Il Dottore e Adelaide.

4×16 – The Waters of Mars

Il Dottore e Adelaide.Episodio: 4×16;
Titolo: The Waters of Mars;
Titolo italiano: L’acqua di Marte;
Data di trasmissione in UK: ;
Data di trasmissione in Italia: ;
Scritto da Russell T. Davies e Phil Ford.

Trovate il commento dettagliato all’episodio su Serialmente. Per una volta non è nostro, ma siamo d’accordo su tutto! (EDIT: Serialmente nel frattempo non c’è più, quindi… niente!)

Dimentichiamoci subito l’atmosfera più leggera dell’episodio pasquale, abbiamo anzi uno degli episodi più cupi dell’intera serie. Nonostante l’ambientazione chiusa in una nave/base spaziale (che ricorda molto “42” o “The Impossible Planet“), l’episodio è molto bello.

Lo script originale dell’episodio è disponibile in pdf sul sito del librone di Russell T. Davies The Writer’s Tale.

In replica .

Ricordate anche che

Nella gallery trovate alcune immagini dell’episodio.

Il trailer italiano:

15 commenti su “4×16 – The Waters of Mars”

  1. Che fatica a commentare un tanto bel reso e strutturato episodio. Ecco l’altro punto fisso del tempo e, a differenza di Pompei, dove anche solo il salvataggio di una famiglia era più che sufficiente a trarne un senso di soddisfazione e vittoria, qui c’è purtroppo principalmente determinazione e speranza resa vana dalla causalità. E anche di più, quando il Dottore decide di ignorare le leggi della sua gente e compie un’azione dettata dall’amore per gli altri, c’è qualche ombra di grigio che impedisce allo spettatore di desiderare fortemente che tale eventualità si verifichi e anzi tristezza si impadronisce quando persino il Dottore si rende conto di non poter davvero riscrivere ogni singolo punto nero della storia. Per me l’episodio, come per molti credo, per la sua qualità tesa e funerea e imbattibilmente ritmata, si poteva anche concludere con il lento allontanarsi di David verso il Tardis poi mostrare Adelaide detonare la bomba quindi cut to the credits.

    Invece qui gli scrittori hanno preferito rompere le regole autoimposte per mostrarci un Dottore più impotente e umanofilo che mai proprio dopo aver compiuto forse la prima scelta ascrivibile nel territorio dell’arroganza. Domanda ma gli alieni-virus dell’infidiossima acqua hanno un nome, perché non mi sembra di averlo sentito pronunciare? Purtroppo il doppiaggio non mi ha particolarmente impressionato ma era piuttosto buono tranne per il fatto che hanno variato una battuta o due. Più di tutto immagino che gli spettatori che fin’ora abbiano seguito Ten si siano abituati alla sua intelligenza e al suo umore tendenzialmente basso e non vogliano staccarsene forse avvertano anche loro che, oltre al fatto la sua Canzone sia davvero finita è richiesto urgentemente l’arrivo di un Dottore più giovane e uno più vecchio e si potrebbe trovarli insieme proprio nel suo successore dal bow-tie prominente.

    Non spreco nemmeno parole su quanto ammiri la regia e di questo episodio praticamente non ho respirato mai e non la smettevo di ammirare le scelte di angolatura e spazio per non parlare del buffo cameo dei Daleks compassionevoli e la conversazione sussurrata Ten-Adelaide! Per non parlare invece dell’equipaggio in sé! Mi è sembrato che tutti avessero un soffio di realismo in più del solito. Purtroppo non sono un fan della prima parte di End Of Time né molto di quella centrale ma ho lacrimato involontariamente per gli ultimi quindici minuti di reminiscenza quindi non è episodio doppio da dimenticare pur essendo lontano dalla preziosa luce di questo.

    1. trovo che sia un Dottore che pecca di orgoglio, invece, quello di questo finale di episodio. E non di troppo “amore per l’umanità”.
      E non è affatto casualità quella che gli fa comprendere di essere andato oltre, ma un “atto di responsabilità” di una semplice umana, Adelaide, che sacrifica sé stessa per rimediare a un errore di superbia potenzialmente fatale di qualcuno molto più “su” di lei.
      E’ questa la grandezza dell’episodio, a mio parere. Il Dottore è quasi onnipotente, ma gli viene fatto capire che nemmeno l’onnipotenza permette di poter decidere il destino dell’universo, perché di fatto è SBAGLIATO.

      Ciò non toglie che avrò visto la sequenza di “salvataggio” almeno 20 volte, coi brividi e le lacrime e un senso di “arrivano i nostri” che manco il Settimo Cavalleggeri 😉 Go Doctor!

      1. Sono d’accordo su Adelaide! L’ho pensato anch’io ma ben detto! L’ha fatto un po’ “al buio”. Comunque non penso nessuno dei due avesse davvero un punto di vista molto lucido ;). Fa sorridere vedere in questo episodio il quasi ieratico timore relativo ai punti fissi nel tempo mentre adesso “Hello?! Fixed points can be rewritten” 😉 Nel futuro ipotetico: “Fixed points should be rewritten”? 😉 e guarderemo con tenerezza a questi momenti “di sfida dal basso” su Marte.

  2. Sempre premettendo che non sono una fan sfegatata di Tennant ma di Eccleston, devo dire che non sento l’urgenza dell’arrivo di un nuovo Dottore… anzi, ho iniziato ad apprezzare il Doctor di Tennant proprio con la quarta stagione, vedendolo anche ogni tanto in lingua originale, sicuramente molto più convincente … forse se si fosse dato il tempo a Ten di elaborare le sue perdite avrebbe potuto benissimo fare un’altra stagione a parer mio…
    Questo episodio in particolare mi è piaciuto molto… l’acqua, un bene preziosissimo che diventa nemico numero uno dell’uomo… fino alla fine non sapevo cosa avrebbe fatto il Dottore, non riuscivo a decifrare le sue intenzioni… sembrava convinto, come in Fires of Pompeii, a non intervenire per non cambiare drasticamente la storia, ma alla fine ha prevalso la sua maggiore debolezza, se così si può chiamare, il suo istinto ad AIUTARE gli altri rischiando di sacrificare se stesso…
    Ma si è fatto prendere la mano, mi ha sconvolto il suo delirio di onnipotenza, mi ha ricordato per un attimo Nine… e mi ha sconvolto oltremisura il suicidio della coraggiosa Adelaide che ha lasciato Ten solo, impaurito da se stesso e dalla sua arroganza e con la folle paura di morire….

  3. L’episodio mi è piaciuto molto, ben strutturato e con un incalzare decisamente drammatico.
    Ormai avrete capito che sono una Ten-dipendente, ma francamente quando si comporta da “vittorioso Signore del Tempo” mi è venuta voglia di stampargli un bel ceffone in piena faccia, come avrebbe potuto fare ognuna delle sue compagne (e si sente la mancanza di qualcuno che lo mantenga nei giusti binari) per riportarlo alle giuste prospettive!!!
    Ormai Ood Sigma sta diventando un vero e proprio messaggero di funesti presagi, e i quattro battiti rintoccano sempre più vicini, con la musica di accompagnamento (Vale Decem su tutte) che accentua lo straniamento e l’angoscia di questo finale di stagione…
    Rimango in attesa della struggente e sempre troppo precoce dipartita di Ten…. allons-y!!!!

  4. E volete sapere qual’è la cos più divertente (?)?
    Io lavoro in un ambiente in cui almeo 200 volte al giorno si sente chiamare “Dottoreeee!!!”… continuo a girarmi e pensare “dov’è? Qui vicino a me??? …”: decisamente da neuro!

    1. Ahahhah beh posso immaginare che è da impazzire!!! Chissà… magari prima o poi apparirà con il suo TARDIS….. ^_^

      1. Basta che appaia Ten e non colui che arriverà dopo, altrimenti invece di autoinvitarmi sul TARDIS (aggrappandomi ad un sostegno qualsiasi) scappo a gambe levate!! ^_^

        1. Infatti sì!! Per carità!! Mi dispiace dirlo, ma è veramente brutto da far paura!
          Anche se poi, navigando un pochino, molte scrivono che è figo! Ma insomma, come si fa a dire una cosa del genere??! O_o

  5. Quando il doctor ha detto che ormai lui poteva fare qualunque cosa mi è venuto in mente quando nello speciale natalizio (quello del titanic che cade sulla terra) l’ex guida gli diceva “se tu avessi anche il potere di decidere chi muore o chi vive saresti un mostro”

    E infatti quando lui ha deciso che dovevano vivere … mi è parso per alcuni istanti un “mostro”.

  6. ..meno male che ho visto l’episodio in registrato, per riuscire a respirare ho dovuto usare ogni tanto la “pausa”.Fantastico.Devo dissentire dai giudizi sul Doctor sclerato.In realta’un aspetto della quarta dimensione “tempo”che noi chiamiamo storia e’piu’ fluida che mai,senza essere “signori del tempo” singole unita’ umane ne hanno sempre determinato il corso, studiando documenti e biografie, anche dato un certo “genius” del momento storico, la non nascita di alcune persone per esempio avrebbe portato a risultati diversi (ok non esiste controprova ma vale bilateralmente). Finalmente il Dottore esce dal postulato che gli autori (ricalcando sicuramente una base culturale della nostra civilta’ occidentale, la gente del Libro per intenderci)hanno messo come paletto da non oltrepassare…e come giusta punizione quindi la morte e l’inferno..tutto quadra. Come ho amato il Dottore Vittorioso!!!..tutti noi ogni giorno decidiamo del destino dell’universo in scala ristretta e nessuno di noi decide nulla in scala “allargata”. Noi siamo l’universo perche’ siamo costituito da elementi chimici nati dal ciclo delle stelle .

  7. Purtroppo non capisco l’inglese perciò l’unica cosa che ho capito è (tentando di leggere le schede che aveva in mente il Dottore) che la capitana non muore più su Marte ma sulla Terra ma non ho capito se la nipote avrebbe sposato o no il principe alieno formando una nuova razza.

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