Episodio: 5×11;
Titolo: The Lodger;
Titolo italiano: Il coinquilino;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Gareth Roberts.
Trovate il nostro commento dettagliato all’episodio su Serialmente. EDIT: Serialmente non esiste più, copiamo quindi qui il commento.
“Now… football is the one with the sticks, isn’t it?”
E siamo arrivati all’episodio del calcio. Che poi in realtà non è che il calcio sia particolarmente centrale nella storia, ma nella mia mente questo era l’episodio in cui Matt Smith avrebbe dato sfoggio delle sue abilità calcistice di gioventù e quindi, francamente, anche questa settimana, le mie aspettative non erano altissime. Anzi. E se iniziate a trovare un tema comune in questi miei pre-commenti, è proprio così, a questa ultima manciata di episodi sono arrivato con aspettative abbastanza basse, basate su trailer e anteprime varie. E finora sono stato sempre piacevolmente stupito. Naturalmente con il prossimo episodio le cose cambiano radicalmente, visto che le aspettative diventano invece le più alte possibili… ma di questo parleremo la settimana prossima. Quindi, com’è stato questo episodio “urbano” con parti calcistiche, poca Amy e co-protagonista James Corden (un uomo non particolarmente noto per la sua simpatia e che tutti noi sicuramente ricordiamo come protagonista dell’immortale capolavoro Lesbian Vampire Killers)? …e, anche questa volta, è stato molto bello! Non ci avrei davvero dato due lire, prima.
Il TARDIS viene bloccato in un loop temporale con la sola Amy a bordo, mentre il Dottore è rimasto nella ridente cittadina di Colchester. Con un comodo paradosso (Amy gli manderà un bigliettino DOPO la fine della storia), il Dottore trova la fonte di questi problemi: è il misterioso abitante del primo piano di un piccolo edificio. Per indagare il Dottore diventa coinquilino dell’abitante del piano terra, Craig. Craig è un simpatico ragazzo chiaramente innamorato della sua collega Sophie che a sua volta è chiaramente innamorata di lui. Ed è ovviamente chiaro a tutti tranne che a loro. È chiaro pure al Dottore, notoriamente de coccio su queste cose. Per mantenere la copertura, il Dottore fa cose come giocare a calcio, cucinare, fare la doccia, non usare il cacciavite sonico eccetera. E fa amicizia con la simpatica (non-)coppia, scoprendo che lui è un pantofolaio che sta bene dov’è, mentre a lei piacerebbe andare altrove, magari all’estero, ad aiutare gli animali. Nel frattempo l’inquilino del piano di sopra attira in casa sua dei passanti ignari che poi scompaiono nel nulla. Con l’aiuto di un gatto il Dottore lo scopre… proprio quando è il turno di Sophie di essere rapita. Lui e Craig (messo velocemente al corrente della situazione con due testate psichiche) salgono e scoprono che il piano di sopra in realtà non esiste, è un’astronave precipitata camuffata… e l’ologramma di emergenza sta solo cercando un pilota. Peccato che il sistema di guida sia troppo per gli umani che restano uccisi uno a uno. Salvano Sophie e capiscono che l’alieno cerca persone che vogliono andarsene, per far partire la nave… si fa quindi avanti Craig (la negazione stessa del concetto del volersene andare), dichiarando il suo amore per Sophie, e tutto finisce. La nave implode, Craig e Sophie vissero per sempre felici e contenti e il Dottore torna sul TARDIS… E mentre Amy cerca una penna per scrivere il biglietto che porteranno poi indietro nel tempo, trova l’anello di fidanzamento di Rory…
È bello vedere che il Dottore funziona anche in queste situazioni urbane e in questi affari molto umani, con persone di tutti i giorni. È bello vederlo cambiare (in meglio) le vite delle persone con poche parole. È bello vederlo alle prese con cose umane “normali” (l’avrei visto volentieri in una “gara di bevute” al pub, comunque!). E immagino anche che per chi apprezza questo genere di cose, sia stato bello vedere il Dottore ignudo come mamma l’ha fatto (a meno del mitico calzino copri-vergogne!). Da parte di chi apprezza altre cose, chiedo quindi ufficialmente e a gran voce al Moffat una scena equivalente con Amy!
È anche l’ennesimo episodio con “alieni economici”… questa volta abbiamo la temibile… macchia di muffa! Anche se alla fine abbiamo una piccola astronave, che qualcosa deve essere costata. Personalmente trovavo più inquietante la macchia di muffa. Macchie, ombre, porte, orologi, libri, statue, crepe… Moffat ha la tendenza a utilizzare come “cattivi” degli oggetti presenti nella vita di tutti i giorni. Il che è un’ottima idea anche dal punto di vista narrativo, oltre che a quello puramente economico: i bambini saranno terrorizzati più facilmente e ripetutamente. Mi viene da pensare che la macchia sia quindi nata su suggerimento suo, anche se potrebbe essere il buon Gareth Roberts che si adatta al nuovo boss. Non che ci sia nulla di male nei suoi precedenti episodi… The Shakespeare Code e The Unicorn and the Wasp. E includiamo anche Planet of the Dead, seppur “co-scritto” con RTD (anche perché sappiamo che RTD li co-scriveva tutto, e si è fatto convincere ad accettare di essere accreditato solo per gli speciali finali). Tutti episodi accomunati da un ottimo spirito umoristico che riesce a passare da personaggi del calibro di Shakespeare e Agatha Christie a persone comuni come Craig. (Sì, Gareth Roberts ha co-scritto anche il pilot delle Sarah Jane Adventures, ma quello tendo a volerlo dimenticare… brrr!) (Gli altri suoi episodi delle SJA invece sono forse i migliori della serie.)
Geniale infine il metodo di… trasferimento informazioni scelto dal Dottore per far sapere tutto a Craig senza perdere tempo… due testate e via! Così come geniale è la storia del bigliettino lasciato dopo da Amy e della “comoda” eredità procurata dopo dal Dottore. Anche se ora mi sorge il dubbio… se Amy distratta dall’anello ora non scrivesse il bigliettino, l’universo finirà? E, fra l’altro, cos’avrà pensato Amy vedendo l’anello? Un qualche ricordo di Rory che riaffiora? O avrà pensato che è del Dottore? Che vuole proporsi a lei o qualcun’altra?
E sempre restando su Amy… un plauso alla sua espressione di disgusto mentre dal TARDIS sente i due piccicioncini che si chiedono “Mi ami?/Ma quanto mi ami?”.
Ora la Pandorica si aprirà… cosa o chi ne uscirà??
The Lodger è stato scritto da Gareth Roberts.
(Grazie a Morry per l’aiuto!)
++
Colchester
Ultimo episodio “normale” prima del gran finale!
In replica . Sempre , tornano le repliche della seconda stagione con “The Satan Pit“.
Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio.