Flatline

Doctor Who 8×09 – Flatline

Flatline

– It’s bigger… on the inside.
– You know, I don’t think that statement’s ever been truer.

Questa settimana è il turno dell episodio Doctor-lite, il classico episodio in cui c’è poco Dottore e il centro dell’azione si sposta altrove. Ma quest’anno hanno trovato un bel trucchetto per farci avere tanto Dottore quanto un episodio normale.

Il TARDIS atterra a Bristol per sbaglio, ed è più piccolo (fuori). Mentre Clara indaga nei paraggi (comodo!), la porta rimpicciolisce ulteriormente intrappolando il Dottore all’interno. Per cui Clara si porta in giro il TARDIS in borsa e fa lei da Dottore. Oltre a questo della gente è scomparsa e si scopre che ci sono degli alieni bidimensionali che ci stanno studiando e nel farlo ci uccidono, appiattendoci. Una volta stabilito che le intenzioni di questi alieni non sono pacifiche il Dottore riesce a trovare il modo di sconfiggerli.

Sembra pure semplice la trama raccontata così… e in realtà l’idea di fondo lo è: alieni bidimensionali! Non caratterialmente, di quelli è pieno… come mai non erano ancora stati usati in Doctor Who?
Ancora meglio, le dimensioni del TARDIS… nessuno ci ha aveva mai giocato prima (a parte Trenzalore, al contrario), eppure il potenziale esilarante era enorme! C’era la possibilità di fare interpretare “Mano” al Dottore… ed è stata sfruttata! Il modellino del TARDIS dava un’idea di assolutamente finto (non saprei nemmeno dire perché, forse un TARDIS di quelle dimensioni non può dare altre idee) e ricordava tantissimo quando usavano un modellino per le riprese da lontano negli anni 60…

Gli alieni bidimensionali sono stati utilizzati in maniera veramente convincente e realmente terrorizzante. Sia come 2D, sia come 3D (effetto inquietantissimo) e soprattutto quando afferrano il tizio con la manona… rivedendo la scena si riesce a notare che in fondo, dietro ai personaggi in primo piano, compare lentamente la mano che si avvicina di colpo e lo afferra. Alla prima visione non avevo notato il dettaglio! Brrr! Ottimi anche gli effetti speciali (una cosa che a me importa davvero poco, ma fa piacere se c’è).

Detto questo… okay, okay, la settimana scorsa avevo preso una cantonata, escludendo a priori che Clara stesse mentendo al Dottore in quanto ritenevo la cosa troppo stupida (da parte sua). E invece era proprio così e in questo episodio la cosa si rivela… molto stupida, appunto. È alla sua prima uscita con il Dottore (che noi vediamo) e già sicuramente lui o ha capito tutto o quantomeno sospetta. Perché mai gli risponde al telefono? Non poteva attaccare come fa alla fine quando invece avrebbe potuto rispondere? Quindi Clara mente… come il Dottore. E infatti la cosa viene ribadita nel suo ruolo da Dottore nell’episodio, in cui si ritrova anche a mentire agli altri per dar loro speranza. Perché, come nota il Dottore (vero), chi ha speranza è più spinto a correre.

E Clara risulta essere un ottimo Dottore, ma non un buon Dottore. Il concetto della bontà del Dottore torna anche in questo episodio ed è ormai chiaro che il Dottore non si ritiene “buono”. Ritiene di fare quello che deve fare, perché è sempre lui che deve prendere queste decisioni, ma in questo modo non può essere buono. Dal suo punto di vista. E impersonandolo Clara riesce a capire come non mai che questo è il problema. Ma lei sta diventando come lui? Oppure lui cambierà idea e si renderà conto che la bontà può essere una cosa diversa? Ho l’impressione che potremmo scoprirlo tra poco più di due settimane…

Di certo c’è che in questo episodio il Dodicesimo Dottore arriva a fare il suo primo discorso importante in cui si autoproclama “il Dottore” al mondo, e che discorso! Eleven l’aveva fatto immediatamente agli Atraxi in “The Eleventh Hour”, per Twelve c’è solo voluto un po’ di più.

L’episodio sfiora anche qualche tema sociale, con il complesso abitato non propriamente da persone ricche (che si sentono chiaramente abbandonate a loro stesse dalle autorità) e i personaggi che stanno sostanzialmente tutti svolgendo un servizio sociale. Rigby, il principale di questi e companion surrogato
per il Dottor Clara, non brilla particolarmente di luce propria. Ha qualche intuizione e come disegna lui una porta non la disegna nessuno, ma non risulta molto interessante. Prova anche a suicidarsi così per sport. Paradossalmente mi risulta meglio riuscito il suo superiore… lo stronzo che fa la parte da stronzo. E gli risulta molto bene perché è proprio stronzo. E sopravvive pure, seppur beccandosi un “sono sopravvissute le persone sbagliate” dal Dottore, che non è poco. La cosa fastidiosa (chiaramente voluta) è che l’atteggiamento razzista e intollerante del tizio lo portano a dire cose che poi si sono rivelate vere (gli alieni avevano realmente cattive intenzioni), ma che non c’era modo di sapere con certezza nel momento in cui lui le diceva.

Alla fine dell’episodio c’è una brevissima scena che nasconde una grandissima rivelazione… Missy usa l’iPad.
Ehm, okay, era un’altra la rivelazione: Missy ha scelto Clara. Il che significa che è davvero lei la donna che le ha dato il numero del Dottore in “The Bells of Saint John”. Perché?? Domande, domande, domande!

  • Il TARDIS pesa un sacco e viene sempre alleggerito (era ovvio in effetti!)
  • Il primo treno come codice ha A113 🙂
  • L’autista del treno compare due secondi, ma si ambienta subito. Il Dottore lo inquieta però perché non lo saluta.
  • Il TARDIS ha un “siege mode” in cui diventa un cubo ricoperto da scritte in gallifreyano;
  • Sotto il pavimento del TARDIS ora c’è una scrivania.
  • Il Dottore balla come un cretino anche in questa incarnazione (LOL);
  • Murray Gold. Ormai il tema del Dodicesimo Dottore è ben chiaro! ♥

Come voto rimango su quello espresso settimana scorsa, 9,5 su 10.

“Flatline” è stato scritto da Jamie Mathieson
Grazie a Morry per l’aiuto!

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.