“Seriously, three of you? I had a dream about this once.”
TL;DR:
Aaaaaaaaaaahhhhhhhhhh!!!!!
Commento più elaborato (spoiler, naturalmente! Non leggete se non avete visto l’episodio, questa settimana è importante!):
Attenzione, attenzione, comunicazione di servizio: Doctor Who è tornato! Dopo due anni e un mese, abbiamo finalmente un episodio davvero memorabile! E non solo per il totalmente inaspettato ritorno che alla fine è stata la ciliegina sulla torta. In generale una storia ben scritta, ben sceneggiata, con personaggi interessanti e colpi di scena coerenti seppur imprevedibili!
L’episodio parte subito bene, prendendola apparentemente alla lontana con la vita di una fin-troppo-felice persona che sembra abbastanza normale. Era ovvio che di normale ci fosse in realtà molto poco. Un inizio classico (molti episodi… e praticamente tutti i romanzi di Doctor Who iniziano così), ma curiosamente ben scritto. Continuo a pensare che la “sigla” andrebbe ancorameglio dopo un inizio così, ma son dettagli.
Non posso che restare piacevolmente sorpreso dalla buona sceneggiatura dell’episodio anche considerando che l’autore (con Chibnall) è lo stesso Vinay Patel di quello che considero l’episodio sceneggiato peggio degli ultimi 15 anni, cioè “Demons of the Punjab”,> il punto più basso della scorsa stagione. O Chibnall è intervenuto pesantemente, o c’erano stati problemi di qualche genere la stagione scorsa.
Ma passiamo subito all’ospite d’eccezione dell’episodio. Capitan Jack! Nel momento in cui ho sentito quel “Don’t move!” con quell’accento ho, come sicuramente tutti quanti, fatto un salto sulla sedia! Non vedevamo Jack in Doctor Who dalla comparsata nel finale di “The End of Time”, quindi da esattamente DIECI ANNI! (E in Torchood comunque da nove.)
Il buon Jack, come d’altra parte il buon John, è un po’ invecchiato, anche se si tinge i capelli, ma è sempre lui. Pur essendo pansessuale casca anche lui nella trappola “È un uomo, sarà lui il Dottore” e bacia allegramente Graham sulla bocca. Non rimane però ovviamente molto sconvolto dalla notizia che il Dottore è ora una donna, ed è un delitto, un delitto che i due non si incontrino nell’episodio. Ma narrativamente parlando forse, per ora, è anche meglio così.
E Chibnall lo conosce bene Capitan Jack, visto che ha curato le prime due stagioni di Torchwood.
Ora, John ha detto che non sa se tornerà in futuro e che non comparirà nel resto della stagione, ma ovviamente questo non significa niente; ricordiamo quando proprio per quella scena di 10 anni fa, noi stessi (e altre decine di persone) l’avevamo visto attraversare una strada di Cardiff vestito da Jack Harkness ed entrare nel locale dove stavano girando l’eposodio… e lui aveva poi detto che gli piaceva girare vestito così nella vita normale. Certo, John.
Questa volta invece aveva millantato dei lavori di ristrutturazione nel suo appartamento di Cardiff per giustificare la sua presenza lì. Vedremo se tornerà prima della fine della stagione, per me è abbastanza probabile.
Tornando all’episodio, Jack dà parecchie informazioni ai tre malcapitati, innanzitutto si parla di Cybermen… e in particolare di un Cyberman solitario. Perché il Dottore non dovrà dargli quello che vuole? Cosa vorrà? E chi o cosa viaggia tempo e nello spazio per evitare che i Cybermen tornino alla ribalta? E chi è l’alleanza?
Per quanto riguarda i protagonisti del titolo dell’episodio, i Judoon, non mi hanno mai fatto particolarmente né caldo, né freddo, ma come sempre non si fanno problemi ad ammazzare la gente. La vecchina (strage di vecchine quest’anno) e pure il barista con le teorie sul “companion” un po’ ‘shady’. Per il resto la loro presenza è una specie di rivisitazione di “Smith and Jones”, con i Judoon a caccia di un fuggitivo. Ricorda anche un po’ quella parte di “The Eleventh Hour” con la ricerca del Prisoner Zero, solo che qui c’è Gloucester invece di Leadsworth. E magari anche un po’ l’episodio Judoon nelle SJA. Va bene, la smetto.
E veniamo al fuggitivo… che ovviamente non era quello che sembrava dall’inizio (sorry, barista). E quindi… che accidenti sta succedendo??? Come fa Ruth a essere il Dottore? Ci sono diverse possibilità a questo punto, tutte, francamente, molto fighe.
- Ruth è un Dottore di un universo parallelo. Che però funziona diversamente dagli universi paralleli in cui c’è Rose, perché là il Dottore era univoco. In fondo in Spyfall si parlava di universi paralleli, dove in teoria c’è il Master ora.
- Ruth è un vecchio Dottore che s’è scordato per qualche motivo. Questa a sua volta si divide in:
- Ruth è un vecchio Dottore che viene dopo il primo, che non ricorda il cacciavite sonico perché per qualche motivo l’ha scordato
- Ruth è un vecchio Dottore prima del primo e questo caso apre milioni di possibilità. Ma perché il suo TARDIS sarebbe una cabina telefonica, allora? C’è una specie di sviluppo alla “Torre nera”?
Ruth è un Dottore dal futuro con vuoti di memoria. Magari il prossimo e questa attrice sarà davvero il Dottore. (O magari, come il “Curator”, così futuro da non vederlo mai più…)
- Ruth crede di essere il Dottore, ma non lo è davvero, magari ha preso le memorie del Dottore a un certo punto ed ha continuato da lì.
- Ruth è una contaballe, ma francamente non credo.
Tutte queste opzioni (tranne l’ultima) sono potenzialmente estremamente fighe, se gestite bene. Anche la più estrema (che potrebbe essere pre-primo Dottore, in qualche modo…) se fatta in maniera almeno vagamente coerente sarebbe fantastica. Perché non si deve aver paura a inserire nuovi elementi nella “mitologia” della serie. In fondo all’inizio era solo un vecchietto che viaggiava con la nipote, nemmeno i Time Lord in quanto tali esistevano allora, per cui se si fossero fatti problemi in passato non saremmo qui ora a parlarne.
Naturalmente l’opzione più probabile è che in qualche modo si tratti di un universo parallelo… e che il Timeless Child abbia qualcosa a che fare con tutto questo. Jack dice proprio che questa alleanza ha mandato qualcosa indietro nel tempo e attraverso lo spazio per battere i Cybermen, per cui magari è nata una timeline alternativa per qualche motivo…
Anche se in fondo, parlando di Gallifrey, anche la possibilità che si vada pre-Primo Dottore non è così remota. Ma se fosse un universo parallelo questa distruzione di Gallifrey magari non sarebbe quella della timeline classica. D’altra parte Gat, la Time Lord che cercava il Dottore, non sa nulla della distruzione di Gallifrey… e come potrebbe essere possibile? Insomma, un bel casino, finalmente!
Dopo anni finalmente si torna a fare delle congetture e delle teorie interessanti, invece di dimenticarci dell’episodio dopo cinque minuti.
I tre dell’Ave Maria questa settimana non han fatto molto, ma hanno interagito con Jack e questo è già molto più del solito! Yaz s’è ricordata di essere una poliziotta e questo ha funzionato bene con gli Judoon. Finalmente inoltre riescono a far parlare il Dottore di quanto accaduto a Gallifrey… e il discorso che le fanno alla fine è effettivamente venuto bene e molto sentito. Nessun umano potrà conoscere a fondo il multi-millenario Dottore, va bene, ma è possibile conoscerlo quanto basta per amarlo e seguirlo.
Anche la musica questa settimana, pur non essendo certo Murray Gold, in un paio di scene ha persino funzionato!
- Hanno davvero girato molte scene di Harry Potter nella cattedrale di Gloucester.
- Il Dottore è tornato diverse volte su Gallifrey dopo la distruzione. Questo risponde a chi si lamentava che il Dottore sarebbe dovuto partire in quarta dopo Spyfall. Io di questo non mi sono mai lamentato perché è normale per il Dottore fare anche altre cose, in questi casi, non è che gli manchi il tempo…
- Il faro è in realtà… un albergo! E curiosamente qualche anno fa avevo anche considerato di andarci (non ricordo come l’avessi trovato) perché io amo i fari!
- Che figo è comunque che Ruth usi il Cameloen Arch per camuffarsi da umana come in Human Nature?
Non mi esaltavo così per un episodio di Doctor Who da una vita… speriamo continuino su questa linea!
This is the way!