The Name of the Doctor

7×13 – The Name of the Doctor

The Name of the DoctorE così giunge anche l’ultimo commento su Serialmente. Tutti lo attendevate con estrema ansia, lo so… qualcuno non dormirà da sabato, ne sono certo.

E ci siamo, andate a leggere le mie folli teorie e idee su uno dei migliori episodi di Doctor Who di sempre! “The Name of the Doctor” su Serialmente. EDIT: Serialmente non esiste più, quindi abbiamo copiato qui il post!

“…on the Fields of Trenzalore, at the fall of the Eleventh, when no creature can speak falsely or fail to answer, a question will be asked — a question that must never ever be answered: ‘Doctor who?’”

E così è finalmente venuto il giorno in cui questa domanda, sui campi di Trenzalore, alla caduta dell’Undicesimo, è stata posta. E ha avuto anche risposta.

N.B. Questo commento vi arriverà come un flusso continuo di idee e considerazioni… pensavo che un paio di giorni potesse aiutare a rendere il tutto più lineare, ma comincio a pensare che non basterebbe un paio d’anni!

Riassuntone: Clara ha in qualche modo conosciuto o quantomeno visto molti Dottori, in molti luoghi ed epoche diverse. È nata per salvare il Dottore. Ma perché?
Londra, un condannato a morte cita a Vastra Trenzalore e questa fa una conference call telepatica con Jenny, Strax, Clara e… River, una River post-Library. Mentre sono in riunione, Jenny, Vastra e Strax vengono attaccati dai Whisper Men (sgherri della Great Intelligence) e Jenny viene uccisa. Clara , tornata nella “realtà”, racconta tutto a uno sconvolto Dottore che decide di andare a Trenzalore per salvare i suoi amici. Nonostante il parere contrario del TARDIS ci arrivano e scoprono un enorme camposanto… con la tomba più grande di tutte che è lo stesso TARDIS in rovina che diventa grande perché il “più grande dentro” sta uscendo. River è con loro perché è rimasta telepaticamente connessa a Clara che però sembra essere l’unica a vederla. Dentro all’enorme TARDIS-tomba la GI pretende che il Dottore riveli il suo nome per poter aprire una porta ed entrare nella tomba vera e propria… il Dottore non lo fa perché River – che conosce il suo nome – lo batte sul tempo… senza che nessuno senta nulla, ovviamente. Dentro alla tomba c’è il flusso temporale del Dottore, il piano della GI è quello di entrarci per poter far fallire ogni piano passato del Dottore… e lo fa! Ovviamente le stelle cominciano a spegnersi e accade tutto il genere di cose abbinato alla sparizione dalla storia del Dottore. E per salvare lui e l’universo… Clara si butta anche lei nel flusso. E funziona. Il Dottore rivela a River di averla sempre vista e le dice addio come non aveva fatto nella Biblioteca… ma il fatto che River fosse ancora lì significa che Clara è ancora viva! Il Dottore entra nel suo stesso flusso per salvarla. E lo fa, ma non prima di aver incontrato una misteriosa sua versione che non corrisponde a nessuna delle sue rigenerazioni precedenti. Una versione di lui, ma non del “Dottore”, perché quello che importa del nome del Dottore è quello che lui si è scelto, la promessa che ha fatto scegliendo un nome così. E quella versione la promessa l’ha rotta. Quella versione è… John Hurt.

Scusate il lungo riassunto, ma cosa si può tagliare in un episodio così?? Moffat aveva promesso di rivelare cose in questo episodio, e… mantiene la promessa! Naturalmente ci presenta subito altre domande su cui arrovellarci nei prossimi mesi, ma dove starebbe il gusto altrimenti?

L’episodio, uno dei migliori mai visti, è praticamente perfetto dall’inizio alla fine. Non c’è un punto morto, non c’è una frase fuori posto, non c’è una cosa in più e non c’è una cosa in meno. Il genere di episodio che se fossero così tutti quanti, gli altri telefilm dovrebbero chiudere per manifesta inferiorità.

Ma partiamo dall’inizio… io stavo portando una bottiglia di birra alla bocca mentre guardavo i due tizi che si lamentavano, ma non appena è apparso il Primo Dottore sono rimasto lì immobile come un baccalà fino alla sigla… ho i testimoni! Insomma, se è subito capito che questo episodio oltre ad essere il finale di questa stagione sarebbe stato un transito verso lo Speciale dei 50 anni.

Visto che le cose da dire sono tante e lo spazio è poco, non perdiamone lodando per l’ennesima volta tutti gli attori, tutti bravissimi. E Matt divino… sia quando crolla sul divano, sia quando dà il suo addio a River dicendole che lui la vede sempre. Lacrime e lacrime sono scese ovunque qui… alla faccia di chi dice che RTD era il cuore e Moffat il cervello.

Ma partiamo da River. Per la prima volta la vediamo dopo la sua morte, dopo il suo incontro con il Decimo Dottore. Questa non sembrerebbe essere la sua prima conference call con Vastra, Jenny e Strax, ma dovrebbe essere la prima volta che vede Clara. O meglio, fa sembrare che sia la prima volta, non si sa mai con lei, ha mentito così sia per Amy che per Rory che erano pure i suoi genitori. Mi immagino le riunioni precedenti nel periodo in cui il Dottore si era “ritirato” per aver dovuto abbandonare i Pond. Ma il punto principale dell’episodio, per River, sta nel suo saluto finale con il Dottore. Effettivamente Ten non l’aveva nemmeno salutata dopo averla salvata in “Forest of the Dead“. Ma è anche vero che Ten l’aveva appena conosciuta. Scopriamo quindi che Eleven non l’aveva mai fatto perché avrebbe sofferto troppo a farlo, a rivederla così, un’eco della River viva a vegeta che era stata sua moglie. E qui si apre una domanda… questo significa forse che il Dottore non sta vedendo più River in assoluto? Qualcuno la interpreta così, ma io no. Secondo me il suo dolore sta solo nel vedere la River post-Library, non la River viva e vegeta che come sempre può saltar fuori quando le pare e che potrà ancora farlo. Ricordiamo che River deve aver conosciuto anche Dottori successivi a questo, si capisce chiaramente fin da “Silence in the Library“, quando improvvisamente capisce che quella era l’incarnazione più giovane che vedeva (e che lui non la conosceva). Che senso avrebbe avuto quel momento se l’unica faccia che conosceva fosse stata quella di Matt? E il concetto viene comunque ribadito anche in seguito. Ma non viene più ribadito recentemente, se vogliamo fare i pignoli, il che mi fa pensare che Moffat abbia pensato a certi possibili sviluppi solo di recente (vedi più avanti)…
Altro dubbio che sorge… River si lascerà “morire” dopo questo saluto? La mia opinione è… no, perché dovrebbe? Sarà anche solo un’eco, ma non lo siamo forse tutti, come dice subito dopo il Dottore? Quindi, riassumendo le mie opinioni: la River morta ha finalmente salutato il Dottore e continua a “vivere” nella Biblioteca, la River viva continua a incontrare il Dottore quando capita. (Anche se alle Torri Cantanti di Darillium l’ha già portata Eleven, naturalmente.)

Poi… Clara! Clara Oswald, la ragazza impossibile, ha ora un senso e ha perfettamente senso senza essere la figlia, la nipote o la prozia di nessuno, fortunatamente. Non che ci sia qualcosa di sbagliato nell’essere parenti, ma era appena successo, sarebbe stata un po’ una ripetizione. Prevedibile, per fortuna, che la Clara attuale fosse l’originale. E contentissimo di vedere che settimana scorsa avevo sbagliato a interpretare il prequel: Clara non ha motivi particolari per essere perfetta.
Con questo sviluppo vengono spiegate perfettamente le due Clare viste in precedenza. E scopriamo anche che nel caso degli altri Dottori ha sempre agito nell’ombra, perché non la notavano (il che spiega perché il Dottore non l’abbia riconosciuta in “The Snowmen“). Tranne un caso, ovviamente, per un attimo il Primo Dottore l’ha vista e lei è riuscita a cambiargli completamente la vita in quell’attimo, facendogli prendere il TARDIS giusto. Come mai non se la ricorda? Be’, non viene detto, ma credo sia passato tanto di quel tempo che possa essere ammissibile che anche il Dottore si scordi una persona vista per pochi secondi su Gallifrey.

Ho un solo rimpianto su Clara… che non abbia fatto la companion “normale” del Dottore più a lungo. Almeno una stagione intera, o una stagione e mezza, prima di arrivare qui. In modo che avremmo potuto cominciare a conoscerla di più e in modo che il suo sacrificio per il Dottore sarebbe stato più carico emotivamente. Certo, “off-screen” possono aver vissuto altre 200 avventure (anche se forse limitate dal numero di mercoledì), ma a noi telespettatori frega poco. Peccato, ma poco male… ci rifaremo perché fortunatamente chi la schioda ora questa? Fra l’altro ho letto teorie secondo le quali ora che il Dottore ha detto addio a River per l’ultima volta (cosa che, come dicevo, io non credo) ha via libera per procedere con Clara. Ma io non credo nemmeno questo. Quante cose che non credo. 😛

E ora parliamo un po’ del giovane John Hurt. WTF? Okay, il 99% delle persone pensa che sia l’incarnazione successiva all’Ottava e precedente alla Nona, per il semplice fatto che a) è l’unica rigenerazione che non abbiamo mai visto e b) dai discorsi che fa con il Dottore si capisce che viene dal suo passato. Con il giochetto semantico del “ho detto che sono io, ma non ho detto che è il Dottore” si mantiene la numerazione canonica, la cui possibile modifica (suggerita da foto di scena di John Hurt viste tempo fa) aveva già fatto venire qualche attacco di cuore a qualche fan apparentemente affezionato più ai numeri che alle storie e alle persone… Ma a parte questo, che non avrebbe alcuna importanza, Eleven aveva già fatto più di un riferimento al suo numero, da “Closing Time” in poi… riferimento ribadito anche in questo episodio, probabilmente appositamente.
Quindi, la mia teoria è che… sì, John Hurt sarebbe stato Nine se non fosse stato rinnegato come Dottore. E che la rigenerazione di Ten alla fine di “The Stolen Earthconti. Questo ci porta a 12 rigenerazioni fatte e finite e quindi Matt è l’ultimo Dottore. Sì, un paio di volte ha parlato di sua possibile ulteriore rigenerazione, e una finta stava pure iniziando in “The Impossible Astronaut” (ma conta poco, per ovvi motivi). Quindi quello che il malefico Moff potrebbe avere in mente per l’ottava stagione potrebbe essere Trenzalore, la battaglia di cui abbiamo visto il risultato, e la morte del Dottore, definitiva. Il che spiegherebbe anche perché il TARDIS-tomba avesse il wallpaper attuale.

Naturalmente con morte “definitiva” non intendo nemmeno per un secondo che poi chiuderebbe la serie. Piuttosto qualcosa di diverso dalla solita rigenerazione per passare al prossimo. Che potrebbe anche ricominciare il conteggio, perché no! Non parlo di reboot, sia ben chiaro. Aborro il concetto di reboot e così Moffat, per fortuna.

E questo ci porta… a Trenzalore. Abbiamo visto compiersi (?) la profezia di Dorium oppure in realtà è semplicemente un’anteprima, un’anticipazione di quello che verrà? Perché nessun Silenzio è caduto. Anzi, non s’è proprio visto (sempre che non l’abbiamo scordato). E nessuno era costretto a dire la verità. L’unico fatto è che erano a Trenzalore. Okay, in realtà ci sarebbe un’altra cosa della profezia che si è avverata. La caduta dell’Undicesimo. Come dite? Non è caduto? Be’, quando il TARDIS non voleva atterrare lui ha esplicitamente detto che sarebbero caduti… ehm, come dite, di nuovo? È un’interpretazione leggermente troppo letterale? Ve lo concedo e in realtà lo penso anch’io. Moffat però è un pazzo furioso, per cui vallo a sapere!
Quindi secondo me il vero Trenzalore dove l’Undicesimo Dottore morirà sarà più avanti, quando Matt finirà di fare il Dottore. A metà dell’ottava stagione? Alla fine? Chi lo sa.
Si potrebbe comunque obiettare che il Silenzio non è caduto, ma il silenzio (minuscola) stava cadendo, con le stelle che si spegnevano (genericamente o proprio da “Journey’s End“) per colpa della Great Intelligence… e che quindi anche qui volevano far fuori il Dottore per fare in modo che non finisse l’universo (come in “The Pandorica Opens“). Però, boh, mah, chissà, in questo caso mi sa di incompiuto… e preferisco pensare che la lunga trama orizzontale partita con “The Eleventh Hour” arrivi fino alla fine del run Moffat/Matt. Anche se ammetto che non mi dispiacerebbe che il prossimo Dottore (Dottoressa? Ehm!) lo iniziasse almeno Moffat. Ma divago, divago, non c’è tempo per divagare!

Varie ed eventuali che non sono riuscito ad aggiungere nelle farneticazioni di qui sopra:
– Il Valeyard? La GI lo cita come nome alternativo del Dottore e c’è chi pensa possa essere John Hurt. In questo caso non conterebbe la doppia rigenerazione di Ten e la prossima sarebbe il Valeyard/John Hurt, però… bah, mi convince poco. (Il Valeyard, per chi non lo sa, dovrebbe essere “un amalgama del lato oscuro del Dottore, la sua ultima incarnazione, tra la dodicesima e la tredicesima rigenerazione”. Cosa questo significhi, non lo sa nessuno. Era apparso come avversario del Sesto Dottore.)
– Vedere Gallyfrey e sentire la variazione sul suo tema di Murray Gold in sottofondo apre il cuore… quando accidenti annunciano la colonna sonora?
– “I don’t know where I am!” Clara ha una frase fissa anche lei, ormai.
– C’è anche Ten nel flusso visitato da Clara e che vediamo… si intravede per un istante sul pianeta Biblioteca (con quella che sembrerebbe essere la Clara da “Asylum of the Daleks“, fra l’altro)
– I Whisper Men sono ben inquietanti… una via di mezzo tra i Gentlemen di Buffy e il Trickster di Sarah Jane. E strappano i cuori come fossero in Once Upon a Time
– Quando è morta Jenny m’è venuto un colpo, per fortuna è risorta. Questi tre hanno bisogno almeno di una web-series ben fatta!
– Il motivo a cui accennavo sopra per cui Moffat ha smesso di sottolineare che River conoscerà altri Dottori futuri potrebbe essere che a un certo punto ha deciso di far sembrare la morte di Eleven definitiva e quindi continuare a ribadire Dottori futuri avrebbe potuto portare confusione. Ehm, ulteriore confusione.
– Ammetto che comunque tra tutte le mie teorie quella della profezia non ancora avverata è la più debole… in realtà potrebbe benissimo essere a posto con quanto successo. Ma questo non cambia molto, in qualche modo il Dottore ci dovrà pur morire in quel posto prima o poi.
– Ma se Moffat scrivesse tutti gli episodi, almeno per la sua ultima stagione? Accetterei molto volentieri una stagione più corta, in caso. E sappiamo che potrebbe, l’ha sempre fatto in tutte le sue serie prima di Doctor Who! Erano episodi da 20 minuti, ma suvvia, suvvia, dettagli!

Chiudo con una citazione, che mi pare adeguata:

Il punto è, Amy, i ricordi di tutti quanti sono incasinati, la vita è incasinata! Tutti hanno dei ricordi di una vacanza che non possono aver fatto o di una festa a cui non sono mai andati. O incontrano qualcuno per la prima volta sentendo di conoscersi da tutta la vita. Il tempo viene riscritto attorno a noi, tutti i giorni. La gente pensa che i loro ricordi siano sbagliati, ma i loro ricordi vanno benissimo. Il passato è veramente così.

Questa bellissima frase inserita in un mini-episodio che nemmeno è mai andato in TV (“Good Night”) è forse la più importante per capire a fondo il Dottore di Steven Moffat.

E ora… 23 novembre!

“The Name of the Doctor” è stato scritto da Steven Moffat.

(Grazie a Morry, che con me cura Doctor-Who.it, per l’aiuto!)

Voto: 5 su 4+

7 commenti su “7×13 – The Name of the Doctor”

  1. Il genere di episodio che se fossero così tutti quanti, gli altri telefilm dovrebbero chiudere per manifesta inferiorità…. Laz!! Mitico!!

    1. Concordo, il milgior episodio ever! e tutto sommato questa settima stagione mi è piaciuta. Meglio della sesta (per me, ovviamente).
      E voi siete super….

  2. Come sarebbe a dire “ci si risente a Novembre”???!!!Non scherziamo, ragazzi abbiamo bisogno della vostra “rassegna stampa” delle news sulla nostra ossessione preferita ! Anzi se fosse per me ,vi chiederei anche di fare un po di gossip ogni tanto…ma lo so…voi siete duri e puri ok, ma ormai ci avete viziato, vi vogliamo sempre in servizio come i Carabinieri.
    Grazie di cuore!

  3. Episodio Spettacolare che ha decisamente migliorato il giudizio complessivo su questa stagione, novembre sembra davvero lontano….

  4. Scusate sarò tonto come la merda ma sono rimasto un po’ confuso dal “nuovo” Dottore più vecchio cupo e sembra anche più cattivo… chi è?? Una sua emanazione?? Era lui prima di lasciare Gallifrey?? Se qualcuno mi aiuta pls.

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