Archivi categoria: Stagioni classiche

Classic Series – 1×04 – Marco Polo

Vi ricordate la fine di “The Edge of Destruction”? Il TARDIS si era materializzato in una vallata innevata, trascinandoci già verso l’avventura seguente del Dottore. Scopriamo subito che ci troviamo nel 1289, nel bel mezzo dell’Himalaya. Il TARDIS ha subito dei gravi danni, e il Dottore e i suoi compagni vengono soccorsi nientemeno che da Marco Polo e dalla sua spedizione, in viaggio sulla Via della Seta verso l’impero del Catai. Marco Polo praticamente requisisce il TARDIS, per portarlo come dono a Kublai Khan e garantirsi il favore dell’imperatore, quindi i nostri amici sono costretti a seguirlo attraverso il deserto del Gobi e l’altopiano del Pamir. Mentre Susan fa amicizia con una ragazzina della sua età, Ping Cho, Ian e Barbara vengono a consocenza del terribile piano di Tegana, un uomo al seguito di Marco Polo, che ha intenzione di assassinare l’imperatore una volta giunti a Pechino. Con l’aiuto del Dottore, cercano di far aprire gli occhi a Marco Polo, ma non vengono creduti, e più volte Tegana cercherà di togliere di mezzo i nostri eroi. Alla fine l’attentato viene sventato, Marco Polo ottiene la fiducia dell’imperatore, e permette al Dottore e ai suoi compagni di ripartire.

“Marco Polo” è il primo e uno dei pochi serial in cui tutti gli episodi sono stati perduti. Pertanto è possibile vederlo solo attraverso delle ricostruzioni audio accompagnate da foto di scena. È diviso in 7 episodi da 25 minuti l’uno, scritti da John Lucarotti. Gli episodi sono andati in onda dal 22 febbraio al 4 aprile 1964. Un bel documentario in cui è presente una versione condensata degli avvenimenti di questo serial è contenuta nel cofanetto DVD Doctor Who – The Beginning.

Classic Series – 1×03 – The Edge of Destruction

Se pensate che “Amy’s Choice” sia il primo episodio nella serie ad essere interamente ambientato nel TARDIS (anche se si sono creati dei mondi interiori, siamo comunque rimasti tutto il tempo dentro il TARDIS), vi sbagliate di grosso! Il primato in assoluto va a “The Edge of Destruction”.

Mentre il Dottore smanetta con la console del TARDIS, succede qualcosa. Una miniesplosione fa perdere i sensi a tutti, e quando si risvegliano, cominciano a comportarsi in maniera strana. Ian e Barbara soffrono di lievi amnesie, mentre il Dottore e Susan cominciano a diventare diffidenti nei loro confronti. Il Dottore arriverà ad accusare i due giovani insegnanti di aver sabotato il TARDIS per costringerlo a riportarli nella Londra del 1963. Sospettando che entrambi siano stati vittima di una possessione aliena, il Dottore li droga, ma Ian, non fidandosi a sua volta del Dottore, non beve il contenuto del suo bicchiere. Solo alla fine capiranno che tutte le stranezze che stanno accadendo sono degli avvertimenti che il TARDIS sta dando per evitare la distruzione della nave. Il problema sta infatti in un ingranaggio rotto nel comando di Fast Return che li sta portando all’inizio del tempo. Se lo dovessero raggiungere, sia il TARDIS che i loro occupanti verrebbero distrutti. Il Dottore riesce a riparare il guasto in tempo, e tutto torna alla normalità, anche se Barbara rimane ancora turbata per le gravi accuse ricevute dal Dottore. Ed ecco che accade qualcosa che comincia a cambiare il Dottore in meglio. Si scusa! Una cosa che mai si sarebbe immaginata prima d’ora! Tornati ad essere un allegro Team TARDIS felicione, non si accorgono di essere atterrati in una vallata innevata, dove Susan scorge un’impronta gigantesca.

“The Edge of Destruction” è un serial diviso in 2 episodi, sempre di 25 minuti l’uno, scritti da David Whitaker. Gli episodi sono andati in onda dal 8 al 15 febbraio 1964. Anche questo serial è all’interno del primo cofanetto già ricordato negli altri post. Eccolo qui!

L’archivio della Doctor Who Appreciation Society

La Doctor Who Appreciation Society è il fan club di Doctor Who più antico essendo stato fondato nel 1976. Nel corso degli anni hanno prodotto diverse fanzine (ancora viva e vegeta è la Celestial Toyroom), organizzato convention, creato gruppi di fan locali e tutto il genere di attività che fanno i fan club.

Ne parliamo perché a partire da oggi hanno inaugurato una nuova sezione, chiamata “Celestial Archive“, in cui metteranno a disposizione di tutti i contenuti dei loro ormai enormi archivi. Prime ad arrivare in questo archivio (aperto per ora a tutti, non solo ai soci) sono le “Voci dal passato”, interviste ad “antichi” autori ed attori.

Potete anche diventare soci, se volete, e ricevere 12 numeri all’anno della Celestial Toyroom. Il costo, per l’Europa, è di 26 sterline (14 sterline per sei mesi). In futuro alcune parti dell’archivio potrebbero essere riservate ai membri.

Il presidente onorario della società è Nicholas Courtney, il Brigadiere!

Wiped!

Copertina di Wiped!, con un Dalek in fiamme.Wiped! Doctor Who’s Missing Episodes, di Richard Molesworth, è un libro che racconta la storia degli episodi perduti di Doctor Who. Acquistandolo, pensavo che sarebbe stato un libricino snello, invece al suo arrivo mi sono trovato un mattone di più di 400 pagine scritte in piccolo. A questo punto ho pensato che non sarei mai riuscito a leggerlo tutto, al massimo qualche pezzo qua e là. E invece non solo l’ho letto tutto, ma è anche stata un’ottima lettura.

Il volume parte raccontando a grandi linee la storia della BBC, passando poi a spiegare in maniera tecnica (ma sempre ben comprensibile) i formati video utilizzati negli anni Sessanta e Settanta. Si parla naturalmente di nastri magnetici e (al limite) di cinepresa. Dal bianco e nero dei primi due Dottori al colore del Terzo.

In uno dei capitoli più interessanti si analizza il metodo in cui venivano girati gli episodi allora. Sostanzialmente gli attori si preparavano per una settimana e poi, il venerdì sera dopo cena (!), giravano tutto in quella che sostanzialmente era una presa diretta del singolo episodio. Avevano 75 minuti per girarne 25, considerando i cambi scena. Ecco perché il povero William Hartnell si dimentica sempre le battute… non si potevano rifare le scene (se non in casi davvero eccezionali)!

Visto che gli episodi perduti riguardano i primi due Dottori (e in parte il Terzo) il libro si concentra su di loro, parlando ampiamente dei motivi per cui era normale allora per la BBC cancellare i nastri originali, di quali copie erano state fatte di ogni singolo episodio, di quali fossero state vendute all’estero, di che viaggi ogni singola copia abbia fatto attorno al mondo (letteralmente) e di come molti di questi episodi perduti siano stati recuperati nel corso degli anni grazie all’interessamento dei fan che sono andati a cercarli nel cuore dell’Africa (!), in Iran, in Australia o a Cipro. Si parla anche delle registrazioni audio di alcuni fan realizzate negli anni Sessanta (in molti casi, l’unica testimonianza che ci rimane degli episodi) e delle foto sul set.

Non si parla mai di Italia, naturalmente, visto che noi i primi tre Dottori non li abbiamo mai visti (ma in realtà si scopre nel volume che la BBC ha tentato di vendere i primi quattro serial, da “An Unearthly Child” a “Marco Polo”, alla RAI… che però non era interessata. Quindi non illudetevi di trovare qualche “pizza” di Doctor Who in una soffitta abbandonata.

I 108 episodi mancanti ormai probabilmente resteranno per sempre tali (ormai è dal 2004 che non c’è un ritrovamento), ma questo ha aggiunto valore all’alone di “mito” che circonda la serie. Tant’è che quando “The Tomb of the Cybermen” (episodio considerato meraviglioso finché ritenuto perduto) fu ritrovato nel 1992, la qualità della storia risultò essere abbastanza deludente. Forse sarebbe stato meglio non ritrovarlo?

Sicuramente Wiped! non è un volume per tutti, ma per chi è interessato a questo genere di argomenti è una lettura appassionante.

Potete acquistare il volume su Amazon.it. E se siete incuriositi dagli episodi mancanti o ricostruiti potete cercare di recuperare l’esaurito primo cofanetto DVD con i primi episodi del 1963 in italiano (che include l’audio+foto dell’episodio perduto “Marco Polo”) oppure sempre su Amazon.it il cofanetto DVD “Lost in Time” che include tutto il serial “The Crusade” (con le parti mancanti in formato audio), un documentario e tutti i pezzi recuperati da vari episodi nel corso degli anni. (Magnifico il caso degli spezzoni recuperati in Nuova Zelanda in quanto… censurati anni prima. Gli episodi sono andati persi, ma le parti tagliate si sono salvate!) Amazon.it dice che è un disco solo, ma in realtà sono 3.

E se avete soldi da spendere sono in vendita su CD anche le tracce audio dei primi tre anni: Cofanetto 1 e cofanetto 2.

Questo l’indice del volume:

  • Introduzione di Terrance Dicks;
  • Prefazione;
  • The BBC, Broadcasting, and Archiving;
  • The Making of Doctor Who;
  • Wiping the Transmission Videotapes;
  • The BBC Film Library;
  • BBC Enterprises: Villiers House;
  • Reclaiming the Past – The Beginning of the End of the Junkings;
  • The Big Breakthrough;
  • The Lively Arts: ‘Whose Doctor Who’;
  • The Returned Episodes;
  • Recovering the Third Doctor;
  • Recolourisation, Reverse Standards, and Chroma Dots!
  • Recovered Fragments – Clips and Audios;
  • Missing Doctor Who abroad in the 1960s and 1970s: The Hartnell and Troughton Years;
  • The Overseas Sales of the Jon Pertwee Episodes;
  • The Myth of the Missing Episodes;
  • Appendix I: The Missing Episodes: Overseas Sales and Transmissions;
  • Appendix II: The Archives Today: 1963-1989;
  • Appendix III: Glossary of Terms.

Classic Series – 1×02 – The Daleks

Al nostro secondo appuntamento con la storia non potevano mancare loro. I Dalek. Ebbene si, gli acerrimi nemici del nostro Time Lord preferito sono comparsi molto presto nella serie, addirittura nel secondo serial della prima stagione!

Ian e Barbara cercano di convincere il Dottore a riportarli a casa, ma il TARDIS non è esattamente della stessa idea. I nostri eroi si ritrovano in una giungla pietrificata. Il Dottore capisce dalle posizioni delle stelle di trovarsi su un altro pianeta e propone un’esplorazione, incuriosito da una città futuristica apparentemente abbandonata che scorge in lontananza. Nessuno sembra essere favorevole all’idea, e per questo motivo il Dottore manomette volontariamente il TARDIS (svuotando una fiala di mercurio, indispensabile per la nave) per costringere tutti a dare un’occhiata in giro con la scusa della ricerca del mercurio. Arrivati in città, il gruppo si separa in un labirinto di porte, dove Barbara viene catturata da un misterioso essere di cui vediamo solo un braccio metallico. E’ la prima storica apparizione dei Dalek! Gli alieni riescono a imprigionare anche il Dottore, Susan e Ian. Al Team TARDIS però succede qualcosa. Stanno lentamente morendo avvelenati a causa delle radiazioni presenti nell’aria di Skaro, il pianeta dove appunto si trovano. Susan viene mandata verso il TARDIS per recuperare dei rimedi medici, ed è qui che incontra i Thal, un gruppo di indigeni anch’essi nativi di Skaro. Apprendiamo che le due razze sono in guerra. Susan cerca di far riappacificare i due popoli, inutilmente. I Dalek, inizialmente favorevoli ad un accordo, tradiscono i patti e cominciano una battaglia contro i Thal. Durante l’attacco, il Dottore, Susan, Ian e Barbara riescono a fuggire e tornare al TARDIS, dove trovano un gruppo di Thal. Il Dottore e i suoi compagni li motivano fortemente, dato che i Thal sono una razza pacifica e non portata per la guerra. Ma la loro sopravvivenza dipende esclusivamente dalla distruzione dei Dalek. Decidono quindi di attaccarli, avendo anche la meglio. Alla fine si crede che tutti i Dalek siano morti. Ma noi sappiamo bene che torneranno a tormentare il Dottore molto presto!

“The Daleks” è diviso in 7 episodi da 25 minuti ciascuno, tutti scritti da Terry Nation, passato alla storia per aver inventato i Dalek, diventati, insieme al loro grido di battaglia “Exterminate!”, anche uno dei simboli della Gran Bretagna. Gli episodi sono andati in onda dal 21 dicembre 1963 al 1 febbraio 1964.

Trovate il serial all’interno del boxset già citato nell’ultimo post riguardante la serie classica. Eccolo qui!