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9×12 – Hell Bent

Hell Bent“Nothing’s sad till it’s over. Then everything is.”

È finita! Possiamo tornare proprietari dei nostri sabato notte, finalmente!

Ma non è questo che volete sapere, quello che volete sapere è (chissà poi perché) quello che penso di “Hell Bent”, il finale di stagione di quest’anno.

Credo di non sorprendere nessuno dicendo che è stato fantastico!

La prima cosa da dire è che sono stati due punti in cui ho tremato e ho osato dubitare del buon Moff. Naturalmente io mi sbagliavo e lui aveva ragione. Il primo punto è stato quando “salvano Clara”. Perché avrebbe potuto rovinare la sua ottima morte in “Face the Raven”. Invece Clara continua a morire realmente e definitivamente in “Face the Raven”. Non c’è trucco e non c’è inganno e non c’è nessuna resurrezione dell’ultimo momento. Quello che c’è è invece una parentesi durante il suo ultimo battito cardiaco… una parentesi che potrebbe durare per sempre, ma questo è un dettaglio ed è assolutamente fantastico. Soprattutto per chi come me ha sempre amato Clara e appena finito l’episodio si è messo a ridere pensando agli haters! 😀

L’altro punto pericoloso è stato quando il Dottore stava per cancellare la memoria a Clara. L’aveva già fatto con Donna, come fa notare lui stesso, ma per fortuna interviene la stessa Clara a fermarlo dal fare un doppione (anche se credo che una cosa simile sia successa in un audio una volta). Quello che abbiamo avuto quindi alla fine è l’esatto opposto, è lui che si dimentica di lei, finale totalmente inaspettato e che ribalta quello che credevamo di vedere nel diner in Nevada. Come tutti, all’inizio avevo pensato che quella fosse una della innumerevoli altre Clare. Oppure, a un certo punto, che fosse lei senza memoria. E invece era lei e basta ed era il Dottore senza memoria. Wow.

E così Clara se ne va, pseudo-immortale, con un TARDIS rubato su Gallifrey e con il circuito camaleonte rotto… ricorda qualcosa? E in più ha persino Ashildr come companion! Meglio di così non mi viene in mente nulla. Ovviamente entrambe potranno ricomparire, all’occorrenza, in qualsiasi momento. O almeno finché le attrici non inizieranno a invecchiare, ma credo che per almeno una decina di anni il problema non si porrà, soprattutto per Ashildr.

Su Gallifrey intanto salta fuori che i miliardi di anni sono realmente passati. Questo non era chiaro nell’episodio precedente, ma è meglio così. Naturalmente l’unico ad aver fatto la strada lunga è stato il Dottore, i Time Lord si sono limitati a muovere il pianeta direttamente lì. (E sicuramente nemmeno Ashildr è arrivata lì percorrendo la strada lunga.)

Come Gallifrey sia uscito dal blocco e come la sorellanza di Karn se la viaggi per il tempo e per lo spazio non è dato a sapere, ma non tratterrò il respiro per scoprirlo.

Un’altra cosa che non è dato a sapere è chi diavolo sia con precisione l’Ibrido, alla fine era principalmente la scusa per permettere ai Time Lord di interrogare il Dottore. Comunque può essere lui, Ashildr o l’accoppiata lui/Clara. Tutti e “tre” in fondo stanno in piedi sulle rovine di Gallifrey alla fine, no? Le profezie sono sempre una brutta bestia, meglio ignorarle e basta. Il fatto che il Dottore non dica qualcosa tipo “Ma i miei genitori sono entrambi di Gallifrey” all’ipotesi di Ashildr (che sia lui) l’ho trovato perfetto. Inoltre alla fine il Dottore dice che è diventato l’Ibrido… giusto per confondere ancora di più le acque! Insomma, Moffat non ha voluto trattare realmente la questione della madre del Dottore, vedremo se prima o poi qualcuno lo farà.

Rassilon è uno sfigato. Già lo era quando era Timothy Dalton (prima l’avevo visto solo in “The Five Doctors”, ma lì era un simpatico vecchietto morto), ma qui batte tutti i record. Il Dottore diventa così ancora una volta presidente di Gallifrey. Tutta la parte iniziale su Gallifrey con il Dottore che prima non parla e poi fa schierare tutti dalla sua parte è meravigliosa. E la donna chi era? Teneva tutto pronto nel caso “tornassero”… ma tornassero chi? Il Dottore e? In realtà in “Listen” si capiva che lì (vicino) ci fossero altri ragazzi per cui forse si riferiva in generale a loro, anche se non si capisce perché sarebbero dovuti tornare al “fienile”.

Il povero generale rigenera (in una donna, per la “gioia” di alcuni) e non credo che sia un particolare problema il fatto che sia il Dottore a sparargli e a farlo rigenerare. Magari la rigenerazione non sarà proprio come l’influenza, ma non è una tragedia (anche se Ten tendeva a considerarla tale)… ho visto commenti dire che questa cosa tradisce lo spirito del Dottore perché il Dottore non uccide nessuno. Boh. Non ha ucciso nessuno e lo stesso generale accetta il suo destino prima di rigenerare.

La scorsa settimana speravo che avremmo sentito il tema di Gallifrey in questo episodio… invece, misteriosamente, non è successo. In compenso il tema di Clara è stato suonato dal Dottore con la sua fida chitarra elettrica (e questa è una prima volta) e il tema del (Nono) Dottore è tornato per la prima volta dopo tanti anni, in riferimento alla Time War. Per cui posso considerarmi pienamente soddisfatto visto che si aggiunge anche questa settimana davvero tanta bellissima musica completamente nuova. Speriamo in un altro CD triplo.

Domanda pigra: ma il diner di “The Impossible Astronaut”… sarà stato già questo (per nessun motivo al mondo) o è quello a cui Clara e Ashildr si sono in qualche modo ispirate? Comunque, non per distruggere i sogni di qualcuno, ma dietro la porta di Elvis in realtà c’è il bagno, ci sono stato (è a Cardiff, esattamente sopra l’ingresso di Torchwood ed esattamente sotto il ristorante dove cenano in “Boom Town”, per i curiosi).

Varie:
– Hanno tutti la mania di bussare quattro volte;
– Perché Ohila lo chiama “boy”?
– Che bello è il “wallpaper” di default di un TARDIS?
– Il Dottore l’avrà sposata davvero la figlia del presidente da giovane? Sarà la nonna di Susan?
– Il Time Lord che si vede intrappolato… sarà uno di quelli che cercavano l’immortalità (visti in “The Five Doctors”)?
– Rassilon faceva l’umorista chiedendo quante rigenerazioni avevano dato al Dottore? O davvero non lo sa e quindi è più di un ciclo?
– Torna il cacciavite. A me, lo ammetto, mancheranno gli occhiali.

Quindi, finale spettacolare, stagione spettacolare, sicuramente una delle migliori in assoluto. Non so se nella mia classifica personale arriverà a scalzare la sesta dal primo posto, ma sicuramente è quantomeno al secondo, per ora.

E ora… a Natale con River Song!

9×11 – Heaven Sent

Heaven Sent“Can’t I just lose? Just this once!”

Ho finalmente ritrovato la mascella, quindi posso scrivere qualcosa. E questa volta senza far passare miliardi di anni.

Wow. Just wow. Forse l’ho già detto. Ma lo ripeto.

Wow.

Ci sono talmente tante cose meravigliose in questo episodio che fatico a scegliere da dove partire.

Prima di tutto… il Dottore è morto! Davvero, questa volta, e inaspettatamente. Quello che abbiamo ora è una copia. Ma… è il vecchio dubbio del teletrasporto che è in giro almeno da quando qualcuno l’ha concepito per la prima volta (immagino prima di Star Trek): ma se il teletrasporto in realtà uccidesse la persona originale e ne ricreasse ogni volta una nuova al punto di destinazione? Non ci sarebbe modo di saperlo perché la nuova persona sarebbe una perfetta copia dell’originale e quindi sarebbe l’originale in tutto e per tutto… con la differenza che l’originale sarebbe morto. In Star Trek ricordo, se non sbaglio, un doppio di Riker “nato” in questo modo.
Volendo il concetto si potrebbe anche estendere… chi ci garantisce che ogni volta che andiamo a dormire non moriamo e a svegliarsi domani non sia un’altra persona identica a noi? O anche l’estremo, che la cosa succeda ogni volta che chiudiamo gli occhi (don’t blink!) o ogni secondo!

Paura, eh?

Ma torniamo a noi, qui abbiamo solo il Dottore che essendo memorizzato nell'”hard disk” del teletrasporto può ricrearsi ogni volta, e ogni volta proviene direttamente dal finale di “Kill the Raven”, pochi secondi prima.

Una cosa non del tutto chiara nell’episodio è perché lui alla fine dica di ricordare… non può ricordare, è un altro Dottore. Quindi, o intende che ricorda in senso lato, ricorda perché capisce cosa sta facendo e da quanto tempo lo sta facendo e sente il peso dei secoli/millenni/eoni(!) oppure per qualche strana connessione telepatica Time Lord riesce, nel momento in cui comprende cosa sta succedendo, a percepire chi l’ha preceduto. Ma mi sembra improbabile e direi di più la prima… anche perché il suo riferimento è Clara. Lei non sarà con lui una volta fuori. E ogni singola volta sarà alla stessa distanza (temporale) dalla morte di lei. Questo è quello che ricorda, secondo me.

Quello che però è sicuramente chiaro è che ora il Dottore non ha miliardi di anni. Ne ha quanti ne aveva prima, più la durata dell’ultimo giro che ha fatto nel castello, quello in cui alla fine è riuscito a uscire. Quanto dura un giro? Boh, non mi sembra si dica esplicitamente. Sappiamo quanto tempo “libero” ha il Dottore portando il simpatico Veil dall’altra parte del castello, ma non sappiamo quante volte lo faccia… giorni sicuramente. Forse settimane, mesi… anni? Il numero di teschi nel mare non si può prendere come riferimento, temo, perché in miliardi di anni i teschi si disintegreranno pure (mentre il castello, che si automantiene, no!)

Una delle cose poi più inquietanti dell’episodio non viene nemmeno citata, ma è lasciata alla fantasia dello spettatore: noi abbiamo visto un giro completo del Dottore dopo 7000 anni… quando ormai le cose erano a regime. Pensate a come devono essere state invece le prime volte, quando non c’erano indizi, quando è dovuto arrivare da solo (per caso?) alla stanza numero 12, quando non aveva aiuti per capire che la favola dei fratelli Grimm era la risposta. Non avrebbe avuto alcun senso mostrare una di quelle volte, ovviamente, ma ci sono state. Potrebbero farci un libro, magari. Come “companion” all’episodio potrebbe starci. Ma dovrebbero fare attenzione perché dovrebbe essere un libro molto bello per poter essere all’altezza.

Ammetto di non aver pensato subito al fatto che questa non fosse la prima volta che il Dottore viveva l’esperienza, finché non ha trovato il teschio (che poi è caduto in mare). A quel punto il dubbio che il teschio fosse suo mi è venuto. Ma in realtà si sarebbe potuto capire immediatamente visto che l’episodio si apre con lui che muore! Il problema è che succedono subito talmente tante cose talmente velocemente che non ci si pensa più.

E a proposito di cose a cui non si pensa più presi dalla foga dell’episodio… perché il monologo iniziale del Dottore è scritto sul muro?

Poco chiara è sicuramente la dinamica del disco. Il castello apparentemente era nel disco, ma il disco era nel raggio di un anno luce dalla Terra per poter permettere la questione delle stelle (evidentemente da dentro il disco si vedono comunque le stelle dalla posizione “locale”). In effetti il disco ce l’ha Ashildr all’inizio, ma alla fine il Dottore esce su Gallifrey e sicuramente non sono passati due miliardi di anni. Forse verrà spiegato in futuro, forse no. In caso direi che potrebbe semplicemente essere che nel disco c’è un portale per Gallifrey in un determinato momento.

Ma parliamo del Mind Palace di Sherlock della Storm Room del Dottore! Idea molto azzeccata! Anche per poter dare al povero pubblico (senza il quale il Dottore non è nulla, lo dice anche lui) una scusa per sentirlo parlare da solo e spiegare le cose senza ricorrere alla totale follia. Inoltre per una volta vediamo in che modo e con che velocità riesce a ragionare il Dottore, nella spiegazione del tuffo. Ma soprattutto serve per mostrarci quanto Clara fosse diventata una parte importante nella vita del Dottore. Nella sua mente è a lei che si rivolge ancora ora che se n’è andata (sebbene per lui sia effettivamente appena andata, non importa quanti miliardi di anni siano passati nel castello).

Torna il tema della paura. Era l’argomento principale di “Listen” e ora si scopre che il Dottore se n’è andato da Gallifrey perché aveva paura, non perché si fosse annoiato. Inoltre ha paura di morire… non che sia una novità, già dal Decimo Dottore si capiva, in “The Girl in the Fireplace” e ovviamente “The End of the World”.

Ah, comunque la scorsa settimana avevo indovinato (per fortuna) ed erano i Time Lord a volere il Dottore. Quindi come se l’intero fantastico episodio non fosse bastato, finiamo… su Gallifrey! E la confessione che i Time Lord tanto volevano, l’identità dell’Ibrido… viene svelata, è lui! Oppure è Ashildr, che molto convenientemente si fa chiamare “me” giusto per poter lasciare questo dubbio alla fine di questo episodio (per la gioia di tutti i traduttori in ascolto visto che il doppio senso è intraducibile).

Ma in realtà non credo sia quello che volevano sapere, altrimenti non si sarebbe lasciato uccidere milioni di volte per non dirlo… per poi dirlo comunque appena uscito. Ci sarà dell’altro. (Oppure non pensava che ci fossero i Time Lord dietro e non voleva dirlo ad altri.)

E nel caso fosse lui, se è davvero l’Ibrido perché davvero la madre è umana come da film TV del 1996… Moffat, SEI UN PAZZO FURIOSO!

Che l’ibrido non possa essere mezzo Dalek ricorda anche quell’episodio che non esiste, quel “Daleks in Manhattan” che se esistesse ci farebbe tornare alla mente che ci volevano dei Dalek deviati per poter desiderare di creare un ibrido Dalek. Ma l’episodio non esiste per cui nessun riferimento!

Questa settimana non posso davvero fare a meno di citare il buon Murray Gold che ci regala 50 minuti di musica meravigliosa e quasi interamente nuova! Pochissimi “ricicli” o ritorni di temi noti, speriamo che buona parte di tutto ciò finisca nella colonna sonora della nona stagione (Però la prossima settimana un pochino di tema di Gallifrey non mi dispiacerebbe, lo ammetto!)

E Capaldi? L’anno prossimo si valuterà l’effettivo valore dei premi. Molto semplicemente, se non verrà premiato Capaldi in tutte le categorie “miglior attore” il premio non varrà niente.

Varie:
– Davvero prendendo a pugni un materiale più duro del diamante per due miliardi di anni si riesce a fare un buco? (Peccato non avesse la pala con sé, magari se la sarebbe cavata in qualche milione di anni…);
– I vestiti! Che sembrano gli stessi perché… sono gli stessi!
– Dopo Diagon Alley… Hogwarts!
– Ma se per un qualsiasi fattore esterno anche solo una volta il Dottore non fosse riuscito a tornare nella stanza del teletrasporto? Brrrrr…
– E se saltando dalla finestra per una volta avesse centrato un muro? Di nuovo, brrrr….
– La stanza con il muro non si “rigenera”! Ci possono essere milioni di spiegazioni, ma la cosa terribile è pensare al fatto che il Dottore, per le prime volte, non aveva modo di saperlo… (a meno che non si capisse con gli occhiali sonici).
– Il “Veil” era la paura del Dottore fin da piccolo, per quello “lo conosce” (e non perchè si ricorda delle vite dei suoi predecessori).
– Le mosche davano davvero fastidio!
– Credo sia la prima volta che si dice “arse” in Doctor Who.

E ora bisogna resistere una settimana per “Hell Bent”!

10 su 5.

9×10 – Face the Raven

Questa volta non ci ho messo tanto (solo) perché ho avuto poco tempo. Questa volta volevo anche pensarci su bene.

E poi comunque non ho davvero avuto tempo, sabato scorso eravamo a Londra e l’abbiamo visto live in televisione (su un televisore in 4:3 con l’audio molto basso, ma volete mettere?)

Episodio sicuramente bellissimo! Si capisce quasi subito quello che vuole fare Clara (dall’istante in cui la inquadrano mentre la tipa chiede al marito di passarle il tatuaggio), ma di certo – e lasciatemi sottolineare il “di certo” – non si poteva capire che Clara sarebbe realmente morta.

O meglio, non si sarebbe potuto capire se la BBC non avesse pubblicizzato la cosa prima. Questa volta è stato veramente un peccato. Non ricordo se l’annuncio fosse seguito a qualche maledetto “leak” o se sia stata davvero loro volontà farlo. Questo secondo caso mi pare strano, ma magari era inevitabile per qualche motivo. In ogni caso è stato un peccato perché ha rovinato quella che sarebbe stata sicuramente una sorpresa alla prima visione.

Alla lunga, però, le prime visioni non hanno poi tutta questa importanza, per cui rimarrà il fatto che questa morte è stata davvero realizzata come si deve. Il “desiderio di morte” che Clara si portava avanti ormai già da diversi mesi è alla fine giunto a compimento, solo perché ha rischiato troppo credendosi il Dottore e sbagliando.

Devo dirlo… non sono del tutto certo che Clara sia morta definitivamente. A prescindere dal fatto che per ovvi motivi Jenna potrebbe ricomparire nel ruolo di un’altra Clara in qualsiasi momento, secondo me potremmo non aver visto per l’ultima volta nemmeno questa Clara. Ma chissà… Rose non avrebbe avuto alcun senso se fosse morta e non l’ha fatto. Amy pure, non avrebbe avuto senso se fosse morta e non l’ha fatto (no, arrivare alla vecchiaia è l’esatto opposto). Ma Clara… non ho mai escluso che potesse succedere. E mi è sembrato un ottimo modo di andarsene… un modo stupido, come può capitare benissimo persino nella vita normale e come d’altra parte era stata la morte originale di Danny Pink (che poi si è potuto riscattare più tardi).

Vedremo come la cosa procederà. Ma sia ben chiaro, amavo Clara e la amo tuttora, ma questo non mi proibisce di ammirare una morte stupida ben scritta. Come ben scritto è stato il suo addio al Dottore, la sua richiesta di non diventare il guerriero vendicativo che potrebbe diventare.

La domanda che sorge spontanea ora è… chi voleva il Dottore? La risposta più ovvia e interessante sarebbe qualcuno su Gallifrey, ma chissà… il trailer dell’episodio di domani non aiuta molto a capire.

Un’altra gran bella cosa di questo episodio è stato l’utilizzo di personaggi già noti. Rigsy ha ricoperto un ruolo che probabilmente avrebbe potuto ricoprire chiunque altro avesse già incontrato il Dottore o Clara ultimamente, mentre Ashildr… wow, è davvero un bel personaggio. Nonostante tutto non aveva nessuna intenzione di uccidere Clara e tremo a pensare al suo prossimo incontro con il Dottore.

Diagon Alley è stata un’idea geniale e così i tatuaggi con il conto alla rovescia (che magicamente si leggono anche negli specchi).

Il fatto che abbiano usato il (la?) Retcon significherà che Ashildr, nel corso degli anni, Capitan Jack l’ha davvero incontrato?

Ottimo esordio come autrice per Sarah Dollard, insomma.

5- (su 5)

9×08 – The Zygon Inversion

zygon-inversion
“I just want you to think. Do you know what thinking is? It’s just a fancy word for changing your mind.”

Posso dire che questa seconda parte… m’è piaciuta! Molto più della prima. Probabilmente ci sarebbe stato materiale per fare un ottimo episodio lungo, invece di due normali, ma vabbè… tanto alla fine di una cosa sola si deve parlare, cioè del discorso del Dottore!

Altro che Akhaten (che a me non fa impazzire, lapidatemi), Capaldi ci dà il suo miglior discorso dai tempi di “Flatline”… ed è migliore anche di quello. Da brividi veramente. E la cosa che preferisco del suo discorso è che non parla per sentito dire, ma perché ha vissuto l’esperienza sulla sua pelle, parla con cognizione di causa e incredibilmente… lo ascoltano.

Anche se è la quindicesima volta che succede. 😀 Oppure era una battuta? Se fosse davvero la quindicesima si spiegherebbero i bottoni “Truth” e “Consequences” (altrimenti che ne sapeva il Dottore?), ma se fosse davvero la quindicesima… hai voglia a cancellar la memoria a Kate e ad altri, quantomeno le altre 14 devono essere stati incidenti di natura minore. Ma non possono, perché erano lì con le scatole di Osgood che si aprono solo in caso di emergenza visto che hanno effetti catastrofici a livello planetario. Non fosse che… non è vero, in realtà le scatole non fanno niente. ARGH. Devo dire la verità, adoro la circolarità della cosa.

In realtà, pensandoci bene, probabilmente le 15 volte sono state tutte quel giorno, una dopo l’altra. Ogni volta che qualcuno premeva un pulsante lui ricominciava. Un po’ come tutte le volte che il mio omonimo Lazarus Long cerca di suicidarsi all’inizio di “Time Enough For Love” (leggetelo, è il più bel romanzo del mondo) e ogni singola volta si riparte da capo.

La cosa che adoro un po’ meno in questo episodio come si sia svelti a perdonare. O meglio, mi va bene che il Dottore perdoni Bonnie, ha senso, è la cosa più corretta da fare. Ma da qui a farla diventare la nuova Osgood… mi è sembrato un poco eccessivo. Lo stesso era successo con Ashildr/Me, ma là almeno c’era una motivazione, una realizzazione importante e alla fine Ashildr/Me era una creazione del Dottore, era una sua responsabilità. Qui no. O meglio, la situazione lo era, in “The Day of the Doctor”, ma Bonnie in sé no.

Ho letto che qualcuno s’è lamentato dell’aereo abbattuto a inizio episodio, ma mi pare estremamente stupido essendo questo un episodio dedicato sostanzialmente al terrorismo… è ovvio che qualche atto terroristico deve pure accadere. Incidentalmente… il Dottore e Osgood si salvano gettandosi con il paracadute, ma il resto dell’equipaggio? Almeno un pilota lo deve aver pure avuto ‘sto aereo! Morti tutti.

E alla fine non si sa ancora quale Osgood sia morta. Perché non ha importanza. Il fatto che un altro Zygon abbia preso le sue sembianze non credo possa essere significativo, possono benissimo esserci due Zygon Osgood ora, ma probabilmente con il tempo la cosa verrà accantonata. Perché non deve avere importanza.

Oltre al plauso a Capaldi mi voglio soffermare anche al plauso a Jenna. Bravissima a rendere Bonnie in maniera completamente diversa da Clara. Dite quello che vi pare ma a me Jenna mancherà.

Ennesimo 5- per me.

9×07 – The Zygon Invasion

The Zygon InvasionEd eccoci a un’altra prima parte di due. Questa volta più classica… anzi, devo dire che questa volta è forse stata fin troppo classica, ammetto di aver trovato l’episodio forse un poco diluito,come succedeva spesso una volta con gli episodi doppi, come con Sontaran o Silurian, per capirci. Premetto quindi subito che finora è l’episodio che m’è piaciuto meno in questa stagione anche se ovviamente dobbiamo ancora attendere la seconda parte.

Non per questo comunque l’ho trovato brutto! Una lamentela che avevo sentito riguardo il 50° (forse l’unica) era che la storia degli Zygon era stata abbandonata a se stessa. Personalmente ritengo che nel contesto del 50° fosse corretto abbandonarla a se stessa, non era il punto principale dell’episodio. Ma è stata una buona idea tornarci per vedere come la cosa fosse proseguita.

Allo stesso tempo abbiamo avuto anche una soluzione al mistero di Osgood (mistero nato semplicemente dalla promozione di questo episodio)… come poteva essere sopravvissuta a Missy? Risposta: non l’ha fatto; come previsto è quell’altra. E non si sa se sia l’umana o la Zygon perché la “regola” secondo la quale l’originale di uno Zygon deve essere ancora in vita per permettere allo Zygon di continuare a copiarlo (regola che qualcuno qui nei commenti aveva ricordato)… non vale più! Ma importa realmente quale delle due sia, alla fine?

L’episodio gioca anche, involontariamente (?) con una certa familiarità nelle ambientazioni… visto che si rivede la casa di Clara (che è la stessa di Rose) e che il parco dove il Dottore cerca le “bambine” Zygon è lo stesso di “Army of Ghosts” e “The Parting of the Ways”. Forse anche questo ha contribuito a dare un certo RTD feeling all’episodio. E non lo dico certo come una critica.

Un altro feeling che ho percepito è stato quello del Terzo Dottore. UNIT, certo, ma anche l’idea del Dottore di prendere l’aereo, come se non potesse usare il TARDIS (cosa che invece avrebbe potuto fare benissimo). M’è sembrata un po’ una forzatura per poter avere il finale dell’episodio (e per chi si lamenta che a ogni cliffhanger il Dottore è in pericolo mortale… ricordo di riguardarsi degli episodi con i vecchi Dottori).

Naturalmente tutti hanno sottolineato le somiglianze degli Zygon (be’, di alcuni Zygon, ovviamente) con l’ISIS. Anche se nello specifico non so se avessero davvero in mente l’ISIS visto che volendo potrebbe valere in generale per qualsiasi situazione similare e purtroppo nella storia dell’umanità ce ne sono state tante… Non ho avuto tempo di guardare o leggere nessun dietro le quinte, per cui ignoro totalmente le intenzioni dell’autore.

Infine, anche qui torna l’ibrido! Ormai ce lo stanno proponendo in tutte le salse e alla fine sarà qualcosa che non hanno detto prima!

L’episodio l’ho visto a Lucca dopo una giornata campale (iniziata con la coda per vedere Moffat e Mathieson), quindi forse è anche per questo che non mi ha esaltato. Come detto, però, sospendiamo il giudizio in attesa della seconda parte! Per quanto riguarda Peter Harness, comunque, finora è sicuramente meglio di “Kill the Moon”!