Sarebbe un po’ presto per fare un riassunto degli ascolti della settima stagione, visto che ancora mancano i definitivi di “The Name of the Doctor” e chiaramente i numeri dell’iPlayer aggiornati con le ultime settimane. Ma visto che prevenire è meglio che curare, meglio stroncare le solite noiose voci apocalittiche sul nascere.
tl;dr: Gli ascolti di Doctor Who vanno benissimo, come sono sempre andati, e quest’anno i totali sono pure lievemente aumentati.
In dettaglio possiamo vedere che gli overnights (che, ricordiamo, hanno importanza uguale a zero, li riportiamo solo per completezza) sono lievemente scesi. E così i finals che saliranno comunque di qualche punto quando arriveranno i dati del finale di stagione che sicuramente sarà sopra la media. Quelli che sono aumentati di più di quanto siano diminuiti gli altri sono i numeri dell’iPlayer, dove realisticamente si sposterà la totalità degli ascolti nel giro di qualche anno. Insomma, qualcuno di quelli che lo guardava in tv ha iniziato a guardarlo online e altri hanno direttamente iniziato online.
Aggiungiamo che aumenta ancora la differenza tra overnights e finals, il che è positivo perché implica una minore passività dello spettatore.
Infine, i dati degli scorsi anni dell’iPlayer sono stati aggiornati (alzati) nelle tabelle ove possibile, il che porta i numeri delle stagioni passate a crescere ancora, seppur di poco.
Perché quindi, visto che tutto va bene, ogni anno si sentono queste voci assurde che costantemente vanno smentite? Perché c’è chi, ingenuamente in buona fede o malignamente in cattiva fede (certi tabloid UK), tende a considerare solo gli overnights come se avessero importanza. E quelli sono effettivamente calati. Del 3%. Ma non ha importanza.