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9×08 – The Zygon Inversion

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“I just want you to think. Do you know what thinking is? It’s just a fancy word for changing your mind.”

Posso dire che questa seconda parte… m’è piaciuta! Molto più della prima. Probabilmente ci sarebbe stato materiale per fare un ottimo episodio lungo, invece di due normali, ma vabbè… tanto alla fine di una cosa sola si deve parlare, cioè del discorso del Dottore!

Altro che Akhaten (che a me non fa impazzire, lapidatemi), Capaldi ci dà il suo miglior discorso dai tempi di “Flatline”… ed è migliore anche di quello. Da brividi veramente. E la cosa che preferisco del suo discorso è che non parla per sentito dire, ma perché ha vissuto l’esperienza sulla sua pelle, parla con cognizione di causa e incredibilmente… lo ascoltano.

Anche se è la quindicesima volta che succede. 😀 Oppure era una battuta? Se fosse davvero la quindicesima si spiegherebbero i bottoni “Truth” e “Consequences” (altrimenti che ne sapeva il Dottore?), ma se fosse davvero la quindicesima… hai voglia a cancellar la memoria a Kate e ad altri, quantomeno le altre 14 devono essere stati incidenti di natura minore. Ma non possono, perché erano lì con le scatole di Osgood che si aprono solo in caso di emergenza visto che hanno effetti catastrofici a livello planetario. Non fosse che… non è vero, in realtà le scatole non fanno niente. ARGH. Devo dire la verità, adoro la circolarità della cosa.

In realtà, pensandoci bene, probabilmente le 15 volte sono state tutte quel giorno, una dopo l’altra. Ogni volta che qualcuno premeva un pulsante lui ricominciava. Un po’ come tutte le volte che il mio omonimo Lazarus Long cerca di suicidarsi all’inizio di “Time Enough For Love” (leggetelo, è il più bel romanzo del mondo) e ogni singola volta si riparte da capo.

La cosa che adoro un po’ meno in questo episodio come si sia svelti a perdonare. O meglio, mi va bene che il Dottore perdoni Bonnie, ha senso, è la cosa più corretta da fare. Ma da qui a farla diventare la nuova Osgood… mi è sembrato un poco eccessivo. Lo stesso era successo con Ashildr/Me, ma là almeno c’era una motivazione, una realizzazione importante e alla fine Ashildr/Me era una creazione del Dottore, era una sua responsabilità. Qui no. O meglio, la situazione lo era, in “The Day of the Doctor”, ma Bonnie in sé no.

Ho letto che qualcuno s’è lamentato dell’aereo abbattuto a inizio episodio, ma mi pare estremamente stupido essendo questo un episodio dedicato sostanzialmente al terrorismo… è ovvio che qualche atto terroristico deve pure accadere. Incidentalmente… il Dottore e Osgood si salvano gettandosi con il paracadute, ma il resto dell’equipaggio? Almeno un pilota lo deve aver pure avuto ‘sto aereo! Morti tutti.

E alla fine non si sa ancora quale Osgood sia morta. Perché non ha importanza. Il fatto che un altro Zygon abbia preso le sue sembianze non credo possa essere significativo, possono benissimo esserci due Zygon Osgood ora, ma probabilmente con il tempo la cosa verrà accantonata. Perché non deve avere importanza.

Oltre al plauso a Capaldi mi voglio soffermare anche al plauso a Jenna. Bravissima a rendere Bonnie in maniera completamente diversa da Clara. Dite quello che vi pare ma a me Jenna mancherà.

Ennesimo 5- per me.

9×07 – The Zygon Invasion

The Zygon InvasionEd eccoci a un’altra prima parte di due. Questa volta più classica… anzi, devo dire che questa volta è forse stata fin troppo classica, ammetto di aver trovato l’episodio forse un poco diluito,come succedeva spesso una volta con gli episodi doppi, come con Sontaran o Silurian, per capirci. Premetto quindi subito che finora è l’episodio che m’è piaciuto meno in questa stagione anche se ovviamente dobbiamo ancora attendere la seconda parte.

Non per questo comunque l’ho trovato brutto! Una lamentela che avevo sentito riguardo il 50° (forse l’unica) era che la storia degli Zygon era stata abbandonata a se stessa. Personalmente ritengo che nel contesto del 50° fosse corretto abbandonarla a se stessa, non era il punto principale dell’episodio. Ma è stata una buona idea tornarci per vedere come la cosa fosse proseguita.

Allo stesso tempo abbiamo avuto anche una soluzione al mistero di Osgood (mistero nato semplicemente dalla promozione di questo episodio)… come poteva essere sopravvissuta a Missy? Risposta: non l’ha fatto; come previsto è quell’altra. E non si sa se sia l’umana o la Zygon perché la “regola” secondo la quale l’originale di uno Zygon deve essere ancora in vita per permettere allo Zygon di continuare a copiarlo (regola che qualcuno qui nei commenti aveva ricordato)… non vale più! Ma importa realmente quale delle due sia, alla fine?

L’episodio gioca anche, involontariamente (?) con una certa familiarità nelle ambientazioni… visto che si rivede la casa di Clara (che è la stessa di Rose) e che il parco dove il Dottore cerca le “bambine” Zygon è lo stesso di “Army of Ghosts” e “The Parting of the Ways”. Forse anche questo ha contribuito a dare un certo RTD feeling all’episodio. E non lo dico certo come una critica.

Un altro feeling che ho percepito è stato quello del Terzo Dottore. UNIT, certo, ma anche l’idea del Dottore di prendere l’aereo, come se non potesse usare il TARDIS (cosa che invece avrebbe potuto fare benissimo). M’è sembrata un po’ una forzatura per poter avere il finale dell’episodio (e per chi si lamenta che a ogni cliffhanger il Dottore è in pericolo mortale… ricordo di riguardarsi degli episodi con i vecchi Dottori).

Naturalmente tutti hanno sottolineato le somiglianze degli Zygon (be’, di alcuni Zygon, ovviamente) con l’ISIS. Anche se nello specifico non so se avessero davvero in mente l’ISIS visto che volendo potrebbe valere in generale per qualsiasi situazione similare e purtroppo nella storia dell’umanità ce ne sono state tante… Non ho avuto tempo di guardare o leggere nessun dietro le quinte, per cui ignoro totalmente le intenzioni dell’autore.

Infine, anche qui torna l’ibrido! Ormai ce lo stanno proponendo in tutte le salse e alla fine sarà qualcosa che non hanno detto prima!

L’episodio l’ho visto a Lucca dopo una giornata campale (iniziata con la coda per vedere Moffat e Mathieson), quindi forse è anche per questo che non mi ha esaltato. Come detto, però, sospendiamo il giudizio in attesa della seconda parte! Per quanto riguarda Peter Harness, comunque, finora è sicuramente meglio di “Kill the Moon”!

9×06 – The Woman Who Lived

The Woman Who LivedWow! Sesto episodio molto bello di fila, questa stagione è un delirio!

Come più o meno previsto, questa non è una seconda parte dell’episodio della scorsa settimana, bensì un suo seguito! L’avevano detto che alcuni degli episodi doppi di quest’anno non sarebbero stati realmente tali e così è stato. L’episodio in effetti si sarebbe anche potuto ambientare 5 stagioni dopo quello della settimana scorsa e avrebbe avuto ugualmente senso. Anzi, ne avrebbe forse avuto persino di più, visto che non si sarebbe dovuto inserire mentalmente lo scorrere del tempo da parte del Dottore rispetto a quello che per noi è una settimana prima. Sarà passato quantomeno qualche mese soggettivo, immagino, visto che ha anche avuto il tempo di andare a curiosare di nascosto su alcune delle attività di Ashildr.

A proposito, non saprei bene come chiamarla ora… Me mi fa un po’ ridere. Ashildr era un nome bellissimo, ma chissà se ora che si è un po’ ripigliata riprenderà a adottarlo o meno. Lo scopriremo presto perché è ormai ovvio che tornerà, visto che è arrivata nel presente e in qualche modo sta tenendo d’occhio Clara.

Quando Moffat poco tempo fa diceva che i personaggi non sono mai completamente bianchi o completamente neri non scherzava, visto che con Ashildr questa settimana si è passati velocemente da una parte all’altra e poi di nuovo indietro. Il tema trattato è sicuramente affascinante, l’immortalità da soli è sempre un gran problema (chi non si ricorda Highlander?) e rimane per me un po’ un mistero il motivo per cui Ashildr non abbia usato l’altro bollino dell’immortalità almeno per uno dei suoi figli morenti. Posso pensare che non volesse dare a qualcun altro il suo stesso fardello. O che non potesse sceglierne uno solo. Boh, comunque mi è suonato un po’ strano.

Sono comunque contento che alla fine abbia trovato il suo scopo nella vita e che questo sia anche uno scopo che ha a che fare con il Dottore. Quello che mi inquieta un po’ è… Sam Swift! Rischiamo di ritrovarcelo in giro per i secoli come Ashildr o Jack? Personalmente ho trovato la sua scena sulla forca un po’ eccessiva. Non per i doppi sensi (chissenefrega, i bambini manco li capiscono poi… per loro “well hung” è solo uno che è stato appeso bene), ma perché mi è sembrata un po’ lunga e forzata. (Non so per quale motivo, forse per la locanda finale, ma mi ricorda un po’ Hob Gadling da Sandman… l’immortale che Dream incontra in una locanda ogni 100 anni). Ma magari la balla inventata dal Dottore è vera e non ricomparirà mai più.

La citazione di Jack è stata fantastica… ovviamente Ashildr lo dovrebbe incontrare prima o poi, speriamo solo che questo avvenga sullo schermo (altrimenti sicuramente succederà tra 10 anni in un audio Big Finish). Catherine Tregenna, che ha scritto l’episodio, Jack lo conosce bene per aver scritto l’episodio più bello della prima stagione di Torchwood (“Captain Jack Harkness”). Ha anche scritto “Meat” della seconda, ma di questo eviterei di parlare (l’ho già fatto 7 (!) anni fa).

Questa settimana vorrei sottolineare anche la colonna sonora, si vede che Murray Gold era più ispirato del solito!

L’assenza totale di Clara è stata inaspettata… narrativamente era l’unica cosa sensata, ma è forse la prima volta che la companion manca totalmente per motivazioni di trama e non pratiche di episodi girati contemporanemente (o forse mi sono perso qualcosa io).

Alla fine questo episodio si rivela essere una storia “di origine” di un personaggio che potrebbe riapparire più e più volte (speriamo). Maisie Williams sarà mai companion? Chissà, le motivazioni date dal Dottore perché NON lo sia sono perfettamente sensate. D’altro canto queste motivazioni non l’hanno fermato dal viaggiare con Romana per diverso tempo, per cui… chi vivrà vedra!

5-