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Questa sera su Rai4

The Time of the DoctorNon siamo morti! Siamo stati un po’ presi altrove, ma siamo ancora qui… e sappiamo che molta gente arriverà qui questa sera, questa notte e domani (e speriamo di potervi soddisfare come sempre).

Nel frattempo… Rai4 questa sera propone finalmente in prima TV italiana “The Time of the Doctor” alle 22:32, seguito da “An Adventure in Space and Time” alle 23:35. Non proprio dei begli orari, purtroppo, ma sicuramente verranno poi replicadi mille volte come tutto il resto durante il giorno.

Per tutti gli altri, questa sera in UK, su BBC One alle 18:15… “Last Christmas”!

Doctor Who – 8×12 – Death in Heaven

Death in Heaven7 agosto 2014
Domanda: Will the Master be coming back anytime soon?
Steven Moffat: No. I accidentally just said the truth! No, not really. I think the story’s sort of done. I thought what Russell did with that was so brilliant, because I did think it was over.

Riassunto breve che c’è già troppo da dire dopo: Clara si finge il Dottore per non farsi uccidere dai Cybermen, ma Danny, che ora è risorto come Cyberman la porta in un cimitero e le chiede di attivarle l’inibitore di emozioni perché lui non può farlo. Intanto Missy viene fatta prigioniera dalla UNIT e il Dottore viene nominato presidente del mondo (no, seriously) e portato su un aereo. Missy però uccide Osgood, butta Kate giù dall’aereo e lo fa saltare in aria; solo il Dottore si salva. Tutti finiscono al cimitero di cui sopra mentre i Cybermen prendono lentamente il controllo dei cadaveri umani. Il Dottore lascia che Clara attivi l’inibitore a Danny perché gli servono informazioni da lui. Missy dona il suo esercito al Dottore, il suo piano era questo: mettergli a disposizione un esercito imbattibile per mostrargli che non è poi così diverso dal suo vecchio amico Master. Il Dottore tituba, ma rifiuta, capisce finalmente di non essere né un uomo buono, né uno cattivo. Ma anche con l’inibitore Danny non fa del male a Clara, pur senza emozioni resiste al controllo e distrugge le nuvole dei Cybermen che avrebbero distrutto l’umanità ponendo fine alla minaccia (e distruggendo anche se stesso). Il Dottore sta per uccidere il Master, ma ci pensa il Brigadiere invece, sottoforma di Cyberman. Ha anche salvato sua figlia dall’aereo. Danny poi avrebbe un’ultima possibilità di tornare, ma la cede al bambino afgano ucciso anni prima. Dopo qualche tempo Clara e il Dottore si incontrano, lui le mente dicendole di aver trovato Gallifrey alle coordinate lasciategli dal Master (non è vero) e lei mente a lui dicendogli che Danny è tornato e ora stanno insieme (non è vero). E si abbracciano, facendoci scoprire il motivo per cui questo Dottore odia gli abbracci: perché è solo un modo per nascondere la faccia. E non potrebbe essere più vero di questo caso, dopo una stagione basata sulle bugie si finisce con altre due bugie, questa volta, almeno nelle intenzioni esclusivamente per il bene dell’altra/o. Alla fine kthxbye per entrambi. Ma Babbo Natale non è soddisfatto del finale di stagione…

Ed eccoci qui! Come ogni anno il finale di stagione scatena polemiche a non finire e sollevazioni popolari di “[Inserire nome di showrunner] deve andarsene!”. Non sarebbe Doctor Who altrimenti! Poi in realtà l’episodio alla maggior parte della gente piace e alla lunga ci si ricorda solo di questo se non ci si annota da qualche parte delle polemiche, com’è giusto che sia. Credo che tuttora “Last of the Time Lords” continui a essere quello per cui c’è stato più casino, a mia memoria (non ho assistito “live” a “The Parting of the Ways” e “Doomsday”).

Detto questo, a prima visione l’episodio mi ha lasciato un po’ perplesso. Mentre la prima parte mi era risultata subito bellissima e assolutamente compatta e precisa, qui ho trovato “tanta roba” che ha avuto bisogno di essere ben digestita (oltre a due ulteriori visioni, naturalmente). E alla fine m’è piaciuto molto (anche se ho una riserva). Completamente diverso da quanto visto in passato, completamente nuovo e finale adattissimo alla stagione che si conferma di altissimo livello (non so ancora personalmente dove la piazzerei nella mia classifica personale… sicuramente la sesta con la sua continuity stretta rimane al primo posto, poi si vedrà.)

Come dicevo ho però rilevato un problema nell’episodio. E di riflesso uno con la stagione, ma su quello torno dopo. Nell’episodio ho trovato incomprensibile il cambiamento di atteggiamento di Clara rispetto a “Dark Water”. Nell’episodio precedente gli eventi nascono perché Clara avrebbe fatto di tutto per arrivare a Danny Pink, anche “andare all’inferno”. E lo fanno, ci vanno e anche lì lei continua a essere focalizzata interamente su di lui, fino alla fine dell’episodio. In questo episodio invece… niente, la cosa è come dimenticata. Trovo sensato che accada all’inizio quando deve salvarsi il culo dai Cybermen (pericolo immediato), ma poi quando rinviene nel cimitero… non pensa nemmeno un secondo a Danny, ma incensa inutilmente il Dottore. Lo scopo (di Moffat) è chiaro, visto che il Cyberman davanti a lei è a sua insaputa proprio Danny, ma ho trovato fosse estremamente in contrasto rispetto alla scorsa settimana (che per lei è pochi minuti prima). Poi Danny si rivela e tutto torna sui binari corretti, chiaramente, ma la cosa mi ha infastidito.

A livello di stagione invece, vista la risoluzione finale della storia tra Clara e Danny, credo che quest’ultimo sia stato sottoutilizzato. L’anno scorso avevo avuto qualche problema con la velocità di risoluzione della storia dell'”Impossible Girl” e qui ci troviamo di fronte a un problema simile. Anche se probabilmente una stagione qui sarebbe bastata per introdurre pienamente il personaggio, il problema è che Danny è comparso in pochi episodi. Il motivo è chiaro, Danny non è un companion, non è interessato a viaggiare, è sostanzialmente una persona noiosa (non è una replica di Rory e nemmeno di Mickey) e quindi non si sarebbe potuto inserire in episodi ambientati su altri pianeti o in altri periodi storici. In questo modo però la sua storia con Clara, principalmente vissuta offscreen, risulta meno efficace e così la sua risoluzione.

Una mia amica in una recensione negativa all’episodio (con la quale – ovviamente – sono in totale disaccordo) nota che il Dottore e Clara sembrano “una coppia di disadattati che non sanno bene che stanno facendo”… ed è vero, è una descrizione perfetta, ed è stato quello il bello della stagione. Un story-arc basato sull’evoluzione della personalità di due personaggi e sul loro rapporto. Quando Moffat descriveva una stagione più dark (cosa risultata effettivamente solo vera nel finale) forse avrebbe dovuto descrivere una stagione più intimista, perché questo è stata. Clara, dopo aver debuttato come companion perfetta la scorsa stagione messa a confronto con un nuovo Dottore e con un ragazzo problematico a casa, non sa più bene cosa deve fare, cambia idea ogni cinque minuti, è confusa, da un lato fa da parte umana del nuovo spaesato e stralunato Dottore, dall’altra vorrebbe mandarlo a cagare (e lo fa) più volte. Il Dottore invece non solo è rigenerato, ma viene anche da 900 anni su Trenzalore, e oltre a essere un po’ più scorbutico dei due precedenti, si pone delle domande sulla sua “bontà”. E per tutta la stagione noi pensiamo “ma certo che è un uomo buono, cosa se lo chiede a fare?” perché sostanzialmente ci veniva automatico pensare che se non fosse stato buono, allora sarebbe stato cattivo (la dicotomia con il Master. Finalmente in questo episodio, e proprio grazie al Master, il Dottore si rende conto che non essere buono non significa essere cattivo. È ovvio certo, ma bisognava pensarci. Come diceva a Robin Hood, non è un eroe, ma non è nemmeno un cattivo come il Master. Sorry, Missy, ma in questo duello alla Sherlock/Moriarty non vinci realmente. E non l’avresti fatto nemmeno se il Cyber-Brigadier non avesse interrotto il Dottore. Non è un uomo buono quindi forse avrebbe potuto ucciderti questa volta (non è più “Last of the Time Lords”). Ma non è nemmeno cattivo quindi ucciderti non lo avrebbe reso uguale a te.

Questa stagione, e il rapporto tra i due protagonisti, mi ha ricordato molto la prima stagione di Torchwood. Dove tutti quanti erano dei disadattati che non sapevano cosa stavano facendo. Con la differenza che là tutti si sparavano l’un l’altro e quando non facevano quello facevano sesso. Perché RTD voleva sottolineare che era uno show per adulti, ma la differenza sostanziale era quella. Poi siccome quella era una prima stagione e tutti i personaggi erano nuovi tranne Jack, il risultato era che lo spettatore finiva per odiarli quasi tutti (per poi affezionarsi in seguito quando i rapporti cambiano) (e quindi poi li ammazzano quasi tutti, ovviamente). Qui invece i personaggi sono già ben noti, quindi non li odi, ma rimani giustamente spaesato.

A proposito di personaggi amati ammazzati.. Moffat, probabilmente spronato dalle incomprensibili barzellette tipo “Ci sono George R.R. Martin, Joss Whedon e Steven Moffat in un bar…” decide per la prima volta di uccidere un personaggio ricorrente amato. Non l’aveva mai fatto prima (no, non l’aveva mai fatto) e non si può proprio affermare che sia stato fatto con leggerezza o per lo shock value. Si doveva mostrare che Missy era il Master, che ammazza la gente come fossero grissini; Kate non sarebbe andata bene perché il suo ruolo è importante, Osgood invece, ahinoi, era perfetta. E dico ahinoi perché anch’io la amavo. Ma come ben sappiamo se conosciamo le nostre serie TV, ogni tanto qualche personaggio che ami deve morire. È difficile farlo in Doctor Who, perché alcuni personaggi non ha senso che muoiano (Rose, Amy…) ed è forse per questo che con Moffat non era mai successo. Ora è successo. E naturalmente è successo cinque minuti dopo che il Dottore le ha proposto di viaggiare con lui… una vera condanna a morte questa proposta (come Rita in “The God Complex”). E aveva pure farfallino di Eleven e All Star di Ten. SIGH! (Sono sicuro che fosse lo Zygon!)

Parlando di Kate… il Brigadiere! Qualcuno è rimasto scandalizzato dalla sua presenza. Boh, io rimango perplesso invece. Non dalla presenza, ma da chi si è scandalizzato. È stato un fantastico omaggio a un bellissimo personaggio che salva la figlia e uccide il Master (si fa per dire) risparmiando al suo vecchio amico di doverlo fare lui. Per chi non sapesse chi fosse il “Brigadiere” basti dire che era il padre di Kate e per tanti, tanti anni companion del Dottore. Katy Manning (Jo Grant, companion del Terzo Dottore) ha pianto (per la commozione, malpensanti! :P).

E parlando del soldato per eccellenza della serie… ecco che viene a compimento il tema del soldato che ha pervaso la stagione. Alla fine è un soldato (Danny Pink) che salva il mondo, con un notevole discorso motivazionale (un po’ inutile se non per lo spettatore, gli altri erano Cybermen un po’ rinco) ed eseguendo in qualche modo gli ordini del Dottore, nonostante il suo ruolo da “ufficiale” tanto disprezzato da Danny (e da sé stesso).

Poi c’è la questione dell'”ammore che ci salverà tutti”. Sì e no. Quello era in “Closing Time”, e fornisce un buon precedente, ma qui la questione è spiegata diversamente o quantomeno ulteriormente. Non dice che l’amore è un’emozione più forte dell’inibitore Cyberman, dice che l’amore non è (solo) un’emozione, ma qualcosa di più, una promessa, che non viene modificata dall’inibitore. Sarà così con tutti? Sarà così solo per personalità particolarmente forti? Succede con Danny, succede con il Brigadiare, succede con la capa di Torchwood in “Doomsday”, per cui una logica la segue. Ed è meno cheesy.

Tutta la scena del cimitero (buona parte dell’episodio) ha una certa “serietà”… sarà l’ambientazione, sarà la luce (chiaramente falsa, credo ci sia il sole in realtà, ma l’effetto è perfetto), saranno gli inquietanti Cybermen che escono dalle tombe con movenze quasi da stop motion, ma il complesso era davvero opprimente.
E poi, dal cielo, arriva Mary Poppins, il Master, Missy. E si scopre quale fosse il suo masterplan questa volta. Non la solita conquista del mondo, ma… regalare al Dottore un esercito imbattibile, per dimostrargli che i due non sono poi tanto diversi. In fondo il Master rivuole indietro il suo vecchio amico. Qualcuno potrebbe dire che questo Master non è tanto in linea con il Master originale di Roger Delgado (lo ammetto, non ho mai visto un episodio con lui, devo rimediare) e probabilmente è vero. Ma è assolutamente in linea, come scopi, mezzi e comportamento con il Master di John Simm! E anche a livello recitativo Michelle Gomez è superlativa. Speriamo torni presto e nonrigenerata, tanto è ovvio che non sia morta. Il Master non muore mai e anche l’effetto quando è scomparsa era quello del teletrasporto, non quello di qualcuno colpito da un Cyberman. Magari il teletrasporto veniva attivato da una scarica di energia. O magari aveva il suo TARDIS in tasca. Spero che lo scopriremo presto (anche se probabilmente avremo una spiegazione simile a quella che dava sempre il Master negli anni 80 quando ricompariva dopo essere stato ucciso per l’ennesima volta: “Sono sfuggito!” LOL).

Stavo quasi per dimenticare la prima scena! Sarà che io l’ho trovata solo una scena molto divertente e simpatica e niente più (occhi e “sigla” inclusi), ma c’è qualcosa di interessante nelle informazioni che Clara dà ai Cybermen fingendosi il Dottore… quattro mogli! River, la regina Elisabetta, la nonna di Susan e… Marylin? E Jenny viene nominata per la prima volta (se non sbaglio) dopo sei anni! Ambiguo se il Dottore Clara sappia che sia viva o meno.

Per la prima volta abbiamo avuto un finale (e una stagione) non timey-wimey da Steven Moffat. Ma… è del tutto vero? Se ci pensiamo il Master ha scelto Clara in quanto control freak che presto o tardi avrebbe portato lì il Dottore. Ma scegliendo Clara il Master ha causato anche gli eventi di “The Name of the Doctor”, salvando il Dottore migliaia di volte, e persino quelli di “The Day of the Doctor”, salvando di fatto Gallifrey. Ma se il Dottore, senza Clara, non avesse salvato Gallifrey… il Master come avrebbe potuto scegliere Clara, visto che sarebbe morto con tutti gli altri? Ah! Abbiamo quindi il tipico cerchio perfetto (che non è un paradosso, è l’esatto opposto), è il cacciavite sonico della Pandorica!

E a proposito di eventuali paradossi (o mancanza di). Clara deve essere incinta. O non si spiegherebbe Orson Pink. C’è da dire che uno dei Post-it che si vedono all’inizio di “Dark Water” specifica “Tre mesi”. Che fosse quella la cosa principale che Clara voleva dire in realtà a Danny prima che lui morisse?

Lo scopriremo probabilmente a Natale. Perché è chiaro che a Natale Clara ci sarà ancora, lo dice Babbo Natale in persona non serve nemmeno scomodare foto dal set o annunci ufficiali della BBC!

Solo due appunti finali (perché ne ho già scritta troppa di roba!)

  • Perché Clara non riconosce Missy visto che è stata Missy a darle il numero? (Questo avrei dovuto dirlo settimana scorsa.) (Era travestita?)
  • Il Dottore conosce già Babbo Natale (come dovrebbe) oppure salterà fuori che sparava cazzate?

E che voto do all’episodio? Gli avrei dato il massimo, ma quella cosa di Clara mi sta un po’ sul gozzo per cui abbasso un poco. 9,9 su 10!

“Death in Heaven” è stato scritto da Steven Moffat.

Grazie a Morry per l’aiuto!

Doctor Who 8×11 – Dark Water

Dark Water

“iPads? We have Steve Jobs!”

È stata un’esperienza abbastanza curiosa vedere questo episodio domenica mattina a Lucca dietro la nostra esposizione LEGO praticamente senza sentire una parola e affidandoci solo ai sottotitoli. E ignorando tutte le persone che ci chiedevano qualcosa (mi scuso se eravate tra queste persone!). Ma è stato bellissimo comunque… le nostre facce e le nostre esclamazioni probabilmente sarebbero state da filmare…

ANYWAY! Clara sta dicendo a Danny al telefono che lo ama e si prepara a raccontargli tutto e lui viene messo sotto da una macchina e muore. Clara sclera e rapisce il Dottore minacciandolo di distruggere tutte le chiavi del TARDIS se non sistema la cosa e siccome lui rifiuta, le distrugge davvero. Ma in realtà era un’illusione provocata dal Dottore per vedere fino a che punto sarebbe arrivata. Ora che lo sa… ovviamente la aiuta lo stesso, o non sarebbe il Dottore. Andiamo quindi a vedere cosa c’è dopo la morte. Arrivano quindi in un mausoleo con degli scheletri dove trovano Missy, che si spaccia per un robot. In realtà non è vero, lei è a capo di tutto e gli scheletri sono Cybermen. Danny è ovviamente nella Nethersphere che si scopre essere… un hard disk dei Time Lord. Il piano di Missy: fornire ai Cybermen i corpi degli umani morti, mentre prepara le loro menti nella Nethersphere. Clara comunica con Danny perché vuole raggiungerlo e lui, non volendo che lei muoia, contempla di “cancellarsi”. Intanto i Cybermen invadono Londra e Missy si rivela per quello che è sempre stata… il Master.

Missy è il Master… esattamente la prima cosa che tutti avevano pensato fin da subito per questioni di assonanza. Era così palese da essere diventato improbabile. Seriamente, chi pensava realmente che sarebbe stato il Master? Seriamente!. E no, aver votato questa opzione sul sondaggio del Radio Times non conta. Era wishful thinking, anch’io l’avevo votato. Tant’è che all’inizio quando dice di essere un robot non si può fare a meno di restare delusi perché automaticamente si pensa “allora c’è dietro qualcun altro. Gus?” E poi salta fuori che ha mentito… e che è una Time Lady! Che il Dottore ha abbandonato e lasciato per morta! E si pensa subito… chi? Susan? Non scherziamo. Romana? Naah. La Rani? Boh, nessuno la conosce ai nostri giorni, un’introduzione così dal nulla avrebbe un impatto emotivo molto basso.
E quindi restava solo un’opzione… la migliore e la più coraggiosa: cambiamo sesso al Master! Sì è stabilito già da tempo ufficialmente che la cosa può succedere, quindi perché no? Facciamocene una ragione, prima o poi succederà anche al Dottore e non c’è niente di male se l’attrice è brava. E direi che in questo caso lo sembrerebbe decisamente! Che voce! Ed è pure scozzese. La Scottish agenda di Moffat è arrivata al suo apice.

Avevamo lasciato il Master su Gallifrey durante le fasi finali della Time War, ributtato dentro insieme a Rassilon. Come sarà rigenerato e come sarà uscito? Non so se lo scopriremo, il Master è abituato a saltar fuori dal nulla pur quando è teoricamente morto (un po’ come Loki). Sempre che non sia un Master precedente, ma non credo… Inoltre, da quanto tempo il Master sta raccogliendo i morti nella Nethersphere? Segue in qualche modo il Dottore oppure sono realmente centinaia di anni (vedi “Deep Breath”)?

Passando all’altro argomento principale… oh Clara, my Clara. Moffat ci è andato giù davvero pesante con te. Anche a Amy è morto Rory (più volte), ma lei aveva sempre avuto modo di seguirlo subito e in qualche modo salvarlo (o dimenticarlo totalmente), ma nel tuo caso non è così semplice e qualcosa in te si spezza, esci di testa e invece di chiedere aiuto al Dottore passi direttamente alle minacce, sapendo che lui non ti aiuterà.
Ed è qui che abbiamo la scena che per me ha fatto fare il “click” definitivo a Twelve. Nel momento in cui le dice “Pensi che tenga a te così poco che tradirmi faccia qualche differenza?” quello che razionalmente era già da mesi per me il Dottore lo è diventato anche emotivamente. Signore e signori, Peter Capaldi è il Dottore. E con questa scena i primi 16 minuti di questo episodio sono tranquillamente tra i più belli mai visti.

Incidentalmente viene anche esplicitato quello che è ovvio da anni… che il Dottore sa quando può cambiare le cose e quando non può.

Danny, poraccio, schiatta… e scopriamo finalmente il suo “segreto” che era esattamente quello che immaginavamo: da soldato ha ucciso un bambino.

A proposito della questione della vita dopo la morte, che ha causato qualche agitazione ad alcuni spettatori bigotti e poco attend:, viene detto chiaramente che non è realmente l’aldilà, solo qualcosa “in mezzo”. E questo è ancor più chiaro quando si scoprono i piani del Master. Questo non lo rende meno inquietante però, con tutta la questione della cremazione…instant classic!

  • I Cybermen che escono da St. Paul ovviamente sono un omaggio a “The Invasion”.
  • Riuscite a riconoscere tutte le storie sui Post-it di Clara a inizio episodio, quando vuole raccontare tutto a Danny?
  • Mentre Clara parla a Danny il telefono… non sta chiamando!
  • Non ne possiamo più di vedere il museo di Cardiff in ogni episodio, ce ne sarà ben un altro!
  • Ma scopriremo in questa stagione, ormai, perché Twelve ha questa faccia?
  • Nessuno ricorda che al Dottore basta schioccare le dita per aprire il TARDIS (e pure a Clara) perché Clara sta sognando e quindi segue il suo piano senza lasciarsi influenzare dai fatti.
  • La situazione di Danny (e di tutti quanti) ricorda molto da vicino quella di River.
  • Sì, il Master ha baciato il Dottore. Con la lingua. E gli ha pure dato tre bacini sul naso. Cercate di non sclerare. Also, la faccia di Clara impagabile.

    Detto tutto questo… sì, c’è la possibilità che il Moff ci stia trollando sull’identità di Missy, ma spero di no perché ritengo quasi impossibile fare meglio di così.


Niente da dire, anche fosse durato solo i primi 16 minuti questi episodio sarebbe stato al top dei top, e invece ci becchiamo pure la spiegazione migliore per Missy e il ritorno del Master con uno dei suoi soliti piani incasinati: 10 su 10.

“Dark Water” è stato scritto da Steven Moffat.
Grazie a Morry per l’aiuto!