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4×03 – Planet of the Ood

Il Dottore e Donna sul pianeta degli Ood.Episodio: 4×03;
Titolo: Planet of the Ood;
Titolo italiano: La canzone degli Ood;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Keith Temple.

Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non esiste più, copiamo il post direttamente qui:

The Doctor: “…oh, I’ve… I’ve sorta got a song of my own, thanks.”
Ood Sigma: “I think your song must end soon.”
The Doctor: “Meaning?”
Ood Sigma: “Every song must end.”

Gli Ood. “You gotta love an Ood“, dice David Tennant nel Confidential di questo episodio. E in effetti sono molto carini. Oddio, sono orrendi a dire il vero, ma son simpatici. (Ah, il Confidential, nel caso qualcuno non lo sapesse, è un documentario della durata di 45 minuti che va in onda dopo ogni episodio di Doctor Who su BBC3. Come se qui da noi dopo Carabinieri su raiuno* andasse in onda Carabinieri – Riservato su raitre. Brrr che esempio inquietante. Comunque sì, per una stagione di 13 episodi di Doctor Who c’è una stagione di 13 Doctor Who Confidential della stessa durata. You gotta love the British). E ora che ho riempito lo spazio prespoiler parlando persino di qualcosa vagamente in tema passiamo al pianeta degli Ood!

Anzi, no, c’è da premettere che gli Ood sono una razza di alieni servitori dell’umanità tra un paio di millenni, già apparsi nella seconda stagione nell’episodio doppio The Impossible Planet/The Satan Pit. Episodio in cui alcuni Ood venivano controllati dal Diavolo (!) in persona. E ora passiamo veramente al pianeta degli Ood.


Si inizia con una specie di annuncio pubblicitario per la vendita di Ood, commentato da un amministatore dell’azienda che li “produce”, la Ood Operations, che viene però subito dopo ucciso da un Ood con gli occhi rossi che improvvisamente si ribella dal suo stato servile.

Dopo questa premessa partiamo con l’episodio vero e proprio. Il Dottore ha configurato una destinazione casuale sul TARDIS, e Donna è eccitatissima di mettere piede su un altro pianeta. È forse un po’ meno eccitata quando esce dal TARDIS e la temperatura è freddissima, ma visto il guardaroba che si è portata appresso in Partners in Crime, non ci mette molto a procurarsi un giaccone.

Nel frattempo, nel complesso della Ood Operations (ovviamente sullo stesso pianeta ghiacciato dove si trovano Donna e il Dottore), giunge il boss, Mr. Halpen. Solana, la PR dell’azienda, gli riferisce che ci sono state altre morti sospette, ma l’ultima, che abbiamo visto anche noi, è stata filmata e così hanno potuto capire che erano sempre stati gli Ood i responsabili. L’Ood in questione è fuggito, ma è stato ferito, per cui ormai sarà sicuramente morto.

Quasi, infatti il Dottore e Donna si imbattono nell’Ood morente (il Dottore sente una canzone che lo guida all’Ood, mentre Donna non sente nulla), che fa giusto in tempo a dir loro che “Il cerchio deve essere spezzato” prima di morire.

Abbastanza scossi, il Dottore e Donna si aggregano a un gruppo di possibili compratori/rappresentanti appena giunto in visita al complesso, dando ovviamente nomi falsi e facendosì involontariamente scambiare per marito e moglie… ancora (!!!). Assistono così alla presentazione commerciale degli Ood, tenuta da Solana. Mentre gli altri approfittano del buffet, il Dottore accede a delle mappe stellari e riconosce la zona in cui sono… sono sulla Ood-Sphere (il pianeta degli Ood), ed è l’anno 4126. Il secondo Grande e Liberale Impero Umano si espande su tre galassie ormai… e Donna si domanda come questo sia possibile, visti i toni apocalittici dei giornali odierni, il riscaldamento globale, le inondazioni e… le api che spariscono. Donna si preoccupa anche di conoscere l’opinione di un Ood su questo loro sfruttamento, ma lui non comprende il senso delle sue domande, le risponde che se non facesse il servitore dell’uomo, morirebbe.

Intanto Mr. Halpen (che da qualche anno soffre di perdita di capelli e il cui fedele servitore Ood Sigma ogni tanto, su richiesta, dà da bere una lozione) è andato a esaminare insieme al responsabile degli Ood, il dottor Ryder, un altro Ood rabbioso dagli occhi rossi, e ordina un’autopsia (e quindi anche di ucciderlo a sangue freddo). Il dottor Ryder, chiede di poter accedere al Magazzino 15, unico luogo del complesso a lui proibito e Mr. Halpen acconsente. Noi non riusciamo a vedere cosa ci sia nel magazzino, ma sembrerebbe esserci qualcosa di grosso che ha qualcosa a che fare con gli Ood. Il dottor Ryder comunque, dopo aver consultato degli strumenti, annuncia che non c’è nulla che non vada nella barriera (qualsiasi cosa questa sia).

Il Dottore e Donna svicolano dalla “visita guidata” e scoprono che in realtà gli Ood vengono trattati come schiavi, altro che servitori. Solana, nel frattempo, si è accorta che in realtà loro due erano dei falsi visitatori e dà l’allarme. Ma loro si sono infiltrati in un magazzino pieno di container di Ood… che su richiesta del Dottore di spiegazioni sul “cerchio”, iniziano a ripetere la frase “Il cerchio deve essere spezzato”; quando suona l’allarme scappano, ma vengono entrambi fatti prigionieri. Nello stesso momento però, gli Ood dei container diventano rabbiosi e il Dottore e Donna riescono a scappare. Seguendo il suono della “canzone” che solo il Dottore sente, i due raggiungono degli strani Ood ingabbiati. Il Dottore “abilita” un attimo Donna alla canzone, che però è troppo triste (è un canto di prigionia) e lei in lacrime gli chiede di non poterla sentire più. Scoprono che questi Ood, diversi dagli altri, sono Ood “naturali”, ai quali non è stata attaccata la palla traduttrice, e al posto di questa hanno un cervello secondario. La Ood Operations in pratica li lobotomizza parzialmente. Donna è sconvolta da queste scoperte e vorrebbe non essere mai partita col Dottore, vorrebbe tornare a casa. Arriva però Mr. Halpen che li fa prigionieri. Donna gli dà dell’idiota quando lui si giustifica dicendo che gli Ood sono contenti di questa sistemazione. Per forza si sono fidati di voi – dice lei – una razza che va in giro con il cervello in mano deve per forza fidarsi del prossimo.

Tutti gli Ood a questo punto “impazziscono” e Mr. Halpen lascia il Dottore e Donna ammanettati a un muro mentre si dirige con Ryder al Magazzino 15. Il Dottore e Donna riescono però a fermare gli Ood che stanno per ucciderli riuscendo a identificarsi come amici.

Scopriamo che nel Magazzino 15 c’è un enorme cervello Ood, contenuto in una barriera energetica circolare (“Il cerchio deve essere spezzato”). Ood Sigma conduce lì il Dottore e Donna che trovano Mr. Halpen mentre sta minando il perimetro, vuol far esplodere il cervello e uccidere così tutti gli Ood. Il dottor Ryder si rivela a questo punto in maniera abbastanza gratuita come membro dell’organizzazione Amici degli Ood, infiltrato lì per liberarli. È stato lui ad abbassare la barriera al minimo durante la loro precedente visita, per quello gli Ood sono diventati rabbiosi tutti insieme di colpo. Halpen lo uccide. E sta per uccidere anche il Dottore e Donna quando Sigma rivela che quello che gli somministrava non era tonico per i capelli, ma un innesto biologico che lentamente l’avrebbe trasformato in Ood. E ora la mutazione è matura, Halpen diventa un Ood e si occuperanno i suoi simili di lui. Il Dottore spezza il la barriera energetica circolare e gli Ood sono liberi.

È il momento dei saluti, Sigma chiede al dottore e a Donna se vogliono unirsi alla loro canzone, ma il dottore gli risponde che ha già una specie di canzone sua. Al che Sigma, enigmaticamente, gli risponde che la sua canzone sta per finire, perché tutte le canzoni finiscono. Il fatto che durante questa dichiarazione si senta brevemente il Doomsday Theme rende la cosa abbastanza inquietante.

Donna decide di continuare a viaggiare con il Dottore, nonostante tutto, e i due, celebrati in eterno nella storia degli Ood, partono sul TARDIS.
Bell’episodio, anche se a mio parere non bello come i primi due. Ma comunque molto buono, gli Ood sono alieni molto interessanti, e anche in questo episodio c’è un grosso dilemma morale in primo piano… anche se in realtà tanto dilemma non è, gli Ood sono schiavi e vanno liberati, fine. La cosa complessa è stata capire perché loro sembrassero gradire questo loro stato di servilismo/schiavitù, cosa che in effetti non si aveva avuto il tempo di fare nella loro precedente apparizione (essendoci il Diavolo di mezzo). Il Dottore stesso riconosce questa sua incuria e cerca di fare ammenda liberandoli. Hanno dato una bella conclusione alla vicenda degli Ood rimasta aperta allora, e da questo punto di vista è un ottimo episodio.

Comprensibili i dubbi di Donna sulla sua decisione di partire col Dottore… finora ha fatto due viaggi e in entrambi ha assistito a cose orribili. Così come è ovvia poi la sua decisione alla fine di continuare… chi non lo farebbe? (Be’, a parte Martha).

Interessante lo sviluppo di Donna. La sua prima reazione alla vista di un Ood è di repulsione, ma appena il Dottore le dice che un Ood è una persona, cambia completamente e subito prova empatia per il povero Ood morente. Il personaggio è decisamente maturato rispetto a due Natali fa. Anche la sua acuta osservazione sulla natura degli Ood è indicativa in questo senso. Davvero un’ottima companion. E bravissima Catherine Tate.

E arriviamo all’ormai, per fortuna, immancabile angolo Rose dell’episodio. Che significa che “la canzone del Dottore” finirà? La cosa più ovvia sarebbe una rigenerazione, ma è troppo banale, quindi da scartare. E il Doomsday Theme fa ovviamente pensare a Rose e agli avvenimenti di Doomsday. Che sia la separazione del Dottore e Rose che terminerà? Sul primo CD della colonna sonora della serie c’è persino una canzone (quella del primo speciale natalizio, espansa per includere riferimenti ai fatti di Doomsday) chiamata “Song For Ten” su questo argomento, ma temo che pensare a fini allusioni ai titoli delle track della colonna sonora sia pretendere un po’ troppo da RTD. 🙂

Per finire… Ood, Ood, Ood, Ood, Ood, Ood, Ood, Ood, Ood, Ood… è una bella parola, mi piace ripeterlo!

*Non so se Carabinieri vada su raiuno o meno, né ci tengo particolarmente a saperlo!

“Planet of the Ood” è stato scritto da Keith Temple.

(Grazie a Morry per l’aiuto)

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Tornano gli Ood che ricordiamo dall’episodio doppio “The Impossible Planet” / “The Satan Pit“. E tornano anche le loro profezie.

In replica .

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio.

Il trailer italiano:

2×09 – The Satan Pit

Il Dottore in esplorazioneEpisodio: 2×09;
Titolo: The Satan Pit;
Titolo italiano: L’abisso di Satana II;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Matt Jones.

Mentre il Dottore affronta il diavolo in persona nelle profondità del pianeta, Rose deve tenere a bada gli indemoniati al piano di sopra.

Poco da aggiungere rispetto a quanto detto ieri! Questo episodio è, tutt’ora, quello che ha avuto gli ascolti più bassi in tutta la serie dal suo ritorno (ma c’erano i Mondiali ed era una bella giornata, fattori da tenere sempre in considerazione quando si parla di ascolti).

In replica .

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio insieme alla prima parte.

2×08 – The Impossible Planet

Rose e il Dottore.Episodio: 2×08;
Titolo: The Impossible Planet;
Titolo italiano: L’abisso di Satana I;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Matt Jones.

Il Dottore e Rose arrivano su una stazione spaziale situata su uno strano pianeta in orbita attorno a un buco nero. Oltre a fare la conoscenza degli strani Ood, servitori degli umani, sembra esserci qualcosa di strano in questo buco nero… qualcosa non molto terreno.

Quando ho visto per la prima volta questo episodio (doppio) è subito finito in fondo alla mia classifica personale. Luoghi chiusi e “demoni” non facilitano… anche se Rose e il Dottore (al solito!) sono magnifici. L’ho comunque rivisto di recente e devo dire che l’ho abbastanza rivalutato. Forse avevo il mal di pancia, la prima volta. Continuo a preferire il (qui ancora futuro) “The Waters of Mars”, come episodio con ambientazione simile.

I fan di “Casanova” saranno contenti di vedere David Tennant riunito al suo amico/servitore “Rocco”!

L’autore, Matt Smith, ha comunque scritto un bellissimo episodio della seconda stagione di Torchwood, “Dead Man Walking“.

In replica .

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio.