The Writer’s Tale: recensione

Ormai il libro di RTD è uscito da un paio di settimane, e ormai tutti hanno avuto il tempo di leggerlo, perché anche se è un volumone cartonato da 512 pagine, questo è un libro che si legge in un paio di giorni massimo. È come uno di quei romanzi che non si riescono a mettere giù finché non si crolla per il sonno a notte fonda. È un volume assolutamente fondamentale per chiunque sia interessato non solo a Doctor Who (quello è scontato), ma anche semplicemente alla scrittura sotto ogni sua forma. Paradossalmente anche se uno non conoscesse il Dottore, potrebbe leggere questo libro senza problemi, così come non si hanno problemi con i numerosi riferimenti alle altre serie di Russell T. Davies (Queer As Folk, Casanova, The Second Coming, Bob & Rose, Mine All Mine) sparsi per il libro.

Cliccate per aprire una versione enorme della copertina del volume

Il volume, ampiamente illustrato da immagini inedite e da disegni dello stesso RTD, è un lungo dialogo via email della durata di più di un anno tenuto tra Russell T. Davies e il giornalista della DWM Benjamin Cook. Quest’ultimo non è solo un passivo interlocutore… riesce infatti, nel corso dell’anno a diventare realmente amico di RTD, a fargli sempre le domande più giuste e mai invadenti, ad aiutarlo nei momenti di crisi e a festeggiare con lui in quelli di gioia. E non solo, alla fine riesce anche ad avere una grossa influenza sul finale della quarta stagione (l’ultima scena sarebbe stata abbastanza orribile senza i suoi consigli).

Il testo delle email di RTD include spesso degli spezzoni di sceneggiatura, a partire dallo speciale di Natale dello scorso anno fino ad arrivare allo speciale di Natale di quest’anno, in anteprima assoluta, del quale svela anche il titolo. Passando da “Partners in Crime”, “Midnight”, “Turn Left”, “The Stolen Earth” e “Journey’s End”. Con tutte le scene che poi sono state riscritte o tagliate, soprattutto nel finale.

E non solo, si scopre infatti in maniera chiara e limpida che RTD riscrive tutti gli episodi, tranne quelli di (ovviamente) Steven Moffat e un paio di altri autori. Nello specifico si entra nel dettaglio di “The Fires of Pompeii” con anche la testimonianza di James Moran che si dichiara ben più che soddisfatto di queste “ingerenze” autoriali, trovando il prodotto finale molto superiore al suo! Si parla anche delle riscritture di “The Unicorn and the Wasp” (è RTD che ha infilato tutti i titoli delle opere di Agatha Christie… e David Tennant stesso ha chiesto una modifica nel finale) e degli episodi dei Sontaran.

Oltre a tutto questo assistiamo anche “in diretta” all’andamento della terza stagione sugli schermi britannici, perché mentre la quarta era in fase di scrittura, la terza andava in onda. E assistiamo al grande successo dell’episodio di Natale del quale possiamo così seguire tutte le fasi, dalla scrittura, all’incredibile casting di Kylie Minogue, alle varie versioni del destino del suo personaggio Astrid e al successo della trasmissione tv. E alle reazioni furiose alla diffusione delle voci da parte dei quotidiani… incredibilmente più reali e azzeccate di quanto ci si immagini generalmente! (Naturalmente nei casi riguardandi quello che è ancora futuro oggi come oggi, rimangono sul vago. Per esempio parlano diffusamente della gaffe radiofonica di Catherine Tate sull’abbandono di David Tennant… ma ovviamente non dicono in dettaglio cosa ci fosse di sbagliato in sé nella gaffe!)

Un altra cosa curiosa che si scopre è il personaggio di Penny Carter… quella che sarebbe dovuta essere la companion della quarta stagione prima che Catherine Tate mostrasse interesse per il ritorno di Donna. Personaggio nuovo cancellato e integrato in Donna… con tanto di nonno/padre che osserva le stelle col suo telescopio.

Ma tutto questo (ed è solo la punta dell’iceberg in quanto aneddoti e “scoperte”) in realtà è quasi secondario. Quello che davvero colpisce è il tono assolutamente sincero di RTD in tutto il volume. E soprattutto nei momenti più duri (perché ci sono anche quelli… anzi, ci sono soprattutto quelli) come il lancio per la stampa di “Voyage of the Damned”… o la frustrazione per non riuscire a scrivere la 2×01 di Torchwood perché doveva badare a Doctor Who… o a tutti i momenti in cui continuava a procrastinare fino all’ultimo momento la scrittura.

E tutto, nonostante lo sconforto e le frustrazioni, nello stile leggibilissimo e affabile di RTD che già ben conosciamo per averlo incontrato ogni mese nell’editoriale della DWM.

Insomma, un libro assolutamente da leggere… e da rileggere. Consigliato. 5 su 5. 10 su 10. Come vi pare, ma leggetelo. Lo trovate su Amazon.it in versione cartonata e sempre su Amazon.it
in versione paperback aggiornata.

PS: Rilinkiamo i due estratti già usciti qualche tempo fa. Estratto 1, estratto 2. E aggiungiamo un link con una preview di ben 56 pagine del libro!

PPS: C’è anche un sito dedicato interamente al libro, dove, fra le altre cose (un’immagine della copertina enorme, cliccate sull’immagine qui sopra per aprirla), potete trovare da scaricare in pdf le sceneggiature complete degli episodi di RTD della quarta stagione.

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