Revolution of the Daleks

“I heard a rumour you were in here, so I committed a few crimes. Well, maybe a lot of crimes. Maybe more than I should have.”

Sembra passata una vita da quando abbiamo commentato l’ultima volta un episodio di Doctor Who… e in effetti è così, visto che la precedente stagione era finita proprio a inizio marzo e il mondo da allora è cambiato completamente.

Per fortuna questo 2021 sembra iniziare molto bene con uno dei migliori episodi di Chibs e Jodie, aiutati dal grande ritorno di Capitan Jack e da migliaia e migliaia di Dalek.

L’episodio si apre con piccolo “dove eravamo rimasti nell’ultimo speciale” visto che si pone come diretto seguito anche di quello, oltre che del finale della dodicesima stagione. Altrimenti ammetto che nemmeno io mi sarei ricordato che fine avessero fatto i resti del Dalek sconfitto lo scorso anno.

La permanenza del Dottore in prigione è stata gestita molto meglio di quanto mi aspettassi… non è una cosetta da due minuti, bensì diversi decenni di prigionia! Certo, per il Dottore qualche decennio non è granché, ma, così come con il Master nel finale della stagione precedente, questo mostra che Chibnall non ha paura di giocare con questo potenziale non secondario dei Time Lord. Inoltre così il Dottore ha tutto il tempo per meditare sulle sue origini, drammaticamente cambiate rispetto a quanto ha sempre creduto. Qui ritengo ci sia forse la parte un po’ più debole dell’episodio, che viene esternata durante la chiacchierata del Dottore con Ryan. Per me non ha molto senso che il Dottore dica di non sapere chi sia solo perché ha scoperto di non venire da Gallifrey e che ha vissuto molte più vite di quante se ne ricordi. Tutto quello che ha vissuto e che è al momento rimane invariato e rimane vero, non è una bugia. Quello che cambia è che c’è molto altro… e sarà sicuramente importante cercare di capire cosa. Ma da qui a non sapere chi sia, ce ne vuole. Per una persona normale sarebbe comprensibile, ma per il Dottore… e dopo aver avuto decenni per pensarci sopra? Un po’ strano. E ancora più strano è che sia Ryan a doverle andare a dire queste cose.
Ma è un peccato veniale in fondo, e sicuramente serve a preparare la prossima stagione dove questi temi verranno esplorati, speriamo in dettaglio.

Molto bello invece il discorso che fa Jack a Yaz sul viaggiare con il Dottore. È bello anche perché può essere letto anche a un altro livello, quello di John Barrowman che è finalmente tornato a viaggiare un po’ con il Dottore dopo tanti anni. Uno dei tanti momenti (tutti?) in cui non c’è nessuna differenza tra Jack e John. Fantastico anche che Jack impieghi 19 anni per riuscire a liberare il Dottore.

Per la fam intanto il periodo d’assenza del Dottore è durato solo 10 mesi… Un po’ come quello che era successo con il Nono Dottore dopo il primo viaggio con Rose, il Dottore torna troppo tardi. La reazione degli altri mi pare comunque un po’ esagerata, visto che su decenni, 10 mesi non sono poi tanto. (Anche se in effetti lei non specifica quanto tempo sia passato dal suo punto di vista.)

Usati molto bene e di certo non sottoutilizzati i Dalek (il buon Nicholas Briggs s’è decisamente guadagnato lo stipendio). Molto bello il modello stampato in 3D. Ed è forse bene ricordare che è corretto che la popolazione non sappia cosa siano e non conosca la parola “Dalek”. Gli avvenimenti delle prime stagioni sono stati spazzati via da Amy Pond in “The Big Bang“. La prossima volta invece dovrebbero ricordarli, almeno in UK.
Ottima e originale l’idea di chiamare i Dalek veri e approfittare del loro razzismo per distruggere questi nuovi Dalek mutati. E ottima l’idea di usare il TARDIS del Master “avanzato” nell’episodio precedente per liberarsi dei Dalek classici. (TARDIS mostrato a inizio episodio per gli smemorati.)

E infine Ryan e Graham se ne vanno… volontariamente. Non succede praticamente mai, di recente mi sovviene solo Martha Jones. Ryan si capiva, e in fondo non credo che mancherà molto, non aveva l’entusiasmo degli altri due… Graham invece se ne va solo perché lo fa Ryan e lui sicuramente mancherà molto di più! Immagino che potranno comunque ricomparire entrambi in uno o due episodi ogni tanto, essendo semplicemente sulla Terra a farsi gli affari propri. Come, appunto, è successo con Martha.

Non avremo comunque una stagione con una sola companion come la vecchia prassi per l’annuncio post-titolo che vedrà un nuovo tizio aggiungersi al team TARDIS. Pare sia un comico famoso in UK che a quanto pare ha pure preso il COVID qualche giorno fa, speriamo bene sia per lui, sia per la produzione della tredicesima stagione, in pausa natalizia!

Varie:

  • Episodio molto RTD, muore qualcuno ogni 5 secondi.
  • Il Dottore sa a memoria Harry Potter.
  • Il tizio che LEVA il Dalek dal contenitoe per bruciarlo vince il premio “genio del 2021”
  • Meno male che non hanno ucciso Jack! E parla di Gwen! Servirebbe un ritorno di Torchwood (in TV). Cita anche Rose e l’universo parallelo, yay!
  • La nuova prima ministra avrei giurato di averla già vista… e invece no, è (era) una new entry. Probabilmente me la ricordavo da Black Sails.
  • Mr. Big presidente degli Stati Uniti mi sa che ce lo beccheremo. E sarà purtroppo molto realistico!
  • Musica sempre non pervenuta, purtroppo.

Quindi partenza con il botto e tutto sembra far pensare a un’ottima stagione, quando arriverà a fine anno. Sarà più corta del solito, per il COVID, ma questa non è necessariamente negativo. Speriamo bene!

12×10 – The Timeless Children

“For Gallifrey, for the Time Lords, for the end of the universe itself!” (Questa volta, senza sputazzi)

Tutto quello che sapevamo era una bugia. E per una volta il Master ha detto quasi la verità… non era proprio una bugia, ma dietro c’era molto, molto di più.

Iniziamo con il dire che Doctor Who è finalmente tornato quasi ai livelli di RTD e Moffat. Quasi. Ma molto meglio di quanto avrei mai sperato dopo l’addio a Moffat e sicuramente dopo la scorsa stagione. Chissà, se ci fosse anche della bella musica magari potremmo persino essere agli stessi livelli. (Sì, la musica è sempre molto importante.) (No, non posso dimenticare il buon Murray Gold.)

Detto questo… Chibs ha trovato un gran bel modo per introdurre un sacco di novità nel passato, senza sostanzialmente toccare nulla di nulla di quanto esistente. L’esistenza dei Time Lord e i loro poteri erano stati inventati a spizzichi e bocconi per anni, anzi, per decenni agli albori della serie. E ogni volta se ne inventavano una nuova. Così ha poi fatto RTD con la Time War e così ha fatto Moffat quando l’ha cancellata e quando ha piazzato “Clara” nel passato o l’universo bolla e tutto il resto. Tutto fantastico allora, tutto fantastico ora.

Anzi, ora hanno persino senso i “Dottori di Morbius” che siccome non avevano alcun senso allora tutti preferivano ignorare bellamente (come la storia della madre umana… che ora siamo certi esserci accantonata per sempre, tra l’altro!) (Forse.)

Così, Brendan la scorsa settimana era un filtro piazzato sopra la prima vita del Dottore. Non ci sarei mai arrivato. Che fosse una simulazione era un’ipotesi, certo, ma nel dettaglio… complimenti a chi c’è arrivato, se qualcuno l’ha fatto. Il Dottore ha così vissuto una o più vite di cui non si ricorda nulla, prima di questa. E non viene da Gallifrey originariamente, ma da qualche altro posto nell’universo, non ben specificato. Questo significa che volendo potrebbe cercare le sue vere origini in futuro. Potrebbe cercare sue vecchie incarnazioni, come “Ruth”. Potrebbe cercare la sua madre adottiva originaria Tecteun (Fondatrice con Rassilon, Omega e compagnia, a questo punto), magari è ancora in giro. Potrebbe, potrebbe, potrebbe fare tante cose. Intanto deve uscire di prigione e affrontare dei Dalek, ma quello non credo sia un gran problema.

Finalmente chiarita per bene la distinzione tra gallifreyani random e Time Lord. Si è sempre saputo, ma non mi pare che sia mai stato spiegato così in dettaglio. Origine comune, ma gli abitanti della Cittadella privilegiati che si sono autodonati una quasi-immortalità (chissà perché mettere solo 12 rigenerazioni, che poi possono comunque allungare… non per il Dottore, per il quale a questo punto era stata una balla – o magari non lo sapevano – ma per il Master che dovrebbe averle superate pure lui). Bello, molto bello. Ora tutto ha un po’ più di coesione. Sì, si è sempre detto che Rassilon avesse inventato la rigenerazione, ma per fortuna non è stato lui a trovare il piccolo Dottore. Non sarebbe stato il massimo come genitore adottivo, visto cosa sarebbe successo poi in futuro. Non che Tecteun venga presentata proprio benissimo… è abbastanza chiaro che facendo esperimenti ha fatto rigenerare il bambino più e più volte.

Un altro concetto interessante è quello della Division. Il Dottore nella sua precedente vita ha fatto quindi parte di una strana (sinistra?) organizzazione che non seguiva propriamente le regole. E probabilmente è quella di cui vediamo qualche accenno nell’episodio degli Judoon, con Ruth. Forse è (anche) per questo che in questa vita il Dottore è totalmente allergico a questo genere di cose.

Vedremo ancora tutte le cose introdotte qui? Sicuramente… ma le vedremo subito? Oppure – Dalek a Natale/Capodanno a parte – la prossima stagione torneremo a episodi singoli completamente slegati da tutto? Un episodio singolo qua e là va benissimo, ma ora, con tutta questa carne al fuoco che ha riportato canon e continuity di moda, si deve andare avanti!

Nulla succede infine a Graham, Yaz e Ryan. Nessuna morte, nessun addio. In realtà le loro parti (con gli altri umani) sono quelle che durante la visione dell’episodio non vedevo l’ora finissero per tornare al Dottore e al Master e alle cose interessanti. Bello il discorso tra Graham e Yaz, naturalmente, ma poco di che. Ser Bannister invece grandissimo, peccato abbia fatto quella fine (quasi inutile, tra l’altro, il Master si sente benissimo che si salva, magari anche con qualche Cybermaster) (Okay, tutti gli altri potenziali Cybermaster però no.

Magari succederà qualcosa alla “fam” nello speciale, chissà. La scena finale che torna ai tempi del Decimo Dottore con cliffhangerino dell’episodio successivo già iniziato e tanto di “What? WHAT?” è stato la ciliegina sulla torta.

PS: Spettacolare come il Master si liberi di Ashad non appena non gli serve più.

Comunque voto diesci.

12×09 – Ascension of the Cybermen

Che ansia, tutta questa attesa e poi… praticamente non è successo ancora niente! Le cose importanti accadono quasi solo negli ultimi 5 minuti.

Comunque bello… anche se la parte più interessante dell’episodio (davvero molto interessante) è sicuramente quella che riguarda il misterioso “Brendan” e la sua strana ambientazione irlandese.

La sua resurrezione penso abbia fatto venire alla mento immediatamente a tutti Capitan Jack, è lo stesso identico modo di ritorno alla vita. Però è improbabile che sia lui (o il suo compare che pure risulta immortale alla fine di Torchwood). Naturalmente nulla vieta che sia un figlio di Jack che per qualche motivo ha ereditato le sue abilità. Ma in ogni caso, il finale cosa significa? Perché suo padre e il poliziotto sono tornati giovani e gli cancellano la memoria? Sono sempre stati finti oppure questi sono altri che hanno semplicemente preso le loro sembianze? E si scusano anche, potrebbero anche non avere realmente cattive intenzioni, forse dovevano nascondere la “personalità” di qualcuno in un essere umano e l’hanno messa in un bambino… gli hanno fatto vivere una vita intera e poi alla fine l’hanno recuperato. Ma di chi? Del Dottore? Non si è rigenerato quando è morto, è solo risorto, ma potrebbe essere un tecnicismo di questo strano travestimento. Oppure è Jack? Oppure qualcun altro ancora? O Ruth (prima o poi si dovrà tornare a parlare di Ruth)? O magari c’entra qualcosa con il processo di rigenerazione? In fondo il Master ha detto che tutto è una bugia, potrebbe essere legato a qualcosa che diamo per scontato da decenni, ma che non è quello che pensiamo. Il prossimo episodio si chiama “The Timeless Children”, magari è uno di questi bambini senza tempo…

Una cosa è certa, non c’è modo di capirlo davvero con i dati che abbiamo. Se c’è un indizio è il modo di resurrezione, ma magari non è un indizio ed è un caso. Per il resto davvero non penso si possa dir nulla di certo.

Passando ai Cybermen… non mi aspettavo che l’allegro Cyberman Ashad tornasse in un ruolo così di spicco, e invece l’ha fatto e lo farà anche la prossima settimana, probabilmente. Le Cyberwars hanno quasi eliminato l’umanità e probabilmente sono quelle già citate negli anni 80.

Poco da dire sugli ultimi umani rimasti in quella parte della galassia… l’unica interessante sembra quella che ci prova con Graham. Significa che farà una fine orrenda… oppure che magari potrebbe finire bene per Graham? Anche la separazione di Ryan dagli altri due fa pensare che potrebbe succedere qualcosa a riguardo… ma forse è solo un tentativo di depistaggio e sarà appunto Graham a mollare il colpo.

Molto interessante anche questo “boundary” oltre al quale c’è… Gallifrey distrutto! Ser Barristan di Game of Thrones non l’ha mai visto così, ma in effetti erano molti anni che non mandava più nessuno dall’altra parte, per cui avrebbe anche senso. Oppure semplicemente cambia ogni volta destinazione, non credo si possa capire.

Il Master salta fuori all’ultimo secondo promettendo sfaceli nel prossimo episodio. Il vero cattivo sarà lui o saranno i Cybermen?

Tra una settimana tutto cambierà, a detta del buon Chibs, il consiglio è sicuramente quello di restare lontani dai social media finché non si avrà visto l’episodio…

12×08 – The Haunting of Villa Diodati

“May I just say you’re quite lovely in a fight!”
“No, you may not.”

Un altro bell’episodio. Sia come storia in sé, sia perché in realtà siamo stati turlupinati, è chiaramente la prima parte del finale di stagione, almeno tanto quanto “Utopia” lo era della quarta!

Non sono un grande esperto di Mary Shelley, Lord Byron, Polidori e compagnia, ma parrebbero essere abbastanza realistici. Soprattutto quell’idiota di Lord Byron! Non mi ricordo, è la prima volta che qualcuno ci prova con questo Dottore? Lei comunque segue decisamente la sua stessa regola: non baciare Byron. Le contorte dinamiche di questi curiosi scrittori e poeti sono in realtà abbastanza interessanti e costituiscono un ottimo background per la storia che si va a sviluppare. Questa volta la scelta dei personaggi storici è ben integrata nella storia e non buttata lì un po’ a caso.

Il punto principale qui però è un po’ un classico: viene prima l’uovo o la gallina? Il Cyberman è qui chiaramente la fonte di ispirazione per Frankenstein e la presenza del Cyberman è la causa dell’anno senza estate. Quindi quello che accade in questo episodio si potrebbe dire che è sempre accaduto. Oppure sarebbe accaduto comunque, ma diversamente? Poteva davvero il Dottore scegliere di fare qualcosa di diverso, sia quando salva Shelley che quando non dà ascolto all’avvertimento di Jack?

“Save the cheerleader, save the world”. Pardon, il poeta e l’universo.

Questo Cyberman solitario è molto diverso da tutti quelli visti finora. Pur essendo ancora umano, non lo è davvero; Mary Shelley sembra trovare la sua “anima” e invece no – colpo di scena – era veramente un farabutto. Ammazza a destra e a manca senza problemi e risparmia il bambino solo per caso. Inoltre è “inevitable”, un chiaro fan di Thanos… e questo non è mai bello.

Ora il Cyberman solitario ha il Cyberium, che gli servirà per ripristinare la guerra. L’avviso di Jack non è servito a niente e nei prossimi episodi si correrà subito a vedere che succede. Tornerà Jack? Chi sarà il Timeless Child? Rivedremo l’altro Dottore (o in realtà è già per la prossima stagione?) Morirà qualcuno?

Una cosa è certa, attenzione agli spoiler dopo la trasmissione del prossimo episodio!

Per quanto riguarda la storia dell’infestazione della casa è bello che non si capisca cosa c’entrassero i fantasmi che vede il povero Graham. Saranno davvero fantasmi? Non si sa, non ha importanza.

  • Perché il Dottore capita lì proprio quando Shelley è stato “rapito” dal Cyberium?
  • A chi si riferisce Yaz?
  • Riferimento alla figlia di Lord Byron, incontrata in Spyfall!
  • Shelley deve scrivere molto velocemente per riempire quella stanza così in poche ore!

12×07 – Can You Hear Me?

E un altro bell’episodio!

Davvero niente da dire su questa stagione… ormai mancano tre episodi alla fine, il prossimo sembra interessante e poi c’è il finale doppio che dovrà faticare per non esserlo. Per cui, a meno di improbabili disastri, stagione promossa quest’anno. Contro ogni possibile aspettativa! Molto bene.

Per questa settimana torniamo ad avere la sigla non subito all’inizio ma una scena iniziale. Che parrà una stupidata, ma migliora sempre tantissimo la struttura dell’episodio, è davvero incomprensibile che non lo facciano più sempre.

Scopriamo così che nella Siria del 1380 si curavano già le malattie mentali (sembrerebbe essere vero), che sono un po’ il tema dell’episodio, ma anche questa settimana, come la scorsa, molto ben inserito nella storia. E rappresentano anche la “scusa” per degli approfondimenti sui personaggi, aspetto che viene spesso dimenticato. Lamentarsi (?) di questo sarebbe folle.

Vediamo così quella che sarebbe la vita normale di nostri tre companion. Lasciamo Yaz per ultima… Ryan torna dal suo amico Tibo che avevamo già visto qualche tempo fa e sembra essere quello più colpito dallo sfasamento con la vita normale. Anche quando ne parla con Yaz alla fine… che si predisponga un suo abbandono della serie? Sarebbe curioso se solo uno dei tre lasciasse, considerando anche il suo rapporto con Graham. Però tutto può essere, potrebbe anche semplicemente non viaggiare sempre con loro ma tornare ogni tanto. Sembra pazzesco, ma se a una persona vengono questi dubbi e la sua più grande paura è quella di perdersi la “vita vera”, tutto è possibile.

Zellin è veramente inquietante… le dita che si staccano e si infilano nelle orecchie, ma a chi vengono in mente ‘ste cose? E’ roba da Moffat! Comunque è un immortale (e cita anche i guardiani e persino il Celestial Toymaker!) e parla decisamente troppo, la scena in cui spiega la cose non finiva più.

Graham ha chiaramente paura del cancro, questo è abbastanza normale. Ma questa sua paura porta a una scena abbastanza curiosa e che qualcuno sembra non avere apprezzato: il Dottore che non sa cosa dirgli. A me è piaciuta, mi è sembrata una reazione… “umana”. E’ vero che il Dottore non è umano, però in un caso così (ben diverso dai problemi di Ryan) è anche normale non sapere cosa dire senza dire frasi fatte inutili. Qualcuno ha considerato la scena di pessimo gusto perché fatta “for the LOLz”. A me non è sembrato. E nemmeno a Graham, direi.

Il Dottore al momento (chi si ricorda “The God Complex”?) ha chiaramente paura di quello che le ha datto il Master, la bugia del Timeless Child che torna alla ribalta (prima del finale). Che questa bambina sia l’altra Dottore? O lei?

Venendo a Yaz… qui rimane il mistero. Cos’è successo davvero tre anni prima? Che anniversario “festeggia” con la sorella? Perché era scappata? Per il bullismo (già citato in passato) o altro? Perché solo la sorella si era preoccupata quando era scappata (e preoccupata che facesse “qualcosa di stupido”, anche)?

  • Bello il disegnino per raccontare la storia dei due pianeti.
  • La dea sembra Danaerys Targaryen nera (ma sempre bionda).
  • Il Dottore usa la Forza (?) per prendersi il cacciavite dalla tasca.
  • Il cacciavite funziona con le dita. Non come con il legno.
  • Tahira sembra una giovane (sigh) Jewel Staite.
  • La jacuzzi del TARDIS!
  • M’è piaciuto molto quando Tibo racconta alla fine ad altre persone che andava al supermercato per parlare con qualcuno e trovava la cassa automatica. E gli altri ridono!
  • Ma ancora di più m’è piaciuto quando Yaz ha dato i 50 pence alla poliziotta.
  • Molto bello il fatto che alla fine Tibo sappia tutto.