– Why do you have chairs on a Dalek spaceship anyway?
– We will explain later.
The Curse of Fatal Death, Steven Moffat, 1999

Scusate il ritardo, ma il week-end scorso ero in Danimarca e sono giusto riuscito a vedere l’episodio di corsa!

Missy e Clara sono vive ( :O ), semplicemente Missy ha modificato i suoi vortex manipulator per essere attivati dall’energia dei Dalek. Il Dottore però è sempre molto incazzato perché non lo sa. Davros riesce comunque a fregarlo facendolo commuovere… i due se la spassano come vecchi amiconi finché il Dottore non dona un po’ della sua energia di rigenerazione a Davros… che voleva proprio quello. Ma in realtà il Dottore lo sapeva e dando la sua energia a Davros l’ha data a tutti i Dalek di Skaaro, inclusi quelli morti nelle fogne che si rivoltano contro i Dalek vivi mentre i nostri scappano. Intanto Missy e Clara sono rientrate nella città, proprio attraverso le fogne e con Clara travestita da Dalek. Dalek che il Dottore sta per uccidere ma viene fermato notando nel Dalek il concetto di pietà. Come può averlo? Perché gliel’ha dato lui tornando a quando era piccolo e salvandolo dalle mani/mine occhiute.

Ora, a prima vista questa soluzione finale mi era sembrata la stessa di “A Christmas Carol” (o di “Continuity Errors”, se preferite), in cui Moffat piazza il Dottore in una situazione per lui spiacevole e lo fa tornare nel passato per cambiare un tratto della personalità delle persone con cui ha a che fare per renderle più arrendevoli nel presente.

Ma non è così, qui è una cosa già esistente. E lo è da sempre se pensiamo che noi almeno un Dalek (vero) che chiede pietà l’abbiamo già visto (in “The Big Bang”). Il Dottore va a fare una cosa che sa che deve fare perché succedano le cose che sono già successe. Lo fa continuamente, non è certo una novità, ma che funziona perfettamente in questo fantastico episodio doppio di inizio stagione.

Quindi no, ovviamente non ha ucciso Davros da bambino… e non è mai stato tentato dal farlo. Ma ha avuto la stessa tentazione del Quarto Dottore quando Davros gli offre la vita di tutti i Dalek su Skaro (per finta… ma il Dottore lo sapeva già che era per finta? O magari rischiava fidandosi della compassione del Dottore e quel dettaglio era vero?). Anche stavolta niente di fatto.

Sostanzialmente l’episodio consiste in due vecchietti che parlano, piangono, ridono e scherzano amabilmente come due vecchi amici. Uno è uno psicopatico che ha sterminato milioni di esseri viventi, ma a parte questo dettaglio l’episodio si “riduce” a questo. Eppure è bellissimo.

Se questo non bastasse ci sono anche Gianna e Pinotta, note anche come Missy e Clara, che scorrazzano libere nelle fogne-cimitero di Skaro. Ci viene ribadito chiaramente che Missy non è una brava persona, non tanto quando tratta male Clara o la butta nel buco, ma quando sta per farla uccidere dal Dottore.

Clara, infine, si ritrova a essere all’interno di un guscio Dalek, come la prima volta che abbiamo visto a sorpresa una sua incarnazione in “Asylum of the Daleks” tre anni fa.

A differenza del precedente, questo episodio è ambientato interamente su Skaro, ma la cosa non lo rende pesante. Come episodio doppio penso infatti di potergli dare un bel 5 pieno. Forse 5-, se proprio voglio essere pignolo… per le tantissime cose inserite, forse (forse) persino troppe.

Abbiamo anche molti nuovi dettagli su Davros (non ha le gambe, ha ancora gli occhi), su come funzionano i Dalek (il filtro vocale, il motivo per cui gridano “Exterminate”) e… un nuovo sonico! Solo che non è più un cacciavite, sono gli occhiali! Dureranno?

Ah, incredibilmente abbiamo avuto una spiegazione di come Missy sia sopravvissuta alla fine della scorsa stagione, non l’avrei mai immaginato!