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BBC Breakfast con David, Karen e Arthur

Questa mattina a BBC Breakfast (trasmissione britannica) ci sono stati tre ospiti che ci riguardano, anche se in due “gruppi” diversi.

Prima di tutto David Tennant che parla del suo nuovo film “United”… ma prima di farlo (in quest’altra clip) David ha ovviamente parlato di Elisabeth Sladen:

E dopo David sono arrivati Karen Gillan e Arthur Darvill per parlare della nuova stagione di Doctor Who (-2 giorni!). Per quanto i due non si siano sbottonati più di tanto, attenzione che alcuni fatti – già noti a chi segue gli spoiler più vaghi – vengono citati. E vengono anche mostrati i due clip che vi abbiamo già proposto qualche giorno fa:

4×02 – The Fires of Pompeii

Il Dottore e Donna a Pompei.Episodio: 4×02;
Titolo: The Fires of Pompeii;
Titolo italiano: Le fiamme di Pompei;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da James Moran.

Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non esiste più, copiamo il post direttamente qui:

The Doctor: “Into the volcano!”
Donna: “No way!”
The Doctor: “Yes way!… Appian way!”

Questo commento è in ritardo, ed è tutta colpa di Adam Baldwin (The man they call Jayne). Lasciate che vi racconti questo simpatico aneddoto, così da riempire lo spazio inutile e noioso pre-spoiler. Sabato eravamo a Londra, ed eravamo molto contenti di poter vedere Doctor Who in diretta alla tv, yay! Certo, avevamo una convention a cui partecipare, ma cosa volete che si faccia in una con alle 18:45?? Di sicuro tutto sarebbe stato in pausa cena! Forse. E invece, all’alba delle 18:45, dopo esserci fatti fare i nostri simpatici autografi da Ron “Book” Glass, Mark “Badger” Sheppard e Kandyse “Dualla” McClure (ebbene sì, pure lei) eravamo ancora in fila per Adam Baldwin… a cui TUTTI presentano come minimo il numero massimo consentito di oggetti da autografare. Fatto sta che alle 19, quando in fila davanti a noi c’erano ancora una decina di persone, Adam è uscito a sgranchirsi le gambe… così Morry ha avuto un capogiro provvidenziale e siamo corsi in camera, rimandando l’autografo di Adam al giorno dopo. Solo che ormai l’episodio era a metà, e quindi niente commento fino a ora, quando abbiamo potuto finalmente recuperare anche la prima metà!

Finita l’avventura, passiamo pure all’episodio… e non mancherete certo di notare che l’unico episodio girato in Italia ever, noi l’abbiamo visto in Inghilterra…


Il Dottore e Donna sono nell’Antica Roma! (O così credono) e Donna si pone subito un dubbio che tutti noi ci siamo posti: se il TARDIS traduce automaticamente quello che uno dice (e, scopriamo ora?, anche le scritte), che succede se si prova a parlare direttamente nella lingua giusta? In questo caso la lingua giusta è il latino, e Donna prova a dire “veni, vidi, vici” a un venditore. Che lo sente come fosse… celtico, ovviamente! Il che porta il Dottore a fare spesso il simpaticone durante il resto dell’episodio e a dire frasi in latino che gli altri sentono come celtiche, con risultati esilaranti.

A parte queste amenità da fanatici, il Dottore e Donna cominciano a chiedersi come mai non trovano il Colosseo e gli altri monumenti romani… e quando Donna nota che invece di sette colli ce n’è soltanto uno e che questo uno sta fumando, i due con un colpo di genio capiscono di essere a Pompei.

Nel frattempo una strana ragazza li ha seguiti e si reca in un tempio dove ci sono altre donne, una sorellanza. La ragazza dice che la profezia si è avverata, la cabina blu è arrivata.

Il Dottore e Donna cercano di tornare al TARDIS, ma questo è sparito… un venditore l’ha venduto a un certo Cecilio, che lo considera arte moderna. Sua moglie Metella invece non ne è tanto convinta. E incontriamo anche il resto della famiglia, la figlia Evelina (una veggente, promessa alla sorellanza di cui sopra) e il figlio fancazzista e menefreghista Quinto.
Evelina, per nutrire la sua abilità, aspira dei fumi che provengono direttamente dalla montagna attraverso l’ipocausto (il riscaldamento di allora) della villa. A volte le sembra di intravedere una faccia di pietra nel fuoco.

Intanto il Dottore trova la villa di Cecilio, ma Donna è più interessata ad avvertire tutti quanti dell’imminente eruzione (che dovrebbe aver luogo il giorno seguente). Il Dottore però non vuole, perché l’eruzione di Pompei è un punto fisso della storia, non si può evitare. Donna non è d’accordo.

Il Dottore e Donna arrivano da Cecilio, e il Dottore si improvvisa “ispettore del marmo” (Cecilio vende marmo) e dice di chiamarsi Spartaco. Anche Donna dice di chiamarsi Spartaco e li scambiano per marito e moglie. E cerca di avvertirli dell’eruzione, ma in latino non hanno nemmeno una parola per indicare il concetto di “vulcano”… non fino al giorno seguente. Ovviamente il Dottore vuole riappropriarsi del TARDIS, ma in quel momento giunge Lucio Pietro Destro, l’Augure (veggente) Capo della città che ha commissionato a Cecilio una strana opera; una specie di grosso circuito di pietra. La cosa curiosa è che sia Lucio che Evelina capiscono vagamente chi è il Dottore, che è un Signore del Tempo di Gallifrey, e che Donna è di Londra. Sono dei veri veggenti, non dei ciarlatani. A quanto pare tutti i veggenti di Pompei sono reali. Lucio dice al Dottore che “lei sta ritornando” (ovviamente parla di Rose!) e a Donna dice che “ha qualcosa sulla schiena” (questo invece chissà cosa significa). Evelina cita anche la cascata di Medusa, che il Master aveva già citato nella stagione precedente.

Poi Evelina sviene, e la madre mostra a Donna una strana irritazione sul suo braccio… è come se la ragazza si stesse trasformando in pietra.

Il Dottore invece è particolarmente interessato all’ipocausto. Si fa raccontare da Cecilio del terremoto di 17 anni prima, dopo il quale sono iniziate le vere profezie. Nessuno però, curiosamente, ha predetto niente per il giorno seguente, il giorno dell’eruzione.

Quella notte, di nascosto, il Dottore paga Quinto per farsi condurre nella casa di Lucio e trova altri “circuiti stampati”. Lucio però li sorprende in fragrante.

Donna intanto sta facendo amicizia con Evelina… e anche lei chiede del giorno seguente. Pure Evelina non vede nulla, così Donna le racconta cosa deve succedere, ma Evelina è “collegata” alla sorellanza che sente tutto e la reverenda madre ordina che “questa nuova profetessa” (cioè Donna) venga fatta prigioniera e uccisa.

Il Dottore intanto ha capito che il circuito intero forma un convertitore di energia, anche se non sa ancora a cosa serva. Lucio vuole ucciderli, ma il Dottore… gli strappa un braccio, completamente di pietra. Il Dottore e Quinto riescono a fuggire. Lucio gli scatena dietro uno dei “signori della montagna”, che si manifesta quando i due arrivano alla villa di Cecilio. È una specie di gigante di pietra che esce dall’ipocausto… Quinto riesce a fermarlo gettandogli addosso un secchio d’acqua. Un mostro non molto difficile da fermare quindi, ma il Dottore si rende conto che è solo un semplice “soldato”.

Donna però è sparita nel trambusto… è stata fatta prigioniera dalla sorellanza che sta per sacrificarla. Ma il Dottore giunge appena in tempo e la libera. La reverenda madre vuole parlare col Dottore e si mostra a lui… la donna è interamente di pietra. Il Dottore capisce che dentro di lei c’è un alieno e gli chiede di identificarsi. La creatura si risveglia e si rivela essere un Pyrovile, una creatura che diventerebbe, in seguito, come quella che li ha assaliti nella villa. Il Dottore la tiene a bada con una pistola ad acqua e poi fugge con Donna nei sotterranei, che portano direttamente nel cuore del vulcano.

Lucio decide così di fare avanzare la profezia. Evelina intanto prevede che ci sarà una scelta terribile da fare.

Il Dottore spiega a Donna che alcuni eventi storici sono punti fermi, alieni o non alieni, e altri no… e lui non può cambiare i punti fermi. Giungono nel cuore del Vesuvio… e trovano la base di questi Pyrovile. Il Dottore vede una specie di capsula di salvataggio con dei comandi e con i circuiti stampati. Riescono a entrarvi dopo un confronto con Lucio in cui scopriamo che Pyrovilia, il loro pianeta natale, è “andato perso” e quindi i Pyrovile vogliono conquistare la terra. I convertitori di energia servono a quello, a convertire gli umani in Pyrovile.

Nella capsula il Dottore può scegliere… se fa esplodere il Vesuvio ferma i Pyrovile e distrugge Pompei e le 20.000 persone che ci abitano, altrimenti Pompei è salva, ma il mondo è perduto. La scelta non è così difficile in realtà. I due attivano la distruzione… pensando di essere condannati pure loro, ma la capsula è effettivamente una capsula di salvataggio e quindi viene catapultata al di fuori del Vesuvio, mentre questo esplode. Donna e il Dottore corrono verso la villa di Cecilio dove salgono sul TARDIS. Donna supplica il Dottore di salvare almeno qualcuno… e il Dottore decide infine di salvare la famiglia di Cecilio. Li porta su una collina dove assistono alla distruzione di Pompei. Evelina non ha più poteri da veggente, è libera. Mentre Cecilio conia la parola “vulcano” partendo dal dio “Vulcano” (ehm… abbastanza scontato in italiano, un po’ meno in inglese, “volcano” da “Vulcan”), Donna e il Dottore se ne vanno col TARDIS… e il Dottore ammette di avere bisogno di qualcuno, ogni tanto, e le dà il benvenuto a bordo.
Altro bell’episodio! Prima ambientazione storica della nuova companion, come The Shakespeare Code per Martha e The Unquiet Dead per Rose, e questa volta sono venuti persino in Italia a girarlo! È la prima volta che la produzione esce (con gli attori principali) dall’Inghilterra, e sono venuti proprio qui! Sono stati a Roma circa una settimana lo scorso settembre e David è pure andato in gita sul Vesuvio e a Pompei (guardate il Confidential)! Averlo saputo, sigh! Cioè, lo sapevamo, ma non sapevamo quando! Ora la smetto con i punti esclamativi!

Vabbe’, a parte questo, l’ambientazione dell’episodio è davvero spettacolare, si vede che sono dei bei set (quelli del telefilm BBC/HBO Rome), e anche gli effetti speciali dei Pyrovile sono ottimi.

Sicuramente ci saranno un sacco di incongruenze storiche, ma per quel poco che so (buona parte grazie alla guida turistica napoletana di David nel Confidential) mi sembra ci siano anche molti dettagli accurati. Come il fatto che la città non è stata raggiunta dalla lava, o i dati sul terremoto di 17 anni prima.

Donna si conferma un’ottima companion. È vero che quello che dice, per chi è abituato a viaggiare nel tempo, è assurdo (come si fa a voler salvare tutta Pompei?), ma è anche vero che questo è il suo primo viaggio… e che non sta scritto da nessuna parte, in effetti, che quella particolare famiglia non si poteva salvare. E infatti giustamente la salvano.

Fantastiche le battute sul latino… anche se in madrepatria il TARDIS che traduce le lingue con accento cockney (il venditore) ha lasciato qualcuno un po’ perplesso. Secondo me è corretto, se la persona parla con forte accento… “pompeiano”, Donna deve sentirlo con un forte accento della sua lingua.

Molto azzeccati i membri della famiglia di Cecilio, soprattutto Cecilio stesso ed Evelina. Verso la fine dell’episodio allo spettatore spiace realmente che stiano morendo.

“The Fires of Pompeii” è stato scritto da James Moran.

(Grazie a Morry per l’aiuto)

4 e mezzo


Se non vi distraete, e avete ben presente l’aspetto della corrente companion dell’undicesimo Dottore, potrete riconoscere l’attrice Karen Gillan in un’altra, minuscola parte.

Da segnalare anche il grande Peter Capaldi, che tornerà in un grande ruolo (forse discendente?) nella terza stagione di Torchwood.

In replica .

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio.

SFX Awards

Steven Moffat riceve l'SFX AwardE per dei premi che non si vincono ecco invece dei premi che si vincono eccome!

Sono stati assegnati ieri sera durante l’SFXWeekender gli SFX Awards (i premi dei lettori della rivista SFX) e in questo caso Doctor Who ha decisamente sbancato!

Ecco i premi vinti in dettaglio:

  • Miglior serie: Doctor Who, battendo Misfits, Supernatural e True Blood;
  • Miglior attore: Matt Smith, battendo David Tennant (!), Leonardo DiCaprio e Robert Downey Jr;
  • Miglior attrice: Karen Gillan, battendo Chloe Moretz, Yvonne Strahovski e Zoe Saldana.

In categorie “minori” Doctor Who ha vinto nella categoria “Sci-Fi Phenomenon Award” e come “miglior oggetto collezionabile” (la riproduzione degli undici Dottori), mentre il premio speciale “SFX Cult Hero” è infine andato a Russell Tovey.

L’unica categoria dove Doctor Who non ha vinto è stato miglior episodio (era in gara con “Vincent and the Doctor”), cedendo il passo al finale di Ashes to Ashes, scritto da Matthew Graham che ha anche scritto un episodio doppio per la prossima stagione.

Radio Times covers party

Karen Gillan e David TennantMartedì sera s’è tenuta a Londra una festa per le copertine del 2010 della rivista inglese Radio Times. La serata è stata presentata da David Tennant (che ha avuto una copertina lo scorso anno per Single Father) e tra gli ospiti c’erano Karen Gillan e Steven Moffat (Karen ha avuto la copertina per “The Pandorica Opens”)… il che ci ha dato quindi l’occasione di vedere il “Decimo Dottore” (in un’insolita tenuta) con “Amy Pond”!

Sul sito della rivista potete trovare altre foto della serata (tra cui questa di David col Moff)


Ecco un breve filmato della serata!