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“The Day of the Doctor”, di Steven Moffat

Dopo aver letto “Rose” di RTD, mi aspettavo qualcosa di simile anche con la novelization di “The Day of the Doctor” di Steven Moffat. Ma a quanto pare nessuno ha avvisato Moffat di fare un “normale” romanzo Target (come dice lui stesso nel video che ho postato con il commento all’altro libro) e posso dire che… si vede!

Non farò veri e propri spoiler in questo commento, ma a qualcosa devo almeno accennare, o non potrei dir niente. Se non volete spoiler di nessun genere… compratelo e basta.

Innanzitutto devo dire che il narratore del romanzo (ha un narratore) è spettacolare. Ci metterere un po’ a capire chi è… io all’inizio pensavo fosse qualcuno… e poi a tre quarti del romanzo ho capito chi era invece. Ma è assolutamente geniale.

C’è poi da dire che ogni capitolo è narrato in prima persona da qualcuno… e a volte ci vuole un po’ per capire da chi. E se tenete conto che nella storia ci sono tre Dottori protagonisti che vivono, in alcuni casi, le stesse scene per tre volte a centinaia di anni di distanza… potete già vagamente immaginare le implicazioni di questa tecnica narrativa.

Il romanzo parte con “The Night of the Doctor”, perché… perché non dovrebbe? La storia, dopotutto, comincia lì. Quindi avete quattro dottori. Per non parlare naturalmente della scena in cui ci sono tutti i Dottori con i calcoli dei loro TARDIS (abbastanza espansa, nel romanzo). E naturalmente Jodie, non pensiate che non possa esserci in qualche modo anche Jodie nascosta da qualche parte.

E River Song, ovviamente. Anche se nell’episodio non c’è, qui non poteva mancare.

Il poter entrare nella testa dei personaggi rende anche estremamente più interessante la parte relativa agli Zygon (che guadagnano molto dal non essere “visibili”), soprattutto per quanto riguarda Osgood. Il suo “sdoppiamento” diventa una delle parti più intense ed emozionanti del romanzo, mentre nell’episodio era solo una cosa tra le tante. Quello che accadrà poi in “The Zygon Invasion” ha molto più senso ora.

Ma naturalmente la parte più interessante è il Capitolo Nove. Tutto Doctor Who si basa sul Capitolo Nove. Si scopre per esempio perché il TARDIS è esploso durante la questione della Pandorica. O perché Susan si chiama Susan (strano nome per una Time Lady). O se il Dottore sia veramente mezzo umano. Tutto questo nel Capitolo Nove. (Ah, i numeri dei capitoli non sono sequenziali, ma più legati a cosa accade nel capitolo… quindi Nove come il Dottore numero Nove… che come sappiamo, in “The Day of the Doctor” non c’è. Ops, forse ho detto troppo. Attenti al Silenzio.)

Detto questo (cosa?), non mi resta che consigliarvi molto caldamente questo romanzo. Se l’episodio è uno dei più belli di Doctor Who in assoluto, questo romanzo lo è ancora di più.

E dopo averlo letto andate a vedere uno dei film con Peter Cushing insieme al Dottore.

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Moffat spiega perché “The Angels Take Manhattan” è definitivo

The Angels Take Manhattan(Questo post è ovviamente spoiler se non avete visto “The Angels Take Manhattan”)

Il Moff si è pronunciato sui dubbi sorti dopo il finale di “The Angels Take Manhattan”. Blogtor Who riporta un’intervista di Dan Martin in cui gli viene esplicitamente chiesto perché Amy e Rory non se ne vanno da New York per farsi recuperare altrove, nel passato.

La risposta di Steven Moffat:

New York brucerebbe comunque. Il punto è che non può intervenire. Ecco la “risposta per i fan”… non è una cosa che si possa dire sulla BBC perché la maggior parte della gente guarda lo show e pensa “Be’, c’è una tomba, quindi è chiaro che non potrà più visitarli”. Ma la “risposta per i fan” è che in circostanze normali sarebbe potuto tornare e dire “Be’, tiriam su una lapide e scriveremo il libro”. Ma c’è troppo tessuto cicatrizzato e un numero troppo alto di paradossi già inflitti in quel nesso di linee temporali… si spezzerebbe se si cercasse di fare ancora qualcosa. Il Dottore deve lasciarlo stare. Normalmente applicherebbe un po’ di chirurgia, ma questa volta ce n’è stata già troppa. Ora immaginatevi di dover raccontare queste cose su BBC One.

Il Moff aveva scritto diversi finali…

Per essere sincero erano tutti abbastanza simili. C’era una versione un po’ più involuta in cui River aveva un ruolo leggermente più centrale. Ma poi mi sono accorto che stavo cercando di raccontare quattro storie quando ne sarebbero bastate due. E quindi ho tagliato. E quindi è saltato fuori che il punto centrale della storia è che il Dottore non fa nulla nella seconda parte dell’episodio, tranne lamentarsi e cercare di non far funzionare le cose. Ovviamente c’è stato un momento in cui non era così, ma poi mi sono accorto che la vera storia era quella. Quando si accorge che non può sfuggire al fatto che Amy lo lascerà, diventa inutile ed è quello il dramma. E il cuore drammatico di Doctor Who è raramente il Dottore stesso, perché lui è l’uomo che sistema tutto. Questa volta lui è l’uomo a cui accadono le cose e questo lo rende interessante in modo diverso… questo e una fantastica interpretazione di Matt Smith.

I Pond torneranno?

Non si può mai eliminare la possibilità di sequenze oniriche o di flashback, ma il Dottore li rivedrà mai? No. Quando ho iniziato a parlarne con Karen e Arthur ci siamo detti ‘rendiamolo un vero finale’. Riportare sempre le stesse cose fa venire la sequelite. Finisci quello che devi fare e via. Solo il cielo sa se appariranno in qualche specie di flashback – non ho piani per farlo al momento – ma la storia di Amy e il Dottore è decisamente finita.

Convention di Doctor Who

Convention Doctor WhoNel giro di pochi giorni non è stata semplicemente annunciata una convention di Doctor Who, ma ne sono state annunciate due! Ed entrambe vedono come ospite Matt Smith! Prima volta in assoluto per un Dottore corrente della “nuova serie”!

Partiamo con la convention ufficiale, annunciata a sorpresa oggi dalla BBC. Trovate tutti i dettagli sul sito ufficiale, ma riassumendo questi sono i dati fondamentali:
– I biglietti saranno in vendita da lunedì 14 novembre alle ore 9 (le 10 da noi);
– Ospiti annunciati per ora (altri verranno aggiunti) Matt Smith e Steven Moffat;
– Le date: 24 e 25 marzo 2012 (ma sono due giorni uguali, il biglietto varrà per un unico giorno). Dalle 9 alle 18; Non ci sarà nulla alla sera;
– Il posto: Millennium Centre, Cardiff. L’edificio di fronte alla sede di Torchwood, per capirci. Dove hanno anche girato diversi episodi;
– Il costo: 99 sterline (per un giorno, come detto);
– Incontri (della durata di un’ora) con gli ospiti, con sessioni di domande e risposte;
– Dimostrazioni di effetti speciali e di trucco;
– Possibilità di fare una foto con Matt Smith (25 sterline), Steven Moffat (20 sterline) e (o?) gli eventuali altri ospiti;
– Possibilità di farsi fare un autografo da Matt Smith (25 sterline), Steven Moffat (20 sterline) (o?) dagli eventuali altri ospiti. Attenzione, sembra che si possa comprare solo UNA foto o UN autografo a persona (sembra una follia…);
– Ogni partecipante avrà diritto a un “souvenir pack” con le solite cose che danno alle convention (libretto, pass…)

Non sembra male, ma sembra essere qualcosa di abbastanza spinto verso un’immersione nella serie in sé più che un evento per incontrare attori e autori.

EDIT 19/11: Dopo essersi consultati con Steven Moffat hanno deciso di rendere gratuiti la foto con lui e il suo autografo.

Doctor Who - The 11th Hour

Invece ecco cosa si ottiene con la convention della Starfury, la 11th Hour, convention assolutamente non ufficiale:
– I biglietti sono già in vendita (sbrigatevi!)
– Ospiti annunciati per ora (altri verranno aggiunti): Matt Smith, Mark Sheppard (Canton Everett III), W. Morgan Sheppard (Canton Everett III, vecchio), Simon Fisher-Becker (Dorium);
– Le date: 16-18 marzo 2012 (la convention inizia il venerdì pomeriggio e finisce la domenica sera, tutti i giorni sono diversi);
– Il posto: l’Hilton Metropole Hotel, Birmingham;
– Il costo: 90 sterline i biglietti normali, 160 sterline i biglietti gold (se ce ne sono ancora);
– Incontri (della durata di un’ora) con gli ospiti, con sessioni di domande e risposte;
– Possibilità di fare foto con gli ospiti a 12/15 sterline, a seconda dell’importanza dell’ospite (questi erano i prezzi delle con a cui abbiamo partecipato qualche anno fa, probabilmente saranno leggermente aumentati);
– Possibilità di farsi fare autografi dagli ospiti. Un oggetto personale è incluso nel prezzo (per gli ospiti principali), si possono aggiungere foto ufficiali in vendita alla convention a circa 10 sterline;
– Nessun limite particolare (a parte quelli pratici) al numero di foto o autografi;
– I biglietti gold hanno diritto a un “meet & greet” con gli ospiti, ai posti nelle prime file durante gli incontri, all’autografo “gratis” anche per gli ospiti secondari e alla priorità nelle sessioni di autografi;
– Tre party, per le tre sere (a volte gli ospiti partecipano… anche perché l’albergo è in mezzo al nulla (sebbene sia di fianco all’aeroporto), non c’è molta scelta);
– La partecipazione degli ospiti è comunque subordinata a loro eventuali impegni di lavoro che potrebbero sopraggiungere. Il che significa che anche la settimana prima Matt Smith potrebbe cancellare e mandare K-9 al suo posto. Non è chiaro se questa procedura (standard) valga anche per l’altra convention, visto che è BBC. Tipicamente, comunque, con il passare dei mesi alle convention Starfury vengono aggiunti anche grossi nomi (speriamo in Karen e/o Arthur!)

Quindi se avete una settimana libera a marzo il nostro consiglio è andare a entrambe! Altrimenti… scegliete!!

EDIT 13/12/2012: Le date della Starfury sono cambiate, la 11th Hour si terrà quindi il 15-17 giugno 2012 (su richiesta della BBC, per garantire la presenza di Matt).

Doctor Who Magazine #433

Ieri è uscito il nuovo numero della Doctor Who Magazine. Come già sappiamo la copertina, multipla, è dedicata ai quattro personaggi principali: il Dottore, Amy Pond, Rory Pond e River Song. E sulla copertina stessa è rivelato un grosso spoiler che accadrà nel doppio episodio d’apertura. Quindi qui vi mostriamo una versione completa con i quattro personaggi, ma senza scritte.

Amy Pond, il Dottore, River Song e Rory Pond.

Nel numero in realtà poi non c’è nessun altro spoiler, ci si limita a confermare quello in copertina. Numero fra l’altro davvero bello!

Nel numero potete trovare:
– Il Moff che racconta del suo rapporto col teatro parlando degli autori dei primi sei episodi (ed è vero che Neil Gaiman era stato arruolato fin da questa mitica cena di tre anni fa, di cui parlammo anche noi!);
– Brevi news sul casting degli episodi della seconda parte della stagione, sul romanzo di Shada e sugli audiobook del Quarto Dottore con Tom Baker;
– La rubrica delle lettere dedicata, ovviamente, a Nicholas Courtney;
– La scheda dei primi due episodi della sesta stagione, che riesce a non spoilerare assolutamente niente che già non si sapesse;
– Dietro le quinte dei… dietro le quinte, i Confidential (in USA);
Super-intervista di Ben Cook a Steven Moffat, dove si parla di presente e futuro (il Moff non ha nessuna intenzione di andarsene e la sua mente già va alle prossime stagioni. Incluso il cinquantenario della serie);
– Uno sguardo alla quarta stagione. Non la recente quarta stagione, quella del 1966-67;
– Il Time Team guarda “Aliens of London”;
– Analisi dettagliata del TV movie del 1996… e domandona ai fan: il Dottore è per metà umano (come affermato nel film) o no?
– Una bellissima foto di Amy in tenuta piratesca in una pubblicità del secondo numero del “Doctor Who Insider”, la rivista americana! Speriamo la diffondano (la foto, non la rivista…)

…e molto altro!

3×10 – Blink

Sally Sparrow.Episodio: 3×10;
Titolo: Blink;
Titolo italiano: Colpo d’occhio;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Steven Moffat.

Sally Sparrow entra di nascosto in una casa abbandonata, Wester Drumlins, per trovare soggetti per le sue fotografie. In questa casa abbandonata ci sono delle inquietanti statue di angeli… e una scritta dietro la tappezzeria… una scritta fatta molti anni fa e indirizzata a lei!

C’è poco Dottore in questo episodio (è il classico episodio Doctor-lite, per permettere agli attori di girare un altro episodio contemporaneamente), ma sostanzialmente non ha la benché minima importanza perché questo è uno degli episodi più amati in assoluto dell’intera serie. È arrivato al secondo posto della speciale classifica di qualche mese fa della DWM (primo è stato “The Caves of Androzani”, l’ultimo episodio del Quinto Dottore) e ha vinto tutti i premi che era possibile vincere (l’Hugo, il BAFTA, il BAFTA Cymru…) e ha dato al meraviglioso personaggio di Sally Sparrow un posto nel cuore dei fan del Dottore. E anche i personaggi secondari sono difficili da scordare… il povero Billy Shipton per esempio, o il meno povero (tutto considerato) Larry. E nonostante il suo breve contributo, il Dottore è fenomenale nelle sue scene nel DVD.

Carey Mulligan agli OscarI meno distratti noteranno anche che Sally Sparrow è interpretata da Carey Mulligan, che è poi finita con il diventare famosa interpretando film come An Education (per il quale ha ricevuto una nomination all’Oscar) o il seguito di Wall Street. Nonostante la notorietà, anche di recente ha detto che tornerebbe volentieri a rivestire i panni di Sally Sparrow… nessuno si tira mai indietro davanti a Doctor Who!

Parlavamo poi di “ricicli” di storie… per buona parte della trama dell’episodio (quella dei viaggi nel tempo) Moffat ha apertamente riciclato il suo racconto del Nono Dottore ‘What I Did on My Christmas Holidays’ by Sally Sparrow, apparso sull’Annual del 2006 (Amazon.co.uk) e disponibile gratuitamente sul sito ufficiale. Naturalmente è un’altra Sally Sparrow in questo caso… curioso caso di omonimia!

Riassumendo… non perdetevi quindi questo episodio per tutto l’oro del mondo!

In replica .

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio.