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Terry Nation – The Man Who Invented the Daleks

The Man Who Invented the Daleks - The Strange Worlds of Terry NationTerry Nation (Cardiff, 1930 – Los Angeles, 1997) dovrebbe essere un nome che dice qualcosa anche anche qui in Italia.

Certo, creò i Dalek e ne deteneva parte dei diritti (quindi è citato nei titoli di coda di tutti gli episodi con i Dalek), ma da piccoli avrete visto I sopravvissuti o Il Santo o Attenti a quei due o Agente Speciale o Blake’s 7 (no, okay, quest’ultimo no perché in Italia non è mai andato in onda), se come me siete cresciuti negli anni ottanta (o settanta). I sopravvissuti era persino una sua creazione originale (anche se poi se n’è andato dopo la prima stagione e quindi il resto è “apocrifo”) ed è una serie che a ripensarci oggi ancora mi inquieta.

Questo ottimo volume cartonato di 340 pagine copre tutta la sua vita ed è scritto in maniera molto fresca e lineare, senza momenti noiosi, nemmeno nella prima parte quando si parla di misconosciute serie radiofoniche britanniche e di autori o attori comici assolutamente sconosciuti a noi (tranne Benny Hill, quello lo conoscevano anche i muri).

Naturalmente il libro diventa ancora più interessante quando si arriva al 1963… e a Terry Nation viene chiesto di scrivere un serial per questa nuova serie tv per bambini. Lui non ha particolarmente voglia di farlo, ma ha bisogno di soldi, quindi accetta e lo scrive di corsa svelta, prima di buttarsi in un altro progetto a cui teneva molto di più. Questa storia, presentata con ampio anticipo rispetto alle scadenze, verrà realizzata nonostante non piacesse affatto ai vertici BBC (che non volevano i “soliti mostri”), perché i produttori erano rimasti senza niente di meglio da girare… questa storia naturalmente era The Daleks ed è l’unico motivo per cui oggi sappiamo cos’è Doctor Who. Per qualche misterioso motivo infatti, i Dalek divennero famosi istantaneamente. Ma non famosi come intendiamo oggi… famosi oltre ogni immaginazione, più famosi dei Beatles. Sembra che nel primo anno Terry Nation abbia guadagnato 300.000 sterline (sarebbero più di 4 milioni, oggi) di diritti sullo sfruttamento dell’immagine dei Dalek nel merchandising (quando una sceneggiatura la pagavano qualche centinaio di sterline).

Scopriamo anche l’origine di questa curiosa divisione di diritti… semplicemente, quando Beryl Vertue (agente di Terry Nation e – incidentalmente – suocera di Steven Moffat) preparò il contratto per “The Daleks”, tirò una riga sulla parte relativa al copyright (erano contratti di nuovo tipo… e anche per lei era un nuovo lavoro). Quindi si dovettero accordare a posteriori e il risultato fu… un uomo ricco.

E questo è solo l’inizio! Per i vent’anni successivi Nation continua a lavorare sui Dalek e collabora a tutte le serie citate sopra – e molte altre – fino al suo trasloco negli Stati Uniti negli anni ottanta (dove scrisse qualche scena iniziale per MacGyver, ma non sfondò mai realmente).

Per tutta la vita fu molto protettivo sulla figura dei Dalek (che non dovevano fare la figura dei buffoni e quindi non consentiva fossero usati in programmi comici) e fu sempre molto grato al fandom della serie, partecipando per anni alle convention di Doctor Who.

Forse il suo più grande sogno mai realizzato è stato quello di una serie con i Dalek protagonisti assoluti (sebbene ci avesse provato più di una volta).

Queste cose sono solo un piccolo assaggio del libro, che consiglio caldamente a tutti. Scritto da Alwyn W. Turner, il volume si può trovare su Amazon.it, Amazon.co.uk, Book Depository.co.uk e Book Depository.com.

“The Reign of Terror” animato

Immagine promozionale dell'animazione di The Reign of Terror.
Fonte: @classicdw su yfrog
Un’ottima notizia per i fan delle stagioni classiche del Dottore! Come tutti sanno, molti degli episodi dei primi tre Dottori sono andati perduti e si cerca di riscostruirli al meglio possibile usando foto di scena e audio registrato dalla televisione dai fan di allora. Di una di queste storie, “The Invasion” era stata realizzata una versione animata nel 2005 (dei due episodi perduti della storia, gli altri sei erano sopravvissuti) ed è notizia di questi giorni che la stessa cosa accadrà con la bella storia del Primo Dottore (con Ian, Barbara e Vicki) ambientata durante la rivoluzione francese: “The Reign of Terror”, di cui pure mancano 2 episodi su 6. Questo episodio è uno dei più antichi a non essere completo… solo “Marco Polo” (interamente perduto) lo precede.

I due episodi, intitolati “The Tyrant of France” e “A Bargain of Necessity” verranno realizzati dalla Big Finish (ben nota per la sua produzione audio di Doctor Who) e dalla Theta-Sigma.

Il DVD dovrebbe uscire nel 2012. Speriamo che possa portare alla ricostruzione animata di tutti gli altri episodi… perché, francamente non è particolarmente piacevole guardarsi delle immagini fisse ascoltando dell’audio in sottofondo!

Seguite la casa di produzione dei DVD 2|Entertain, la Big Finish e la Theta Sigma su Twitter per rimanere aggiornati!

(fonti: Doctor Who News Page e kasterborous.)

Elisabeth Sladen (1948-2011)

Tom Baker ed Elisabeth Sladen.…sarebbe stato meglio se la giornata fosse continuata senza notizie.

Abbiamo aspettato il più possibile prima di scrivere, sperando in uno scherzo di cattivo gusto, ma Twitter non parla d’altro e purtroppo sembra ormai ampiamente confermato (DWM), questa mattina il cancro si è portato via Elisabeth Sladen (Sarah Jane Smith), vero e unico trait d’union tra le vecchie stagioni e quelle nuove.

Dopo il “Brigadiere” anche Sarah Jane… giorni tristi.

Aggiornamento: Conferma della BBC.

Aggiornamento: Il sito ufficiale ricorda Elisabeth.

Lizo Mzimba ci dà la reazione di RTD: “Amavo Lis. Era divertente e impertinente e intelligente e semplicemente meravigliosa. L’universo era fortunato ad avere Sarah Jane Smith; il mondo era fortunato ad avere Liz”.

Digital Spy invece (al momento l’intero sito è crollato per il numero di persone in cerca di notizie su Elisabeth Sladen) ci riporta le parole di Steven Moffat: “Non incontrate mai i vostri eroi’, dicono le persone sagge. Non stavano pensando a Lis Sladen. Gentile, cortese, intelligente; un’attrice di talento.”

Classic Series – 1×07 – The Sensorites

Prendiamoci una pausa dal costante affluire di novità riguardanti la sesta stagione, per tornare alla prima stagione (ormai agli sgoccioli!) della serie classica! Quasi a rispettare l’intervellatura fra avventura storica/avventura spaziale, dopo gli Aztechi, ci ritroviamo nello spazio! E per la prima volta, diamo uno sguardo al futuro della razza umana.

Siamo presumibilmente nel ventottesimo secolo, e il TARDIS si materializza a bordo di un’astronave, dove sembra che nessuno sia in vita. Il Dottore, Susan, Ian e Barbara riescono a rimettere in sesto alcuni di loro: il capitano Maitland, Carol e John, il quale sembra avere dei disturbi mentali. I sopravvissuti raccontano di far parte di una spedizione terrestre verso il pianeta Sense-Sphere, intorno al quale stanno orbitando proprio in quel momento. Gli abitandi del pianeta, i Sensorite, impediscono alla nave di lasciare l’orbita, facendo in modo che vada in rotta di collissione. Il Dottore però evita il disastro. I Sensorite sono una razza con un forte potere telepatico che sembra risvegliare quello latente di Susan. Attraverso la ragazza, gli alieni spiegano che avevano già ospitato una precedente spedizione terrestre che aveva portato grande miseria, e non avrebbero ripetuto l’esperienza, dato che John, un mineralogista, aveva scoperto che il pianeta era ricco di molibdeno. Grazie alla loro forza psichica, hanno di fatto reso pazzo il ragazzo. Tutti gli occupanti della nave vegono invitati sul pianeta, ma il Dottore non si fida molto. In realtà scopriamo che i Sensorite sono divisi in due fazioni: una vorrebbe che gli umani li aiutassero a curare una misteriosa malattia diffusasi sul pianeta, l’altra invece vorrebbe attirarli per poi ucciderli. Dopo vari complotti e omicidi tra le fila degli alieni, anche Ian rimane vittima della malattia. Il Dottore scopre che si tratta di una forma di avvelenamento dell’acqua. Si reca quindi all’acquedotto dove scopre che nell’acqua vengono immesse grosse quantità di belladonna. I responsabili agiscono nell’ombra, anche attaccando violentemente il Dottore. Sembra che si tratti di chissà quale mostro, ma alla fine i responsabili non sono altri che i sopravvissuti alla precedente spedizione terrestre. Vengono arrestati, ma il Dottore chiede clemenza. Viene quindi concesso che vengano riportati sulla Terra insieme a Maitland e la sua truppa, per essere curati dall’evidente stato psicotico nel quale erano caduti dopo anni di abbandono.

Alcune curiosità: in questo serial il Dottore fa riferimento al suo cuore, dando per scontato l’unicità del suo organo. Il fatto che i Time Lords abbiano due cuori viene menzionato solo più avanti nella serie. Ci sono teorie che affermano che il secondo cuore ‘spunti’ solo in seguito alla prima rigenerazione. O, molto più probabilmente, il Dottore non ha mai fatto riferimento on screen a questa sua particolarità finché non è stato necessario.

Per la prima volta abbiamo una descrizione di Gallifrey, sebbene il pianeta non venga chiamato per nome. Susan infatti racconta dei suoi cieli arancioni e delle foglie d’argento, una descrizione molto simile a quella che il Decimo Dottore fa a Martha in Gridlock.

Quando Russel T. Davies in “You’ve Got the Look”, episodio Confidential di The Impossible Planet, parla degli Ood, afferma che li aveva sempre voluti simili ai Sensorite, immaginando che il loro pianeta, l’Ood-Sphere, fosse nello stesso sistema della Sense-Sphere; cosa che viene poi confermata dal Decimo Dottore nell’episodio Planet of the Ood.

“The Sensorites” è un serial diviso in 6 episodi della durata di 25 minuti l’uno, scritti da David Whitaker. Gli episodi sono andati in onda dal 20 giugno al 1 agosto 1964. Stranamente non è stata ancora programmata un’uscita in dvd del serial, per tanto è disponibile sono in versione VHS su Amazon.

Romanzo di “Shada”

Il Dottore e Romana.Tra tutte le storie perdute di Doctor Who ce n’è una in particolare che più che perduta non è proprio mai stata realizzata. Parliamo di “Shada”, serial che sarebbe dovuto essere il finale della stagione 17 (1979/80), con protagonista il Quarto Dottore, Tom Baker. La storia non venne mai realizzata per uno sciopero alla BBC.

Esistono però versioni della sceneggiatura (di Douglas Adams, nientemeno!), note di produzione e persino alcune scene girate. Alcune di queste scene vennero riciclate nel 1983 per lo speciale “The Five Doctors” (nel quale Tom Baker non volle comparire e quindi venne inserito modificando quelle scene).

Nel 2003 la Big Finish produsse un audio drama basato sulla storia (ma con protagonista l’Ottavo Dottore, Paul McGann). Ne fu fatta anche una strana versione animata in Flash (!) ancora disponibile oggi sul sito ufficiale (in teoria almeno, temo pretenda un Flash troppo vecchio… però c’è anche la versione in Real Player. Chi usa ancora Real Player?).

Douglas Adams riutilizzò parti della trama per il suo romanzo (non di Doctor Who) “Dirk Gently. Agenzia di investigazione olistica” e non diede mai il permesso di realizzare il romanzo della storia (cosa più unica che rara a quei tempi… sono infatti solo 5 le storie classiche del Dottore a non avere una corrispondente novelization).

Ora però qualcosa è cambiato e, con il pieno appoggio degli eredi di Douglas Adams, il nostro Gareth Roberts (“The Shakespeare Code”, “The Unicorn and the Wasp”, “Planet of the Dead”, “The Lodger”) è all’opera sul volume che uscirà tra circa un anno per la BBC Books.