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Review Much Ado About Nothing

Much ado about nothing, David Tennat and Catherine TateEd è così, il tanto aspettato week-end londinese è venuto e anche passato, ma ha lasciato decisamente tutti i ricordi e le sensazioni che mi aspettavo e forse, molte altre di più.
Ma cominciamo dall’inizio perché questa rappresentazione dello shakespeariano “Molto rumore per nulla” merita veramente, quindi se non conoscete più o meno la storia passo a riassumerla in poche righe, giusto per darvi un’idea su che cosa ci si trova davanti.

Much ado about nothing London“Molto rumore per nulla” fa parte delle commedie brillanti di Shakespeare, principalmente una commedia romantica e piena di situazioni comiche e complicate tra gli intrecci di una trama che lascia lo spettatore un po’ spaesato per la velocità in cui si passa da situazioni divertenti a tragiche in un battito di ciglia.

Trama: (che potete tranquillamente saltare se già la sapete)
Siamo a Messina e Don Pedro, principe d’Aragona, viene ospitato dal governatore della città Leonato, assieme ai suoi due amici Benedetto e Claudio. Oltre ai tre arriva anche Don Juan, fratellastro illegittimo del principe.
Nella villa che li ospita trovano oltre a Lonato e a sua moglie, la loro giovane figlia Ero e sua cugina Beatrice. Beatrice è sicuramente uno spirito focoso con una mente brillante che da libero sfogo a una lingua pungente e tutto questo la accomuna con molta facilità ad uno degli ospiti della casa: Benedetto.
I due non perdono occasione di sfidarsi a parole e battute taglienti, tanto dal far pensare a tutti che in fondo le loro siano più che altro schermaglie d’amore più che vere e proprie cattiverie.
Nel frattempo Claudio ed Ero si innamorano e con l’aiuto del principe, che intercede presso il padre di lei, si arriva presto all’organizzazione del loro matrimonio.
Mentre i preparativi per il matrimonio proseguono, gli abitanti della casa trovano un altro passatempo: riuscire a far innamorare l’un l’altro Beatrice e Benedetto. E tra conversazioni origliate organizzate di proposito e piani ben congeniati i due alla fine cedono e si dichiarano.
Nel frattempo però Don Juan trama per vendicarsi del fratello, riesce a far credere a lui e a Claudio che Ero lo sta tradendo con Borracho, uno dei suoi uomini, mentre in realtà è con una delle cameriere travestita da Ero.
Il giorno del matrimonio Ero viene pubblicamente accusata da Claudio di averlo tradito e viene lasciata all’altare su cui sviene mentre Claudio lascia la villa, quindi con la complicità della sua famiglia viene spacciata per morta per far in modo di trovare la verità in merito all’accaduto.
Beatrice a questo punto chiede a Bendetto di vendicare la cugina chiedendogli di sfiare Claudio in duello.
Tutto sembra volgersi verso la tragedia, ma l’intervento fortuito del capoguardia della ronda notturna, che sente Borracho vantarsi della sua impresa, finisce per rimettere le cose a posto.
A questo punto Claudio viene costretto da Leonato, per lavare l’offesa ricevuta dalla figlia, a sposare la nipote della moglie, che non è altro che Ero.
In tutto questo Beatrice e Benedetto ingaggiano un’ultimo duello di parole che si conclude finendo con lo svelare che sono stati tutti gli altri a portarli a dichiararsi a vicenda con l’inganno. Ma a quel punto poco importa come ci siano arrivati e finiscono con il fidanzarsi.

Much ado about nothingBene, ora che abbiamo fatto una breve panoramica di quello che ci si aspetta di vedere sul palco quando ci si siede in teatro per vedere una rappresentazione di questa commedia, dovete solo fare un piccolo sforzo in più di immaginazione, prendete tutto quello che ne sapete e trasportatelo ambientandolo ai nostri giorni, niente vestiti d’epoca, niente grandi palazzi. Ma una Villa al mare, sedie a sdraio e ombrelloni, persiane bianche e colonne sono lo sfondo del tutto. La scenografia è minimale perché davvero quello che conta sono solo i personaggi e non si minimamente delusi da loro.

David Tennant e Catherine Tate sono spettacolari e perfetti per la parte di Benedetto e Beatrice, il loro modo di recitare, la loro sintonia e affinità sul palco è palpabile, anche la loro grande amicizia se devo essere sincera sembra quasi trasparire durante lo scorrere delle tre ore più veloci della mia vita. Ci sarebbero tantissime scene da citare, tantissime situazioni che meritano una citazione, ma mi rendo conto che sarebbero veramente troppe e finirei forse anche con lo annoiarvi.
Ma penso che quelle più divertenti per quanto mi riguarda, siano principalmente due, la prima è quando Benedetto origlia gli altri “uomini” della casa che parlano intenzionalmente di quanto Beatrice sia infatuata di lui, David è stupendo in questa scena, pantaloncini corti, maglietta, occhiali da sole e postumi della sbornia della sera prima, aggira le colonne mentre tutti si muovo sul palco, compresa la scenografia per ascoltare meglio e finisce con lo appoggiarsi con la mano nel colore che gli imbianchini stanno usando per preparare la casa al grande matrimonio, vi posso solo dire che alla fine della scena abbiamo un David Tennant completamente attonito per quello che ha ascoltato e completamente ricoperto di vernice bianca e parlo sul serio faccia, capelli corpo, braccia e gambe, qualcosa di spettacolare. La seconda è l’opposto di questa, è il turno di Beatrice di origliare le “donne” complottare e si finisce con l’avere una Catherine Tate prima che gattona sotto un telo e poi appesa ad un imbragatura e sospesa sul palco a parecchi metri d’altezza, che boccheggia e dimenarsi mentre con l’aiuto della sua mimica facciale fa morire tutti dal ridere.

Much ado about nothing, David Tennat and Catherine TatePoi potrei citare un sacco di altre cose, tipo che ho visto David/Benedetto con una gonna jeans talmente corta che farebbe impallidire le minigonne di Amy Pond, con leggins e maglia in pizzo a completare il quadretto e vi posso assicurare che per quanto io lo adori e me lo sarei portato a casa anche conciato in quel modo, l’ho preferito di gran lunga all’inizio quando era in divisa bianca da marinaio oppure alla fine in un completo elegante, fortunatamente ero seduta, ho rischiato l’iperventilazione e lo svenimento svariate volte.
Altra cosa particolare è quanto fumino su quel palco nel giro delle tre ore dello spettacolo, non ho mai visto così tante sigarette accese e spente durante uno spettacolo e sono rimasta quasi sconvolta quando ho visto anche David fumare! Catherine un poco meno a essere sincera.

Okay penso che dovrò smetterla prima di arrivare a scrivere un articolo che faccia concorrenza a “Guerra e Pace”. Sicuramente Laz aggiungerà qualcosa delle mille che io non ho citato.

Passiamo all’altra parte dell’esperienza: la Stage Door.

Venerdì sera – 20/05/2011
Stage Door Much ado about nothingDopo la rappresentazione eravamo già preparati all’eventualità che fosse difficile riuscire ad avvicinarsi a loro, avevamo già fatto un piccolo sopraluogo prima dell’inizio e avevamo visto transenne e cartelli appesi e l’omino già di “guardia” alla porta.
Ed è così infatti che quando, dopo essere riusciti a raggiungere l’uscita e ci siamo ritrovati sul retro del teatro c’era già una discreta folla ad attendere l’uscita degli attori (Ma se come noi avete affrontato delle stage door di Wicked ai tempi di Idina Menzel oppure di un cast change, avreste saputo subito che quella piccola folla non era nulla in confronto a quello che avrebbe potuto veramente essere) quindi ci siamo piazzati dietro alle file di persone e con programma aperto alla pagina giusta abbiamo aspettato. Non c’è voluto molto e in successione David e Catherine sono usciti e hanno cominciato a firmare autografi.
Stage Door Much ado about nothing Catherine TateMacchina fotografica in una mano, con braccio alzato per riuscire ad inquadrarli, programma nell’altra allungato sopra le teste dei poveretti davanti a noi e in un batter d’occhio ho sentito prima David e poi Catherine afferrarmi la mano per riuscire a tenere fermi il programma e firmarlo (ho per caso detto che ho rischiato lo svenimento svariate volte in questo viaggio londinese?), comunque non c’è stato molto tempo per realizzare la cosa subito perché a quel punto come sempre ho chiuso il programma e seguito da dietro la folla il percorso dei due per riuscire a fare più foto possibili. E come sempre, tropo in fretta, nemmeno 5 minuti dopo il tutto è finito, lasciandomi abbastanza scossa a metabilizzare tutto quello che era successo e a scrivere sms a Ery con le mani che tremavano e probabilmente con un colorito decisamente arrossato confronto al mio solito pallido cadaverico ^^

Ma pensate che noi ci potevamo accontentare di tutto questo?

Sabato pomeriggio – 21/05/2011
Catherine TateOvviamente no, quindi il giorno dopo più o meno un’ora prima della fine dello spettacolo pomeridiano, ci siamo presentati alla SD e ci siamo messi ad aspettare pazientemente la fine dello spettacolo per riuscire a rivederli e questa volta dalla prima fila! Io ero praticamente attaccata alle transenne.
Lo svolgersi è stato più o meno come quello della sera prima ma solo da una posizione più comoda e con molte più possibilità. Infatti appena ho visto che David stava facendo all’inizio della fila delle foto con i fan, cosa che dubitavo altamente si sarebbe prestato a fare, più che altro per questioni di tempo e di fattibilità più che di gentilezza e disponibilità da parte sua, non ho avuto alcun dubbio che avrei provato anch’io a chiedergli una foto. Ed è così che ho rischiato l’ennesimo infarto prematuro. Notare che la vicinanza di quest’uomo mi fa straparlare quindi invece di dire “Can we TAKE a picture” devo aver detto “Can we MAKE a picture” e a quel punto è stato il delirio, perchè lui s’è messo a rispondermi tipo “Oh yes, You can take a picture, you can make a picture, you can draw a picture” e deve aver aggiunto alla fine anche qualsiasi cosa vuoi, che fortunatamente io ho realizzato, avendo la mente completamente in black out, solamente più tardi.
David TennantE notare che in tutto questo io mi ero già girata per accostarmi a lui e permettere a Laz di fare la foto, che lui ha fatto con la sua macchina fotografica e al che David fa “Ma quella non è la tua macchina fotografica!” e quindi ho passato la mia a Laz e David puccioso mi si riaccosta e fa “Ma hai addirittura due macchine fotografiche!” e a quel punto dopo il secondo scatto prosegue lasciandomi un mucchietto di carne senza ossa. Poi però la mia attenzione è stata distratta da David all’arrivo davanti a me di Catherine (due attori così ad una solo SD sono sfiancanti ve lo posso assicurare, è difficilissimo dimezzare il tempo tra i due e poi comincia pensare chissà cosa mi sono persa mentre guardavo l’uno o l’altra ^^).
Comunque anche Catherine è stata gentilissima e disponibilissima e sono riuscita a fare una foto anche con lei, peccato che la mia faccia sia veramente inproponibile quindi la terrò nascosta nel mio cassetto e non la renderò pubblica perchè davvero è inguardabile, purtroppo. ç__ç
Anche questa SD è durata veramente poco, troppo poco, e mi ha lasciato assolutamente scossa più della sera prima, a straparlare e con un sorriso che faceva concorrenza ad un gatto del Cheshire ^^

E con questo direi che è tutto, perché a voi non interessa sicuramente il fatto che siamo andati a vedere Wicked per la sedicesima volta vero? Immaginavo… quella è decisamente un’altra storia 😛

Much Ado About Nothing image Copyright Geraint Lewis 07831413452.geraint@geraintlewis.com
Stage Door image Copyright doctor-who.it

3×02 – The Shakespeare Code

Shakespeare.Episodio: 3×02;
Titolo: The Shakespeare Code;
Titolo italiano: Il codice shakespeariano;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Gareth Roberts.

E come successe con Rose, anche per Martha il secondo episodio è un viaggio nel passato. Questa volta nella Londra di Shakespeare, in un mistero che circonda una sua commedia perduta (“Love’s Labour’s Won”) e un gruppo di… streghe!

L’episodio fa decisamente parte degli episodi divertenti di Doctor Who. I riferimenti a Harry Potter,, quelli a Ritorno al futuro, gli scambi con Shakespeare “suggerendogli” frasi per le sue opere future… un episodio molto brillante come tutti quelli scritti da Gareth Roberts (che tornerà nella quarta stagione con “The Unicorn and the Wasp” e nella quinta con “The Lodger”).

In replica .

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio.