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The Husbands of River Song

The Husbands of River Song“Everybody knows that everybody dies. But not every day. Not today.”

Un sospiro di sollievo.

È stata la mia prima reazione dopo la visione di questo episodio; la mia paura maggiore infatti era che Moffat si scordasse qualche cosa (ormai ha una certa età! :P) che l’avrebbe reso incompatibile con quanto visto finora nella timeline di River Song. Invece il buon Moff si ricorda ancora le cose (si sarà fatto uno schemino anche lui) e tutto ha senso. Sì, un dettaglio nuovo è un po’ tirato, ma roba di cui ci accorgiamo in due, niente di che. Ne parlo dopo.

Per il resto… River Song incontra il Dodicesimo Dottore! Non proprio la sex storm che preannunciava RTD, ma non ci si può proprio lamentare… anzi! L’episodio è forse la cosa più romantica mai vista in tutto Doctor Who, ma siccome le persone impegnate nella storia romantica non hanno un aspetto particolarmente giovanile, la cosa non sembra aver fatto inorridire i fan di vecchia data che in genere storcono il naso su queste cose… i misteri della psiche umana!

Qualcuno è forse rimasto sorpreso del comportamento “libertino” di River in assenza del marito, io sicuramente no, è esattamente come me l’aspettavo. È la figlia di Amy, dopotutto! E non solo quello, non c’è molto da agitarsi per il fatto che volesse uccidere il re, visto che era una specie di Adolf Hitler (che già aveva provato a uccidere, in fondo). River non è il Dottore e non lo è mai stata, la sua coscienza (se ce l’ha) è diversa. E il Dottore non ha mai avuto problemi con questo. Non approva, ma non è un problema.

Il finale è stupendo, con due sole parole (“24 anni”) il Dottore/Moffat riesce a invertire completamente la percezione della storia nostra e della stessa River, portando il lieto fine.

Sulla storia ho poco da dire, è più una scusa per vedere River in azione solitaria e di permettere al Dottore di vederla così. È anche l’occasione per noi (e per lui) di scoprire davvero cosa pensi del suo rapporto del Dottore e di quanto triste la cosa sia dal suo punto di vista. Nello stesso modo sia noi che lei ci accorgiamo che sono tutte idiozie quelle che pensava e che “le stelle e il tramonto” sono perfettamente capaci di provare sentimenti “umani” verso altre persone, proprio come lei. Oppure forse stava mentendo per prendere tempo, come ha detto (non ci crede nessuno).

Mentiva probabilmente invece quando diceva che l’astronave precipitata l’avrebbe ritrovata lei in quanto archeologa… perché poi vediamo che cade su Darillium (e lei non lo sapeva) e soprattutto che subito dopo viene iniziata la costruzione del ristorante a opera del Dottore finanziatore, quindi non è che ci fosse molto da scavare 400 anni dopo. (Che bello è l’utilizzo del TARDIS per passare dalla notte dell’incidente al giorno dopo, che poi magari era comunque anni dopo vista la durata della notte… un colpo di levetta e via. E poi un po’ più lungo per dar loro il tempo di costruire il ristorante).

L’episodio è bellissimo soprattutto per le due scene principali. Quando River rivela quello che pensa sul Dottore e il finale alle Torri di Darillium. Ma in tutto l’episodio semplicemente guardare le loro facce mentre interagiscono farebbe venire un sorriso a 32 denti a chiunque.

Ma veniamo alla timeline di River Song. L’episodio per lei è ambientato subito dopo “The Angels Take Manhattan” (tra l’altro noi sappiamo che River ha visto Amy dopo quell’episodio, ma volendo essere precisi viene detto che siamo subito dopo “Manhattan”, quindi…). E subito prima della biblioteca. Ma “subito” è una parola esagerata. Si parla di 24 anni… quante volte si saranno annoiati e andati via di lì per quei 24 anni? Quante volte River avrà rubato il TARDIS senza che lui se ne accorgesse – come viene curiosamente fatto notare a inizio episodio essere una sua abitudine? Quanti altri Dottori futuri può aver conosciuto River in questi “24 anni” che per lei possono essere durati altri 200? Era una cosa che mi preoccupava, River *doveva* aver conosciuto altri Dottori futuri, e per fortuna l’episodio non lo nega. Un altro momento in cui avrebbe potuto fregare il TARDIS è quando si sveglia, prima di uscire, volendo. Il poco spazio sul diario mi sembra più una fisima sua… il Dottore non sapeva minimamente quanto tempo lei avrebbe avuto (non sapeva che avesse 200 anni, per dire).

Probabilmente adesso River non comparirà per un po’… magari mai più con il Moff (dovesse andarsene dopo la decima), ma rimane sempre aperta la possibilità di tornare, almeno finché Alex Kingston continuerà a non invecchiare come ha fatto negli ultimi 8 anni.

Una cosa di cui avremmo potuto fare a meno sono le foto ordinate dei primi 12 Dottori. Sapevamo che aveva le foto, ma il fatto che conosca l’ordine conferma un lieve problema: River sa che Ten viene prima di Eleven. Quindi, anche ammettendo che nella biblioteca avesse già incontrato Ten (per lui dopo, ovviamente) non sarebbe stato così assurdo capire subito che quello era il loro primo incontro, soprattutto se aggiungiamo il fatto che lei sapeva di Darillium. Quest’altra cosa infatti – per quanto inevitabile nell’economia della storia – è la vera novità che stona perché nella biblioteca lei non dava idea di sapere che sarebbe stato il loro (per lei) ultimo incontro. Ovviamente avrebbe potuto mentire… e in realtà anche Twelve mente (be’, non dice niente in realtà) riguardo al prossimo ultimo incontro, perché, sebbene è vero che lei sarebbe morta, non sarebbe stato comunque l’ultimo. E non sarebbe morta morta. Rimane l’assurdità della citazione della Byzantium con Ten, visto che a questo punto sapeva che Ten veniva prima di Eleven. Sempre che non incontri talmente tanti altri Dottori in questi “24 anni” da potersi confondere facilmente. (È chiaro che questo problema discende dal fatto che Moffat aveva pensato inizialmente che Picnic ad Asgard e incidente della Byzantium li avrebbe vissuti – on screen o off – con Ten, cosa saltata subito per la Byzantium in “The Time of Angels”). Comunque sempre nella biblioteca River riconosce, dalla faccia, che lui è “giovane”, prima di rendersi conto che è addirittura il loro primo incontro, quindi anche se meno schematica la cosa, sapeva già che Ten veniva prima di Eleven e l’errore non è stato introdotto ora, bensì allora (ed è stato obbligatorio). Naturalmente sapendo di Darillum e che il loro prossimo incontro sarebbe stato l’ultimo, non avendo ancora mai vissuto il loro primo incontro non sarebbe potuto essere che quello, per cui non sarebbe dovuta essere sorpresa. Insomma, l’unico nuovo “problema” sorge perché lei sa di Darillium, non è una cosa grossa. (E in realtà non lo sa, lo immagina. Ma comunque…)

Altra cosetta storta (ma anche questa non nasce qui) è quando in “The Time of Angels” River si lamenta della baby-face del Dottore. Ma essendo Eleven (o ora è Twelve?) il “suo” Dottore la faccia non avrebbe dovuto turbarla particolarmente. Vero è che se guardiamo Matt in quell’episodio (il primo che avesse mai girato) era davvero molto più giovane rispetto a episodi successivi (e pure per il Dottore sono passate centinaia di anni). Quindi, un po’ tirata, ma ci sta. E non è comunque una novità.

La citazione di “Last Night” (retcon a manetta, ma perfettamente sensata) è stata bellissima. Anche perché non solo il 99% degli spettatori televisivi non sa nemmeno cosa sia, ma nemmeno buona parte dei fan sembrerebbe saperlo/ricordarsene, visti tanti commenti a riguardo un po’ ovunque nelle ultime settimane.

Vedremo come verrà gestita dalla Big Finish la questione River e i Dottori precedenti a Ten (che non potrebbero conoscerla e viceversa). Ho comprato e sto ascoltando i Diari di River Song, ma ci metterò un po’ ad arrivare a quello con l’Ottavo Dottore. Niente spoiler, grazie.

Riguardare il finale di “Forest of the Dead”, con Ten che sostanzialmente si complimenta indirettamente con Twelve per la trovata del cacciavite (che poi trovata non è, avendolo scoperto lì! Bootstrap!) è bellissimo e lo consiglio a tutti.

Altro:
– Il set di Kill the Raven è già diventato una location classica;
– Le Torri di Darillum sono uguali alle zampe dell’elefante in Arizona;
– Murray Gold ancora una volta grandissimo (e il tema della biblioteca sul cacciavite?);
– Il sottile sottotesto del Dottore cornuto a inizio episodio. Il TARDIS è un burlone;
– C’erano delle “vibe” da “Voyage of the Damned”;
– Stephen Fry! River è stata con Stephen Fry! Abbastanza… curiosa come cosa! 😀
– Il Dottore ha finalmente modo di avere la sua scena “It’s bigger on the inside!” e CHE scena!

Quindi grandissimo episodio, grandissimi attori, grandissimo Moffat e grandissimo Natale.