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7×01 – Asylum of the Daleks

Un Dalek...Ce l’avete chiesto in mille, e finalmente ecco il commento all’episodio, come sempre su Serialmente! EDIT: Serialmente non esiste più, quindi copiamo il commento direttamente qui.

I made you a souffle, but it was too beautiful to live.

Moffaaaaaaaaaaaat! *shakes fist*

Fine commento all’episodio.

Come? Volete altro?

Okay, siccome quest’anno sono riuscito a schiavizzare lasciare altri episodi da recensire ad altre intrepide persone e mi dovrete sopportare meno in generale, scriverò qualcos’altro. E includerò anche quello che forse una persona o due al mondo potrebbero considerare un casting spoiler (perché non posso fare altrimenti), quindi siete avvisati. Se avete già capito di cosa sto parlando, continuate pure a leggere. Altrimenti, vedete voi.

Iniziamo con il solito inutile veloce riassunto.

Il Dottore viene attirato su Skaro con l’inganno e fatto prigioniero dai Dalek. I Pond, che stanno divorziando (!!) vengono fatti prigionieri anche loro e tutti e tre si trovano davanti al Parlamento dei Dalek… che ha bisogno di loro per distruggere il loro pianeta-manicomio (che si può distruggere solo dall’interno e loro hanno troppa paura per farlo da soli). La fonte del pericolo sembra essere una ragazza naufragata sul pianeta un anno prima, Oswin, che il Dottore cercherà di trovare e salvare prima di fare esplodere il pianeta. Nel frattempo deve anche ovviamente salvare il matrimonio dei Pond. Questo riesce a farlo (semplicemente facendoli parlare), il pianeta riesce a farlo esplodere, ma Oswin non la può salvare perché si scopre che è stata trasformata in Dalek (anche se lei si era costruita nella mente un mondo immaginario e noi vedevamo quello). Oswin resta quindi sul pianeta che esplode.

Oppure no? Perché… be’ mi scuso con quella percentuale di lettori (0,01%) che considererà la cosa spoiler, ma Jenna-Louise Coleman, l’attrice che interpreta Oswin, è la prossima companion che dovrebbe (avrebbe dovuto) debuttare nello Speciale di Natale (che noi abbiamo visto girare a Bristol due settimane fa, yeah!). E la grossa sorpresa dell’episodio (che miracolosamente è rimasta tale nonostante le numerose proiezioni in UK e USA lo scorso mese) è appunto la sua presenza… nei panni di un Dalek… che muore!. E non è un cammeo o un personaggio secondario… è la protagonista assoluta dell’episodio, la trama principale!

La domanda sorge spontanea… come accidenti farà a tornare e a diventare la companion stabile? Il Dottore la prenderà prima dell’episodio, salvandola? Impossibile, sparirebbe l’episodio. Abbiamo già visto la sua fine? Impossibile, lei non conosce il Dottore, pur vedendolo, e sarebbe una replica di quanto visto con River (e il Moff non si ripete così). In qualche modo lei si salva (il suo ultimo sguardo verso gli spettatori è curioso) e il Dottore la farà tornare umana? Sarà una parente/antenata/discendente/clone? (Anche perché le voci dicevano che il nome della companion sarebbe stato Clara Oswin, mentre qui si chiama Oswin Oswald). E ci sono pure strane coincidenze con Jenny, la figlia del Dottore (la sedia è la stessa, ma soprattutto dice le stesse cose che diceva lei quando parla di vedere l’universo)… ma questo sarebbe ancora più impossibile di tutte le altre cose messe insieme (vero, Steven? Ignoriamo il fatto che Jenny l’hai fatta sopravvivere tu!)

Fatto sta che Oswin è assolutamente meravigliosa. Scommetto che già il 90% di chi diceva “non mi piace, non mi piace!” (come succede sempre) ha già cambiato idea. E ora non vediamo l’ora che sia Natale sia per capire come verrà risolta la cosa, sia per rivedere lei!

Dicevo che Oswin era la storia principale dell’episodio e anche una gran bella storia, con il finale da lacrimuccia autentica. E così come “Blink” era basato su un racconto del Moff pubblicato poco prima su un “Doctor Who Annual”, la storia di Oswin ricorda da vicino quella di un altro “vecchio” racconto del Moff, “Corner of the Eye”, di cui non dirò di più per non spoilerare (ma leggetevelo, sta sul Doctor Who Storybook 2007). Il riciclo in grande delle belle idee sfruttate in piccolo è un marchio di fabbrica ormai consolidato.

Oltre a Oswin ci sono comunque almeno due altre due sottotrame importanti che si intrecciano:

I Dalek. Questo è il famoso episodio in cui si vedono i vecchi modelli di Dalek (anche se la cosa in realtà nell’episodio è messa molto in secondo piano). Scopriamo che il nuovo paradigma si è organizzato in un Parlamento (l’era dell’Impero è finita) ed è bello vedere che la società Dalek non è immobile ma cambia, nella loro follia. È anche bello vederli possedere un concetto di bellezza. Servirà solo per apprezzare l’odio, ma rimane comunque un punto di vista interessante. Anche se la novità maggiore è sicuramente il fatto che Oswin cancelli dalla loro memoria il ricordo del Dottore! “Doctor Who?” si chiedono alla fine, come Dorium… non ci sarà il rischio che se se lo chiederanno troppo qualcuno finisca con il dare una risposta? A quel punto il Silenzio cadrebbe… un caso? Intanto il Dottore continua così a cancellare le proprie tracce come aveva iniziato a fare la scorsa stagione.

L’altro punto cruciale dell’episodio sono i Pond. Divorzio? Quei due? La cosa può sembrare affrettata (e in effetti lo è), anche considerando i brevi “Pond Life” che hanno preceduto l’episodio. Quello che non sappiamo è quanto tempo sia passato dall’ultimo incontro con il Dottore. Probabilmente non poco… a differenza dei companion precedenti, con i Pond il Dottore ha un rapporto molto più prolungato; non solo per dare il tempo di avere avventure off-screen in libri/fumetti/audio, come gli altri, ma proprio lunghi periodi in cui i due se ne stanno a casa loro a vivere una vita più o meno normale. Il Dottore è diventato il loro amico che arriva ogni tanto per andare a fare qualche giro nello spazio e nel tempo… per poi smettere per un po’ e ricominciare più tardi ancora. E per lui sono passati più di 200 anni da “The Eleventh Hour“.
In una situazione come questa non è difficile credere che entrino in gioco dinamiche difficilmente viste prima, come appunto il divorzio. Il Moff ne sa qualcosa, sul suo divorzio ci ha creato un’intera serie tv (Joking Apart) e non si può dimenticare il personaggio chiamato come l’amante della sua ex-moglie che introdusse nella sua serie Press Gang solo per fargli cadere una pesante macchina da scrivere su un piede. Ma non divaghiamo. Quello che succede qui è una semplice mancanza di comunicazione: Amy presuppone che imporre la sua incapacità di avere (altri) figli dopo Demons Run non sia corretto nei confronti di Rory (che vuole figli) e lo molla… senza dirgli niente. È assolutamente ovvio per noi osservatori esterni che sarebbe bastato parlare e il problema si sarebbe risolto da solo… ma questo vale anche nel mondo reale e migliaia di situazioni simili accadono semplicemente perché la gente non parla. Quindi è realistico. Un po’ troppo improvviso per i miei gusti… probabilmente la tempistica è voluta, per ribadire al Dottore che forse è ora che lui si levi dalle scatole (secondo i suoi standard). È vero che ci ha provato già due volte, ma con i Pond non sembra funzionare. Ha trovato la sua famiglia definitiva? Noi sappiamo che non è così (perché non può essere così, purtroppo), ma lui lo sa?

Le reazioni a questo episodio sono state molto curiose… la maggior parte della gente sembra averlo apprezzato più di tutti gli altr season première della serie. Personalmente mi sembra un filo esagerato… credo che nulla possa mai battere “The Eleventh Hour”, episodio che rasenta la perfezione, ma mi rendo anche conto di non essermi accorto di suddetta perfezione immediatamente (gli ho dato solo 5 stelline qui a suo tempo. 5 stelline? Ne meriterebbe almeno 6 se non 7. A proposito, visto che non ci sono più le stelline… a questo ora darei 5– o 4 1/2+). Quindi i pareri variano anche nel tempo. E per quanto geniale sia stato l’introduzione nella serie di Jenna, non batte quella di Karen, secondo me! Quindi l’episodio è stato una delusione? No, come forse ho già detto, se ogni volta che qualcosa non arriva a livelli “blinkici” dovessimo restare delusi tanto varrebbe darci all’ascetismo e alla pace dei sensi.

Quello su cui sicuramente non mi trovo d’accordo e che ho letto abbastanza in giro è che “questo episodio è bello/brutto perché è stand-alone e non fortemente in continuity“. Ora, non lo sarà fortemente come lo scorso anno, ma… stand-alone? Con l’introduzione di una nuova companion (che getta le basi per il vero arrivo a Natale), il divorzio scampato dei Pond (che getta le basi per il loro addio) e la cancellazione del Dottore dalla memoria dei Dalek (che getta le basi per… boh? Trenzalore? Il cinquantenario?) direi che l’episodio è decisamente in continuity e getta decisamente le basi per la stagione! Non come lo scorso anno, certo, ma lo scorso anno aveva volutamente con una continuity strettissima, per cambiare un po’. Ed è giusto cambiare ogni anno. Dal canto mio, da grande fan della continuity stretta, sono felice di vedere che non sia stata abbandonata come invece molti temevano e che sia successo quello che secondo me era logico aspettarsi dalle dichiarazioni del Moff.

PS: Mi son pure dimenticato di parlare dei DALEK UMANI ZOMBI. Cioè, DALEK UMANI ZOMBI. ‘Nuff said.

Quindi, riassumendo per i pigri che son scesi a cercare le stelline e si degnano almeno di leggere una riga, un’ottima apertura per questa stagione dalla strana programmazione e dai “film ogni settimana”.

“Asylum of the Daleks” è stato scritto da Steven Moffat.

(Grazie a Morry, che con me cura Doctor-Who.it, per l’aiuto!)

Voto: 4 su 4


Attenzione, quest’anno non sarò solo io a scrivere del Dottore su Serialmente, il prossimo episodio “mio” sarà la 7×05.

Quindi le prossime settimane potrete stressare qualcun altro! 🙂

7×00 – The Doctor, the Widow and the Wardrobe

E come sempre, dopo qualche giorno, ecco arrivare puntuale come le tasse il commento all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non c’è più, copiamo il post direttamente qui.

Because they’re going to be sad later.

Natale! Ormai sono anni che Natale vuol dire per prima cosa Doctor Who e solo dopo regali, pranzi, parenti, spirito natalizio (chi ce l’ha) e così via. Fin da subito è diventata una tradizione (tant’è che quando ho iniziato io a guardare la serie nel 2007 pensavo fosse una cosa che si tramandava da decenni) e anche quest’anno il Dottore è arrivato con quello che prometteva essere l’episodio più “christmassy” di sempre.

In realtà a me era sembrato più “christmassy” lo scorso anno!

Il Dottore precipita sulla Terra nel 1938 (dopo averla salvata da non si sa quale ennesima minaccia aliena) e viene aiutato a ritrovare il TARDIS da una simpatica signora di nome Madge. Madge vive con il marito e i due figli. Lily e Cyril.

Passano tre anni, è quasi Natale e il marito di Madge è precipitato con il suo aereo mentre sorvolava la Manica. Lei non l’ha ancora detto ai figli che si aspettano l’arrivo del padre a breve. Vanno in una casa fuori Londra (per i bombardamenti) e il custode di questa casa è… il Dottore! Che ha potenziato la casa come nemmeno in Extreme Makeover Home Edition. Tra le varie cose c’è un enorme regalo… da non aprire fino a Natale. Cyril ovviamente non resiste e di notte lo apre. E ci entra, perché il regalo è in realtà una porta su un altro mondo, una foresta innevata in teoria sicurissima (sarebbe stato il regalo di Natale da parte del Dottore), ma in pratica meno. Cyril si mette a seguire una strana creatura e dopo un po’ il Dottore e Lily iniziano a cercarlo. Per ultima anche Madge si mette a vagare alla ricerca dei figli e scopre che tutto il pianeta sta per essere riempito di pioggia acida (perché il legno sciolto è un ottimo carburante). Il Dottore e i bambini intanto sono entrati in contatto con gli alberi che hanno bisogno di un “vascello” umano per trasportare le loro “anime”. Il Dottore non va bene, non è abbastanza forte, ma… Madge sì, in quanto donna e mamma. Riescono così a fuggire dalla pioggia attraverso il Time Vortex. Per arrivare a casa Madge deve pensarci intensamente e i pensieri più intensi sono quelli con il marito… vedono quindi la scena in cui il suo aereo dovrebbe cadere e… sorpresa! Passando da quella scena illuminano abbastanza la via all’aereo che riesce a seguirli e ad atterrare senza problemi. Per questa volta Everybody lives!
Alla fine Madge intima al Dottore di andare a trascorrere il Natale con i suoi amici e lui… lo fa, presentandosi alla porta di Amy e Rory due anni dopo averli lasciati. Loro, naturalmente, avevano già un posto a tavola pronto per lui.

Natale, Natale, è l’episodio di Natale per cui everybody lives anche oltre i titoli di coda a differenza dello scorso anno dove Abigail probabilmente schiattava durante i titoli di coda.

Il titolo di origine “narniana” questa volta era solo un accenno… da Narnia si può trovare solo il fatto che fossero fuori Londra per i bombardamenti e che ci fosse un passaggio a un altro posto pieno di boschi innevati. Stop. Il “wardrobe” non era nemmeno il passaggio (era il TARDIS) e in effetti la vedova nemmeno era realmente vedova. Perché non c’è davvero nulla di timey-wimey, il tempo non viene riscritto per quanto ne sappiamo perché quando vediamo l’aereo che comincia a precipitare all’inizio non vediamo che fine faccia e la scena viene interrotta subito prima dell’arrivo del Time Vortex alla fine. Atterrando poi direttamente a Natale, non viene cambiato nulla; il telegramma viene scritto nello stesso modo e così via. Per una volta una trama estremamente lineare.

Una trama in cui il Dottore è quasi un semplice accessorio allo svolgimento della vicenda… la vera protagonista è Madge (anche i bambini sono secondari… soprattutto Cyril. Dalle foto e dal trailer sembrava il personaggio principale, invece parla appena!). Ammetto di essere stato ingannato da Madge quando si mette a piangere di fronte ai tre tizi… ho pensato “Mpf, mi sembrava un personaggio più interessante”. Finché non frega loro e me. Azz.

Ammetto di non aver pianto. Vedo molta gente che dice di aver pianto o avere almeno avuto la lacrimuccia, ma… forse non avevo avuto modo di conoscere abbastanza il padre (il Mr. Smith delle Sarah Jane Adventures!) o forse era così ovvio che alla fine se la sarebbe cavata che non mi ha toccato. O forse invece magari sono un orso insensibile, anche se questa definizione la terrei da parte per quel paio di persone che ritengono questo l’episodio più brutto di tutti i tempi e si stracciano le vesti… se non ci foste bisognerebbe inventarvi! Sono rimasto invece sorpreso dal numero di persone che ha detto di aver adorato l’episodio (e appunto di aver pianto). A me è piaciuto abbastanza, ma non a livelli da River Song o da “Blink” (non che me li aspettassi… è Natale.) Meglio per loro!

Una cosa che è piaciuta credo a tutti (tranne, ne sono certo, ai Ponds-haters. Ponds-haters, andate a vedere i film di Vanzina!) è la scena finale. Il Dottore che si “arrende” e torna dalla sua famiglia a Natale. Letteralmente “famiglia”, sono i suoceri dopotutto… e non sarebbe stato male se ci fosse stata River, ma immagino che quel giorno di riprese Alex Kingston fosse dall’altra parte del pianeta. E naturalmente Amy e Rory (abituati ad aspettare) lo accolgono come se nulla fosse. E lui… si commuove! Ecco, qui sì che stavo per commuovermi anch’io.

Matt Smith si riconferma (diventeremo noiosi a furia di ripeterlo) forse il più grande Dottore di tutti i tempi.

Apriamo ora invece l’angolo della continuity maniacale.

L’angolo della continuity maniacale

Due anni… quindi in futuro, quando ricompariranno Amy e Rory, sarà nel 2014? In “The Eleventh Hour” quando alla fine saltano due anni la cosa è facile da spiegare… era tutto (tranne l’inizio) ambientato nel 2008 e l’ultima scena nel 2010. Tanto non citando mai le date non ci sono poi queste grandi differenze in un paio d’anni (mica siamo in Lost dove il modello di cellulare ci fa capire che quello non è un flashback). E in passato è già stato fatto… quando Rose viene portata a casa dal Dottore un anno più tardi, l’anno di sfasamento viene mantenuto fino alla fine.
D’altro canto rimane la curiosa questione irrisolta di Amy e Rory in “Closing Time“. E quell’”un anno dopo” in “Blink” non ha mai avuto del tutto senso (tutta la storia era un anno prima? Oppure il finale era un anno dopo? In entrambi i casi Martha ha viaggiato meno di un anno con il Dottore! Forse.)
Dicevo “non citando mai le date”… cosa che invece negli ultimi due anni è sempre stata fatta in maniera molto esplicita. Quindi… boh? Magari nei prossimi anni le date attuali avranno meno importanza. Vedremo.

Non che sia la cosa più importante del mondo, ovviamente, è solo divertente.

Il Dottore non si fa nemmeno chiamare Dottore (seppur non nascondendo il suo nome). “Caretaker” è il suo appellativo in questo caso. Che sia un caso o che sia l’inizio del suo essere in incognito non è dato a sapersi. D’altra parte, come già si diceva, che ne sanno gli altri (il Silenzio & C.) se quello è il Dottore prima dello Utah o dopo lo Utah?

E sempre a questo proposito, i “900 anni” sono tornati a far capolino nei discorsi. (In teoria dovrebbe avere l’età dichiarata in “The Impossible Astronaut“. Sempre che non fosse una balla per giustificare l’aspetto lievemente diverso… e tutti i tic che aveva e che in realtà erano dovuti al fatto che non fosse realmente lui. L’ho notato solo ora, sì, uccidetemi.) Ormai direi che è quasi certo che qualsiasi età abbia se li abbassa sempre a 900 per sembrare più giovanile. Tipo Yoda.

Per il resto poco da dire… la trama si richiudeva un po’ su se stessa visto che tutto era in posizione per far avvenire una profezia che non si sa bene da dove fosse uscita e il Dottore fa come già detto solo da tramite affinché Madge possa salvare la foresta e indirettamente anche suo marito.

Non ci sono cattivi! Variante apprezzabile. Certo ci sono i cattivoni che mandano la pioggia acida, ma il messaggio ecologista è solo vagamente accennato… non si passa troppo tempo a condannarli (d’altra parte è ovvio che sciogliere una foresta con l’acido non è una cosa molto simpatica, non serve ribadirlo) e i tre tizi che vediamo non sono particolarmente cattivi, sono semplici tecnici/soldati. Simpatica la faccenda del maschio/debole vs. femmina/forte. Una banalità riaffermata in maniera tranquilla. L’unico vero “insegnamento” (se così vogliamo chiamarlo) realmente interessante e profondo dall’episodio io l’ho trovato altrove, invece. Nel discorso tra Madge e il Dottore nella stanza dei bambini, quando lui sostanzialmente la psicanalizza per spiegarle perché non li vuole vedere felici (visto che poi saranno tristi) spiegandole che è proprio il motivo per cui devono essere felici. Perché non lo saranno più dopo. Scena meravigliosa.

In definitiva, buon speciale di Natale… nulla di fantasmagorico, ma buon speciale di Natale… anche se io ho preferito gli sviluppi timey-wimey dello scorso anno (ma quello sono io).

“The Doctor, the Widow and the Wardrobe” è stato scritto da Steven Moffat
(Grazie a Morry, che con me e altri cura Doctor-Who.it, per l’aiuto!)

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6×13 – The Wedding of River Song

Dopo qualche giorno di riposo, eccovi infine il commento all’ultimo episodio della sesta stagione!

Come sempre su Serialmente. EDIT: Serialmente non esiste più, copiamo il post qui.

“I consent and gladly give.”

Fine! Stop! Basta! Niente più Dottore per un anno (be’, okay, c’è sempre Natale)! E la domanda che sorge spontanea è: come faremo a sopravvivere? Lo speciale di Natale, okay. Le scene aggiuntive che saranno nei DVD, okay… ma l’attesa per una vera stagione sarà luuuuuuuunga. Sigh.

Comunque.
Il tempo è collassato, sono, sono sempre state e sempre saranno le 17:02 del 22 aprile 2011. Pterodattili svolazzano per Hyde Park e l’imperatore del Sacro Romano Impero, Winston Churchill è vagamente infastidito dalla cosa, tant’è che fa chiamare un certo indovino suo prigioniero: il Dottore, che ci racconta com’è andata: indagando sul Silenzio prima della sua morte, il Dottore rintraccia la testa – viva e vegeta – di Dorium che gli fa una macabra “profezia” sulla domanda che mai dev’esser posta e gli spiega che il Silenzio lo vuole morto per evitare appunto questa profezia. Per giungere a Dorium il Dottore passa anche dal Teselecta che sta al momento indagando proprio sul Silenzio. Giunto alla sua ora sul Lago Silencio, la River nella tuta… si rifiuta di ucciderlo ed è questa la causa del collasso del tempo. Nel frattempo il Dottore e Churchill hanno combattuto un po’ di Silenti, ma arriva Amy (con un esercito) al salvataggio. Si spostano in Egitto in treno, dove hanno la loro base. Amy ha vaghi ricordi di tutto, essendo Amy, ma non riconosce Rory che qui è il capo del suo esercito. Giunti alla piramide che fa loro da base c’è anche River Song e, prigioniera, Madame Kovarian. Hanno anche centinaia di Silenti prigionieri, ma in realtà fingevano di esserlo per poter attaccare al momento giusto. Il Dottore cerca di convincere River a toccarlo, in modo da tornare alla scena sul Lago Silencio e fare accadere il punto fisso come dovrebbe, ma lei non ne vuole sapere. Per convincerla… la sposa (!) e le sussurra il suo nome nell’orecchio. Dopodiché lei accetta, si baciano, la scena al lago ha luogo come deve e tutto torna al suo posto.
Finale 1: Amy è a casa sua a bere vino e arriva sua figlia a trovarla (direttamente da “Flesh and Stone“). Vedendo la madre triste per la morte del Dottore le rivela che in realtà lui non le ha detto il suo nome, ma di guardargli dentro all’occhio, perché… era il Teselecta con la forma del Dottore con dentro il Dottore! Che è quindi vivo e vegeto, ma ne approfitta per sparire dalla circolazione visto che l’universo lo ritiene morto.
Finale 2: il Dottore riporta al suo posto la testa di Dorium e scopriamo la terribile domanda che non deve avere risposta… Doctor Who?

Tutto chiaro? Mi pare di sì, anche perché quest’anno il livello di timey-wimey è stato assolutamente contenuto, se non praticamente assente. Un’unica realtà alternativa globale (che verrà ovviamente cancellata) e l’unico incastro sta nella narrazione a flashback (con Churchill) del Dottore. Metodo molto efficace per partire subito con il botto e mettersi in pari con la storia più avanti.

L’anno scorso una delle cose più belle del finale era l’idea che ci fosse un “disegno” superiore ancora decisamente aperto da completare quest’anno. Era una novità per Doctor Who, una novità estremamente apprezzata. E c’era anche la sensazione che la quinta stagione fosse stata solo l’apertura delle danze, per poi iniziare a fare sul serio quest’anno. E così è stato! In maniera abbastanza inaspettata la cosa si ripete anche quest’anno e ancora una volta pur essendo la trama della stagione (le origini di River Song e la morte del Dottore) conclusa, resta il “disegno” superiore aperto! Se l’anno prossimo si farà ancora più sul serio probabilmente ci esploderà il cervello. Ma a questo punto immagino che tutto culminerà con i festeggiamenti per i 50 anni del Dottore nel 2013. A occhio, a questo punto, il vero “cattivo” dietro a tutto sarà Omega, non fosse altro per il simbolo dell’esercito religioso… ma poco importa, quello che importa è che viene rafforzata l’idea della storia unica. Si tranquillizzino comunque i fan dei procedurali (?), visto che per l’anno prossimo è stata promessa una maggioranza di episodi standalone (e se sono buoni come quelli di quest’anno, ben vengano). La cosa avrebbe anche senso narrativamente, visto che ora il Dottore dovrebbe mantenere un profilo basso.

Ma torniamo alla morte del Dottore. Per mesi ci siamo trastullati con l’idea che quella fosse la copia di Carne del Dottore… ma alla fine siamo stati fregati perché era sì una copia, ma era il Teselecta. Sicuramente in molti avevano previsto anche questa possibilità (io c’ero arrivato solo quando s’è visto nell’episodio), ma non so quanti avessero previsto un dettaglio che per me fa la differenza rispetto a un qualsiasi duplicato: il Dottore era all’interno di “se stesso”, rendendo quel Dottore il vero Dottore, sempre, e non una copia. Questa è stata la cosa veramente geniale nella soluzione al dilemma, a mio avviso. (E mi sfugge come ci possa essere chi non capisce perché un robot sappia iniziare una rigenerazione… voglio dire, si trasforma in una motocicletta nazista e non dovrebbe essere in grado di emettere un paio di luci?)

Una critica un po’ più sensata che ho visto in giro è che senza l’interferenza di River Song (nel rifiutarsi di uccidere il Dottore e nel voler riscrivere un punto fisso) non ci sarebbe stato l’episodio perché il Dottore stava, sostanzialmente recitando. Ed è verissimo! Ma infatti secondo me il punto principale dell’episodio è “Cerchiamo di rimettere le cose in carreggiata nonostante River in buona fede abbia sputtanato tutto”. Ma è una critica che si potrebbe fare a qualsiasi storia, senza una causa scatenante non c’è storia e qui la causa scatenante è questa.

E naturalmente il punto fisso è stato rispettato in pieno, se non l’avete capito riguardatevi l’episodio (o forse l’intera stagione). Non serviva che il Dottore morisse realmente, serviva che quello che doveva succedere succedesse, tutto qui, semplicissimo. Una tautologia, ma tant’è. Il Silente che girava lì intorno ha visto che tutto è andato come doveva e ora l’universo sa che il Dottore è morto il 22 aprile 2011 in riva al Lago Silencio in Utah.

E questo apre nuovi interessantissimi scenari! Per un po’ il Dottore potrà “volare basso”, senza la gran fanfara che l’ha accompagnato negli ultimi anni. Anche se la cosa è curiosa per un viaggiatore del tempo… che ne sa uno da che punto arriva il Dottore? Sarà interessante da vedere.

Anche le conseguenze del matrimonio con River saranno interessanti da vedere, se e quando (ma secondo me è più un quando) le vedremo. D’altra parte la storia con River (e di riflesso con Amy e Rory) è tutt’altro che conclusa… si è semplicemente chiusa (circolarmente) la parte in cui si incontravano spesso al contrario. Ma non c’è motivo per cui tutti gli altri loro incontri debbano essere in quei 200 anni (ma saranno davvero passati, fra l’altro?). Tanto più che è sempre stato abbastanza palese che River conoscesse almeno altri due Dottori dopo Ten. Ma giustamente questo non sarà più il tema centrale di una stagione, immagino tornerà (e lo stesso i suoi genitori) in episodi random. D’altra parte il Dottore deve ancora rivelarle il suo nome! E questo porta naturalmente a chiedersi se il matrimonio sia valido o se manchi ancora quella piccola formalità. Chi è esperto di matrimoni Time Lord faccia un fischio! Personalmente la considero sua moglie fino a prova contraria. E per fortuna è risultato essere davvero con il Dottore il matrimonio! Era ovvio al 99% fin dai primi tempi, ma il titolo così esplicito dell’episodio mi aveva fatto temere… (temere cosa poi? chi altro avrebbe potuto sposare? Dorium? Teneva un marito come soprammobile?) La scena finale con lei che torna a casa da babbo e mamma è meravigliosa. Si vede come sarà la loro vita in futuro ed è esattamente come speravo che sarebbe stata, con River che va a trovarli a caso tra le sue avventure. Ci tengo anche a sottolineare che il Dottore non aveva davvero bisogno di sposare River a quel punto. Avrebbe potuto semplicemente prenderla da parte un secondo. O dirlo anche a Amy e Rory (tanto poi glielo dice River). Se l’ha sposata è perché voleva farlo. Forse non è il genere di matrimonio che sognava River, ma non credo si possa lamentare. Inoltre finalmente così Amy si è resa conto di essere sua suocera! Erano mesi che volevo vedere la sua reazione e non mi ha deluso.

Un momento bellissimo dell’episodio è stato l’omaggio al Brigadiere… non solo in quanto bellissimo omaggio, ma perché inserito perfettamente nella trama. Il Dottore sta facendo lo sborone… “faccio fare i compiti a Rose, vado agli addio al celibato di Jack, mi unisco ai Beatles…” finché non sente che il suo vecchio amico è morto, senza che lui potesse dargli un ultimo saluto (per ovvi motivi) e la spavalderia gli passa. Magnifico. Sarebbe stato bello poter citare anche Sarah Jane, ma l’avrei vista un po’ dura (perché non sarebbe corretto far morire Sarah Jane ora all’interno della storia).

Amy e Rory. Rory ormai è diventato in qualsiasi sua incarnazione una versione più figa di Chuck Norris. E sempre per amore di Amy, anche quando non ricambiato come qui. Il disegnino del Rory figo fatto da Amy è una delle cose più esilaranti al mondo. E a Amy tocca anche una delle scene più interessanti dell’episodio, quando decide di abbandonare Madame Kovarian. “Sai che altro è il Dottore? Non qui”. Battuta bellissima. E che tornerà a tormentarla in seguito, naturalmente… anche se mi pare ben più che giustificata visto cosa aveva fatto a lei la Kovarian. Sì, decisamente la loro storia come companion regolari del Dottore è finita, ma li vedremo ancora più volte.

E veniamo alla domanda. Genio, puro genio! “La domanda nascosta in bella vista”… Moff? Ma vaff…! Più bella vista del titolo! Ed è effettivamente la prima domanda fatta questa stagione. Ma era stata fatta anche nel primo episodio del 1963 (be’, primo serial, secondo episodio, non siamo fiscali) e da allora decine e decine di volte. La domanda ovviamente può voler dire più cose… dal più semplice “Qual è il suo nome?”, che potrebbe naturalmente ancora avere a che fare con River, a “Chi è veramente il Dottore?” che può portare da qualsiasi parte. E indirizzare la storia sulla vera identità del Dottore in vista dei 50 anni è elettrizzante a dir poco.

Un altro punto di puro genio è stata la seppur brevissima presenza di Charles Dickens che parla di “A Christmas Carol” come di uno “Speciale di Natale” e… soprattutto… interpretato dallo stesso attore che lo aveva interpretato in “The Unquiet Dead”, cioè il secondo episodio del 2005! Fantastico. Mi chiedo se abbiano scritto la scena a seconda della disponibilità dell’attore (e magari non abbiano provato anche, per esempio, a cercare Shakespeare…).

Per non parlare della scena River/Dottore di “Forest of the Dead” capovolta. “Time can be rewritten”/”Don’t you dare!” con la sostanziale differenza che qui il Dottore sa che sta recitando e non morirà, mentre là River non sapeva che in qualche modo sarebbe stata “salvata” e andava incontro a morte certa.

Ci sarebbero da lodare anche le scenografie davvero fantastiche dei vari temi “romani” e non solo a Londra, ma ho già scritto un papiro (e per quanto belle, come gli effetti speciali, sono cose decisamente secondarie rispetto a storia e personaggi). E naturalmente attendiamo con estrema ansia la data di uscita con il CD della colonna sonora. Murray Gold, sbrighes!

Molte domande che ci eravamo posti nel corso dei mesi hanno avuto risposta:
– Perché il Silente aveva detto ad Amy che avrebbe “portato il Silenzio”? Perché sua figlia River avrebbe ucciso il Dottore (e sappiamo ora che il Silenzio che calava era da intendersi come il suo);
– La morte del Dottore era stata inscenata dal Dottore e da River? No, non erano per nulla d’accordo (altrimenti non ci sarebbe stato questo episodio);
– Come può morire il Dottore nella 6×01? Non può, era ben schermato dal Teselecta con la sua forma.
– Dov’era il TARDIS del Dottore che muore nella 6×01? Dentro di lui, insieme al Dottore vero! (Questa era fantastica.)
– Chi è River Song? La moglie del Dottore.
– Rivedremo Amy e Rory? Sì.

Ma molte restano ancora aperte!
– Chi ha fatto esplodere il TARDIS dicendo “Silence will fall” nel finale dell’anno scorso? “Il Silenzio”, ovviamente, ma alla fine… per chi lavorano i Silenti? Per Jar Jar Binks? Chi c’è dietro al “Silenzio” che in fondo non è altro che un ordine religioso? Perché i soldati cambiano idea sul Dottore tra quinta e sesta stagione (al contrario)? E perché hanno il simbolo “Omega” (appunto) sulle loro divise (cosa ribadita ancora qui quando si vede la River con la tuta mimetica alla fine)?
– Chi ha portato Melody dal 1969 a New York agli anni 90 a Leadworth? Con chi vive la piccola Mels?
– Tutta questa storia culminerà con la rigenerazione in Twelve? (Speriamo di no, o in alternativa speriamo che duri ancora molto a lungo).
– Hitler è ancora nell’armadio?
– Sono davvero passati 200 anni?
– Il MOIGE UK non esiste? Che paese civile. (Perché sfido qualsiasi tv italiana a mettere una scena con un tizio che cade in un pozzo di teschi e viene da loro mangiato… in un “telefilm per bambini”.)
– Avremo un episodio multi-Dottore, se con la storia ha senso? Eccleston, pretty please? Rapitegli dei parenti, ma convincetelo!
– Doctor who?

Ah, il vichingo era Mark Gatiss, anche se nei credits ha usato uno pseudonimo. Quell’uomo è un pazzo.

Okay, basta… ci vediamo sui Campi di Trenzilor, per la Caduta dell’Undicesimo! (In realtà no, ci vediamo a Natale, ma faceva figo dirlo.)

PS: Firmate tutti la petizione contro la chiusura del Confidential, chissà che qualcosa non si muova…

“The Wedding of River Song” è stato scritto da Steven Moffat.

(Grazie a Morry, che con me e altri cura Doctor-Who.it, per l’aiuto!)

Episodio:
6

Stagione:
5,5