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Dopo la decima stagione Moffat se ne va. Al suo posto Chris Chibnall

Chris Chibnall(Per la serie “non ci piacciono i titoli che non dicono le cose e vi obbligano a cliccare”.)

Alla fine Steven Moffat ha trovato il suo successore. E per fortuna non sono deluso, ma, come ho sempre detto, sono preoccupato. Chris Chibnall è il creatore di Broadchurch ed è stato l’autore principale delle prime due stagioni di Torchwood. In realtà nessuno dei suoi episodi di Doctor Who mi ha mai esaltato più di tanto, per quanto “Dinosaurs on a Spaceship” e “The Power of Three” fossero in effetti molto belli. Ma è anche vero che per fare lo showrunner non serve essere il più bravo a scrivere singoli episodi, serve essere bravi a gestire una serie. E qui entra in gioco Broadchurch… bellissima la prima stagione, normale la seconda. Per cui… vedremo!

Detto questo, Steven Moffat non se ne va subito, non preoccupatevi. Quest’anno andrà in onda uno speciale di Natale e la decima stagione (sempre di Moffat) sarà nella primavera del 2017. (Noi vediamo il lato positivo di tutto ciò: Ci riposiamo dal fare i sottotitoli!)

Non è ancora stato deciso quando andrà in onda l’undicesima, di Chris Chibnall, ma francamente non è che abbia molta importanza ora come ora. Quasi sicuramente nel 2018.

La buona notizia è che comunque lo showrunner è un nome noto e di un appassionato di Doctor Who… e naturalmente che, sapendo che la prossima sarà l’ultima, c’è da aspettarsi un Moffat al massimo dello splendore!

Fonte: RadioTimes.

Lucca Comics and Games 2015

Un po’ tardi, ma ho pensato valesse la pena scrivere un piccolo report dallo scorso week-end a Lucca.

Premetto che non abbiamo saltato nessuna fila e non abbiamo avuto accesso a nessun incontro privato con il Moff, siamo piccoli e neri evidentemente! :-))

Ma questo non significa che non ci siamo divertiti. Stando tutti e quattro i giorni a Lucca (allo “stand” ItLUG) non è stato un grande sacrificio passare qualche ora in coda venerdì pomeriggio e sabato mattina e quindi è quello che abbiamo fatto.

Quindi, venerdì pomeriggio verso le 15 andiamo a vedere com’è la situazione fuori dal cinema Astra… e purtroppo c’erano già una decine di persone in coda. Armati di pazienza ci siamo quindi messi in coda anche noi (be’, io sono dovuto tornare un attimo alla base a prendere delle cose, il che significa che tra andata e ritorno ci ho messo un’ora e quando sono tornato la coda si era già allungata parecchio!) Non faceva particolarmente freddo ed eravamo tra i primi, quindi non eravamo preoccupati di non entrare. Entro le 18 la coda era giunta in Piazza Napoleone e credo che avessero iniziato a mandar via la gente perché non ci sarebbe più stata nel cinema Verso le 18 ci fanno entrare, riusciamo a sederci ovviamente nelle prime file e dopo una breve introduzione del Doctor Who Italian Club e un flash mob di cosplayer con “I’m Gonna Be (500 Miles)” arrivano Steven Moffat e Jamie Mathieson che introducono brevemente l’episodio. Dopodiché si siedono a metà della sala fingendo di guardare l’episodio con noi… ma naturalmente dopo pochi minuti se la svignano, come succede sempre in questi casi. Insieme a Moffat c’era anche la moglie Sue Vertue. La proiezione di “The Magician’s Apprentice” comunque va benissimo, la traduzione è davvero buona… si vede che è tradotto da qualcuno che ne sa come Gabriella Cordone Lisiero (che finalmente dopo 23 anni conosco di persona) e il giudizio della giornata è quindi ottimo.

Mattina del sabato, vado avanti io in coda, e anche qui, arrivando verso le 8:40 (l’incontro è alle 11), trovo solo una decina di persone davanti a me in coda. Tutto tranquillo anche questa volta (a un certo punto è comparsa Sue Vertue che s’è fatta un giro a guardarsi la coda) e verso le 11 entriamo. Ancora nelle prime file (le foto sono quello che sono perché il cellulare zooma da schifo). L’incontro, moderato da Gabriella, è davvero interessante. Il pubblico andrebbe avanti ore a fare domande… peccato per il tempo perso a tradurre (ottima l’interprete Chiara Codecà, tra l’altro), ma non credo potessero esserci alternative. Moffat davvero in forma (sarà stato il caffè) ed è stato bello scoprire poi che ha davvero inviato il filmato in cui diciamo “CAPALDI” correttamente a Peter Capaldi. La BBC ha invece pensato di farlo sapere al mondo mettendolo sulla loro pagina Facebook.

Ecco un report dell’incontro e anche tutto l’incontro stesso in video:

Quindi anche sabato giudizio veramente ottimo! Insomma, complimenti a Rai4, a Gabriella e a tutti quelli coinvolti perché è andato tutto davvero benissimo.

Sul suo blog Gabriella ha scritto il suo report del week-end (nei commenti anche in italiano).

L’unica cosa che ci siamo persi in quanto non aperta al pubblico è stato l’incontro con la stampa di venerdì. Possiamo comunque leggerne un resoconto su BadTV.

Steven Moffat e Jamie Mathieson a Lucca!

Steven MoffatQualche anno fa avrei preso per pazzo chiunque mi avesse detto che un giorno avrei scritto un titolo così.

La notizia è stata data da Sorrisi e Canzoni (!) ieri sera, in un articolo che annunciava la presenza di Steven Moffat a Lucca venerdì 30 ottobre in occasione delle prima italiana di “The Magician’s Apprentice” al cinema Astra di Lucca alle 18:30. Inoltre, il giorno successivo, Sorrisi annunciava un incontro di domande e risposte sulla scrittura con Moffat e Jamie Mathieson (“Mummy on the Orient Express”, “Flatline”) all’auditorium San Romano alle 12.

Oggi sono giunte le conferme ufficiali da parte di BBC, Rai4 e Lucca Comics & Games. E anche da parte di Gabriella Lisiero Cordone (traduttrice e admin del più importante gruppo Facebook dedicato al Dottore) che modererà l’incontro.

Rimane un piccolo dubbio sull’orario dell’incontro del sabato, la BBC dice infatti che sarà alle 21. Non appena verrà chiarito aggiornerò questo post! EDIT: Chiarito, è alle 12!

Quindi, riepilogando:

  • Venerdì 30 ottobre, cinema Astra di Lucca, “The Magician’s Apprentice” con Steven Moffat (più conferenza stampa);
  • Sabato 31 ottobre alle 12, incontro con Steven Moffat e Jamie Matheson moderato da Gabriella Lisero Cordone all’auditorium San Romano.

Insomma, tutti a Lucca! (Dove mi auguro che i fan italiani lascino un bel ricordo. Chi ha orecchie per intendere… 😉 )

RTD, Moffat e la regina Elisabetta

Elisabetta IUn paio di mesi fa, nel suo angolo della posta sulla Doctor Who Magazine, Steven Moffat aveva indicato tutti i matrimoni presunti o meno del Dottore, includendo naturalmente anche quello con Elisabetta I.

Un lettore, di nome Russell T. Davies, sul numero di questo mese gli ha fatto una domanda a riguardo…

Russell T. Davies:

Mi piace molto la lista delle mogli del Dottore che hai fatto sulla DWM 482. Avresti mai pensato, 10 anni fa, che avremmo mai avuto questa conversazione? Ma… cosa vedo? Il suo matrimonio con la regina Elisabetta I non è stato consumato? Ma, ma, ma… in The End of Time Part I il Decimo Dottore arriva sulla Ood-Sphere e saluta il suo vecchio amico Ood Sigma dicendogli “Mi sono sposato. È stato un errore. La buona regina Bess. E lascia che te lo dica, il suo soprannome non vale p… ehm“. Cosa vuol dire, boss? Cosa potrebbe mai voler dire?? Steven, cosa vuol DIRE??? Grazie.

La risposta di Steven Moffat:

Oh, per l’amor del cielo, FA’ ATTENZIONE. Ti sei ammosciato lassù a Manchester. Sei diventato come del tofu, direi. Forse è a causa della tua pigrizia, quella che non ti ha fatto scrivere nessun episodio per me nonostante io ne abbia scritti sei per te. Sì, SEI. Anzi, no, SETTE. Time Crash conta ed era per beneficenza. Ma non importa, oh no, io continuerò a scrivere e ignorerò i miei bambini, va bene!
Okay, i fatti. Ho detto che il matrimonio non è stato consumato… ed è vero. Hai visto tu stesso, in The Day of the Doctor… è scappato via subito dopo la cerimonia. Perché l’avremmo mostrato in TV se non fosse vero? Ma non ho mai detto – non una singola volta, mai – che la loro relazione non fosse stata consumata!
Sì, Russell! Ho osato toccare questo argomento. E proprio mentre tu ansimi e ti aggrappi ai mobili per sorreggerti, sto scrivendo sulle pagine della Doctor Who Magazine di inciuci prematrimoniali! Mi rendo conto che tu probabilmente non hai mai sentito parlare di affaracci così poco santi – se guardo il tuo curriculum vedo che scrivi principalmente di frutta e verdura per Channel 4 – ma sono cose che succedono, sai? Be’, non a Manchester.
Quindi ecco la tua risposta. Puoi tornare a dormire tranquillo. La spacconata del Dottore in The End of Time (oh, e grazie per quel titolo, subito prima che io raccogliessi le tue redini) e la mia affermazione per cui il suo matrimonio con Elisabetta non fosse stato consumato non sono affatto in contraddizione l’una con l’altra. E questo è un fatto! Accetta il mio fatto. Ritirati vergognandoti del tuo errore.
Anzi, scrivimi una storia e non ne parleremo più.

Questo è uno dei motivi per cui:

  • La Doctor Who Magazine è un acquisto obbligato;
  • La pagina di Steven Moffat è la prima da leggere;
  • RTD e Moffat sono due simpatici deficienti e noi per questo li amiamo.

PS: Il soprannome di Elisabetta I era “La regina vergine”;
PPS: Cucumber, Banana e Tofu sono le tre serie di RTD in onda su Channel 4. Come potete facilmente immaginare, non trattano di frutta e verdura.

Last Christmas

Last Chistmas“There’s a horror movie called Alien? That’s offensive. No wonder they keep invading you.”

Wow. Non avevo grandissime aspettative per questo episodio, visto che dal trailer sembrava il “solito” episodio in una base (spaziale o polare non cambia molto) con il “solito” team di sconosciuti che vedi per 42 minuti (o 60) e ti dimentichi subito dopo. E come ormai i miei famosi 24 lettori sapranno se c’è un tipo di episodio che a me dice poco o niente è proprio quello. Oh, quanto mi sbagliavo…

Babbo Natale precipita sul tetto di Clara. E il Dottore arriva per portarla via. Si ritrovano tutti in una base al Polo Nord dove dei facehugger alla Alien si attaccano alla gente facendola sognare mentre succhiano loro il cervello. Questi mostriciattoli (i Granchi dei Sogni) si “attivano” pensando a loro, quindi il Dottore per distrarre Clara le parla di Danny Pink e tutte le loro bugie dell’episodio scorso vengono così svelate. Siccome l’abilità di questi granchi è quella di far sognare, salta fuori che stanno già tutti sognando. Anzi, è già tutto un sogno fin dalla fine dell’episodio precedente, Babbo Natale ne è la prova. Riescono infine a capirlo e con l’aiuto di Babbo Natale si svegliano tutti, ognuno a casa propria. Ma per Clara sono passati 62 anni… anzi no, era un ulteriore livello di sogno per lei e il Dottore. Babbo Natale li fa infine svegliare veramente e ovviamente Clara riprende a viaggiare con il Dottore. Fine. Anche se un mandarancio finale dimostra che in realtà, Babbo Natale, esiste eccome.

A sorpresa, l’episodio natalizio più natalizio di tutti, grazie sicuramente alla fantastica interpretazione di Babbo Natale da parte del buon Nick Frost (d’altronde, con un nome così…). Mai sopra le righe, mai troppo pacioccone, ma nemmeno antipatico come un’interpretazione non-standard del personaggio potrebbe portare a pensare. Il Babbo Natale definitivo. E ottimi i suoi due elfi (finalmente si vede Strax senza trucco!) e tutte le spiegazioni assolutamente razionali (o quasi) date per giustificare le varie particolarità di Babbo Natale. La slitta è ovviamente più grande all’interno. In effetti a volte i sogni sono meno ridicoli della realtà; messa come la mettono gli elfi, è ridicolo pensare che i genitori facciano i regali di Natale, solo dei bambini possono crederci!

Moffat ha detto che tutto tranne la scena finale è un sogno… non che servisse, era esattamente quanto si poteva dedurre guardando l’episodio. Credo però che non implicasse anche lche e scene dei risvegli degli altri personaggi non fossero vere, perché avrebbe poco senso (e il fatto che Clara e il Dottore continuino a sognare non implica certo che lo debbano aver fatto anche gli altri). Soprattutto per Shona, la cui lista di Natale con Alien (i granchi), La cosa da un altro mondo (il Polo) e Il miracolo della 34ª strada (Babbo Natale, che in realtà agisce autonomamente) fornisce tutti gli elementi principali per l’ambientazione dell’episodio. Se il Dottore e Clara sono stati presi per primi, evidentemente Shona è stata presa subito dopo.

L’aspetto più ambiguo dell’episodio naturalmente è il finale. No, non mi riferisco al mandarancio, non credo si possa realmente pensare che alla fine stiano ancora tutti dormendo, significa semplicemente che Babbo Natale esiste ed è lui a dare al Dottore la seconda possibilità di cui si parla (d’altra parte sappiamo che il Dottore lo conosce già). Intendo il fatto che Clara rimane ed è giovane. Le voci sulla dipartita dalla serie di Jenna erano iniziate mesi e mesi fa finché, poco tempo fa, altre voci sul fatto che non se ne andasse hanno cominciato a girare, dicendo (perché quando mai i giornali ammettono di avero sbagliato?) che “ha cambiato idea”.
Personalmente ho un problema con un attore “che cambia idea”. Un attore non può cambiare idea se la storia implica che il suo personaggio debba o non debba fare una determinata fine. Certo, un attore con enorme potere contrattuale (come potrebbe esserlo Capaldi) può, anche se non è bello, ma Jenna… con tutto l’amore, dubito altamente. Quindi la cosa molto probabilmente è stata più semplice: per Moffat andavano bene entrambe le ipotesi, lei ha deciso tardi cosa fare e lui ha scritto un finale che potesse adattarsi facilmente a entrambe le opzioni. Sarebbe stata un’uscita bella e sensata, naturalmente… come dico sempre, nessuno dotato di un cervello funzionante smetterebbe mai di viaggiare con il Dottore di sua volontà. Ma devo dire che amando Clara sono ben felice che non sia andata così e che sia stato un ulteriore sogno. Il momento in cui compare Babbo Natale a far svegliare (davvero) il Dottore è forse il migliore dell’episodio e quindi pure l’episodio ha guadagnato da questo “layer” aggiuntivo che diventa quindi la ciliegina sulla torta.
Se poi invece Jenna è così potente (?) ed è stata imposta a Moffat… be’, lo capiremo subito il prossimo anno; ricordiamoci che Moffat è quello che ha dato a un personaggio di un suo telefilm il nome dell’amante della ex-moglie solo per potergli far cadere addosso una macchina da scrivere e rompergli un piede.
Comunque visto che Moffat ha detto che Jenna resterà per tutta la nona stagione… probabilmente non lo farà! Si vedrà…
Curioso comunque quanto poco sia stata in realtà utilizzata Clara in questo episodio… a parte il sogno centrale con Danny e il finale dei 62 anni in realtà fanno molto di più Babbo Natale, Shona & C. “Curioso” perché agli occhi dei Clara-haters sembra che tutto giri sempre intorno a lei (come tra l’altro sarebbe in generale giusto, la vera protagonista della serie è la companion, non il Dottore.)

La prima cosa che viene in mente guardando questo episodio è, ovviamente Inception, ma non sarei così tanto sicuro che la cosa sia voluta (a differenza di Alien, per esempio) visto che non mi pare di notare nulla di particolarmente riconducibile alla pellicola di Nolan se non il concetto di “sogno dentro il sogno”… concetto non certo originale e di cui Inception rappresenta solo la versione più recente e attualmente più popolare. Sicuramente è molto comodo però per descrivere l’episodio a chi non l’ha visto: “Inception meets Alien con Babbo Natale”.

A proposito dei sogni dentro ai sogni però… può essere divertente cercare di capire quando il Dottore inizia a capire cosa stia succedendo. All’inizio quando dice a Babbo Natale di sapere tutto chiaramente non sa nulla. Ma è un sogno e quindi ha senso, è come “è una lunga storia”. Quando poi sono al Polo Nord direi che il Dottore ha già capito che sono in un livello di sogno, prima ancora di entrare in quello “finale” di Clara con Danny Pink. Una volta usciti anche da quello però sembrerebbe esserci cascato pure lui… anzi, ci è cascato sicuramente, perché è Clara che gli fa notare il Babbo Natale sul tetto. Al che capisce finalmente che è tutto un sogno.

La presenza di Danny Pink è stata una sorpresa inaspettata: le gioie di girare le scene interamente in interni, niente spoiler! Il sogno di Clara (l’unico che corrisponda alla definizione dei sogni che provocano i granchi) è perfetto e ci lascia anche un’inquietante ma accurata descrizione del motivo per cui ci si trova tutti a Natale. Bello vedere Danny un’ultima volta e dare la possibilità a Clara, seppur solo nella sua testa, di salutarlo con calma, regalando loro un ultimo Natale “insieme.”

Ho detto che il sogno di Clara è l’unico che corrisponde alla definizione? Mi sono sbagliato. Ashley si trova a capo di una spedizione scientifica e se quanto detto da Babbo Natale sul microscopio regalatole da piccolo non era una balla (e non vedo perché dovrebbe esserlo) allora questo potrebbe benissimo essere il suo sogno. Per non parlare di Bellows che nella vita reale è sulla sedia a rotelle. Albert non pervenuto e Shona… boh, Shona non saprei. Certo, essere una scienziata è più figo di lavorare in un negozio, ma forse avrebbe dovuto essere a cavallo di un mio mini pony? Non che abbia importanza, ovviamente, sono sogni, però è interessante.

Varie:

  • Quando saremo? Una volta si riusciva a tener traccia almeno dell’anno (con il salto dell’anno di Rose portato avanti a lungo), ma ormai siamo totalmente persi! Ma la vera domanda è: quanto tempo è passato per Clara? Mi sa che le teorie che la vedevano incinta sono veramente da buttare e Moffat non mente (!) quando dice che Orson Pink discende semplicemente da altri parenti di Danny.
  • Il Dottore dà dei conti da fare a Clara… esattamente come il Terzo Dottore fa con Jo Grant in “The Claws of Axos”. Aaawww. (L’ho notato solo perché per caso ho visto quell’episodio proprio il pomeriggio di Natale).
  • Scambio di Christmas Crackers! Lo scorso anno era il Dottore troppo vecchio che si doveva fare aiutare da Clara, quest’anno viceversa.
  • Fighissimo ed estremamente creepy il balletto di Shona. Alla prima visione avevo paura che urtasse i “dormienti”, solo dopo ovviamente ho capito che non sarebbe stato poi così importante.
  • Alieni che si animano pensandoci: check.

In breve, il miglior episodio di Natale di sempre! Mia classifica attuale degli episodi di Natale normali: “Last Christmas”, “A Christmas Carol”, “The Christmas Invasion”, “The Snowmen”, “Voyage of the Damned”, “The Doctor, the Widow and the Wardrobe”, “The Runaway Bride” e “The Next Doctor”.

Voto: 9,9 su 10.