la prossima puntata invece che come chiusura di questa. Bye! Aspetto sentenze! Anzi per favore ditemi che mi sbaglio se mi sbaglio!

    1. Lo vedrò domattina… ma penso sia impossibile fare di peggio della voce messa a Tennant. E anche Donna non scherzava. Per non parlare dei Dalek… meglio lasciar perdere. Ma nonostante questo la gente ha iniziato ad amare la serie. Ed è sempre così, lo stesso identico discorso vale per la totalità delle serie doppiate, per cui purtroppo o per fortuna la maggior parte della gente non ci fa caso.

      Per i sottotitoli… be’, c’è un’intera sezione dedicata nel menù! 🙂

      PS: La scena collega direttamente questo episodio con il successivo per cui sta “dopo questo” tanto quanto “prima dell’altro”!

      1. ..piu’ che non fara caso ai doppiaggi mostruosi, il fatto e’ che almeno in questo caso chi non e’ ferratissimo in inglese ha un piccolo vantaggio, prima guarda l’episodio in italiano per capire bene, poi si puo’ RIGUSTARE come nuovo l’episodio in inglese e goderne maggiormente (..e si forse non e’ da vero fan avere aspettato 30 anni da Tom Baker per rivedere il dottore in italiano..oppure si..visto che Amy aspetta solo per 12??)

      2. Grazie Laz per la comprensione puntuale. io riesco a farmi gradire ogni doppiata discreta ma le chiedo almeno di conservare una dolce porzione infinitesimale dell’originale e qualcuno può dissentire ma per me con il dopp di Ten ecc è stato così, come di quasi tutto il doppiaggio della 4 persino Donna era familiare, i Daleks e Davros erano lì emulanti al punto giusto, tonalmente impeccabili anzi. I toni della 4 erano ascoltabilissimi e in generale c’era la sensazione di ri-vedere un episodio. Qui, e spero di parlare così solo in quest’occasione, no. Se c’è una cosa che si possa dire costituisca l’essenza del Dottore è la sua stagionata e awkward alienness, l’empatia (speravo nel momento chiave con Amelia invece) e dirti che non ne ho vista è molto poco. Comunque, ripeto, gli episodi originali sono intatti (bello sapere dei sottotitoli) e tifo per, anzi mi impegnerò a farmi piacere i restanti.

        1. Ho visto “The Eleventh Hou”r ieri mattina e posso dire di aver mantenuto la mia opinione: niente di nemmeno lontanamente paragonabile al terribile lavoro fatto sul Decimo Dottore. Qui, dopo un po’, ci si abitua alle voci date a Matt e a Karen che non sono peggio delle precedenti (lungi da me dire che siano belle o anche solo lontanamente paragonabili alle originali, ma, ripeto, meno peggio delle precedenti).

          Noto anche che il doppiatore che fa il Dottore si sforza di mantenere certe intonazioni di Matt (cosa che faceva anche quello di Eccleston, ma NON quello di Tennant), cosa sicuramente lodevole. D’altra parte le scelte sbagliate per le voci non sono colpa dei doppiatori in sé (il doppiaggio scialbo, d’altra parte, sì).

          Terribili invece certe traduzioni. Che fine han fatto i farfallini? E spero vivamente che il doppiaggio del trailer finale sia temporaneo, perché certe frasi non hanno senso.

          1. Infatti quello che dico io è che non sono tanto i doppiaggi a rendere “meno bella” questa serie, quanto certe traduzioni ALLUCINANTI!

  5. Un bell’episodio.. Mi è piaciuto!
    Ho solo una cosa da rimproverare alla programmazione di Rai4: non ci lascia tregua! Voglio difendere i fan che sono rimasti legati a Ten e che almeno agli inizi di questa quinta stagione continueranno a vedere il volto di Tennant.. Penso sia pù che normale e giustificabilissimo! Insomma, ci stanno propinando questo bellissimo telefilm stagione dopo stagione, una dopo l’altra, senza pause, senza tregua, senza la possibilità per i fan di elaborare le “perdite”, vuoi di volti, di companion e di Doctor… Almeno io sono abituata ai telefilm i cui episodi vengono trasmessi una volta a settimana e ci sono lunghe pause primi che inizi una nuova stagione.. Ma con Doctor Who è quasi impossibile avere un po’di suspence, o avere il tempo di ripensare agli episodi, rifletterci e tenerseli dentro..
    Comunque, attenendomi a questo preciso episodio, non voglio ancora lasciare commenti su Eleven perché oggi mi ha soltanto “rimbambito” di chiacchiere! Sicuramente è scusabile visto che si sta riprendendo dalla rigenerazione! Finora, l’unico che mi ha emozionato e colpito fin dal primo episodio è e rimane Eccleston!!!

    1. Sì, sicuramente il modo migliore per godersi una serie è come è stata pensata: un episodio alla settimana!

      Ma odiare un Dottore a priori è sbagliato comunque… quindi restare legati a Ten è giustissimo (non lo siamo poi forse tutti?), ma da qui a dire che Matt è “giovane” (?) o “brutto” (???) ce ne corre! Siamo fan di Doctor Who, non fangirl di David Tennant! 😎

      1. Per quanto mi riguarda ormai lo sapete.. IO sono legata a Eccleston, ma non per questo non ho apprezzato Ten.. Sono stata io a scrivere che Smith è brutto perché per me lo è, esteticamente parlando… E riguardo al suo Doctor ripeto, commenterò più avanti! Visto che ho apprezzato Tennant dalla quarta stagione!! 😉

    2. Sono d’accordo con Chiara: un episodio al giorno (due se guardi anche le repliche delle serie precedenti) ti fa correre ben bene, non dà tregua e, in caso tu lo registri perchè non sei in casa mentre lo danno, ti obbliga a tour de force per non perdere la consequenzialità…. forse era meglio una o due puntate alla settimana, anche perchè così non ci esaurivano 5 serie in pochi mesi e potevamo divertirci per più tempo!
      Detto questo, un commento all’episodio di ieri: mah…, vediamo come continua, da Ten-dipendente sento molto il contraccolpo, soprattutto quando vedo il mento (“scaffa”, come si dice da noi) di Eleven, ma voglio provare a dargli fiducia…
      PS: che schifo i bastoncini di pesce con la crema!!!!

  6. Tiriamo un sospiro di sollievo, il nuovo DOTTORE parte benissimo, e’ sempre comunque il “nostro” dottore, certo un’aggiustatina al target (piu’ giovani, piu’ maschietti..un po per uno dopo Ten..)c’e’ stata. L’episodio mi ha ricordato certe atmosfere di “ZAFFIRO E ACCIAIO”…vi pare?
    Questa stagione almeno mi divertira’..considerando che non ho ancora avuto il coraggio di guardare gli ultimo episodi della precedente…

  7. Le voci che hanno scelto per i doppiatori sono agghiaccianti… e io che credevo che ne avessero data una inadatta a David… Quella di Matt è proprio… SBAGLIATA!

  8. Il nuovo dottore mi sembra esser partito con il piede giusto!! Con nuovi strani gusti culinari (bleah) e con nuove energie.
    Ottimo la storia anche se molto crudele con Amy, vederla prepare la valigia tutta contenta e lasciarla lì da sola al buio e credo anche al freddo non è il massimo!
    Fantastico il suo lavoro eheheheh io dalle immagini viste in anteprima pensavo che fosse davvero una vera poliziotta :-O anche se mi sembrava un tantino giovane…..

    Ps per quanto riguarda il doppiaggio non è proprio il massimo ma bisognerà prendere l’abitudine.

  9. Meno male che almeno ci hanno lasciato Murray Gold con le sue stupende musiche… ormai per me è come un vecchio amico che mi piace sempre ritrovare!

  10. Ma secondo voi, Amy è già “rintronata” dal Dottore, nel senso che è già cotta (anche se non lo sa) peggio di Martha dopo 20′ della prima puntata della 2^serie? Perché se è così ne vedremo delle belle…

  11. Non male come episodio, e Smith mi piace come dottore!!! Atavolta è la compagna che non mi piace (le preferisco Martha, ed è tutto dire)… poi boh, magari cambio idea!!!

  12. Devo dire che la soundtrack di stagione V, sentita così tutta di seguito, è meno emozionante delle precedenti. Più “ambiente”, meno melodie accattivanti direi. A parte il tema della serie (“I Am the Doctor”) che è strepitosa in tutte le salse.

    Poi come contorno agli episodi va benissimo, il suo scopo è quello dopo tutto.

    1. Io invece trovo sia la migliore! L’ho in loop dal giorno che è uscita… e solo la settimana scorsa ho iniziato ad alternarla a quella dello speciale di Natale.

      1. A parte la già citata “I Am the Doctor” (e gli spin off “The Sun Is Gone Wibbly” e “Amy in the TARDIS”) mi piacciono molto “Down to Earth” e “Vampires of Venice”. E “A Mad Man with a Box”. Il resto, a parte che sono più del solito, come dicevo più su le trovo un po’ impegnative da seguire, staccate dal contesto.

        1. Per me invece è l’esatto opposto, le trovo più libere e godibili anche staccate dal contesto. In alcuni casi ancora di più, perché non coperte dai rumori di scena. Penso soprattutto a “The SAD Man in a Box”, forse la più bella traccia in assoluto in tutto DW. Nell’episodio si sente appena, con tutto il casino che c’è (giustamente).

  13. Concordo con ciò che è stato detto: è difficile in solo weekend dare l’addio a Tennant e trovarsi subito un nuovo volto e un nuovo Dottore. Ho passato tutto l’episodio ad immaginarmi come avrebbe fatto Ten le stesse cose, apparte questo Doc è sempre Doc e l’inizio puntata con tutte le ‘gag del cibo’ è assolutamente delizioso, spassoso! l’ho riguardato centinaia di volte e ancora non mi stufa. ^^
    Poi perde un po’ con il salto temporale e i ‘ritardi’, ma al diavolo, non si può avere tutto.

    P.s : ODIO il cravattino!! XDXDXD
    Non potevano lasciarli la cravatta? Almeno dargli camice e giacche decenti, sembra proprio un nonnetto nonostante si comporti all’opposto…

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